Trovati dal Corpo forestale i due cercatori di funghi che si erano smarriti in Sila

Sono stati ritrovati sani e salvi i due anziani di 68 e 71 anni che si erano persi, nel pomeriggio di ieri, mentre cercavano funghi nei boschi di San Giovanni in Fiore. I due sono stati trovati, da una pattuglia del Corpo forestale dello Stato, in località "Destro della Madonna" di San Giovanni in Fiore. Nonostante la notte passata all'addiaccio, entrambi gli anziani sono in discrete condizioni.

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Calabria: due anziani si perdono mentre cercano funghi,

Due persone di 71 e 68 anni si sono perse  nei boschi di località "Germano" di San Giovanni in Fiore. I due anziani, residenti a Mirto, si sono persi mentre cercavano funghi.  A lanciare l'allarme sono stati alcuni amici che non li hanno visti rientrare.Immediate sono scattate le ricerche condotte dagli uomini del Corpo forestale dello Stato di Spezzano Sila, Cosenza, Aprigliano e Lorica. Impegnati a riportare a casa i due cercatori di funghi, anche Carabinieri, Vigili del Fuoco, Guardia di finanza ed operatori del Soccorso alpino Calabria.

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Serra, si perdono mentre cercano funghi: ritrovati in località “Lu bellu” dalla Forestale

Agenti del Corpo Forestale dello Stato hanno soccorso due persone smarritesi all’interno del bosco Archiforo nel Comune di Serra San Bruno. I due forestieri intenti a cercare funghi, colti da un improvviso temporale e dal calare della nebbia, hanno perso l’orientamento e non sono riusciti più a tornare alla propria automobile. La richiesta di aiuto dei cercatori è pervenuta presso la centrale operativa della Compagnia dei Carabinieri di Serra San Bruno i quali, a loro volta, attivavano le operazioni di ricerca. Gli Agenti del Comando Stazione Forestale di Fabrizia, allertati dal proprio Comando provinciale, dopo qualche ora di perlustrazione nella zona interessata, precisamente in località “Lu bellu”, hanno rintracciato i due dispersi. È stata prontamente prestata l’assistenza del caso e ci si è accertati delle condizioni di salute che sembrano, fortunatamente, essere ottimali, ad eccezione di un comprensibile sgomento per il rischio corso. Gli stessi hanno rifiutato comunque di essere accompagnati presso il locale nosocomio per un controllo sanitario e sono stati pertanto accompagnati presso la propria vettura. Dopo innumerevoli ringraziamenti al personale operante, facendo tesoro di quanto capitato, i malcapitati hanno fatto rientro presso le proprie residenze.

Il Corpo Forestale dello Stato ha arrestato una donna ripresa mentre appiccava un incendio

Una misura cautelare di arresti domiciliari, disposta dal giudice per le indagini preliminari Francesco Branda, è stata eseguita nei giorni scorsi dal personale del Corpo Forestale dello Stato, nei confronti di una donna, P. M., 68 anni, di Cerzeto, accusata del reato di incendio doloso. In particolare la donna si è resa responsabile di un incendio sviluppatosi in località San Giacomo nel Comune di Cerzeto il 17 agosto, che ha interessato una zona vincolata ad alta rilevanza naturalistico ambientale. Località, questa, particolarmente controllata durante il periodo estivo dagli uomini del Corpo Forestale dello Stato in quanto più volte colpita  dalle fiamme. A tal riguardo grazie all’ausilio di un sistema di videosorveglianza e ad una accurata indagine coordinata dal Procuratore Capo Mario Spagnuolo e dal Procuratore Aggiunto Marisa Manzini e condotte dal Pubblico Ministero Donatella Donato sono state raccolte, dagli agenti dei Comandi  Stazione Forestale di Montalto Uffugo, Acri  e Cerzeto,  a carico della donna le prove che hanno consentito di individuare la responsabile dell’incendio. Telecamere che hanno ripreso infatti l’incendiario scendere dalla propria autovettura e mettere fuoco sul ciglio della strada con un accendino per poi darsi alla fuga. L’incendio in questione ha poi visto impegnati per le operazioni di spegnimento per diverse ore i Vigili del Fuoco e gli uomini del Corpo Forestale per le indagini.

 

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Abbattono 2 cinghiali di notte in periodo non consentito: denunciati 3 cacciatori

Nel corso di un controllo tre cacciatori sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria dagli uomini del Corpo Forestale dello Stato. Il personale Forestale ha intensificato, alla vigilia dell’apertura della stagione venatoria,  l’attività di controllo nella località "Corticaro" di San Donato di Ninea dopo aver udito in serata alcuni colpi di arma da fuoco. Proprio in tale zona i tre uomini, sono stati fermati a bordo di un automezzo fuoristrada con al suo interno due cinghiali da poco abbattuti ed occultati sotto una coperta in dei sacchi di plastica. Gli animali sono stati abbattuti in violazione alla normativa sulla caccia in quanto tale attività è stata esercitata in epoca di chiusura generale, in orari non consentiti e nei confronti di una specie la cui attività venatoria ora non è consentita. Si è quindi proceduto, da parte degli agenti del Corpo Forestale dello Stato di San Sosti e San Donato di Ninea, a deferire i tre cacciatori originari di Cetraro, in provincia di Cosenza, ed a sequestrare le armi, tre fucili calibro 12,  il munizionamento e le torce in loro possesso al momento del controllo.  

Controlli aziende zootecniche: prelevati dei cani in pessime condizioni sanitarie

Irregolarità documentali, detenzione di ovicaprini in modo irregolare e fatiscenza delle strutture. Per tali motivazioni, a seguito di un controllo effettuato, è stata sanzionata un’azienda zootecnica. I controlli sono stati intensificati sul territorio rurale e montano del Comune di Sangineto per il contrasto dei reati in danno alla fauna selvatica e agli animali d'affezione e da reddito, a seguito di numerose segnalazioni di maltrattamento pervenute al Comando provinciale del Cfs di Cosenza. I controlli sono stati eseguiti dal personale del Nucleo Investigativo di Cosenza e del Comando Stazione Forestale di Cetraro, congiuntamente al Servizio Veterinario Area C Asp di Cosenza diretto dal dottor Maurizio Anastasio. Nel corso del controllo dell’azienda sono stati sottratti dalla presunta custodia dell’allevatore 6 cani di piccola taglia (due adulti genitori, una giovane esemplare di 10 mesi e 3 cuccioli dell'età di 3 mesi). Per due cani sono state imposte prescrizioni per migliorare le condizioni di detenzione. Tale misura si è resa necessaria per le condizioni sanitarie degli animali riscontrate dal personale intervenuto. Il sindaco di Sangineto ha emesso una richiesta di cattura urgente e gli animali, visivamente deperiti e infestati da pulci e zecche sono stati trasportati presso il canile sanitario “Le Quattro Zampe” nel Comune di Paola dove hanno già ricevuto le prime cure e le visite del responsabile medico veterinario del canile. Trascorso il periodo stabilito nel canile sanitario dopo aver effettuato tutte le profilassi vaccinali e quando disposto dalla normativa sarà possibile adottare i cani.

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Bruciava rifiuti vegetali: 11 ettari percorsi dalle fiamme

Un uomo di 55 anni è stato deferito dal personale del Corpo Forestale dello Stato di Cetraro per il reato di incendio boschivo colposo. Il soggetto, attraverso l’abbruciamento di residui vegetali e cartoni si è reso responsabile di un incendio che ha interessato una vasta superficie in località “Convento San Francesco” nel Comune di Bonifati costituita da circa 11 ettari  di colture agrarie, macchia mediterranea e un’area boscata di specie quercine. L’incendio, che ha lambito alcune abitazioni del luogo e una struttura ricettiva ha visto impegnati uomini e mezzi per il suo spegnimento. Sul luogo dell’incendio è stato inoltre effettuato il Mef (metodo delle evidenze fisiche), metodo utilizzato da alcuni anni dal Corpo Forestale che consente di ricostruire l’evoluzione del fuoco,  individuare l’area di insorgenza. Da tali rilievi e da alcune informazioni testimoniali si è accertato che l’incendio è partito dall’abbruciamento dei residui vegetali. Pertanto l’uomo è stato deferito alla Procura della Repubblica di Paola ed è stata elevata allo stesso sanzione amministrativa di 2.065 euro per aver acceso un fuoco in periodo di divieto e di grave pericolosità. Sono 6 le persone deferite per il reato di incendio in Provincia di Cosenza in questo periodo estivo da parte degli uomini del Corpo Forestale. 

Posta sotto sequestro pista abusiva: 5 persone deferite

Gli uomini del Corpo Forestale dello Stato hanno posto sotto sequestro in località “Serricelle” di Civita una pista carrabile realizzata abusivamente. Il sequestro è avvenuto durante un controllo effettuato nei giorni scorsi dal personale del Comando Stazione di Civita che ha accertato la realizzazione della pista, della lunghezza di circa 100 metri e larga 4.50, realizzata grazie all’ausilio di un escavatore trovato al momento del controllo mentre movimentava del terreno. La zona interessata che si trova sotto la strada provinciale SP 263 ricade nel perimetro del Parco nazionale del Pollino in particolare in zona “2”. Area  questa compresa anche nella rete natura 2000 (SIC e ZPS) e sottoposta a vincolo idrogeologico. Dal controllo effettuato è emerso che i lavori, eseguiti da un gruppo familiare di 5 persone,  avevano provocato anche il taglio con una motosega di cespugli lentisco, specie questa con funzioni protettive all’interno del territorio. Dalle verifiche si è accertato che i lavori sono stati effettuati senza le necessarie autorizzazioni previste. Si è quindi proceduto a deferire le 5 persone trovate sul luogo durante il controllo e a porre sotto sequestro l’escavatore, la motosega e l’area interessata oltre ad elevare sanzione amministrativa prevista dalla normativa. 

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