Attenzione
  • JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 992

Marino lascia Forza Italia, i consiglieri comunali 'azzurri': "Gruppo più forte senza di lui"

"Abbiamo appreso la notizia delle dimissioni del capogruppo Marino e la sua trasmigrazione al Gruppo Misto". Inizia così un documento inoltrato dai consiglieri comunali di Forza Italia a Reggio Calabria che commentano così la decisione resa nota stamane: "L'evento non turba minimamente il gruppo forzista che già da ormai parecchi mesi trovava la sua gestione naturale nell'accurato confronto tra il gruppo stesso. La sua uscita rappresenta l'epilogo di un fatto evidente ai più dovuto a un suo continuo flirt con la maggioranza che aveva di fatto delegittimato lo stesso tanto da far sì che le riunioni dallo stesso convocate andassero sempre deserte e il modus agendi del gruppo fosse deciso altrove". Un gruppo che ha contrastato in modo netto e deciso atteggiamenti poco chiari e che ha sperato sino all'ultimo - assicurano -  in un cambio di rotta del capogruppo, in linea rispetto ai valori che Forza Italia difende, ma che lo stesso evidentemente, date le sue citazioni, non ha ben compreso sin dall'inizio della sua militanza, se così può chiamarsi la sua permanenza in un partito, che ha dimostrato nei fatti di discostarsi rispetto ai suoi interessi. Ci caratterizziamo per un'opposizione, sì costruttiva, ma forte e persuasiva, e  la continua assenza dell'ex capogruppo dalla partecipazione alle azioni non ha minimamente eroso la forza del gruppo, che anche senza una apparente guida è riuscito sempre a remare verso il verso giusto. Non è infatti il titolo che legittima le azioni, bensì sono queste ultime a legittimare il titolo. Nel caso di specie ciò non è mai avvenuto". "Sicuramente - affermano in conclusione i rappresentanti 'azzurri' - la sua uscita fortifica il gruppo di Forza Italia all’interno del Consiglio Comunale e i suoi valori intrinseci".

Forza Italia, anche il Capogruppo reggino Demetrio Marino se ne va: la diaspora continua

Il consigliere comunale di Reggio Calabria Demetrio Marino comunica di essere fuoriuscito dal partito di Forza Italia e, quale naturale conseguenza, di aver lasciato il ruolo di capogruppo e di iscritto al gruppo azzurro in seno al Civico consesso, formalizzando l’adesione al Gruppo Misto di Palazzo San Giorgio. Nella missiva inviata agli organi nazionali e regionali del partito di Forza Italia si legge, tra l’altro: “Il meditato, sofferto convincimento di separare la mia esperienza politica da quella di Forza Italia è il logico epilogo rispetto ad un partito che, anche sul piano locale, da troppo tempo sta attraversando una profonda e diffusa logorante crisi. Un processo i cui esiti si manifestano visibilmente in un acceso affievolimento di quei valori che, al tempo, mi hanno indotto alla relativa ‘militanza’. Non è più immaginabile operare politicamente in un contesto, quello forzista, nel quale l’orientamento è verso le prossime elezioni, o meglio sull’anelato ‘successo’ del singolo candidato. Sono stato abbandonato dal Partito, lascio il Partito di Forza Italia; rimango ben saldo nel convincimento di lavorare con e nell’interesse dei cittadini. Rimango e rimarrò, coerentemente, ancorato al leale mandato dei miei elettori e del corpo elettorale che, se per un verso mi hanno eletto quale ‘minoranza’ rispetto al governo della Città, dall’altro mi hanno tributato fiducia per migliorare la qualità di vita di un territorio e di una comunità. Aspirazioni e speranze che la storia impone vengano realizzate con disinteresse personale e partitico, ma con accesa passione politica. Domani, come oggi e ieri, rimarrò un consigliere che opererà da stimolo nei confronti della maggioranza politica che guida il Comune della Città Metropolitana; assentendo le proposte che condividerò ed opponendomi a quelle ritenute contrarie o inadeguate agli interessi della Comunità reggina”. “Ringrazio – ha poi dichiarato Marino - quanti, a livello locale, all’interno del partito di Forza Italia si sono impegnai per ‘riportarmi’ tra le file azzurre ed hanno tentato di riallineare le posizioni politiche. In questo, riconoscendo nell’unità un valore strategico per riposizionare il Partito tra la gente e, con questa, rinvigorire la funzione di Reggio quale città Metropolitana. Allo stesso modo – ha aggiunto - ringrazio i consiglieri comunali del gruppo di Forza Italia che mi hanno consentito di operare quale Capogruppo azzurro: sia coloro che sin dall’inizio del mandato elettorale mi hanno in tal funzione individuato, sia coloro che, nel tempo, aderendo al gruppo stesso, mi hanno confermato la loro fiducia nell’incarico, pur nella sovente (e pubblica) diversità di vedute”.

Il gruppo consiliare di Forza Italia a Reggio si rafforza con l'adesione di Matalone

Il consigliere comunale Antonino Matalone, eletto al Consiglio comunale con una lista civica "Reggio Futura", aderisce al gruppo consiliare comunale di Forza Italia. Ne dà l'annuncio il capogruppo al Consiglio comunale, Demetrio Marino, ed il consigliere Antonio Pizzimenti. "In relazione alla nota del consigliere Matalone con prot. 154563 del 30/10/2015, relativa - si legge in un comunicato - alla richiesta di adesione al gruppo consiliare Forza Italia del Comune di Reggio Calabria, il gruppo consiliare di Forza Italia, riunitosi in data 05/11/2015, dopo aver preso atto della suddetta richiesta, dopo le opportune valutazioni all’interno del gruppo e successiva votazione, a maggioranza, ha accettato l’adesione del consigliere Antonino Matalone al gruppo consiliare Forza Italia al Comune di Reggio Calabria. "Questo partito diventa sempre più determinante per la vita di Reggio Calabria ed oggi più che mai vuole diventare elemento di rottura con il passato, dare nuova linfa alla minoranza e proporsi come lanterna sulla strada del futuro. Viviamo un momento storico particolarmente difficile, le scelte che si presentano sono ardue e richiedono competenze ancore prima che coraggio. Forza Italia ha queste caratteristiche e si propone di essere quel di più che fino ad oggi è mancato alla nostra comunità. Diamo il benvenuto e auguriamo buon lavoro al consigliere comunale Antonino Matalone". "Quello di Matalone - è scritto nel documento - è un passaggio molto importante per il partito di Forza Italia e ben voluto dalla Coordinatore On. Jole Santelli e sostenuto dal Capogruppo in Consiglio regionale On. Alessandro Nicolò. Il rafforzamento della nostra presenza al Comune di Reggio Calabria ci consentirà di essere ancora più incisivi nell’azione di sostegno e sviluppo dell’attività di opposizione costruttiva e propositiva".

 

Tensione in Forza Italia: le ambizioni di Caridi sbattono contro il muro reggino

Come un elefante in un negozio di cristalli: è questa l'immagine che si accompagna alla volontà, manifestata da Antonio Caridi, di fare ingresso in Forza Italia. Il senatore, attualmente iscritto al Gruppo di Palazzo Madama denominato Grandi Autonomie Locali, è ormai da tempo ansioso di ritornare alla corte di Silvio Berlusconi. Una tappa ulteriore nel suo giro delle "sette chiese" della politica italiana. Il recinto nel quale si è mosso fin dagli albori della sua carriera, per amore di verità, è stato sempre quello del centrodestra. In questo caso non ci troviamo davanti ad un voltagabbana professionista saltellante fra i due schieramenti. Non è, come si dice, uno dei tanti che si premurano di soccorrere i vincitori, ma rimane inossidabile il dato che, iniziato alle competizioni elettorali dall'UDC, si è successivamente accomodato sulle solide e spaziose poltrone del PdL per poi fuggirne, affascinato come tanti big calabresi, dal sogno alfaniano di dar vita ad un Nuovo Centrodestra. Un'idea ben presto tramutatasi in miraggio dal quale Caridi è fuggito rapidamente preferendo ritagliarsi uno spazio autonomo nel limbo di GAL. Un vestito che, però, ad uno schiacciasassi del voto, ad una ruspa del consenso come lui, va stretto, troppo stretto. Quale migliore occasione, allora, del caos sovrano che regna da tempo in Forza Italia, a Roma ed in Calabria, per andare alla conquista di una dimensione più consona alle proprie ambizioni? Perché, prima o dopo, che sia nel 2017 o alla scadenza naturale della legislatura, dovranno pur essere richiamati alle urne gli italiani per rinnovare la Camera dei Deputati. E, vista la nascita del Senato non elettivo, il perimetro in cui sgomitare per rimanere a galla si fa sempre più affollato e guadagnare per tempo posizioni vantaggiose è necessario, al pari della tessitura di rapporti sul territorio di appartenenza e, se del caso, frantumare gli equilibri esistenti. E' a questo punto del piano che gli obiettivi "romani" si intrecciano con le dinamiche locali, regionali e, nello specifico, reggine. Le difficoltà a tenere in mano il timone da parte di Jole Santelli, Coordinatore calabrese di Forza Italia, non sono un segreto: mal di pancia che si allargano dal Pollino allo Stretto, messi in silenzio soltanto al prezzo di soddisfare gli appetiti dei colonnelli sparsi per le varie province. Scelte che, inevitabilmente, finiscono, però, per privilegiare qualcuno facendo imbufalire altri. Una guerra di nervi, senza esclusione di colpi: il bottino è la primazia nel proprio giardino, auspicato trampolino di lancio da costruire con pazienza per essere catapultati nel ventre molle della Capitale. A Catanzaro, Cosenza e Vibo, Santelli ha provato a metterci una pezza, ma non ha nessuna certezza che il suo tentativo di salvare il salvabile sia andato a buon fine. Ancor più intricata la matassa a Reggio Calabria, naturale terreno di caccia per Caridi e, proprio per questo motivo, più sensibile a consistenti smottamenti in caso di reale concretizzazione del suo transito in casa "azzurra". Nella città dello Stretto, le redini sono nelle mani di Alessandro Nicolò, non uno qualunque, ma il capogruppo del partito in Consiglio regionale. In queste settimane Caridi nasconde le sue reali intenzioni sparando alto con la pretesa di farsi affidare il ruolo ricoperto dalla Santelli, ma puntando con decisione al suo reale obiettivo: il coordinamento provinciale reggino. Non c'è bisogno di raffinate analisi politologiche per capire che spalancare le porte ad un inquilino ingombrante come Caridi creerebbe pericolose scosse telluriche, non solo sull'assetto interno, ma, per esempio, anche sulla fisionomia del Gruppo consiliare di Palazzo San Giorgio. Ed è proprio sull'Aula del Municipio che si sono concentrati gli appetiti del senatore, impegnato in queste settimane a far mancare il terreno sotto i piedi a Nicolò. Quattro sono gli eletti di Forza Italia e due di loro vantano un solido legame con il consigliere regionale: Demetrio Marino, il capogruppo, ed Antonio Pizzimenti.  Diverse le posizioni di Mary Caracciolo e, soprattutto, di Massimo Ripepi. La prima, secondo quanto si mormora, sarebbe finita recentemente sotto l'ala protettiva di Caridi, defilandosi dalla schiera dei "nicoliani". Ancor più marcato e netto, come noto, il dissenso, manifestato anche platealmente, da Ripepi che non ha avuto remore nello sfiduciare pubblicamente il capogruppo Marino. Una mossa funzionale a spianare la strada a Caridi, togliendo di mezzo l'ostacolo rappresentato da Marino, ma che rischia di essere una velleitaria prova di forza. In realtà l'operazione, che ambirebbe a scalzare Nicolò dal ruolo di leader reggino di Forza Italia, si compone di passaggi più complessi e che, pure essi, difettano di qualcosa che in politica pesa parecchio: i numeri. Il disegno, di cui si parla nei corridoi di Palazzo San Giorgio, prevede il trasferimento dei tre consiglieri di Reggio Futura (creatura che fa capo all'ex presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti), e, probabilmente, anche di Luigi Dattola (Ncd), ai banchi riservati a Forza Italia. Uno scenario che, nella mente di chi lo ha concepito a tavolino, è monco, come sottolineato in precedenza, di un duro confronto con la realtà dei fatti: perché l'adesione ad un Gruppo sia ratificata occorre, infatti, l'accettazione da parte della maggioranza dei componenti. Ed anche considerando l'accordo espresso da Caracciolo e Ripepi, resterebbe da superare il muro eretto da Marino e Pizzimenti per impedire l'invasione dello "straniero". Una situazione di perfetta parità che sarebbe superata, come da regolamento, dalla decisione del capogruppo, pronto ad alzare il ponte levatoio del castello sotto assedio. Il guanto di sfida lanciato finirebbe, pertanto, nel mare delle intenzioni fantasiose, nel ricco oceano dei "vorrei ma non posso" in cui l'unico a non avere la ciambella di salvataggio sarebbe Ripepi che, non avendo neanche sottoscritto la tessera di Forza Italia, finirebbe per essere estromesso dal gruppo. Una matassa ingarbugliata che soltanto l'intelligenza e la lucidità di tutti i protagonisti in campo potranno dipanare nelle prossime settimane, verosimilmente destinate ad arricchire con ulteriori capitoli un romanzo ancora tutto da scrivere.

  • Published in Politica

Agonia dell'Aeroporto dello Stretto: Marino (FI) chiama in causa anche il Governo

"Se l’aeroporto ‘Tito Minniti’ versa in uno stato di perenne agonia, le responsabilità non sono addebitabili solo alla Regione, ma anche all’abbandono del governo nazionale”. E’ quanto afferma il presidente del gruppo consiliare di Forza Italia al Comune di Reggio Calabria Demetrio Marino. "Sfugge al Segretario Costantino, peraltro sempre molto attento, che solo il 14 agosto dell’anno scorso - come ha efficacemente stigmatizzato il capogruppo di Forza Italia Alessandro Nicolò - il premier Renzi, durante il suo show in Prefettura reggina, dichiarò che per l’aeroporto dello Stretto aveva in serbo una strategia di rilancio con il Decreto Sblocca Italia. Nulla di più falso. Quei proclami roboanti non hanno trovato alcun riscontro concreto anzi oggi siamo costretti a constatare con amarezza il progressivo declino cui è stata condannata una struttura vocata a divenire aeroporto baricentrico internazionale per la Città Metropolitana e per l’intera area dello Stretto". "La ristrutturazione e l’ampliamento, nonché gli altri interventi straordinari annunciati per il 'Tito Minniti', sono rimasti chimere perché il documento sulle grandi opere non ha contemplato l’aeroporto dello Stretto che si è visto sostanzialmente privato di finanziamenti importanti dirottati su altre realtà. La Calabria è stata dunque esclusa dai programmi di sviluppo e dal sistema delle grandi opere. Al di là delle pur esistenti responsabilità della Regione, avremmo gradito che Renzi tenesse fede alle sue promesse che oggi suonano solo come spot atti a catturare il consenso. Chiediamo dunque al Governo e alla Regione di rimediare senza indugio alle inadempienze. Servono interventi in grado di superare le criticità che attanagliano il 'Tito Minniti' e riportare a condizioni di normalità la gestione dell’aeroporto dello Stretto".

 

Mobilità urbana Reggio: Marino sposa la "convergenza bipartisan verso l'interesse comune"

"La decisione bipartisan di sottoscrivere e quindi approvare l’ordine del giorno che impegna la Giunta regionale a garantire il finanziamento del progetto di mobilità urbana della città metropolitana di Reggio Calabria - dichiara il capogruppo di Forza Italia Demetrio Marino - pone l’attenzione sulla capacità della politica di saper convergere nell’interesse del bene comune". "Bene si sposa - prosegue il capogruppo - l’azione collegiale intrapresa dalle forze politiche rappresentate in Consiglio regionale della Calabria con la necessità di colmare le storiche distanze tra diversi modi di concepire l’agire pubblico, al solo fine di promuovere lo sviluppo delle nostre comunità locali". "Anche così facendo - sottolinea Marino - si riducono le distanze con il comune sentire dei cittadini che spesso, anche su sollecitazioni di demagoghi, demonizzano l’impegno politico-istituzionale". "L’atteggiamento di coinvolgimento promosso dal capogruppo regionale di Forza Italia, Alessandro Nicolò, su una proposta che originariamente nasceva dalle file della (sola) maggioranza, ha consentito l’unanimità di consenso che ha rafforzato la necessità che Reggio Città Metropolitana abbia la giusta considerazione nelle politiche regionali, evidenzia Marino”. "Con il medesimo approccio di responsabilità politica, interpreto la funzione di minoranza che, ritengo, debba essere prima di tutto da stimolo al governo cittadino non solo sulle principali tematiche comunali, ma anche con riguardo al coinvolgimento dei 97 comuni nell’attuale processo di costituzione della Città Metropolitana, conclude il capogruppo di Forza Italia Demetrio Marino".

 

Dossier Ospedali Riuniti, Marino (FI) con Nicolò: "PD irresponsabile"

“Il Capogruppo di Forza Italia alla Regione, nell'interesse dei cittadini e per salvaguardare il diritto alla salute, avendo preso atto di ripetute pubbliche denunce da parte di una sigla sindacale, ha ritenuto, responsabilmente, di presentare un'interrogazione al Presidente della Giunta regionale, senza fare assolutamente alcuna demagogia”. Lo dichiara in una nota il Capogruppo di Forza Italia al Comune di Reggio Calabria, Demetrio Marino. “Il dossier pubblicato da alcune testate giornalistiche, completo di reportage fotografico, video ed atti, ha descritto una situazione preoccupante relativamente ad alcuni reparti degli Ospedali Riuniti". "Il Capogruppo Nicolò - continuano i consiglieri - ha richiesto al Presidente Oliverio attraverso lo strumento dell’interrogazione che ha l’obiettivo non già di demonizzare, ma di accertare la verità rispetto allo stato delle cose che ha creato un clima da allarme sociale. Sulla salute dei cittadini, in particolar modo, non crediamo assolutamente si debba caricare di significato politico e fare una questione di schieramenti o di partiti. Si tratta di una tema super partes che vede al primo posto l'erogazione di prestazioni sanitarie di qualità. Ci stupisce che sia la federazione del Pd a obiettare piuttosto che chi di competenza. Risponde forse a logiche politiche la salute umana? A prescindere da eventuali responsabilità attuali o pregresse, da accertare, peraltro, qualora esistessero, l’onorevole Nicolò col senso di responsabilità e la serietà che lo caratterizza non è incline alle strumentalizzazioni, né tanto meno ha accusato alcuno e né è un politico che dinanzi a situazioni di una certa importanza mette la testa sotto la sabbia. Sulla salute pubblica e sulle condizioni in cui versano i servizi sanitari non abbiamo mai abbassato la guardia né mai lo faremo. Sbagliano gli esponenti provinciali del Pd se pensano di poter porre un freno alla costante ed incisiva azione di monitoraggio, verifica e stimolo dell’azione amministrativa che Forza Italia sta portando avanti con determinazione”. “E’ davvero irresponsabile - continuano il capogruppo di Forza Italia - poter pensare che un dossier che espone carenze di sicurezza, igiene e sterilità a danno di pazienti, medici ed infermieri che descrive un quadro allarmante possa restare lettera morta. È, al contrario, assolutamente necessario che sia fatta chiarezza, nel rispetto dei cittadini, che hanno il diritto di conoscere la verità sulle condizioni dei presidi in cui possono o scelgono di curarsi”.

 

Appello dei consiglieri Forza Italia: "Le istituzioni convergano per salvare la Reggina"

“E' apprezzabile che il Presidente della Provincia Raffa abbia considerato i contenuti dell'emendamento Nicolò ‘Salva Sant'Agata’ presentato con la proposta d’inserimento dell'articolo 3 quater al P.L. 21/10^ Legge di Stabilità del Consiglio regionale della Calabria con cui aveva chiesto un contributo di cinquecento mila euro in favore del centro di eccellenza reggino. E' importante, infatti, che la Provincia di Reggio Calabria sia impegnata nel sostenere la causa “Reggina Calcio” ed auspichiamo che anche il Consiglio regionale si determini in questo senso”. “L'emendamento Nicolò - affermano gli azzurri in seno al Consiglio Comunale di Reggio Calabria, Demetrio Marino, Antonio Pizzimenti, Mary Caracciolo e Massimo Ripepi - nonostante durante la seduta sulla programmazione economica e finanziaria della Regione (oltre che sul collegato alla manovra di finanza regionale, sul bilancio di previsione annuale e pluriennale e sul bilancio del Consiglio regionale) abbia incassato un significativo apprezzamento bipartisan, non aveva però superato l'esame dell'Aula a causa del voto contrario espresso anche da parte di consiglieri reggini che, a differenza di esponenti politici catanzaresi e cosentini, non si schierarono a favore della proposta”. “Auspichiamo un’inversione di marcia del Consiglio regionale in occasione della seduta sull'assestamento di Bilancio, che tenga in debito conto del momento particolarmente delicato per le sorti del Centro Sant'Agata, struttura di eccellenza che si caratterizza per la qualità dell'offerta formativa e quale fucina di talenti sportivi provenienti dalla Calabria e da tutto il Sud Italia”. “I consiglieri comunali di Forza Italia - infine - chiedono al Primo tifoso cittadino ed all’Amministrazione comunale, ogni ulteriore sforzo per salvaguardare il futuro e valorizzare il patrimonio calcistico reggino”.

 

Subscribe to this RSS feed