Innesca un incendio per favorire la crescita dell'erba, in manette un allevatore

I carabinieri della Stazione di Stignano (Rc) hanno tratto in arresto, con l'accusa di aver innescato un incendio, un allevatore di 52 anni.

L' uomo, Antonio Francesco Giorgi, già noto alle forze dell'ordine, è stato intercettato dai militari nel corso di un servizio di controllo, durante il quale sono state notate due vetture allontanarsi repentinamente da un'area in cui era visibile del fumo. 

È iniziato, quindi, un inseguimento che ha permesso agli uomini dell'Arma di bloccare le due auto lungo la Statale 106. La donna alla guida di uno dei veicoli ha, quindi, informato i carabinieri che l'uomo alla guida dell'altra auto aveva appiccato un incendio. Le dichiarazioni della donna hanno trovato riscontro nel corso della perquisizione cui è stata sottoposta la vettura guidata da Giorgi, all'interno della quale sono stati trovati 4 accendini.

Contestualmente, un'altra pattuglia ha raggiunto il luogo in cui era stato avvistato il fumo, constatando un rogo che stava interessando un terreno di proprietà demaniale ubicato a ridosso della  ferrovia e di un'abitazione. È stata, dunque, allertata una squadra di Calabria Verde che ha provveduto a domare le fiamme.

Da quanto si apprende da fonti investigative, Giorgi avrebbe ammesso di aver dato origine al rogo al fine di favorire la crescita di erba fresca da offrire al suo gregge.

L'allevatore, al termine delle formalità di rito, è stato posto ai domiciliari

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Allevatore vibonese sfugge ad un agguato

Un allevatore di 32 anni originario della frazione Presinaci di Rombiolo, in provincia di Vibo Valentia è scampato ad un agguato compiuto da ignoti a colpi di pistola.

 L'uomo, già noto alle forze dell'ordine, è stato bersagliato da uno o più sconosciuti che, a bordo di un furgone, gli si sono accostati mentre si trovava a bordo della sua autovettura.

 L'allevatore è rimasto miracolosamente illeso.

Una volta sfuggito ai suoi sicari, il 32enne ha denunciato l'accaduto ai carabinieri della locale Stazione che, con il supporto dei colleghi della Compagnia di Tropea, hanno avviato le indagini per cercare di fare luce sull'accaduto.

 

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Tragedia nella Locride, un uomo è morto dopo essere caduto in un burrone

Un uomo di 61 anni è morto ad Antonimina, nella Locride. Bruno Condelli, questo il nome della vittima, è deceduto dopo essere precipitato in un burrone. Il tragico evento è avvenuto mentre Condelli, che di professione faceva l’allevatore, stava accudendo alcuni capi di bestiame che teneva al pascolo.

 A rinvenire il corpo senza vita dell’uomo sono stati alcuni familiari che, non vedendolo rientrare a casa, erano andati e cercarlo.

 Le operazioni di recupero del cadavere sono state piuttosto complicate, al punto da richiedere l’intervento di un elicottero e dei Vigili del fuoco appartenenti alla squadra del Soccorso alpino fluviale di Siderno

  Non sono, ancora, chiare le cause dell’incidente

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