Denunciato 26enne che girava con una tenaglia

I Carabinieri hanno denunciato in stato di libertà un giovane di 26 anni per i reati di falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficiale sulla identità o su qualità personali proprie o di altri e possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli. A.R., di Gioia Tauro, controllato dai militari dell'Arma lungo una via di Bagnara Calabra nei pressi della stazione ferroviaria, avrebbe fornito false generalità e, inoltre, sarebbe stato trovato in possesso, senza giustificato motivo, di una tenaglia. 

 

Maltrattava la moglie e finisce agli arresti domiciliari

I Carabinieri hanno tratto in arresto un uomo di 55 anni per il reato di maltrattamenti contro familiari o conviventi, in esecuzione del provvedimento di espiazione pena detentiva in regime domiciliare, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria. B.V., di Bagnara Calabra, in provincia di Reggio Calabria, è stato riconosciuto colpevole, per i fatti commessi nella stessa cittadina tirrenica sino ad agosto 2012, nei confronti della propria coniuge.

  • Published in Cronaca

I Carabinieri hanno trovato una pistola e 18 cartucce in un bosco

I Carabinieri, durante un servizio perlustrativo appiedato, hanno scoperto, all’interno di un ricovero in legno e lamiera in disuso, ubicato in un fondo verosimilmente demaniale, una pistola a tamburo, calibro 7.62, priva di marca e matricola e 18 cartucce, marca Fiocchi, calibro 8, il tutto, in discreto stato di conservazione. Arma e munizioni sono state rinvenute nella zona boschiva di "Piano Scapolella", a Bagnara Calabra, in provincia di Reggio Calabria. 

Insegnante denunciato per truffa: lezioni all'università mentre era in permesso retribuito

I Carabinieri, a conclusione di indagini, hanno denunciato in stato di libertà un insegnante di 42 anni per il reato di truffa ai danni dello Stato. Usufruendo di permesso retribuito per "malattia del figlio", di fatto è stato accertato che M.L., di Reggio Calabria, ha svolto in più occasioni lezioni retribuite presso l’università di Camerino sede di Ascoli Piceno, ottenendo complessivamente un compenso di poco inferiore ai mille euro. Il deferimento è stato notificato a Bagnara Calabra.

Serrati controlli dei Carabinieri: un arresto, una denuncia,una segnalazione per consumo di droga

Attraverso l’impiego di pattuglie dedicate che, affiancandosi agli ordinari dispositivi perlustrativi già predisposti, nel corso dell’ultimo fine settimana sono continuate senza sosta le attività di controllo straordinario del territorio svolte dai Carabinieri della Compagnia di Villa San Giovanni. Esse perseguono il duplice obiettivo della prevenzione e della repressione dei reati di maggior allarme sociale. A tal fine, per tutto il pomeriggio e la sera del 7 Marzo, sono stati allestiti numerosi posti di controllo, sia nelle aree centrali che periferiche di Bagnara Calabra, ed eseguite numerose perquisizioni domiciliari, personali e veicolari. Durante i serrati controlli svolti, i Carabinieri della Stazione di Bagnara Calabra, unitamente a quelli di Scilla e Campo Calabro, hanno tratto in arresto per furto aggravato di energia G.D.D, di 36 anni, in atto sottoposto al regime degli arresti domiciliari, per aver realizzato, in modo fraudolento, un allaccio abusivo alla rete elettrica pubblica mediante apposito bypass comandato da interruttore, al fine di alimentare la propria abitazione. L’uomo è stato risottoposto alla misura degli arresti domiciliari in atto. Nell’ambito del medesimo servizio, durante il quale sono state effettuate 12 perquisizioni personali e domiciliari, controllate 21 persone e 14 autovetture potenzialmente sospette, i militari dell’Arma hanno altresì denunciato per porto di armi od oggetti atti ad offendere, F.G., 20enne di Sinopoli, poiché sorpreso, all’esito di una perquisizione veicolare, in possesso di un coltello a serramanico; segnalato quale assuntore di sostanza stupefacente alla Prefettura di Reggio Calabria B.R., 21enne di Bagnara Calabra, poiché trovato in possesso di 2 grammi di marijuana, detenuta per uso personale, nel corso di una perquisizione personale. 

 

Pretendeva un euro per un biglietto eliminacode dell'ufficio postale, i carabinieri denunciano un uomo

Un 49enne di Bagnara Calabra è stato denunciato dai carabinieri perché ritenuto responsabile di aver turbato il regolare svolgimento di un servizio pubblico mediante l’organizzazione di un autonomo sistema di assegnazione turni, parallelo a quello ufficialmente previsto dall’Ufficio postale della cittadina tirrenica. Secondo quanto accertato dai militari dell'Arma, l'uomo distribuiva bigliettini numerati manoscritti, con i quali le persone che ne erano venute in possesso potevano ritirare il tagliando eliminacode emesso dal sistema automatico installato all'interno degli uffici. Per ogni biglietto, il 49enne si faceva corrispondere un euro. L’espediente, messo in opera da diverso tempo, ha creato non pochi disagi agli utenti ignari del funzionamento dell’illecito sistema “parallelo”.

 

 

 

  • Published in Cronaca

Sferra un pugno alla slot machine in un bar e la danneggia: denunciato 58enne

I Carabinieri hanno denunciato in stato di libertà un uomo di 58 anni per il reato di danneggiamento. A.I., all’interno di un bar di Bagnara Calabra, in provincia di Reggio Calabria, avrebbe sferrato un pugno ad una slot machine danneggiandone il vetro.

Questi gli ulteriori dettagli sull'arresto dei tre Vigili Urbani in Calabria

Nelle prime ore di oggi i Carabinieri hanno dato esecuzione materiale ad un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Reggio Calabria, su richiesta della Procura della Repubblica di Reggio Calabria nei confronti dell’ex comandante dei Vigili Urbani di Bagnara Calabra Raimondo Cacciola (di 60 anni) e due altri agenti, la coniuge Giuseppina Luppino (di 56 anni) e Pasquale Clemente (di 54 anni ), ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di omissione di atti d’ufficio, abuso d’ufficio, favoreggiamento personale e reale e tentata estorsione. La vicenda ha preso le mosse nel dicembre 2014, quando una cittadina del Comune di Bagnara ha sporto denuncia presso il locale Comando Stazione dei Carabinieri. Avviate immediatamente le indagini, grazie ad una perquisizione effettuata presso il Comando di Polizia Municipale di Bagnara Calabra, all’esame di una copiosa documentazione ed alle testimonianze degli altri agenti di Polizia Municipale, è stato possibile fare luce, secondo i militari dell'Arma della Compagnia di Villa San Giovanni, sul sistema di illegalità diffusa imposto, all’interno del Comando di Polizia Municipale di Bagnara Calabra, da Raimondo Cacciola, fino a pochi giorni addietro Comandante facente funzione dell’Ufficio,  succeduto nell’incarico a Giuseppe Bellantone (anch’egli tratto in arresto il 15 febbraio 2013 in un diverso procedimento, accusato fatti commessi nell’esercizio delle proprie funzioni). E' stata, dunque, fatta chiarezza su una serie di vicende intercorse tra l’ottobre 2013 ed il dicembre 2015, nelle quali sarebbero emerse varie ipotesi delittuose (contro la pubblica amministrazione, l’amministrazione della giustizia, la fede pubblica, il patrimonio e la libertà personale): in innumerevoli circostanze, infatti, Cacciola avrebbe omesso, a parere degli inquirenti, di riferire alla competente Autorità Giudiziaria fatti costituenti reato in materia urbanistica e contro il patrimonio, favorendo i responsabili di tali condotte ad eludere le investigazioni dell’Autorità o ad assicurarsi i profitti del reato ed attestando, altresì, fatti falsi, con abuso delle proprie funzioni. Con la presunta complicità della coniuge Luppino, inoltre, Cacciola, è convinzione dei Carabinieri, aveva formato un registro di protocollo "manuale" inserendo numeri progressivi in bianco, attestando fatti falsi, precisamente la data e la successione nel tempo della ricezione o spedizione di atti da parte del Comando. Di particolare allarme sociale, a giudizio dei titolari dell'indagine, risultava, infine, l’ultimo episodio delittuoso in ordine di tempo contestato a Cacciola, il quale avrebbe tentato di farsi corrispondere, ricorrendo a larvate minacce e con la forza intimidatrice dell’uniforme, una parte della somma di denaro liquidata ad un soggetto rimasto coinvolto in un incidente stradale con la propria coniuge Luppino.  Proprio in merito a tale sinistro, la Luppino avrebbe presentato richiesta di risarcimento all’INPS dichiarando che lo stesso fosse avvenuto in itinere, cioè nel tragitto lavoro-abitazione. In realtà gli accertamenti delle Autorità avrebbero dimostrato che la Luppino, in quella circostanza era libera dal servizio poiché, arbitrariamente, avrebbe anticipato l’uscita dal posto di lavoro e che pertanto la versione del sinistro (supportata da presunte compiacenti dichiarazioni del coniuge Cacciola e del Clemente) sarebbe stata  finalizzata ad ottenere indebito risarcimento da parte dello Stato. A Cacciola è stata imposta l’applicazione della custodia cautelare in carcere, gli altri due indagati sono finiti ai domiciliari.

 

Subscribe to this RSS feed