Caporalato e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, 60 misure cautelari

La notte scorsa, oltre 300 finanzieri del Comando provinciale di Cosenza, con l’ausilio di militari dei Reparti di Catanzaro e Crotone, hanno dato esecuzione, tra le province di Cosenza e Matera, ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare, emessa dal gip del Tribunale di Castrovillari, su richiesta della Procuratore della Repubblica, a carico di 60 persone, indagate di associazione per delinquere finalizzata all’intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro ed al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Durante l’operazione sono state eseguite 14 ordinanze di custodia cautelare in carcere, 38 ordinanze di arresti domiciliari e 8 ordinanze di sottoposizione all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Le fiamme gialle cosentine hanno proceduto, inoltre, al sequestro preventivo di 14 aziende agricole, di cui 12 ubicate in provincia di Matera e 2 in provincia di Cosenza, per un valore stimato di quasi 8 milioni di euro, e di 20 automezzi utilizzati per il trasporto dei braccianti agricoli reclutati.

L’indagine, denominata “Demetra”, trae origine dal controllo, effettuato dai finanzieri della Tenenza di Montegiordano, di un furgone che, diretto nelle campagne lucane, percorreva la Ss 106 Jonica con a bordo 7 braccianti provenienti dalla sibaritide.

Le indagine, sin da subito, hanno portato all’identificazione di numerose persone, sia italiane che straniere, impegnate in un’organizzata e fiorente attività di caporalato e di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina nella piana di Sibari.

Due le associazioni criminali smantellate ed operanti tra la Calabria e la Basilicata. La prima, cui appartenevano, a vario titolo, 47 soggetti, impegnata in una fiorente attività d’intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro.

La seconda, composta da 13 persone, impegnata, oltre che nell’illecito sfruttamento della manodopera, anche nel favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Calabria: scossa di terremoto in provincia di Cosenza

Un terremoto di magnitudo ML 2.7 è stato rilevato in provincia di Cosenza dalla sala sismica dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. La scossa è stata registrata, alle 13,19 di oggi, in un'area situata nel Parco nazionale del Pollino ,a ridosso del confine tra Calabria e Basilicata.

Sviluppatosi ad una profondità di 231 chilometri, l'evento tellurico non ha provocato fortunatamente nessun danno. I centri in cui la scossa è stata maggiormente avvertita sono: Mormanno, Laino Borgo, Laino Castello e Papasidero.

Quello di oggi è il secondo evento del genere in meno di ventiquattro ore. Nella serata di ieri un terremoto di magnitudo ML 3.5 era stato rilevato dall'Ingv in un tratto del mar Tirreno compreso tra Falerna ed Amantea.

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Domani allerta meteo su tutta la Calabria

Allerta meteo su tutta la Calabria a partire da domani mattina. L'alert è stato lanciato dal Dipartimento della Protezione civile sulla scorta delle previsioni meteo che, per la giornata di domani, segnalano precipitazioni diffuse, localmente anche molto intense, fulmini e forti raffiche di vento su Basilicata, Calabria e Campania. A determinare l'ondata di maltempo che si abbatterà durantre tutto il fine settimana, una perturbazione in arrivo dall'Europa Centrale

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Piano per ridisegnare le Regioni: provincia di Potenza accorpata alla Calabria

Il senatore del Partito Democratico Raffaele Ranucci ha firmato un ordine del giorno che il Governo presieduto da Matteo Renzi ha recepito favorevolmente e l'Aula di Palazzo Madama approvato a maggioranza. Il testo riscrive la cartina geografica dell'Italia cancellando otto delle venti regioni attualmente esistenti. Ne sarebbe interessata anche la Calabria che, secondo la formulazione, accoglierebbe una porzione della Basilicata per la quale sarebbe prevista l'estinzione. Nello specifico, la nostra regione accorperebbe Potenza. Diverso il destino dell'altra provincia lucana, Matera, destinata alla Puglia. 

   

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