Uccide uccello appartenente a specie protetta: cacciatore denunciato dal Corpo Forestale dello Stato

E' scattata la denuncia nei confronti di un cacciatore 41enne sorpreso ad abbattere un piccione torraiolo (Columba livia), uccello che appartiene ad una specie protetta. Gli agenti del Comando Stazione del Corpo Forestale dello Stato di Sant'Eufemia d'Aspromonte hanno colto sul fatto M.G all'interno di un uliveto, in località "Olivarelle" di Bagnara Calabra, in provincia di Reggio Calabria. A certificare l'appartenenza dell'esemplare ammazzato dall'indagato sono arrivati, peraltro, diversi verdetti emessi dalla Corte di Cassazione. Uccisione e detenzione di fauna protetta sono i reati contestati all'uomo, al quale il personale del Corpo Forestale dello Stato,peraltro, ha posto sotto sequestro il fucile da caccia e la cacciagione.

Stavano essiccando e tritando 30 kg di marijuana: i Carabinieri arrestano 5 persone

Nella nottata del 3 ottobre, nell’ambito di mirati servizi tesi all’attività di contrasto alla produzione e traffico di sostanze stupefacenti, a conclusione di un prolungato servizio di osservazione, unitamente ai Carabinieri dello "Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria", i Carabinieri della locale Stazione hanno rinvenuto nella frazione Ceramida di Bagnara Calabra, in provincia di Reggio Calabria, una piantagione di canapa indiana, composta da 397 piante, di altezza media di circa 3 metri e, a seguito di una perquisizione all’interno di un casolare, hanno colto nella flagranza dei reati di coltivazione, produzione e detenzione di sostanze stupefacenti: V.F., 39 anni; D.M., 29 anni, D.R.G., 30 anni; A.C., 28 anni ed un 17enne. Nello specifico i Carabinieri, agli ordini del Capitano Giuliano Carulli, Comandante della Compagnia Carabinieri di Villa San Giovanni, a seguito della perquisizione, li hanno sorpresi mentre erano intenti ad essiccare e a tritare marijuana, per un totale di 30 chili pronta per essere immessa sul mercato. L’intera piantagione, a seguito di campionatura per successivi accertamenti di laboratorio, è stata estirpata e distrutta, mentre la sostanza stupefacente, già in essiccazione, è stata sottoposta a sequestro. I cinque, tutti tratti in arresto, al termine delle incombenze di rito, sono stati associati presso la casa circondariale di Reggio Calabria "Arghillà", ad eccezione del minore che è stato, invece, condotto presso la propria abitazione, in regime arresti domiciliari, tutti in attesa del giudizio direttissimo. L’ennesimo rinvenimento di elevati quantitativi di droga e piantagioni nell’area di Bagnara Calabra, conferma come quest’area del reggino sia florido crocevia di interessi delittuosi connessi alla produzione e traffico di sostanze stupefacenti.

 

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Individuate dai Carabinieri 100 piante di canapa indiana: arrestate 2 persone

Nella ore pomeridiane di ieri, nell’ambito di una mirata attività di contrasto alla produzione di sostanze stupefacenti, due persone, il 59enne F.D. ed il 26enne R.A., sono stati tratti in arresto dai militari del Comando Stazione Carabinieri di Bagnara Calabra, unitamente a personale dello Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria.  Il reato loro contestato è quello di coltivazione di sostanza stupefacente. In particolare, in località Pellegrina, i militari hanno individuato un appezzamento di terreno dove sono state rinvenute 100 piante di canapa indiana, dall’altezza media di circa 3 metri, poste a dimora su più terrazzamenti in una porzione di terreno di circa 200 metri quadri, delimitata da recinzione e dotata di un articolato sistema di irrigazione. E’ stato, quindi, subito intrapreso un mirato servizio di osservazione e controllo dell’area, finalizzato ad identificare i responsabili della realizzazione dell’illecita coltivazione. Gli sforzi dei militari sono stati premiati alle ore 16.30 circa di ieri, quando F.D. e R.A. sono stati sorpresi mentre cercavano di avvicinarsi alla piantagione, nascosta tra la fitta vegetazione. Sul posto sono stati inoltre rinvenuti attrezzi agricoli di vario tipo ed altro materiale utilizzato per irrigare la piantagione, che è stata immediatamente estirpata e distrutta dai militari dell’Arma.  I soggetti, pertanto, sono stati tratti in arresto e ristretti presso le rispettive abitazioni, in attesa del giudizio direttissimo. 

 

 

 

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Nascondeva pistola e munizioni in un terreno: arrestato dai Carabinieri

I Carabinieri, unitamente a personale dello Squadrone Eliportato Cacciatori "Calabria" hanno tratto in arresto un uomo di 66 anni per i reati di detenzione arma clandestina, omessa custodia di munizioni, ricettazione e detenzione abusiva munizioni. In seguito ad una perquisizione presso un terreno in uso esclusivo di F.A., di Bagnara Calabra, sono stati rinvenuti, abilmente occultati, una pistola calibro 8 con matricola punzonata, 14 cartucce, di vario calibro ed un caricatore, il tutto in buono stato di conservazione. Nel medesimo contesto, è stato altresì denunciato in stato di libertà per la omessa custodia di munizioni, ritirato il porto di fucile unitamente alle armi e munizioni regolarmente detenute, il figlio convivente dell’arrestato, in quanto deteneva, senza adottare le previste cautele, complessive 596 munizioni, di vario calibro.

Rissa in seguito ad un incidente stradale: denunciate 3 persone

I Carabinieri hanno denunciato in stato di libertà tre persone per i reati di rissa e danneggiamento. Si tratta di C.P.G., 44enne di Roma, del 23enne S.N. e del 21enne Z.N., entrambi di Bagnara Calabra, in provincia di Reggio Calabria. In particolare, i militari dell'Arma hanno ricostruito la dinamica di una rissa avvenuta il 30 maggio scorso in via Don Minzoni, a Bagnara, nata per un danneggiamento avvenuto in seguito ad un incidente stradale.

Nascondeva armi e munizioni in casa: i Carabinieri lo arrestano

I Carabinieri, coadiuvati da personale dello Squadrone eliportato Cacciatori Calabria, hanno tratto in arresto un uomo di 61 anni per i reati di detenzione abusiva di munizioni, detenzione illegale di armi comuni da sparo ed omessa custodia di armi. Perquisendo l'abitazione di Z.F., di Bagnara Calabra, in provincia di Reggio Calabria, i militari dell'Arma della locale Stazione hanno rinvenuto, abilmente occultate all’interno di uno zaino, una pistola lanciarazzi calibro 22, completa di tromboncino e priva di matricola, 5 cartucce calibro 12 a palla e 77 cartucce calibro 12 a pallini. Durante le operazioni di polizia, è stato altresì rinvenuto, all’interno di un armadio in legno aperto, un fucile calibro 12 regolarmente denunciato dal 61enne, ma custodito senza le prescritte cautele. Pertanto, all'uomo è stata contestata l’omessa custodia delle armi e contestualmente ritirato il porto d’armi.

Occupavano abusivamente alloggi popolari: denunciate 79 persone

I Carabinieri, all'esito di un'attività d’indagine delegata dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, hanno denunciato in stato di libertà 79 persone, tutte responsabili del reato di invasione di terreni o edifici pubblici, poiché, senza averne titolo, hanno occupato abusivamente, unitamente ai rispettivi nuclei familiari, 44 alloggi popolari di proprietà dell’Aterp di Reggio Calabria e del Comune di Bagnara Calabra, ubicati nella frazione Pellegrina ed in località Calcara.

In giro con coltelli e bastone: denunciati

Nella giornata di ieri  si è sviluppata una ulteriore tornata di servizi straordinari di controllo del territorio da parte dell’Arma dei Carabinieri, nel piano di azione nazionale e transnazionale denominato “Focus 'ndrangheta" coordinato dalla locale Prefettura. Interessata la bassa area tirrenica della provincia di Reggio Calabria, nei Comuni di Villa San Giovanni, Bagnara Calabra e Scilla. Oltre 40 i militari del Comando Compagnia di Villa San Giovanni impiegati nello straordinario monitoraggio del territorio, procedendo al controllo di persone e mezzi. In particolare sono state effettuate 4 perquisizioni domiciliari, personali e veicolari, nonché controllate 66 persone e 50 autovetture, inoltre militari dipendenti hanno denunciato in stato di libertà: P.C., 44enne di Bruzzano Zeffirio, poiché deteneva, nel vano bagagli della propria autovettura Fiat Panda, due coltelli a serramanico con lame rispettivamente da 21 e 8,5 centimetri ed un bastone metallico telescopico della lunghezza di 56 centimetri; Z.G., 33enne di Bagnara Calabra, per il reato di porto di armi od oggetti atti ad offendere, poiché trovato in possesso di un coltello con lama lunga 21 centimetri, mentre era alla guida dell’autovettura Fiat 600.

 

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