Vendono capi d'abbigliamento contraffatti, denunciati

I “baschi verdi” del Gruppo della guardia di finanza di Catanzaro hanno effettuato una serie di controlli nell’area del mercato di Catanzaro lido.

L'attività, finalizzata alla repressione della vendita di merce contraffatta, ha permesso di sequestrare giubbini e scarpe contraffatti, recanti la riproduzione di note griffe, nei confronti di due cittadini extracomunitari.

L’attività di polizia giudiziaria, che ha permesso di rinvenire e sottoporre a sequestro oltre 150 capi di abbigliamento, si inquadra nella costante attività di controllo economico del territorio svolto dalle pattuglie delle fiamme gialle del gruppo di Catanzaro, anche al contrasto e alla repressione della contraffazione dei marchi.

La merce sequestrata, palesemente contraffatta e posta in vendita resterà a disposizione della locale Autorità giudiziaria

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Rubano vestiti dal negozio ma vengono sorpresi dai dipendenti: arrestati

I carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Rossano hanno tratto in arresto per il reato di furto aggravato in concorso due donne ed un uomo di nazionalità romena.

I tre, R.A.M., di 23 anni, C.M.A., di 36 anni e G.G., 29 anni, sono stati sorpresi in un noto negozio di abbigliamento di Rossano, mentre cercavano d’impossessarsi di alcuni vestiti, nascondendoli sotto gli abiti indossati e in sacchetti.

Dopo aver arraffato abbigliamento per un valore di circa duecento euro, si sono diretti verso l’uscita.

A bloccare la fuga dei tre, sono stati gli stessi dipendenti del negozio, che hanno allertato i carabinieri.

Giunti sul posto, i militari hanno perquisito i tre cittadini romeni, che sono stati trovati in possesso della merce sottratta.

Accompagnati presso la caserma di Rossano, al termine delle formalità di rito, su disposizione della Procura della Repubblica di Castrovillari, i tre sono stati posti agli arresti domiciliari, in attesa della celebrazione del giudizio direttissimo.

Nel corso dell’udienza, svoltasi questa mattina presso il Tribunale di Castrovillari, gli arresti sono stati convalidati. Tuttavia, per l’uomo e una delle due donne non è stata disposta alcuna misura. Alla luce dei precedenti specifici, la seconda donna è stata, invece, condannata a quattro mesi di reclusione da scontare agli arresti domiciliari.

Vendeva capi d'abbigliamento contraffatti, denunciato

Nel corso di un servizio finalizzato al contrasto dell’abusivismo commerciale effettuatro lungo corso Mazzini a Cosenza, i carabinieri della locale Compagnia hanno denunciato un giovane di origine marocchina, sorpreso a vendere capi di vestiario con marchi contraffatti.

Durante la successiva perquisizione, in casa del magrebino i militari hanno rinvenuto e sequestrato diversi capi d’abbigliamento con marchi contraffatti.

Ruba capi di abbigliamento, arrestato un giovane

Nel primo pomeriggio di ieri, è giunta al numero unico di emergenza europeo “112” una richiesta di intervento da parte del personale di un negozio di abbigliamento sito sul Corso Garibaldi di Reggio Calabria, per la presenza di una persona intenta ad asportare della merce.

Dalla centrale operativa del Comando provinciale carabinieri è stato immediatamente inviato un equipaggio dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia cittadina diretta dal maggiore Mariano Giordano che, giunto sul posto, ha intercettato un giovane e lo ha sottoposto a perquisizione personale trovandolo in possesso di 3 capi di abbigliamento, precedentemente asportati dal negozio d’abbigliamento “Terranova”. La merce è stata restituita al legittimo proprietario ed il giovane identificato in un rumeno di 23 anni, noto alle forze dell’ordine, tratto in arresto poiché ritenuto responsabile di furto aggravato.      

Terminate le formalità di rito, l’arrestato è stato trattenuto presso le camere di sicurezza dell’Arma, in attesa della celebrazione del rito direttissimo come disposto dalla competente Autorità giudiziaria.

Capi d’abbigliamento contraffatti, sequestrati oltre 600 articoli

Le Fiamme Gialle del Gruppo della Guardia di Finanza di Gioia Tauro, unitamente ai funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Gioia Tauro, hanno individuato un container, proveniente dalla Cina, contenente capi d’abbigliamento delle più note marche, quali: “Harmont & Blaine”, “Moncler”, “Dsquared” e “Porsche”. 

L’operazione, condotta dalla Procura della Repubblica di Palmi, ha consentito, dopo una serie di incroci documentali e successivi meticolosi controlli eseguiti su numerosi container in transito presso il porto di Gioia Tauro, l’individuazione di un carico illecito imbarcato nel porto cinese di Huangpu. 

La merce, secondo la documentazione doganale esibita, era destinata formalmente in Albania e risultava costituita da “giubbotti”. Tuttavia i finanzieri ed i funzionari doganali, nel corso dell’ispezione, si sono ritrovati di fronte un numero considerevole di prodotti che apparivano riportare marchi non veritieri. 

Pertanto, si è proceduto ad accertamenti peritali, da parte dei tecnici delle società titolari dei marchi, i quali hanno confermato l’intuizione dei finanzieri e dei funzionari doganali, ossia che i prodotti erano contraffatti. 

Complessivamente, sono stati sottoposti a sequestro oltre 600 articoli, per un valore complessivo di circa 12.500 euro. 

Si sottolinea, ancora una volta, l’importanza dell’azione svolta a contrasto del fenomeno dell’illecita commercializzazione di prodotti contraffatti che - in assenza delle condizioni di genuinità previste dalla vigente normativa - sono potenzialmente dannosi per la salute delle persone.

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Scattano il 5 gennaio i saldi invernali in Calabria: consigli e avvertenze

Si avvicina la data cerchiata in rosso sul calendario dagli amanti dello shopping: il 5 gennaio partiranno, infatti, in Calabria i saldi invernali. Nel mirino di chi aspetta gli sconti ci sono i capi di abbigliamento: le associazioni a difesa dei consumatori consigliano però prudenza e invitano a controllare bene taglie e qualità della merce. 

In particolare, chi acquista dovrà verificare bene le etichette e diffidare di quelle che appaiono come occasioni imperdibili. In sostanza, se la percentuale di sconto supera il 50% ci sono buone possibilità che il prezzo sia stato “gonfiato” prima di procedere con la riduzione. 

Altre avvertenze: conservare lo scontrino; controllare bene il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo e il valore percentuale dello sconto applicato; ribadire, nei negozi che espongono l’adesivo della carta di credito o bancomat, al commerciante che è obbligato ad accettare queste forme di pagamento anche per i saldi, senza oneri aggiuntivi.

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Martedì al via i saldi invernali in Calabria: fari puntati su abbigliamento e calzature

Saldi invernali al via, dal 2 gennaio, in Basilicata, Campania, Sicilia e Valle d'Aosta e il 5 gennaio in tutte le altre Regioni. Secondo le stime dell'Ufficio Studi di Confcommercio ogni famiglia spenderà 346 euro per l'acquisto di capi d'abbigliamento, calzature ed accessori (il 3% in più rispetto all'anno scorso), per un valore complessivo di 5,4 miliardi di euro. Per Renato Borghi, presidente di Federazione Moda Italia–Confcommercio, "i saldi sono occasioni importanti per i consumatori a caccia dell'affare. Per gli operatori commerciali sono fondamentali più per dare continuità a quei piccoli - quasi impercettibili - segnali di ripresa, che per le loro casse. Con questo tipo di vendita, aumentano i ricavi, ma diminuiscono i margini. Le nostre stime sulle vendite in saldo prevedono una crescita media del 3%. Servono ora segnali forti e politiche di sostegno e rilancio dei consumi nei negozi che stanno abbandonando le vie dei nostri centri. Il clima è diventato sempre più mite dal punto di vista metereologico, ma non così clemente nei confronti degli operatori commerciali che hanno visto ridurre fortemente le vendite di capi più pesanti e di calzature ed accessori di stagione. Anche per questo siamo sempre più determinati a chiedere lo spostamento dei prossimi saldi ad effettiva fine stagione, almeno a fine gennaio, scelta confermata da circa l'80% delle aziende del settore". Dal consueto sondaggio realizzato da Confcommercio e Format Research emerge un aumento della percentuale di consumatori che farà acquisti: il 55% contro il 51% del gennaio 2015. In crescita la percentuale degli italiani che considera "importante" il periodo dei saldi. Le preferenze vanno, come da tradizione, ai capi di abbigliamento (94,1), calzature (72,8), accessori (30,7) e biancheria intima (26,4). In leggera flessione gli articoli sportivi (17,7) e i prodotti di pelletteria (17,5). Attendono i saldi per acquistare qualsiasi tipo di prodotto soprattutto le donne, i consumatori in età superiore ai 45 anni, residenti nelle grandi aree metropolitane e nelle regioni del Mezzogiorno, le famiglie. Gli italiani stanno ricominciando a dare maggiore importanza alla qualità dei prodotti rispetto al prezzo. Attribuiscono maggiore importanza al prezzo soprattutto gli uomini in età avanzata, residenti nelle regioni del Mezzogiorno e nelle grandi aree metropolitane, in possesso di un titolo di studio medio/basso. Aumenta significativamente la percentuale dei consumatori che si sente tutelata acquistando a saldo (dal 62,1% dei saldi di gennaio 2015 al 65%). In lieve diminuzione quanti ritengono che acquistare presso i siti internet sia più conveniente piuttosto che non l'acquisto nei punti di vendita tradizionali. Aumenta leggermente la percentuale delle imprese che si attende un aumento delle visite in occasione dei saldi di gennaio 2016. La stragrande maggioranza delle imprese è contraria alla liberalizzazione dei saldi e delle vendite promozionali. Quasi il 73% ritiene che le promozioni libere prima dei saldi danneggerebbero le vendite del mese di dicembre. Quasi quattro imprese del commercio al dettaglio su cinque si dichiarano d'accordo con la proposta di posticipare la data di avvio dei saldi invernali alla fine di gennaio.

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