Cessaniti nel mirino: petardo rudimentale esplode davanti al municipio

Una fine dell’anno da incubo per Cessaniti: due fatti – inquietanti per il significato più che per i danni materiali – indicano presenze irresponsabili o forse anomale nel Vibonese.

Ieri è stata distrutta la targa “Qui la ‘ndrangheta non entra”, nella notte il portone in legno del municipio è stato danneggiato dall’esplosione di un petardo rudimentale.

Ad accorgersi per primi dell’accaduto sono stati alcuni dipendenti comunali, che hanno subito provveduto ad avvertire il sindaco Francesco Mancuso, il quale, a sua volta, ha informato i carabinieri. 

Probabile che i due episodi siano stati opera della stessa mano. Al momento gli inquirenti sembrano ritenere più credibile la pista che porta alla bravata di qualche gruppo di ragazzini piuttosto che all’azione della criminalità organizzata.

Incidente sul lavoro nel vibonese: si ribalta un trattore, morto un 36enne

Ennesimo incidente sul lavoro in Calabria. Dopo la morte, avvenuta ieri, di un operaio intento a lavorare su una funivia a Lorica, nella giornata di oggi, un uomo di 36 anni, Maurizio Purita ha perso la vita a Cessaniti, in provincia di Vibo Valentia. L'uomo è rimasto schiacciato in seguito al ribaltamento del trattore con il quale stava trasportando materiale sul carrello.

La tragedia è avvenuta in una zona piuttosto impervia, nelle campagne di Favelloni, frazione del comune di Cessaniti.

Vano si è rivelato l'intervento dell'elisoccorso. Una volta giunti sul posto, infatti, i sanitari non hanno potuto fare altro che constatare il decesso del malcapitato trattorista.

Oltre ai soccorritori, sul luogho della disgrazia sono intervenuti anche i vigili del fuoco che hanno provveduto a rimuovere il mezzo.

Dal canto loro, i carabinieri della locale Stazione hanno avviato le indagini per cercare di fare chiarezza sulla dinamica dell'incidente.

Poco più di due mesi fa, un episodio analogo si era verificato nelle campagne di Monsoreto di Dinami. In quell'occasione a perdere la vita, a causa del ribaltamento di un trattore, fu un ragazzo di 28 anni.

 

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Oltre 100 grammi di marijuana sotto il sedile dell'auto: 36enne in arresto nel Vibonese

Un altro arresto per i Carabinieri della Compagnia di Vibo Valentia che, nella nottata, hanno assicurato alla giustizia un 36enne incensurato. Impegnati in un servizio perlustrativo notturno, i Carabinieri della Stazione di Briatico, hanno proceduto ad intimare l’alt ad un’autovettura Volkswagen Golf condotta da V.G., residente a Cessaniti Il giovane, secondo i militari dell'Arma apparso sin da subito molto nervoso, non appena ha capito che i militari avevano intenzione di perquisire la sua autovettura, sarebbe sceso dalla macchina e, dopo averli spintonati, avrebbe tentato di darsi alla fuga venendo però bloccato ed immobilizzato. I Carabinieri hanno potuto così procedere alle operazioni di perquisizione rinvenendo, debitamente occultato sotto un sedile, un sacchetto in plastica contenente 105 grammi di marijuana. Le operazioni di perquisizione, proseguite con il supporto degli uomini della Stazione di Cessaniti,  sono state estese all’abitazione del giovane, dove gli uomini dell’Arma hanno rinvenuto ulteriori 5 dosi di marijuana ed una dose di hashish, nonché 3200 euro in banconote di piccolo taglio verosimilmente provento dell’attività di spaccio. V.G. è stato quindi condotto presso gli uffici del locale comando Arma e dichiarato in arresto. Ora si trova ai domiciliari in attesa delle determinazioni dell’Autorità Giudiziaria.

 

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Esplosione di un ordigno in cimitero del Vibonese: autore un 14enne

Sono bastate meno di 24 ore ai Carabinieri per identificare l’autore di quello che inizialmente era stato prospettato come un atto intimidatorio. Nel pomeriggio di ieri l’esplosione di un ordigno rudimentale nei pressi di un muro perimetrale del cimitero di Favelloni aveva destato particolare preoccupazione tra la popolazione anche per la potenza dell’esplosione che ha provocato la rottura di alcune lapidi di loculi fortunatamente non occupati. Niente di tutto questo: gli uomini dell’Arma, a seguito di un’attività info investigativa avviata nell’immediatezza dei fatti, hanno subito identificato l’autore del gesto. Si tratta di un giovane del luogo di 14 anni che, unitamente ad un altro gruppetto di amici, aveva rinvenuto l’ordigno inesploso nelle campagne di Favelloni e, probabilmente per puro divertimento, aveva deciso di recarsi nella zona isolata sita nei pressi del cimitero per fare esplodere il manufatto. Un gioco pericolosissimo che per poco non  avuto gravi conseguenze: infatti il giovane nell’accendere la miccia veniva investito dall’immediata esplosione dell’ordigno che, oltre a danneggiare i loculi ed alcuni vasi in terracotta, gli provocava delle ustioni di II° grado alle mani e alle braccia medicate dai sanitari del Pronto Soccorso dell’ospedale di Vibo Valentia. Il giovane, accompagnato dal padre presso la Stazione Carabinieri di Cessaniti, ha ammesso le proprie responsabilità confermando in toto la ricostruzione dei fatti.  Il genitore si è offerto di ripagare i danni provocati dall’atto vandalico commesso dal figlio. Insomma è stata fatta, in breve tempo, piena luce su quello che era stato già prospettato come un vile gesto intimidatorio tanto che si era prospettata in prima battuta la chiusura del luogo per motivi di sicurezza.

In un terreno agricolo del Vibonese scovati armi, droga e oggetti rubati: un arresto

Sembrava essere una campagna dedicata al pascolo degli animali e alla coltivazione dell’ulivo, in realtà, secondo gli investigatori, era una vera e propria "centrale dell’illegalità". È quanto hanno accertato ieri i Carabinieri della Compagnia di Vibo Valentia con il supporto di militari dello Squadrone Cacciatori e unità cinofile del Gruppo Operativo "Calabria" nel corso di una perquisizione eseguita in un terreno agricolo sito nella frazione San Marco di Cessaniti di proprietà di Pino Fusca, di 40 anni. I Carabinieri hanno bussato alla porta dell’abitazione dell’uomo di buon ora e con lo stesso si sono recati nel terreno agricolo presso cui lo stesso possiede alcuni animali da pascolo. Le operazioni di perquisizione sono andati avanti per ore anche in considerazione della mole di armi, munizioni, droga e refurtiva che gli uomini dell’Arma hanno rinvenuto. Infatti, occultati tra anfratti, buche, cavità di alberi e stalle i Carabinieri hanno trovato di tutto: un fucile doppietta, calibro 12, marca Pietro Beretta; un fucile da caccia calibro12 marca Poli (entrambi oggetto di furto in appartamento perpetrato la scorsa estate a Briatico);  un fucile automatico, calibro 12, marca Lu-mar, con matricola abrasa; un fucile doppietta a canne mozze, calibro 16, con matricola abrasa; un caricatore per pistola calibro 22; 256 proiettili calibro 22; 51 proiettili calibro 7.65 millimetri para, marca P.S; 9 proiettili calibro 9 millimetri Luger, marca G.F.l.; 31 cartucce calibro 12 caricate a pallettoni; 236 cartucce calibro 12 caricate a pallini; 28 cartucce calibro 12 a palla unica; 78 cartucce calibro 16; 700 grammi di cocaina; 60 grammi di sostanza da taglio; due bilancini di precisione; due passamontagna; uno scanner utilizzato per la captazione delle frequenze radio. Inoltre è stata rinvenuta merce asportata in numerosi furti perpetrati all’interno di aziende, negozi, appartamenti di privati cittadini. Gli uomini dell’Arma stanno ancora catalogando tutto il materiale rinvenuto, ma solo nella serata di ieri due imprenditori e due famiglie sono state convocate e previo riconoscimento hanno potuto ricevere nuovamente i loro beni.  Le armi, occultate all’interno di un grosso fusto di plastica a sua volta nascosto tra gli arbusti, si presentavano perfettamente oleate e pronte a fare fuoco. La droga, cocaina purissima, era conservata in una busta sottovuoto: la sua immissione sul mercato, una volta tagliata, avrebbe fruttato migliaia di euro di guadagno.

 

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Denunciato nel Vibonese il proprietario di un frantoio

E' accusato di aver smaltito con modalità illecite rifiuti speciali il proprietario di un frantoio nei cui confronti è scattata la denuncia. Le indagini di Carabinieri e Corpo forestale dello Stato sono state avviate per accertare se venissero scaricati regolarmente i reflui dell'olio derivanti dalle operazioni di triturazione delle olive. E' così che gli investigatori si sono potuti rendere conto che, in virtù di una concessione firmata dall'ufficio tecnico del Comune di Cessaniti, l'opificio disponeva di un collegamento diretto con la rete fognaria pubblica, terminale di ciò che fuorusciva dalla struttura. L'attività investigativa adesso è concentrata sull'accertamento della liceità della licenza concessa e sull'esito degli esami effettuati con il supporto dei tecnici dell'Arpacal. Infatti, è l'ipotesi formulata da Carabinieri e Forestale, la sansa potrebbe essere finita in vari appezzamenti di terreno provocando, dunque, un danno ambientale ancora più grave. Ventimila metri quadri di terreno sono stati posti sotto sequestro. 

Oltre 100 grammi di cocaina in auto: due arresti nel Vibonese

Con l’approssimarsi delle festività Natalizie continuano senza sosta i servizi di controllo del territorio dell’Arma dei Carabinieri finalizzati al contrasto di ogni forma di reato. Nella serata i Carabinieri della Compagnia di Vibo Valentia hanno tratto in arresto due soggetti: Giuseppe Ruffa, di 41 anni  e Gregorio Lacquaniti, di 29 anni, entrambi residenti a San Gregorio d’Ippona. I due uomini, fermati ad un posto di controllo da una pattuglia della locale Stazione mentre transitavano a bordo di una Fiat Punto nel Comune di Cessaniti, sono stati sottoposti a perquisizione personale. Da subito i due soggetti, secondo la ricostruzione dei militari dell'Arma, hanno manifestato insofferenza al controllo tanto da indurre gli uomini in divisa ad estendere le operazioni di perquisizione anche all’autoveicolo. Nella circostanza, mentre i Carabinieri davano inizio alle operazioni di perquisizione veicolare, Ruffa, già noto alle forze dell’ordine per i numerosi precedenti penali,  allo scopo di sottrarsi al controllo, dava uno spintone ad uno dei militari dandosi poi alla fuga a piedi e, successivamente, raggiunto e immobilizzato dopo un breve inseguimento. Anche in considerazione dell’atteggiamento tenuto da Ruffa, i militari hanno perquisito accuratamente il veicolo rinvenendo, debitamente occultati, 110 grammi di cocaina.  In virtù di quanto rinvenuto i due uomini sono stati dapprima condotti presso gli uffici del Comando Stazione Carabinieri di Cessaniti e, successivamente, tradotti presso la casa circondariale di Vibo Valentia in attesa delle determinazioni dell’Autorità Giudiziaria.

 

Reati ambientali nel Vibonese: denunciato imprenditore agricolo

I Carabinieri della Compagnia di Vibo Valentia nell’ambito di una serie di controlli finalizzati al contrasto dei reati in materia ambientale hanno denunciato in stato di libertà C.C., 48 anni, imprenditore agricolo titolare di un oleificio sito nella frazione Favelloni di Cessaniti. In particolare i militari delle Stazioni Carabinieri di Cessaniti e Briatico, con il supporto di personale della Sezione Tutela Ambiente della Procura della Repubblica di Vibo Valentia hanno eseguito un accesso ispettivo all’azienda olearia accertando, secondo la loro stessa ricostruzione, che il titolare, attraverso la realizzazione di uno scarico abusivo, sversava le acque reflue di vegetazione direttamente nella fogna comunale. L’interno impianto di molitura è stato posto in sequestro. L’imprenditore agricolo dovrà rispondere del reato di sversamento illecito di acque reflue industriali.

 

 

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