Crotone arrivano 695 immigrati, 170 potrebbero avere la scabbia

Sono 695 gli immigrati sbarcati questa mattina nel porto di Crotone dalla nave Libra della Marina militare. I 579 uomini, le 110 donne ed i 6 minori, erano stati soccorsi nel Canale di Sicilia mentre si trovavano a bordo di 5 diverse imbarcazioni. Provenienti da Nigeria, Eritrea, Sudan, Bangladesh, Egitto, Libia, Togo, Senegal, Marocco e Ciad, gli immigrati saranno condotti presso l'hub di Sant'Anna di Isola Capo Rizzuto dove in 400 troveranno ospitalità, mentre i rimanenti 295 saranno trasferiti in altre regioni d'Italia. Tra le persone sbarcate nella città pitagorica centosessanta presenterebbero la sintomatologia della scabbia.
  

Calciomercato, Crotone: dal Frosinone potrebbero arrivare Ciofani e Gucher

Entrerà presto nel vivo il calciomercato del Crotone, che si sta già muovendo per consegnare al nuovo allenatore (Walter Zenga?) una rosa all'altezza della massima serie. Nel mirino della società pitagorica ci sarebbero l'attacante Daniel Ciofani ed il centrocampista Robert Gucher. I due giocatori in forze al Frosinone, sono stati tra i migliori elementi della formazione ciociara che ha concluso la stagione di Seria A con la retrocessione. In particolare Ciofani, nelle 37 gare disputate è andato a rete 9 volte. Nessuna marcatura, invece, nelle 24 partite giocate, per il centrocampista centrale  austriaco

 

Sarà Walter Zenga il prossimo allenatore del Crotone?

Walter Zenga potrebbe essere il prossimo allenatore del Crotone. La notizia, seppur in maniera indiretta, è stata confermata dal direttore sportivo della società pitagorica, Beppe Ursino, che ha dichiarato: "Il tempo stringe ed entro martedì o mercoledì della prossima settimana arriverà la fumata bianca per il nuovo allenatore. I profili rimasti sono ormai tre e tra questi c’è anche Walter Zenga, un allenatore molto bravo che ha dimostrato di avere qualità importanti sia in campo che dentro lo spogliatoio. Seguiamo anche De Zerbi, Boscaglia e Nicola ma non abbiamo mai preso in considerazione il tecnico Zeman".

 

 

 

Focus 'Ndrangheta: 3 arresti e 5 denunce

Nel corso di questa settimana, nell’ambito del "Piano di Azione Nazionale e Transnazionale – Focus ‘Ndrangheta", sono stati disposti dal Questore mirati servizi di controllo del territorio di Crotone  con l’ausilio degli equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine "Calabria Settentrionale" di Cosenza e delle Volanti a Crotone e provincia anche per prevenire reati contro il patrimonio quali rapine, scippi o fenomeni come la prostituzione o l’abusivismo commerciale, che hanno portato ai seguenti risultati: arrestate 3 persone; denunciate 5 persone; segnalata al Prefetto una persona; identificate 391 persone; controllati 195 veicoli; eseguite 14 perquisizioni; elevate 14 sanzioni per violazioni al Codice della Strada; eseguiti 3 fermi/sequestri; controllate 24 persone sottoposte a misure restrittive. In particolare, nella giornata del 5 giugno, personale della Squadra Volante ha denunciato alla competente Autorità Giudiziaria S. K., nato in Marocco nel 1990, residente a Crotone, con precedenti di Polizia, in atto sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, perché resosi responsabile del reato di evasione. Nella stessa giornata personale della Divisione PASI ha deferito in stato di libertà G. G., crotonese del ‘77 per i reati in materia di armi di cui agli artt. 38 e 58 T.U.L.P.S. Nella fattispecie, G.G ha omesso di denunciare la detenzione di una pistola, 5 fucili e relativo munizionamento. Nella giornata del 6 giugno personale della Squadra Volanti ha segnalato al Prefetto, ai sensi dell’art. 75 DPR 309/90, V. M., nato a Crotone nell’88. e trovato in possesso di  0,5 grammi di cocaina. Nella giornata dell’8 giugno personale della Divisione Polizia Anticrimine ha notificato a C. A., crotonese classe ‘89, il Divieto di accesso ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive (DASPO), emesso dal Questore della Provincia di Crotone della durata di due anni. Nella giornata di ieri, 10 giugno, personale della Divisione P.A.S.I., unitamente a personale del Reparto Prevenzione Crimine "Calabria Settentrionale" di Cosenza e dell’Ispettorato del Lavoro di Crotone, all’esito di un controllo amministrativo presso una pizzeria di Petilia Policastro effettuato nell’ambito dei servizi di "Focus ‘ndrangheta" e volto in particolar modo all’emersione del "lavoro nero", ha proceduto alla sospensione immediata dell’attività in quanto veniva riscontrata una percentuale di lavoratori “in nero” superiore al 20% della forza lavoro. Detta sospensione risulta revocabile previa presentazione, da parte del titolare, della ricevuta del pagamento della somma di 500  euro quale acconto della sanzione amministrativa prevista, pari a 1.950 euro, nonché dell’avvenuta regolarizzazione dei predetti lavoratori non assunti. Inoltre, in riferimento allo sbarco avvenuto nella nottata del 9 giugno in località Marinella del Comune di Isola di Capo Rizzuto, che ha interessato l’arrivo di 16 cittadini extracomunitari di varie nazionalità, personale della Squadra Mobile, unitamente a militari della Guardia di Finanza della Sezione Operativa Navale di Crotone, a seguito di approfondimenti investigativi volti alla individuazione degli scafisti esperiti nel corso dell’intera giornata, ha proceduto all’arresto di S.R., nato nel’79 in Ucraina e H.S. 49enne ucraino, indagati in concorso per i reati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Nell’ambito del medesimo evento, personale della Squadra Mobile, ha proceduto altresì, all’arresto di K.S.K.K. 22enne di Al Sulaymaneyah (Iraq),accusato del reato di reingresso nel territorio nazionale, senza la prevista autorizzazione, prima della scadenza del previsto termine di anni tre, dalla data di notifica del decreto di espulsione.  Inoltre personale dell’ U.P.G. e S.P., unitamente a personale del reparto prevenzione Crimine di Cosenza, ha effettuato posti di blocco in via Falcone-Borsellino conseguendo i seguenti risultati: 366 veicoli monitorati col sistema mercurio; 55 persone identificate; 37 veicoli controllati; 14 perquisizioni estese al veicolo; elevate4 sanzioni per violazioni al Codice della Strada.

 

Distrutte le targhe dedicate alle vittime delle stragi di Capaci e via D’Amelio

Un atto davvero ignobile è stato perpetrato, nella notte scorsa, a Crotone nel popoloso quartiere attraversato dal viale Falcone- Boresellino. Ignoti ed imbecilli hanno distrutto le targhe marmoree delle vittime delle stragi di Capaci e via D’Amelio poste  nel giardino "Falcone e Borsellino£ voluto dai residenti e dall’Associazione Italia Nostra. Naturalmente  il sindaco uscente pitagorico Peppino Vallone ha espresso  tutto il suo dissenso e della città, condannando il gesto secondo il quale “colpisce un luogo simbolo scelto, insieme a numerose associazioni che in questi anni ne hanno avuto cura con grande disponibilità, per ricordare il sacrificio di donne ed uomini che hanno dato la loro vita per lo Stato in difesa del principio di legalità". "Crotone – scrive ancora Vallone in una nota diramata dal palazzo municipale - intende continuare ad affermare tale principio. Indietro non si torna perché c’è la volontà specifica di tante donne ed uomini di questa terra quotidianamente impegnati affinché questi valori assoluti siano il filo conduttore del vivere civile. Esprimo solidarietà nei confronti di chi meritoriamente ha curato in questi anni il Giardino Falcone Borsellino e di tutti coloro che operano a tutela della legalità nella nostra città". Pertanto il sindaco ha già mandato agli uffici comunali per il ripristino delle targhe al più presto nella originaria collocazione. 

 

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Operazione antidroga "Theseus": indagate 25 persone

A conclusione di articolate attività di indagine, la Squadra Mobile ha notificato a carico di 25 soggetti gli avvisi della conclusione delle indagini emessi dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale nell’ambito dell’operazione di polizia giudiziaria convenzionalmente denominata "Theseus". Gli indagati sono ritenuti responsabili, anche in concorso tra loro, di aver detenuto e ceduto in più occasioni sostanze stupefacenti del tipo cocaina, eroina e marijuana, nel periodo di tempo intercorrente tra il mese di aprile 2014 e l’ottobre 2015. La complessa attività d’indagine trae origine da un sequestro di cocaina, effettuato nel marzo del 2014 all’interno del quartiere di Crotone, in via Acquabona, tra l’edificio che ospita la Questura e le adiacenze degli Istituti Magistrale e Tecnico Commerciale, presso il quale sorgono diversi fabbricati non censiti; nella circostanza all’esito di una minuziosa perquisizione domiciliare eseguita presso l’abitazione di P.C., 41 anni, ed estesa ad un garage di proprietà ed in uso allo stesso, è stata, nel vano sottosella di un ciclomotore modello Quad, della sostanza stupefacente del tipo cocaina del peso complessivo di 18,10 grammi. A seguito di tale attività di polizia giudiziaria e dei successivi servizi di osservazione che hanno fornito importanti e fondamentali elementi di riscontro tali da ipotizzare una abituale attività di spaccio, si è dato avvio all’attività di indagine supportata da idonei servizi di natura tecnica che hanno consentito di documentare e svelare uno spaccato di vita criminale cadenzato dal continuo andirivieni di tossicodipendenti che giornalmente si recano nel menzionato quartiere di via Acquabona, per approvvigionarsi dello stupefacente di cui fanno uso. È stato documentato come sia fiorente e continua l’attività di spaccio, soprattutto di cocaina, posta in essere ad opera di alcuni degli abitanti del quartiere, i quali sono, peraltro, agevolati nella commissione delle attività illecite dai numerosi ostacoli fissi frapposti abusivamente lungo le pubbliche vie quali cancellate, muri ed altro, che ostacolano il pronto intervento delle Forze dell’Ordine. E’ stato acclarato come gli spacciatori, sfruttando il richiamato e dilagante abusivismo urbano, occultino lo stupefacente anche in strutture all’uopo edificate e non riconducibili alla proprietà di alcuno.  Per quanto concerne il modus operandi degli indagati è emerso come questi abbiano, nel tempo, perfezionato un collaudato sistema di spaccio, nell’ambito del quale rivestono un ruolo di determinante importanza alcuni soggetti posti in punti di osservazione strategica ed all’uopo impiegati con precipue funzioni di vedetta. Quest’ultimi, oltre ad assolvere al compito proprio del ruolo ricoperto, segnalando tempestivamente, all’occorrenza, la presenza delle forze di polizia, pongono, altresì, in essere tutta una serie di condotte tese ad agevolare lo spaccio della sostanza stupefacente quali, ad esempio, il primo contatto diretto con i clienti volto a recepire il cosiddetto ordinativo dietro la contestuale corresponsione del denaro, necessario per l’acquisto e la successiva cessione attraverso le più disparate modalità, tutte finalizzate ad eludere eventuali controlli da parte delle forze di polizia. L’attività di osservazione, resa ancora più laboriosa dalla sfuggente personalità di alcuni dei soggetti indagati, peraltro gravati da precedenti specifici in materia di spaccio di sostanze stupefacenti, ha consentito di evidenziare come il luogo sopra descritto risulti essere frequentato  sia nelle ore diurne che notturne, da cronici assuntori di sostanza stupefacente dimoranti sia in  Crotone che nei paesi limitrofi, i quali acquistano lo stupefacente anche più volte nell’arco della stessa giornata, tanto da poter definire l’intero rione quale riconosciuta "piazza di spaccio". Il favore logistico e il continuo flusso di giovani che transitano in loco, anche attraverso le aree di delimitazione degli edifici scolastici, contribuiscono ad ingenerare, sia negli acquirenti che negli spacciatori, un senso di sicurezza nel compimento delle illecite attività poste in essere. Nel corso delle indagini sono stati documentati ed immediatamente riscontrati oltre quaranta episodi di spaccio con consequenziale sequestro di innumerevoli dosi di cocaina, eroina, marijuana e hashish procedendo alle relative segnalazioni, alla locale Prefettura, di altrettanti assuntori, per le violazioni di cui all’Art. 75 D.P.R. 309/90. 

 

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Nascondevano droga in auto e scappano: due fidanzati inseguiti e arrestati dalla Polizia

Nel pomeriggio di ieri, nell’ambito dei servizi mirati di controllo del territorio, nonché di prevenzione e repressione dei reati inerenti il traffico e lo spaccio di sostanze stupefacenti e psicotrope, disposti dal Questore Luigi Botte, gli agenti della Squadra Volanti della Questura di Crotone hanno tratto in arresto due pluripregiudicati con numerosi precedenti penali, V. D. di Crotone, 27 anni, sottoposto alla Sorveglianza Speciale con obbligo di soggiorno nel Comune di Crotone e la di lui convivente, T.T., di Crotone, 29 anni, in quanto accusati del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. In particolare, intorno alle ore 15.30 circa, gli operatori di polizia, nel transitare lungo via Di Vittorio, hanno incrociato una Fiat Brava, condotta da V. D., soggetto noto agli operatori intervenuti. Gli agenti hanno deciso di intimare l’alt, anche attraverso l’utilizzo dei segnali luminosi, alla vettura in questione che, nonostante tutto, si sarebbe allontanata repentinamente nel tentativo di eludere il controllo da parte della Volante della Polizia di Stato. Gli agenti, dunque, dopo aver richiesto l’ausilio delle altre pattuglie in servizio di controllo del territorio, si sono portati all’inseguimento della Fiat Brava, il cui conducente, a causa della condotta di guida tesa ad evitare a tutti i costi i controlli di polizia, avrebbe messo in serio e concreto pericolo l’incolumità degli utenti della strada, dei pedoni, nonché degli stessi operatori della Polizia di Stato. La fuga del pregiudicato e della compagna è terminata lungo via Giovanni Paolo II, a pochi metri dall’intersezione con via XXV Aprile, punto in cui le tre Volanti coinvolte nella ricerca hanno bloccato la folle corsa del conducente. Gli agenti intervenuti, a seguito di perquisizione personale sul posto, estesa al veicolo, hanno rinvenuto, occultate in diverse parti del corpo di V.D. e di T.T., 2 involucri di cellophane di colore bianco contenente complessivamente 27 grammi di marijuana, un bilancino di precisione intriso dei residui di sostanza stupefacente, nonché una consistente somma di danaro presunto provento dell’attività illecita. All’interno dell’auto è stata rinvenuta altra marijuana per un totale di circa 14 grammi, celata all’interno di un involucro di colore celeste, ed un ulteriore bilancino di precisione. V.D., alla guida del veicolo senza aver mai conseguito la patente, è stato, inoltre, denunciato alla competente Autorità Giudiziaria per la violazione delle prescrizioni inerenti la Sorveglianza Speciale con obbligo di soggiorno, nonché per resistenza a pubblico ufficiale.

 

 

 

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Marijuana e cocaina in casa: 19enne ai domiciliari trasferito in carcere

Nella mattinata di ieri, il Magistrato di Sorveglianza presso il Tribunale per i Minorenni, a seguito dell’arresto di un giovane di 19 anni, ha emesso, nei confronti di quest’ultimo, in ragione della gravità del comportamento tenuto, un decreto di sospensione del beneficio della detenzione domiciliare in virtù del quale S.A. stava scontando una pena presso il proprio domicilio. Il 19enne era stato tratto in arresto il 16 maggio da personale della Squadra Mobile di Crotone, unitamente a personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, poiché sospettato del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. A seguito di una perquisizione presso il domicilio dove S.A. era sottoposto alla detenzione domiciliare, i poliziotti avevano, infatti, rinvenuto oltre 100 grammi di marijuana, parte della quale già suddivisa in dosi, e 2,4 grammi di cocaina, nonché 4 piantine di marijuana, in vaso, occultate nel bagagliaio di una autovettura allo stesso in uso. Nelle prime ore del pomeriggio di ieri è stata data esecuzione al provvedimento di sospensione del beneficio della detenzione domiciliare nei confronti di S. A. che, dopo gli adempimenti di rito, è stato condotto presso il competente Istituto Penitenziario.

 

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