Centro scommesse abusivo sequestrato nel vibonese, denunciato il gestore

Un centro scommesse abusivo è stato sequestrato nel vibonese dai finanzieri della Compagnia di Vibo Valentia.

Le fiamme gialle hanno accertato che, presso un internet point attivo in un centro della provincia, venivano irregolarmente raccolte scommesse relative ai principali eventi sportivi nazionali ed esteri.

Al termine del controllo, i militari hanno deferito alla Procura della Repubblica il titolare dell’attività per il reato di esercizio abusivo di attività di giuoco o di scommessa.

Contestualmente, i finanzieri hanno comminato una sanzione amministrativa di 9 mila euro e proceduto al sequestro di computer, monitor e stampanti.

L’attività di controllo eseguita dagli uomini della guardia di finanza rientra nell’ambito delle azioni di contrasto alla diffusione di agenzie che ricevono le giocate su incarico di allibratori esteri privi di concessione e autorizzazione ad operare in Italia.

Nella gran parte dei casi questo tipo di operazioni viene eseguito tramite agenzie attive sul territorio nazionale che si pongono quali intermediari tra lo scommettitore ed il  bookmaker.

Si tratta di agenzie che raccolgono le giocate, trasmettendole per via telematica all’organizzatore e movimentando contestualmente, su appositi conti esteri, gli importi corrispondenti alle giocate incassate e alle eventuali vincite da corrispondere ai giocatori, il tutto a danno degli interessi erariali del Paese.

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La Guardia di Finanza smaschera un parrucchiere abusivo

Era priva di partita Iva, di autorizzazioni amministrative comunali nonché igienico - sanitarie ma operava con assiduità in un quartiere centrale di un Comune cosentino. Una persona che svolgeva "in nero" l'attività di parrucchiere è stata smascherata dalla

Guardia di finanza che, nel corso di un controllo, all'interno dell'immobile in cui veniva esercitata la professione ha trovato anche alcuni clienti.

Il "coiffeur" era munito di sala con postazioni per la realizzazione di acconciature, poltrone e altra attrezzatura professionale.Quello rinvenuto era un vero e proprio locale commerciale dove la clientela, a prezzi estremamente bassi e altamente concorrenziali, poteva recarsi per il taglio e la cura dei capelli.

La persona è stata segnalata agli uffici comunali competenti per i provvedimenti di chiusura immediata, in virtù delle violazioni alle norme previste dalla Legge 17 agosto 2005, n. 174 (Disciplina dell’attività di acconciatore).

Inoltre saranno applicate le sanzioni di natura amministrativa che potranno arrivare sino ad un massimo di 15 mila euro. Seguiranno, quindi, ulteriori approfondimenti di natura fiscale finalizzarti a quantificare gli introiti che negli anni sono stati sottratti al fisco. Questo genere di attività abusive, oltre a configurare un caso concreto di concorrenza sleale nei confronti degli operatori regolari, rischiano anche di essere nocive per la salute delle persone perché svolte in locali sconosciuti alle autorità e pertanto non sottoposte ai necessari controlli igienico - sanitari.

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