Sorpresi a bruciare rifiuti, denunciati

Un imprenditore di Cerzeto (Cs) e due suoi operai sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Cosenza per aver smaltito un cumulo di rifiuti attraverso la combustione illecita.

Alla denuncia dei tre si è arrivati in seguito ad un controllo, dopo che i carabinieri forestale delle Stazione di Montalto e Cerzeto sono stati attirati da una colonna di fumo  proveniente dall’azienda dell’imprenditore il quale, insieme a due operai, è stato colto a smaltire illecitamente svariate fibre di lana resinosa, scarti di materiale legnoso, segatura ed altri residui di lavorazione.

Una volta spente le fiamme, i militari hanno accertato sul luogo le tracce di diversi roghi.

L’area interessata, di circa 400 metri quadrati, un contenitore e due fusti colmi di rifiuti di lavorazione sono stati posti sotto sequestro.

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Un bambino lascia uno striscione d'incoraggiamento davanti alla caserma dei carabinieri

“W i Carabinieri, W l’Italia, andrà tutto bene”.

E’ questo il testo di uno striscione che i carabinieri della Stazione di Bisignano (Cs) hanno trovato stamattina davanti la porta della caserma.

Sicuramente il dono di un bambino: un piccolo gesto, ma carico di un profondo significato, a dimostrazione della vicinanza della popolazione all’Arma, sempre in prima linea al fianco dei cittadini, anche in questo periodo di emergenza

Abbandonavano i rifiuti per strada, incastrati dalle telecamere

I carabinieri forestale della Stazione di Acri (Cs), grazie all’ausilio di fototrappole fornite anche dall’amministrazione comunale, hanno identificato e sanzionato alcuni responsabili dell’abbandono indiscriminato di rifiuti nelle località Manzi, Caccia, S. Zaccaria e La Mucone del comune di Acri e in contrada Muccone, a Bisignano.

Attualmente sono state elevate sanzioni per 15 mila euro, altre sono in fase di notifica.

L’attività di controllo iniziata nei mesi scorsi proseguirà anche nelle prossime settimane.

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Cadavere di un giovane rinvenuto in un dirupo

Il cadavere di un giovane è stato rinvenuto in un durupo, tra i comuni di Acri e Bisignano, nel Cosentino.

Il corpo, in avanzato stato di decomposizione, è stato recuperato dai vigili del fuoco.

Allo stato non si conosce l'identità della vittima.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri ed il medico legale.

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Forte scossa di terremoto in Calabria

Un terremoto di magnitudo ML 3.4 è stato rilevato poco dopo le 14 di oggi a Bisignano, in provincia di Cosenza.

Il sismografi dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia hanno individuato l'ipocentro ad una profondità di otto chilometri.

La scossa è stata avvertita in diversi comuni del Cosentino.

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Sequestrato impianto per la lavorazione d'inerti e la produzione di calcestruzzo

I carabinieri forestale delle Stazioni di Acri e Montalto hanno posto sotto sequestro, in località “Macchia Tavola- Fiume Crati” del comune di Bisignano, un impianto di lavorazioni inerti e produzione calcestruzzo, privo delle necessarie autorizzazioni per le emissioni in atmosfera.

I militari hanno accertato, inoltre, che il cantiere avrebbe interessato abusivamente una vasta superficie (circa 40 mila metri quadri) di area demaniale nei pressi del fiume Crati.

 Constatato, anche, il prelievo furtivo di materiale litoide.

Sempre all’interno del cantiere è stata rinvenuta un’area, di circa 2 mila metri quadri, adibita a discarica abusiva di rifiuti speciali pericolosi e non.

Tali rifiuti, derivanti da attività di demolizione edile, sono stati interrati, per una profondità di circa 2 metri, provocando un grave danno all’ambiente con possibile inquinamento delle falde acquifere e del suolo.

Dopo aver sequestrato l’area sulla quale sorge il cantiere, i carabinieri forestali hanno denunciato il proprietario per invasione di terreni pubblici dello Stato, furto di materiale litoide, discarica abusiva e violazione alla normativa sulla qualità dell’aria. 

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Operazione Fentanyl: eseguite 6 misure cautelari per spaccio, truffa, ricettazione e falsità in atti pubblico

Ha preso il via alle prime luci dell’alba di oggi una vasta operazione, condotta dai carabinieri del Comando provinciale di Cosenza, del Nas, del 14° Battaglione, del Nucleo cinofili e dello Squadrone eliportato carabinieri Cacciatori.

I militari hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misura cautelare, emessa dal gip presso il tribunale di Cosenza, nei confronti di sei persone residenti nel comune di Bisignano, accusate a vario titolo di spaccio, truffe in danno del sistema sanitario nazionale, ricettazione e falsità in atti pubblici.

Contestualmente, gli uomini dell'Arma hanno eseguito una serie di perquisizioni domiciliari, a carico di altri indagati, in stato di libertà, per i gli stessi reati.

 

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Nascondeva in casa oltre 700 grammi di droghe, 29enne finisce in manette

Alle prime luci dell’alba, i carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Rende e dell’unità cinofila antidroga di Vibo Valentia, hanno arrestato un 29enne e denunciato un 31enne, entrambi di Bisignano, per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Nel corso di una perquisizione domiciliare effettuata nell’abitazione del 29enne, i militari hanno rinvenuto:

  • 440 grammi di ketamina;
  • 41 grammi di cocaina;
  • 280 grammi di marijuana;
  • 1 pistola a salve con 40 colpi;
  • 5 bilancini di precisione.

 In casa del 31enne, controllato precedentemente insieme al giovane, i carabinieri hanno trovato, invece, 23 grammi di marijuana.

Il tutto è stato sottoposto a sequestro

Il 29enne, dopo le formalità di rito è stato tradotto nella casa circondariale di Cosenza.

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