Confagricoltura Catanzaro dona un defibrillatore al Comune di Cardinale

Un defibrillatore è stato consegnato dal presidente di Confagricoltura Catanzaro, Walter Placida, al sindaco di Cardinale, Danilo Staglianò.

Un dispositivo salvavita, donato nell’ambito dell’attività della Onlus "Senior - L'Età della Saggezza", promossa dal Sindacato nazionale pensionati della Confagricoltura, per svolgere attività nei settori dell'assistenza sociale, socio-sanitaria, con particolare attenzione alle realtà delle zone rurali.

L’evento si è svolto in piazza Umberto I, luogo nel quale il defibrillatore è stato collocato. Presenti anche il vicesindaco Marco Maiolo, l’assessore all’Agricoltura Massimo Rotiroti e una rappresentanza di Confagricoltura Catanzaro.

Il presidente Placida ha definito l’iniziativa come «un momento di incontro con la comunità, con la quale sussiste un legame molto vivo, per la presenza di un ufficio zonale, per la vocazione agricola del territorio ed in particolare caratterizzata da una produzione imprenditoriale della nocciola». Ha evidenziato l’utilità di un simile strumento in un’area interna.

Parole di ringraziamento da parte del sindaco Staglianó, a nome di tutta la cittadinanza, «per la donazione di strumento salvavita che consentirà di intervenire immediatamente in caso di necessità, che sarà adoperato da personale medico, paramedico e da operatori appositamente formati». Ha fatto ancora richiamo all’incidenza delle patologie cardiache in Italia, che non esclude la comunità di Cardinale.

L’assessore Rotiroti ha rimarcato come l’agricoltura rappresenti uno dei punti cardini dell’economia del territorio ed il gesto di Confagricoltura non fa che confermarlo.

Maltempo. "La Calabria affoga per colpa dell'incuria e della cementificazione selvaggia"

"La Calabria 'affoga" per colpa dell'incuria, della cementificazione selvaggia e dei troppi compromessi". Alberto Statti, a capo di Confagricoltura, va dritto al punto nel commentare con profonda amarezza le devastazioni prodotte dal maltempo che ha portato distruzione in buona parte della regione. "Quanto accaduto ieri a Reggio Calabria e, solo qualche mese addietro a Rossano e Corigliano, evidenzia - è la sua sottolineatura - una situazione divenuta ormai insostenibile, in primis per il tributo di vite umane e poi per un bilancio dei danni pesantissimo. Le inondazioni, le esondazioni, le frane non sono solo conseguenze delle mutate condizioni climatiche perché quanto sta accadendo, pur nella sua eccezionalità, dimostra inequivocabilmente la fragilità di un territorio per troppo tempo abbandonato, abusato e speriamo non compromesso. E' arrivato il momento di invertire la tendenza del passato, di mettere in atto una seria pianificazione territoriale soprattutto in termini di prevenzione. E per questo confidiamo anche nell'autorevolezza del neo capo della Protezione civile calabrese, il geologo Carlo Tansi". "Ma c'è bisogno - avverte l'alto rappresentante di Confagricoltura - anche, a nostro avviso , di consentire finalmente alle imprese agricole di fornire un supporto concreto nel rendere sicuri i versanti, produttive le terre abbandonate, di esercitare, insomma, quel ruolo naturale e fondamentale a difesa del territorio. Il Piano regionale di Sviluppo Rurale dovrà poter incentivare in tal senso un processo virtuoso che veda l'agricoltura e gli imprenditori agricoli non più marginali rispetto alla pianificazione del territorio calabrese. Confagricoltura Calabria, oggi più che mai, intende contribuire alla formazione di quella nuova cultura dell'impiego del territorio che richiederà priorità politiche e scelte coraggiose".

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Richiesto stato di calamità naturale per la grandinata di mercoledì

La sezione centro calabrese della Confederazione italiana agricoltori, con la sua presidente, Maria Grazia Milone, e Confagricoltura, tramite il presidente della struttura crotonese, Alberto Caputi, si sono attivate con le Amministrazioni Comunali i cui territori sono stati colpiti dall'intensa grandinata caduta mercoledì sera in provincia di Crotone. Ciò al fine di inoltrare la richiesta di stato di calamità naturale. Le segnalazioni dei danneggiamenti patiti devono essere inoltrate alla Provincia ed alla Regione. E' questa la modalità per avviare l'iter previsto dalle norme ed attivare le tutele che garantiscono in situazioni simili gli imprenditori attivi nel settore agricolo. Sono stati, in particolare, i terreni coltivati a cereali, frutta e verdura, a subire le peggiori conseguenze a Cirò, Cirò Marina, Rocca di Neto, Scandale, Strongoli ed in generale nell'area compresa tra la foce del Neto ed il capoluogo pitagorico.

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