Calabria, trovato cadavere in avanzato stato di decomposizione

Un cadavere in avanzato stato di decomposizione è stato trovato questa mattina, nel greto del fiume Crati.

Il corpo è stato rinvenuto, in seguito ad una telefonata anonima, nel territorio comunale di San Pietro in Guarano.

Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco, i carabinieri della Compagnia di Rende, il Pm di turno ed il medico legale.

Da una prima analisi, il cadavere apparterrebbe ad un uomo di età compresa tra i 40 ed i 50 anni.

I carabinieri hanno avviato le indagini per risalire all'identità della vittima e fare luce sulle cause del decesso.

Liquami fognari in un fiume, sequestrato depuratore

I carabinieri forestali della Stazione di San Pietro in Guarano hanno denunciato due persone, per violazione alla normativa ambientale.

Si tratta di due dirigenti della "Ge. Ko", società che gestisce l’impianto Coda di Volpe, nel quale confluiscono i reflui fognari di 27 comuni.  

I due, sospettati di aver contribuito alla contaminazione del fiume Crati, sono i responsabili dell’Ufficio tecnico e il Site manager della "Ge.Ko" che si occupa di un impianto di sollevamento liquami in località “Boccalupo” di Rose.

Il sistema che raccoglie i reflui fognari del comune è stato posto sotto sequestro.

La denuncia giunge in seguito ad un controllo effettuato nei giorni scorsi dai militari, dai responsabili della società e dai tecnici comunali.

Nel corso dell'attività ispettiva è stata constatata la presenza di un pozzetto fognario del comune di Rose, collegato all’impianto di sollevamento liquami.

I successivi accertamenti hanno permesso d'individuare una condotta che scaricava il tutto sul suolo, creando un flusso regolare e costante che sfociava direttamente nel fiume Crati.

Il processo avveniva senza alcun trattamento di depurazione, come confermato dalla presenza di residui solidi allo sbocco, dai segni di imbrattamento della vegetazione circostante, oltre che dall’intorbidimento delle acque di scolo e dal cattivo odore presente in zona.

Ulteriori controlli hanno permesso ai militari di scoprire la presenza di una condotta di scarico attiva proveniente dal sistema fognario, il mancato funzionamento dell’impianto di sollevamento e la presenza di reflui urbani all’interno dei pozzetti d’ispezione.

Tale stato ha provocato l’intasamento dei reflui urbani nella camera di pompaggio, con il conseguente scarico sul suolo, senza idoneo processo di depurazione. 

  • Published in Cronaca

È di un 40enne il cadavere trovato questa mattina nel fiume Crati a Cosenza

Il cadavere di un uomo è stato rinvenuto questa mattina nelle acque del fiume Crati, a Cosenza. A trovare il corpo, incastrato tra i cespugli alla confluenza del Busento, sono stati, intorno alle 9, alcuni operai intenti ad effettuare lavori di potatura e pulizia.

Sul posto sono intervenuti gli uomini della Polizia di Stato, dei vigili del fuoco e della polizia locale. Nel corso della mattinata si è riusciti a risalire all'identita della vittima. Si tratta di un quarantenne, Maurizio Ritacco, originario di Laurignano.

Al momento gli investigatori stanno cercando di raccogliere elementi utili a fare chiarezza sull’accaduto. Pur non escludendo nessuna pista, l'ipotesi più accreditata sembra essere quella del tragico incidente.

Sulla testa dell'uomo il medico legale avrebbe rilevato una contusione, forse provocata da una caduta. Secondo i rilievi effettuati, il corpo si trovava in acqua da un paio di giorni. 

  • Published in Cronaca
Subscribe to this RSS feed