Centinaia di alberi di Cerro rubate in un bosco comunale

Un’area boschiva di 135 ettari di proprietà del Comune di Rossano, in provincia di Cosenza, è stata posta sotto sequestro in località “Cozzo del Pesco”.

Posto all’interno del sito di interesse comunitario denominato “Foreste Rossanesi”, il bosco è stato oggetto di una serie di tagli furtivi effettuati anche recentemente.

Per tale ragione, i carabinieri forestali della Stazione di Rossano hanno effettuato il sequestro dell’area.

In particolare, i militari hanno accertato la presenza di 2960 ceppaie provenienti da tagli furtivi perpetrati in epoche diverse.

Molti degli alberi tagliati, tronchi già sezionati e pronti per essere commercializzati, per un totale di circa 2800 quintali, sono stati rinvenuti nel bosco. Il taglio furtivo ha determinato la completa denudazione del suolo. In alcuni casi il danno ambientale e paesaggistico è irreparabile.

Notevole anche il danno economico, quantificato in 740 mila euro, cagionato al Comune di Rossano. Il furto ha interessato esclusivamente piante adulte di cerro.

Furto di legna, gli uomini del Corpo forestale arrestano due ragazzi a Rossano

Il personale del Corpo forestale dello Stato nei giorni scorsi ha tratto in arresto due giovani di Rossano accusati di furto di legna.

In particolare, in seguito all’intensificazione dei controlli finalizzati a prevenire e reprimere gli indiscriminati furti di legna nel patrimonio boschivo comunale di Rossano, gli uomini del locale Comando Stazione hanno sorpreso in località “Rinacchio” A.P. di anni 22 e W.T.  di anni 23 mentre trafugavano alcune piante di cerro.

I due giovani dopo aver reciso, tagliato e caricato a bordo di un fuoristrada la legna sono stati bloccati e controllati dagli uomini del Corpo forestale che hanno rinvenuto all’interno del veicolo circa dieci quintali di legna, una motosega, uno spacca legna e un bidone contenente benzina.

La legna, gli attrezzi e il fuoristrada utilizzato per il trasporto sono stati sottoposti a sequestro probatorio. Il P.M. di turno, Simona Manera, ha convalidato l’arresto  e dopo le formalità di rito ha disposto di rimettere in libertà i due giovani, ritenendo di non dovere richiedere l'applicazione di misure coercitive.

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