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Bimbo aggredito da un coetaneo in asilo privato, quattro denunce

I poliziotti del Commissariato di Polistena (Rc) hanno denunciato in stato di libertà il titolare di un asilo privato di Palmi e 3 operatrici della stessa struttura, rispettivamente per favoreggiamento personale e per abbandono di minore.

In particolare, le indagini hanno avuto origine in seguito alla denuncia presentata dai genitori di un alunno dell’asilo che sarebbe stato aggredito da un altro bambino.

Gli agenti si sono quindi recati nella struttura per raccogliere informazioni utili sull’accaduto e per acquisire le immagini del sistema di videosorveglianza presente nell’asilo.

Giunti sul posto, hanno constato che il titolare avrebbe cancellato - scaricandola su un supporto esterno - l’intera memoria dal sistema di videosorveglianza.

Dalla visione, seppur parziale, delle immagini scaricate sarebbe emerso che la presunta aggressione si sarebbe verificata durante l'orario di riposo pomeridiano svoltosi per oltre 40 minuti senza vigilanza.

Pertanto, il titolare dell’asilo è stato denunciato per favoreggiamento personale - per aver cancellato parte delle immagini del sistema di videosorveglianza-  mentre tre operatrici sono state denunciate per abbandono di minori.      

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Fabrizia, Minniti chiama a raccolta la comunità: “Ancora un mese per salvare l’asilo”

"Rimane, ancora, solo il mese di luglio per tentare di scongiurare, in extremis, la definitiva chiusura dell’Asilo S. Antonio di Padova di Fabrizia. La sfida è tutta racchiusa in questi 30 giorni. Un tempo più che sufficiente per consentire alle Istituzioni locali, laiche e religiose, di profondere tutti gli sforzi necessari per mantenere l’Asilo aperto e funzionante facendo desistere la Madre Generale di Roma dai suoi propositi di chiusura".

Questo l'incipit di una nota firmata dal capogruppo d'opposizione al Consiglio comunale di Fabrizia, Antonio Minniti.

"In questi ultimi anni - prosegue l'ex primo cittadino - a Fabrizia con le chiusure è stato sempre così. E cosi, probabilmente, sarà anche questa volta: alla fine si farà come dice la Madre Generale di Roma, e l’Asilo svanirà, anch’esso, come un miraggio nel deserto di predicazioni inutili dove l’illusione di mantenerlo aperto sarà una missione impossibile che forse solo l’Arcivescovo di Catanzaro, Vincenzo Bertolone, e Sua Santità Papa Francesco potrebbero allontanare".

Minniti, poi s'interroga su "cosa si deve chiudere ancora a Fabrizia per innescare nella comunità cittadina un moto di indignazione e protesta che per quanto composto deve essere fermo, deciso e reattivo?".

"L’Asilo - commenta il capogruppo d'opposizione - sta facendo la stessa fine dello SPRAR e della Banca, che in un silenzio assordante di Sacerdoti Fabriziesi, Istituzioni Locali e di una opinione pubblica distratta, tutti incapaci di qualsiasi reazione diretta alla sua salvaguardia, ora della fine sarà anch’esso chiuso. Sarà la fine di una storia, di un’epoca, di una esperienza sociale e di insegnamento plurale che affonda le radici nel ruolo svolto da decine di Suore, succedutesi nel tempo, che con impegno e dedizione hanno formato generazioni di ragazze e ragazzi attraverso attività educative e formative. Compito dei Sacerdoti, delle Istituzioni locali, delle famiglie dei bambini che lo frequentano, dei cittadini tutti, è quello di battersi e impegnarsi a fondo per evitare che si compia un ulteriore impoverimento della comunità Fabriziese".

"Ancora siamo in tempo - conclude Minniti -per salvaguardare questa importante Istituzione religiosa. Qualora, però, prevalessero tatticismi religiosi, schermaglie politiche, disimpegno sociale, disaffezione cittadina generalizzata, bisogna prendere atto che la chiusura dell’Asilo non sarà per una decisione gerarchica verticistica romana della Madre Generale, ma per l’ignavia di tutte le Istituzione locali, religiose, laiche o civiche che siano. Come insegnano le disavventure già sofferte dalla comunità, occorre evitare il ripetersi di esperienze negative e agire subito come collettività interessando sia il Vescovo di Catanzaro, sia la Segreteria di Stato Vaticana, che certamente non sono insensibili di fronte a simili problematiche".

 

 

 

                                                                          

 

Serra, nominati i nuovi componenti del Cda della fondazione Chimirri (I NOMI)

E’ stato pubblicato ieri (2 agosto) sull’albo pretorio del Comune, il decreto n.22 del 19 luglio scorso, con il quale il sindaco di Serra San Bruno Luigi Tassone ha proceduto alla nomina del nuovo consiglio d’amministrazione della fondazione che gestisce l’asilo infantile Caterina Chimirri.

Il primo cittadino ha, dunque, provveduto a ricostituire il Cda dopo le dimissioni di Francesco Scopacasa, Assunta Federico, Giuseppina Marino e Domenico Scarfone

A  far parte dell’organo di governo di una delle più antiche e prestigiose istituzioni cittadine sono stati chiamati: Salvatore Francesco Amato, Raffaella Nicotera, Raffaele Tassone e Teresa Tucci.

 

Gioiosa Ionica: al via la petizione per introdurre la videosorveglianza nelle scuole

E’ partita da Gioiosa Ionica la petizione popolare di raccolte firme indirizzata ai Presidenti di Camera e Senato, ai Capi gruppo parlamentari ed al garante della privacy, per chiedere l’approvazione definitiva della proposta di Legge n. 3912 del 17 Giugno 2016 (già approvata dalla Camera dei Deputati) contenente: Disposizioni in materia di videosorveglianza negli asili nido e nelle scuole dell’infanzia nonché presso le strutture socio-assistenziali per anziani, disabili e minori in situazione di disagio.

A proporre la petizione le associazioni Adda, Agess e Comma 3, le tre organizzazioni associative calabresi sempre in primo piano per la tutela delle persone con disabilità ma anche per tutti i soggetti delle fasce deboli.

Dopo l’approvazione  alla Camera della proposta di legge, l’iter legislativo sta trovando resistenza per la sua approvazione definitiva da parte del Senato, in una parte degli operatori delle strutture socio-assistenziali ma anche in una parte degli insegnati che vedono nella legge una sorta di violazione della propria attività lavorativa. Perplessità menifestate anche dal Garante della privacy.

Ma come spiegano i presidenti delle tre associazioni, Silvana Ruggiero (Agess), Vito Crea (Adda) e Simona Coluccio (Comma 3), la legge chiarisce che le videocamere sono a circuito chiuso e le immagini sono cifrate al momento della registrazione attraverso un sistema con due chiavi, una in possesso della struttura, l'altra di un ente certificato terzo. In caso di segnalazione o denuncia potranno vedere le immagini soltanto il pubblico ministero, o la polizia giudiziaria su sua delega. La presenza dei sistemi di sorveglianza dovrà essere sempre segnalata a chiunque accede ai locali monitorati. Quindi non una sorta di Grande fratello in asili, case di riposo e strutture socio assistenziali per minori con disagi e disabili ma piuttosto un occhio discreto, il cui sguardo orientato da regole ferree sarà a disposizione di chi se lo potrà permettere.

Non si può più tacere il grande sdegno per insegnanti e personale violenti, per bambini, anziani e disabili picchiati e insultati, per questo le tre associazioni hanno pensato di far sentire ancor più forte tale indignazione lanciando una petizione di raccolta firme cartacea in tutte le piazze della provincia di Reggio Calabria ed anche online (collegandosi al sito www.petizionepubblica.it e cliccare sulla petizione).

Ovviamente la legge è un passo molto importante per la tutela dei soggetti socialmente deboli ma i tre sodalizi associativi auspicano altresì che ci siano criteri più severi per svolgere mansioni che hanno a che fare appunto con minori, anziani e disabili.

 

 

Serra, il sindaco Tassone nomina i componenti del Cda della Fondazione Chimirri: i NOMI

Il sindaco Luigi Tassone ha provveduto, con proprio decreto, a nominare i nuovi componenti del Cda della Fondazione “Caterina Chimirri”. Si tratta di Raffaele Callà, Assunta Federico, Giuseppina Lucia Marino, Vince David Muzzì, Domenico Scarfone e Francesco Scopacasa. Il vecchio Cda era stato nominato il 2 settembre 2011 (la durata sarebbe triennale), ma due componenti erano stati sostituti il 26 marzo 2013. 

L’ex Ente morale Scuola materna paritaria “Chimirri” era stato trasformato con atto notarile, datato 29 febbraio 2012, in Fondazione con relativa approvazione del nuovo Statuto. La Fondazione “Caterina Chimirri” – come viene spiegato nel decreto di riconoscimento della personalità giuridica di diritto privato del presidente della Giunta regionale n. 27 del 5 marzo 2012 – ha “sede legale a Serra San Bruno, in via Carmelo Tucci, 1” e “persegue in modo adeguato l’opera socio-assistenziale svolta storicamente dall’Ente morale ‘Caterina Chimirri’ a favore dei minori d’ambo i sessi, da zero a sei anni, nel rispetto della volontà del donatore, onorevole Bruno Chimirri”. In riferimento al rinnovo dell’organo amministrativo, l’articolo 10 del nuovo Statuto precisa che “la Fondazione è retta da un Consiglio d’amministrazione composto da sei membri, oltre il presidente, che durano in carica tre anni. I consiglieri sono nominati dal Consiglio comunale. Il presidente è nominato dalla famiglia Chimirri in persona del parente più prossimo in linea maschile dell’onorevole Bruno Chimirri. Il presidente può essere rinominato, ma i consiglieri non possono essere immediatamente rieletti”.

Il sindaco ha poggiato il suo decreto sull’ “articolo 15 della legge 25.01.1993, n. 81, così come modificato dall’articolo 50 del D.lgs. n. 267/2000 che recita: la nomina, la designazione e la revoca dei rappresentanti del Comune presso Enti, aziende ed Istituzioni sono in capo al sindaco”.

La differenza fra le due procedure descritte è dunque il passaggio dal Consiglio comunale e, conseguentemente, il confronto (e la rappresentanza) con la minoranza.

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