Rubano la barca dei migranti, arrestati

Nella serata di ieri, in località Le Castella, ad Isola di Capo Rizzuto, i carabinieri della locale Tenenza, con l’ausilio degli uomini della guardia costiera di Crotone, hanno arrestato per furto aggravato in concorso, un trentanovenne, attualmente affidato in prova ai servizi sociali ed un trentasettenne.

I due, entrambi residenti ad Isola di Capo Rizzuto, sono accusati di aver rubato una barca a vela di proprietà di una ditta di noleggio con sede a Malta, dalla quale, nella mattinata di ieri, erano sbarcati alcuni migranti clandestini.

L’imbarcazione, che era rimasta incagliata tra gli scogli, è stata quindi sottratta dagli arrestati, che sono stati trovati a largo dagli uomini della guardia costiera.

Una volta bloccato, il natante è stato accompagnato nel porto di località Le Castella, dove è stato sequestrato.

I due uomini, invece, al termine delle formalità di rito, sono stati posti ai domiciliari.

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Commercialista accusato di appropriazione indebita, dissequestrata imbarcazione

"Ad integrazione e aggiornamento delle notizie, diffuse" ieri, relative all’esecuzione di un decreto di sequestro preventivo di una barca da diporto(Per leggere la notizia clicca qui), il Comando provinciale della Guardia di finanza di Cosenza, ha fatto sapere che, nella stessa giornata di ieri, "è stato eseguito un provvedimento, emesso dal Tribunale di Cosenza l’11 luglio 2018, di accoglimento dell’istanza di riesame del sequestro disposto dal G.I.P. con restituzione dell’imbarcazione all’avente diritto, poiché lo stesso Tribunale non ha ritenuto configurabile l’ipotesi di reato contestata e posta a fondamento del vincolo cautelare reale di cui al precedente comunicato”.

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Non paga le rate della barca acquistata in leasing, professionista denunciato per appropriazione indebita

I finanzieri della Compagnia di Paola e della Tenenza di Amantea hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo, emesso dal gip presso il Tribunale di Paola (CS), su richiesta della locale Procura della Repubblica, di un'imbarcazione da diporto, ritenuta frutto di appropriazione indebita aggravata consumata ai danni di una società di leasing.

Il natante, di oltre 10 metri di lunghezza e del valore di oltre 200 mila euro, era stato acquistato da un commercialista di Amantea.

Il professionista avrebbe pagato solo le prime rate ed a fronte delle successive non pagate, per un importo superiore a 90 mila euro, avrebbe continuato ad utilizzare la barca a fini personali.

Dopo aver invitato inutilmente il professionista a regolarizzare i pagamenti, la società di leasing ha risolto il contratto chiedendo la restituzione dell'imbarcazione.

A fronte della richiesta, il professionista avrebbe continuato ad utilizzare il natante, appropriandosene indebitamente.

Per tale ragione, è quindi scattato il sequestro della barca e la denuncia del professionista per appropriazione indebita, reato che prevede la reclusione fino a 3 anni.

L’imbarcazione sarà ora restituita al legittimo proprietario ed il professionista dovrà dimostrare, sul piano fiscale, il legittimo utilizzo a fini professionali dell’imbarcazione e l’eventuale deducibilità fiscale dei costi sostenuti.

 

 

Tragedia nel mare calabrese: si rovescia una barca, muore un avvocato

Un 55enne è morto nelle acque del mar Jonio antistanti Corigliano Calabro, in seguito al rovesciamento della sua barca.

L’uomo, N. G., un noto avvocato con la passione per il mare, era uscito con due amici per una battuta di pesca.

La tragedia ha avuto inizio quando, a causa del maltempo, l’imbarcazione si è rovesciata costringendo gli occupanti a guadagnare la riva a nuoto.

Durante il tragitto, il 55enne ha avuto un malore ed è morto.

Nessun problema per gli altri due “pescatori”, che hanno soccorso il loro amico portandolo a terra.

Oltre gli uomini della capitaneria di porto di Corigliano, sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 che non hanno potuto fare altro che constatare il decesso del malcapitato 55enne.

Una barca a vela per portare clandestini in Calabria, arrestati due scafisti ucraini

Gli uomini del Reparto operativo aeronavale delle fiamme gialle di Vibo Valentia hanno intercettato e bloccato una barca a vela di 12 metri di lunghezza che aveva portato, clandestinamente, sulle coste calabresi alcuni immigrati.

A dare l'abbrivio alle operazioni, una segnalazione dei carabinieri che, in località Marinella di Isola di Capo Rizzuto, avevano fermato sei migranti, con gli abiti ancora bagnati, segno evidente che fossero appena sbarcati.

In un secondo momento, gli uomini della guardia di finanza e della polizia di Stato hanno individuato altri 19 stranieri, fra i quali una donna e due minori.

Sono, quindi, partite le indagini che hanno visto impegnati gli uomini del Reparto Operativo Aeronavale delle fiamme gialle di Vibo Valentia che hanno, tempestivamente, avviato le ricerche in mare inviando una vedetta velocissima.

Ad oltre 50 miglia al largo di Crotone, l’unità ha, quindi, individuato un’imbarcazione sospetta che è stata fermata, abbordata e scortata fino al porto della città pitagorica. A bordo dell'imbarcazione c'erano due persone di nazionalità ucraina.

Le successive indagini, eseguite dai finanzieri e dalla Squadra Mobile locale, hanno permesso di accertare come i due, fossero responsabili del trasporto illecito sulle coste italiane dei 25 migranti intercettati ore prima. Nei confronti di uno dei due pendeva, anche, un’ordinanza di arresto per reati simili.

La barca è stata sottoposta a sequestro.

Tutti gli stranieri intercettati hanno poi dichiarato di essere curdi e di essere partiti nella nottata fra il 23 ed il 24 luglio scorso da una città sulla costa della Turchia.

Sono in corso altri approfondimenti da parte delle fiamme gialle per cercare di risalire alle organizzazioni che, in cambio di cospicue somme di denaro agevolano, l'ingresso clandestino di persone straniere in Italia.

 

Turista ferito a Tropea, sequestrata imbarcazione

Sarebbe un 75enne di Tropea il comandante dell’imbarcazione che, ieri, ha travolto un turista di 76 anni nelle acque della “Baia di Riaci” a Santa Domenica di Ricadi.

All'uomo potrebbero essere contestati i reati di omissione di soccorso, lesioni gravi e violazioni al codice della navigazione.

Il natante, che non aveva titolo a svolgere attività turistica, è stato sequestrato per ulteriori accertamenti.

Il turista vittima dell'incidente si trova ricoverato, in prognosi riservata, all'ospedale Catanzaro per una grave ferita lacero contusa al capo e per il tranciamento di quattro dita della mano sinistra.

 

Pizzo, scompare barca ormeggiata nel porticciolo: ritrovata in una baracca dai carabinieri

È finita con una denuncia per ricettazione una vicenda che ha avuto come teatro il porticciolo di Pizzo. Qui un pescatore aveva ormeggiata la sua barca, allontanandosi temporaneamente. Al ritorno, però, non l’ha più trovata: dopo l’iniziale preoccupazione ha deciso di sporgere denuncia ai carabinieri della locale stazione. I militari hanno avviato le indagini ritrovando il piccolo natante all’interno di una baracca poco distante dal luogo dell’ormeggio. Per il proprietario della baracca è scattata la denuncia, mentre la barca è stata restituita al legittimo proprietario.

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