Pistola e cartucce in camera da letto: in manette un ragazzo di 20 anni

Nel corso di questa settimana, nell’ambito dei servizi previsti dal “Piano di Azione Nazionale e Transnazionale - Focus ‘Ndrangheta”, sono stati disposti, dal Questore Claudio Sanfilippo, mirati servizi di controllo del territorio, con l’ausilio degli equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine “Calabria Settentrionale” di Cosenza e delle Volanti a Crotone e provincia anche per prevenire reati contro il patrimonio quali rapine, scippi o fenomeni come la prostituzione o l’abusivismo commerciale, che hanno portato ai seguenti risultati: arrestata una persona; controllate 37 persone sottoposte a misure restrittive; identificate 120 persone di cui 6 cittadini extracomunitari; controllati 169 veicoli; effettuati 15 posti di controllo; elevata una sanzione per violazioni al Codice della Strada; eseguite 8 perquisizioni; eseguiti 13 controlli amministrativi presso esercizi pubblici. In particolare, nella mattinata del 29 giugno, personale della Squadra Mobile di Crotone, unitamente a personale del Reparto Prevenzione Crimine di Cosenza, ha effettuato una perquisizione locale, presso l’abitazione del pregiudicato S. M.G., crotonese, 20 anni, nel corso del quale sono stati rinvenuti, occultati sotto una pila di abiti all’interno di un armadietto della camera da letto, una pistola semiautomatica calibro 9 parabellum con matricola abrasa, completa di caricatore rifornito di 10 cartucce, perfettamente funzionante, nonché altre 5 cartucce dello stesso calibro. Il giovane è stato tratto in arresto in flagranza di reato di detenzione illegale di arma clandestina uso guerra e relativo munizionamento ed associato presso la locale casa circondariale.

Fucile e cartucce in casa: un arresto nel Vibonese

E' accusato di detenzione abusiva di armi e munizioni un 54enne che i Carabinieri hanno tratto in arresto dopo aver perquisito la sua abitazione. I militari dell'Arma di Tropea hanno scovato un fucile a canne mozze, sprovvisto di marca e matricola, e 41 proiettili. Nel corso dei controlli, G.S. ha provato inutilmente a liberarsi dell'arma. Le cartucce erano all'interno di una cantina utilizzata dall'uomo che alle forze dell'ordine ha riferito di aver ricevuto il fucile in dono dal suocero deceduto. Il giudice delle indagini preliminari ha stabilito che il 54enne sia sottoposto all'obbligo di firma alla polizia giudiziaria per tre volte a settimana.

Cartucce al vicesindaco di Riace: i tentacoli delle forze soverchianti sulla Calabria

Riace è ancora al centro della cronaca nazionale. Stavolta, però, non per le politiche di integrazione, nè per le classifiche dei personaggi più “influenti” della terra, nè per le azioni poste in essere per non far gravare il costo dell’acqua sui cittadini. Ma per fatti tristi, che in Calabria si ripetono e che devono essere cancellati. Il n. 2 del Comune jonico Maurizio Cimino ha rinvenuto dei fogli di giornale raggomitolati, contenenti due cartucce calibro 12 e un pezzetto di carta con la scritta “Dimettiti” sul parabrezza della propria vettura. Il vice del sindaco Mimmo Lucano ha informato i carabinieri che hanno avviato le indagini senza escludere alcuna pista. Di certo, l’autore del deprecabile gesto non appartiene alla parte sana della società.

Aveva 50 cartucce nell'auto: denunciato dai Carabinieri

I Carabinieri hanno denunciato in stato di libertà un uomo di 47 anni per il reato di detenzione abusiva di munizioni. Perquisendo l'autovettura di C.M., di Rosarno, i militari dell'Arma della Stazione di Feroleto della Chiesa hanno rinvenuto sotto il sedile di guida una scatola contenente 50 cartucce calibro 9x21.

Polvere da sparo e centinaia di cartucce in una casa rurale: 81enne denunciato

I Carabinieri hanno denunciato in stato di libertà un 81enne per i reati di omessa denuncia di materie esplodenti, detenzione abusiva di munizioni e omessa custodia di munizioni poiché, a seguito di perquisizione domiciliare, all'interno di una casa rurale di proprietà di C.A., a Solano, frazione di Scilla, in provincia di Reggio Calabria, i militari dell'Arma hanno rinvenuto oltre 200 cartucce a munizionamento spezzato calibro 12 ed un barattolo in latta contenente circa 1,5 kg. di polvere da sparo, abusivamente detenute dall'anziano. Contestualmente è stato eseguito il sequestro cautelativo delle armi e munizioni regolarmente denunciate e detenute dall'uomo.

I Carabinieri hanno trovato una pistola e 18 cartucce in un bosco

I Carabinieri, durante un servizio perlustrativo appiedato, hanno scoperto, all’interno di un ricovero in legno e lamiera in disuso, ubicato in un fondo verosimilmente demaniale, una pistola a tamburo, calibro 7.62, priva di marca e matricola e 18 cartucce, marca Fiocchi, calibro 8, il tutto, in discreto stato di conservazione. Arma e munizioni sono state rinvenute nella zona boschiva di "Piano Scapolella", a Bagnara Calabra, in provincia di Reggio Calabria. 

Trovate 450 cartucce in un casolare abbandonato

I Carabinieri, perquisendo un casolare in stato di abbandono, occultate all’interno di un piccolo frigorifero in disuso, hanno rinvenuto e sottoposto a sequestro poco meno di 450 cartucce di vario calibro e marca. L'operazione è avvenuta in località Strazzata di Palmi, in provincia di Reggio Calabria. 

 

Bombe carta e decine di proiettili in casa: arrestato un 56enne

Nella giornata di ieri, personale della Squadra Mobile unitamente ad equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine "Calabria Settentrionale" di Cosenza, nell’ambito del piano nazionale e transnazionale denominato Focus ‘Ndrangheta, a seguito di perquisizioni domiciliari ha tratto in arresto Salvatore La Forgia, 56enne di Crotone, poiché presso il suo domicilio sarebbero state rinvenute 59 cartucce per fucile di vario calibro, 5 cartucce per pistola calibro 9x19, 6 cartucce calibro 9x21, 8 cartucce di vario calibro, 11 involucri di carta di colore marrone(cosiddette "Cipolle" o "Bombe Carta"), polvere pirica per un peso complessivo di circa 1,360 chilogrammi. L’arrestato, ultimati gli adempimenti di rito, è stato successivamente accompagnato presso la propria abitazione, al regime degli arresti domiciliari, a disposizione del pubblico ministero di turno Ivan Barlafante che coordina le indagini.

 

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