Online il report Arpacal, nessun pericolo radioattività sulla costa catanzarese

Si è conclusa oggi, con la trasmissione alle Autorità competenti e la contestuale pubblicazione sul sito web istituzionale del report finale delle attività, l’indagine ambientale che l’Arpacal (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria) ha svolto sul tratto di costa jonica catanzarese dei comuni di Soverato, Montepaone, Montauro e Stalettì.

In particolare, la località Calalunga di Montauro,nel novembre scorso era stata al centro di una inchiesta televisiva condotta da "le iene" che aveva ipotizzato la presenza di radioattività artificiale sulla spiaggia.

A parte l’indagine puntuale su Calalunga, eseguita dall’Arpacal su richiesta delle Autorità competenti e che ha smentito la presenza di radionuclidi artificiali nei punti indicati dall’inchiesta televisiva, il Laboratorio “E. Majorana” del Dipartimento provinciale di Catanzaro dell’Arpacal ha esteso la misurazione in campo, nonché l’analisi dei campioni prelevati, su tutto il tratto di costa jonica catanzarese compreso appunto tra Soverato e Stalettì.

Lo studio ha dimostrato, dopo l’acquisizione diretta di 1074 misure ambientali oltre alle risultanze analitiche su campioni prelevati nell'area di interesse, che, non vi è traccia alcuna di contaminazione radioattiva di tipo artificiale o antropica.

La costa ionica catanzarese presenta livelli di fondo radioattivo naturale in perfetta armonia con il riferimento del territorio calabrese.

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Radioattività sulla spiaggia di Calalunga, il commissario dell'Arpacal replica ad Angela Napoli

“L’ex parlamentare nonché ex componente della Commissione Antimafia Angela Napoli, in una intervista rilasciata ad una televisione locale, e riportata ieri sera dalla trasmissione televisiva Le Iene di Italia1,  ha avuto modo di affermare che delle attività dell’Arpacal, qualunque esse siano, non si fida. All’ex parlamentare Angela Napoli, di cui non conoscevamo il curriculum di alto profilo tale da esprimere pareri scientificamente pertinenti, facciamo sapere quello che abbiamo detto anche in occasione della vicenda che ha interessato San Ferdinando, in provincia di Reggio Calabria, vicino ai luoghi a lei cari: la nostra Agenzia opera nel rispetto di protocolli e procedure tecnico-scientifiche codificate a livello nazionale in qualunque matrice ambientale, ed in ogni singola attività analitica che svolgiamo non ci inventiamo nulla, ma seguiamo metodi già codificati. Operiamo, inoltre, secondo una programmazione coordinata con il Sistema Nazionale della Protezione Ambientale, ossia la rete federale delle Agenzie Ambientali e dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale)”.

E’ quanto dichiara Maria Francesca Gatto, Commissario dell’Arpacal (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria ) in merito all’ultimo servizio de Le iene di Italia 1 sull’allarme radioattività in Calabria, in cui l’ex parlamentare Angela Napoli ha dichiarato di non fidarsi delle attività, e quindi dei dati prodotti, dell’Arpacal.

“I nostri certificati analitici – prosegue il commissario Gatto - sono a disposizione di chiunque ne faccia richiesta, e su ciascun foglio sarà possibile trovare i riferimenti normativi seguiti, le procedure scientifiche adottate e, soprattutto, i tecnici responsabili che hanno svolto il lavoro e, cosa da non sottovalutare, che se ne assumono la responsabilità apponendo la propria firma sul documento. Se qualcuno mette in dubbio la veridicità dei nostri atti, lo faccia nelle sedi opportune”.

“Peraltro, i rilievi effettuati dall’Arpacal, nella persona del fisico, Dott. Salvatore Procopio, Vicepresidente nazionale dell’AIRP (Associazione Italiana di Radioprotezione), sono, assolutamente, in linea con quelli  eseguiti, appena il giorno prima, dal nucleo operativo NBCR (nucleare, biologico, chimico, radiologico) dei Vigili del Fuoco.”

 “A coloro che nutrono il dubbio sulle nostre attività – conclude il Commissario – faccio sapere che apriamo le porte della nostra Agenzia, in ogni singolo laboratorio e servizio tematico, alle visite dei cittadini, anche se accompagnati da esperti tecnici di parte, per illustrare loro le attività che svolgiamo quotidianamente. La prima persona ad essere invitata è l’ex parlamentare Angela Napoli”.      

“Se la Sig.ra Napoli, in virtù della sua sfiducia nei confronti dell’Arpacal, è a conoscenza di fatti e/o circostanze a sostegno delle sue gravi affermazioni, ha il dovere, come ogni cittadino di questo Paese, di recarsi presso la Procura della Repubblica competente a riferire tali fatti e circostanze”.

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