Cibo per gli Dei, cibo per gli uomini: i Musei della Calabria all’Expo

La mostra Cibo per gli Dei, cibo per gli uomini: i Musei della Calabria all’Expo, allestita nel prestigioso Padiglione Italia, dopo una settimana di intensa frequentazione, ha chiuso i battenti. La mostra ha raccontato il tema del cibo nelle sue declinazioni sacrali e conviviali, dall’antichità ad oggi, attraverso un  percorso espositivo dispiegato su quattro sezioni. Nella prima, intitolata “Il rito sacro del banchetto”, hanno trovato spazio significativi reperti, tra i quali un coltello sacrificale in ferro (machaira) proveniente dall’area sacra di Scrimbia ed esposto a Vibo Valentia, e un catino a vernice nera da Monasterace, che documentano il sacrificio agli Dei in età classica (l’uccisione della vittima e il vaso per raccogliere il suo sangue), atto imprescindibile per il pasto rituale in comune. La seconda sezione, “La presentazione dei doni e le offerte votive”, ha proposto, oltre al quadro di Recco, un ricco repertorio di ex-voto in terracotta, raffiguranti animali e frutti (tori, mele e melagrane) provenienti dai maggiori santuari greci della Calabria. Nella terza sezione, “Il procacciamento del cibo: uomo e natura”, lo spazio è stato dedicato al lavoro dell’uomo per il proprio sostentamento: dalla caccia alla pesca, dall’allevamento alla produzione. I reperti scelti svariano dagli ami da pesca in bronzo provenienti da Sibari al piatto da pesce a figure rosse da Crotone. L’ultima sezione, intitolata “Il convivio”, ha sviluppato il tema del banchetto inteso come appartenenza ad un gruppo sociale, all’interno del quale ritrovarsi per divertirsi e condividere le esperienze. I materiali archeologici esposti, a cui fa da sfondo il trittico di Vigliaturo “Festa sui prati”, costituiscono un intero set da simposio (cratere, brocca, coppe, mestoli, colini), con reperti dall’età greca arcaica a quella medievale. Accanto ad essi la ricostruzione virtuale tridimensionale del Triclinio della Casa del Drago di Kaulon, che i visitatori hanno potuto esplorare, con l’utilizzo di appositi occhiali, in uno schermo multimediale.  Margherita Eichberg, Soprintendente Belle Arti e Paesaggio della Calabria e Direttore ad interim del Polo Museale della Calabria, ha manifestato ai curatori il proprio apprezzamento per una mostra dall’alto contenuto scientifico, con una serie di pezzi rari, archeologici e artistici, coerentemente selezionati per esporre temi legati al cibo nel mondo antico e moderno.  La Calabria ha dato un saggio di straordinaria competenza nella partecipazione all’EXPO, proponendo al pubblico una parte scelta del suo rilevante patrimonio culturale identitario, e facendo conoscere la rete dei Musei Regionali, informazioni che certamente produrranno nuove opportunità di sviluppo. Il progetto scientifico della mostra è di un gruppo di lavoro misto, costituito da Domenico Belcastro, funzionario del Polo Museale della Calabria; Maria Cerzoso, archeologo Direttore Museo dei Brettii e degli Enotri del Comune di Cosenza; Angela Canale, funzionario arch. Soprintendenza Archeologia della Calabria; Antonino Giordano, arch. AFAV Soprintendenza Archeologia della Calabria; Patrizia Nardi, esperto in valorizzazione dei beni culturali e Assessore alla Cultura, Istruzione e Rapporti con l'Università del Comune di Reggio Calabria; Fabrizio Sudano, funzionario Archeologo Soprintendenza Archeologia della Calabria. L’iniziativa è stata realizzata grazie ad un’azione sinergica tra la Regione Calabria, il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (Segretariato Regionale, Polo Museale della Calabria, Soprintendenza Archeologica della Calabria, Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio della Calabria, Museo Archeologico Nazionale di Reggio), i Musei appartenenti alla rete museale regionale, con la partecipazione dell’Università della Calabria e il supporto di Unioncamere Calabria.

 

Le pipe di Grenci conquistano la Milano dell'Expo

Nel salotto delle eccellenze, non poteva mancare un capolavoro. Cosi', proprio nella Milano  che ospita l'Expo ha ricevuto il giusto tributo l'arte della pipa calabrese. Un'arte antica, rappresentata fondamentalmente da un marchio storico, come quello di "Grenci". La sede della Confederazione nazionale dell' artigianato e della piccola e media impresa, di via Savona a Milano, nei giorni scorsi  ha ospitato, infatti, il brognaturese Vincenzo Grenci. Nel capoluogo meneghino il discendente del maestro Domenico ha portato alcune delle sue prestigiose creazioni. Si tratta di pezzi unici, pipe modellate secondo un antico procedimento che garantisce una dolcezza di fumata che le rende particolarmente apprezzate dagli estimatori di tabacchi naturali ed english mixture. Ancora oggi, nel piccolo laboratorio di Brognaturo, la produzione  rispetta le antiche regole che Domenico Grenci  ha affinato nel corso degli anni. Grazie agli elevati standard di qualita', le pipe prodotte dall'artigiano calabrese, in passato, hanno conquistato fumatori particolarmente esigenti, come l'ex presidente della Repubblica, Sandro Pertiti, il tecnico della nazionale di calcio a Spagna '82, Enzo Bearzot ed il sindacalista Luciano Lama. In un tempo in cui i cultori della pipa, in Italia, rappresentano un'esigua minoranza, gli estimatori delle "Grenci" non mancano, soprattutto in alcuni mercati come quelli del nord America e dell'Europa scandinava, dove la pipa conserva,  ancora oggi, tutto il suo fascino . Su questi mercati e presso i piu' esigenti fumatori italiani, ieri come oggi, le "Grenci"  rappresentano non tanto un oggetto con il quale fumare, quanto un capolavoro da ammirare e collezionare. 

 

 

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Ulderico Nistico' porta Cassiodoro all'Expo

Approda al padiglione calabrese di Expo, a Milano, la rappresentazione teatrale "Vivariense dei pesci e delle anime" ispirato alla figura di Cassiodoro. L'opera sara' interpretata dall'autore, Ulderico Nistico ' e dall'attore Mario Muraca che ne curerà' anche la regia. L'evento, che prenderà ' il via il prossimo 28 luglio, e'stato promosso su iniziativa del Gal Serre Calabresi - Alta Locride, presieduto da Renato Puntieri.

Expo, Oliverio ha incontrato la delegazione cinese e firmato un accordo di scambio e cooperazione con la provincia dell’Henan

Il presidente della Regione Mario Oliverio, accompagnato dal dirigente generale del dipartimento Turismo e Cultura Pasquale Anastasi e dal consulente Giovanni Soda, ha partecipato a Milano ad un incontro con la delegazione cinese presente ad Expo, organizzato dal ministero dei Beni culturali e Turismo. L'incontro, voluto dal ministro Franceschini e dal direttore generale dello stesso ministero Cutaia, ha coinvolto 12 regioni italiane, tra le quali la Calabria, ed ha avuto luogo nel padiglione della Cina alla presenza dei vertici del turismo cinese e italiano. I rappresentanti delle Regioni hanno sottoscritto accordi di scambi e di cooperazione con alcune province cinesi. Il presidente Oliverio ha firmato un accordo con la provincia dell'Henan, una delle più popolose e ricche della Cina, particolarmente  interessata a sviluppare accordi di marketing turistico con la nostra regione. Sul piano dei rapporti con gli operatori turistici cinesi, il direttore Anastasi e la dirigente Loddo hanno incontrato diversi tour operator cinesi presenti alla manifestazione, tra cui il responsabile della China Shandong Travel Service e della compagnia turistica Shan Don che movimentano gran parte del mercato turistico del grande Paese asiatico. L’importante incontro di Milano in Expo, il primo di una nutrita serie che  partendo da ieri si svilupperà nelle prossime settimane fin tutta la durata dell’esposizione, rientra nell’ambito delle relazioni che si stanno stringendo da tempo con le delegazioni dei Paesi presenti. Un lavoro, in particolare quello che ha portato all’accordo con la provincia cinese di Henan, preparato nelle scorse settimane dalla task force della Regione, voluta dal presidente Oliverio, per la quale il dipartimento Turismo ha svolto la parte preparatoria, di concerto con i colleghi del ministero. Ancora presenti alla manifestazione, su invito di Oliverio, i rappresentanti  della Sacal di Lamezia Terme che hanno incontrato alcuni operatori turistici cinesi per illustrare le potenzialità dello scalo aeroportuale. A conclusione dell'evento, il direttore generale del Turismo cinese, invitato dal governatore, ha annunciato una sua visita in Calabria nel prossimo mese di giugno per conoscere e verificare le opportunità di sviluppo sul fronte del mercato turistico e dare corpo all'accordo di cooperazione siglato.

 

Lavoro: 500 assunzioni per l'Expo

Multi Time, società milanese attiva nel settore del marketing operativo, ha lanciato una campagna di reclutamento per 500 fra hostess e steward, che opereranno per sei mesi nell’ambito dei tantissimi eventi legati all'Expo. Date le caratteristiche degli eventi, si tratta di lavoro su turni, compresi sabati e domeniche. Le candidature si possono inviare tramite il sito www.multitime.it.

Le pipe di Grenci all'Expo

Parlerà anche brognaturese l’Expo 2015, l’esposizione universale che si svolgerà a Milano dal primo Maggio al 31 Ottobre 2015. Si tratta di una vetrina fondamentale in cui mettere in mostra le eccellenze italiane e calabresi. Accanto ai colossi del made in Italy, tra le punte di diamante che troveranno spazio negli stand meneghini ci sarà, anche, la bottega artigiana del maestro Grenci. Il maestro piparo brognaturese, grazie alla CNA (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa), approderà nella città ambrosiana dove farà ammirare ai visitatori provenienti da ogni angolo del pianeta una delle più tipiche produzioni calabresi. Quello di Grenci è un marchio che non necessità di presentazioni, soprattutto al pubblico di collezionisti ed appassionati che, all’Expo potranno ammirare i capolavori di artigianato prodotti con le stesse tecniche in uso un secolo addietro.  Grande, ovviamente, la soddisfazione della famiglia Grenci per questo importante traguardo che permetterà, ancora una volta, di portare nel mondo un pezzo di Brognaturo

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Expo 2015, Mangialavori interroga la giunta regionale

"Expo 2015, preoccupante ritardo di strategia politica e progetti qualificanti la partecipazione della Regione Calabria” è questo l’oggetto dell’interrogazione con richiesta di risposta scritta depositata dal consigliere regionale Giuseppe Mangialavori ed indirizzata alla Giunta. "Ad una disamina dettagliata – sottolinea l’esponente della Cdl - emerge che l’unico atto ufficiale della Regione Calabria è quello del 21 gennaio 2015 concernente la manifestazione di interesse a proporre pacchetti turistici integrati. Successivamente - ricorda ancora Mangialavori - il vicepresidente della Giunta, Vincenzo Ciconte, ha rappresentato la Calabria in occasione della cerimonia d’inaugurazione dell’Esposizione Universale. Infine, è stata costituita una Task-Force interdipartimentale che dovrebbe occuparsi di tutti gli aspetti collegati alla partecipazione. Allo stato, però - stigmatizza - non sono state registrate iniziative politiche adeguate all’importanza dell’evento internazionale; anzi, fino a questo punto, il momento propositivo è sembrato latitare. In particolare, non risulta attivata alcuna strategia politica innovativa, di altissimo pregio e spessore, sia amministrativo che storico, culturale e comunicativo. Quando invece, per sua stessa natura - evidenzia Mangialavori - l’Expo 2015 richiederebbe l’impiego di risorse manageriali, oltre che di esperti, professionisti del marketing di caratura internazionale e di profondi conoscitori della storia locale, capaci di supportare una partecipazione attiva, dinamica e propositiva della Calabria. Lungi dal rappresentare una comune fiera espositiva, Expo 2015 offre opportunità nuove che richiedono priorità politica assoluta. Tanto più se si considera che nel settore in questione, la Calabria vanta eccellenze riconosciute in tutto il mondo. La sfida dell’evento - afferma l’esponente politico - è quella di porsi domande cogenti sullo sviluppo del pianeta: tenuta dei sistemi di produzione alimentare, trasmissione al futuro dei mezzi tecnologici e salvaguardia della biodiversità. E la Calabria, sul punto, non può permettersi di eludere riscontri e risposte che, evidentemente - conclude Giuseppe Mangialavori - devono essere non solo congeniali al tema dell’Esposizione Universale, ma anche all’altezza della sfida lanciata dall’evento”.

 

'Ndrangheta: Anche le cosche vibonesi all'Expo? Nove, gli indagati

Da Mileto all’Expo. No non è una delle eccellenze della nostra regione in mostra nella vetrina internazionale che prenderà il via tra poco più di due mesi. Al contrario, si tratta di chi con l’Expo non avrebbe dovuto avere niente a che spartire. Ma l’Expo è un’occasione troppo ghiotta, con un giro di soldi che ha stuzzicato e stuzzica l’appetito di tanti. La ‘ndrangheta non fa eccezione, anzi.  Da quanto emerso da una lunga serie d’inchieste, con le loro innumerevoli diramazioni, i clan calabresi si sarebbero ritagliati un ruolo fondamentale nella gestione e nella conduzione degli appalti. Tra le famiglie coinvolte nell’infiltrazione dei lavori ci sarebbe, anche, il clan Galati di Mileto. A lanciare l’accusa, i pubblici ministeri della Dda di Milano, Ilda Boccassini, Paolo Storari e Francesca Celle che hanno chiuso le indagini relative all’inchiesta antimafia “Quadrifoglio”. L’indagine era entrata nel vivo il 28 ottobre 2014 quando erano stati effettuati numerosi arresti proprio ai danni del clan Galati, che per gl’inquirenti, sarebbe una diretta diramazione del cosca dei Mancuso, di Limbadi. Come riportato dal quotidianoweb.it, gli avvisi di conclusione delle indagini preliminari, riguardano 9 persone accusate, a vario titolo, di associazione mafiosa, concorso esterno in associazione mafiosa, falso, favoreggiamento, minacce aggravate ai danni del direttore di un carcere, detenzione illegale di armi.  Questi i nomi dei destinatari dell’avviso di conclusione indagini: Pino Galati, 44 anni, di San Calogero;  Fortunato Galati, 37 anni, di San Giovanni di Mileto (Vv), figlio del boss Salvatore Galati, 60 anni, condannato all’ergastolo per duplice omicidio; Fortunato Bartone, 41 anni, di Mileto; Francesco Barone, 42 anni, di San Calogero; Antonio Denami, 28 anni, di San Costantino Calabro (Vv); Francesco e Gerardo Sessa, di 58 e 50 anni, di Francica (Vv); Matteo Rombolà, 30 anni, di Seregno (Mb), Franco Monzini, 67 anni, di San Benedetto Po (Mn).

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