A Fabrizia si parlerà delle opportunità offerte dalla programmazione comunitaria

"La programmazione comunitaria 2014 - 2020. Opportunità per giovani, imprese e famiglie".

Questo il tema dell'incontro in programma a Fabrizia, per venerdì 1 dicembre.

All'iniziativa, che si svolgerà, a partire dalle ore 18, nella sala consiliare del Comune, prenderanno parte: il sindaco di Fabrizia, Francesco Fazio ed il project manager, Salvatore Modafferi.

Interverranno, inoltre, i consiglieri comunali: Rosita Daniele, Samantha Nesci, Francesco Cirillo e Vincenzo Costa.

La manifestazione ha lo scopo di far conoscere ai cittadini le opportunità offerte dalla programmazione comunitaria nel periodo 2014/2020.

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Incassa fondi comunitari senza averne diritto: imprenditore scoperto dalla Guardia di Finanza

La Guardia di Finanza, a seguito di una verifica fiscale inizialmente condotta nei confronti di una società di capitali, risultata evasore totale e dedita all’emissione di fatture per operazioni inesistenti, ha accertato nei confronti di un’ altra azienda commerciale , operante nel settore turistico, con sede in provincia di Crotone, l’indebita percezione di un finanziamento pubblico concesso nell’ambito dei fondi comunitari FESR – cofinanziato dalla Regione Calabria - quale contributo per lo sviluppo. La pregressa attività aveva, infatti, consentito di rilevare la presenza di fatture fittizie emesse a giustificazione di buona parte dei lavori di ristrutturazione dell’azienda commerciale. Pertanto, sulla scorta di tali elementi, già alcuni mesi fa, il legale rappresentante della società è stato denunciato per dichiarazione fraudolenta mediante utilizzo di fatture false, nonché per la truffa finalizzata all’indebita percezione del contributo per  166.000 euro che è stato oggetto di proposta di recupero all’Ente erogatore. Ora, a conclusione degli accertamenti, la Guardia di Finanza pitagorica ha provveduto a segnalare alla Procura Regionale della Corte dei Conti gli aspetti relativi ai profili di danno erariale conseguenti all’illecita contribuzione.

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"Gestione regionale dei fondi comunitari insufficiente e superficiale"

"Se c'è una cosa a cui, in questo anno e mezzo, ci ha abituati il Presidente della Regione Calabria, è sicuramente la passione nell'organizzare grandi eventi di presentazione". A dirlo è Laura Ferrara, eurodeputata del Movimento 5 Stelle. "Non ha deluso nemmeno quello tenutosi ieri pomeriggio, in fatto di eccezionalità, al contrario dei contenuti, quelli sì, continuano a deludere". L'amaro commento dell'unica rappresentante calabrese al Parlamento europeo si riferisce all'assoluto ritardo con cui si procede all'emanazione dei bandi per il Programma Operativo Regionale e per il Programma di Sviluppo Rurale 2014/2020 della Regione Calabria. "Tali ritardi - continua la Ferrara - sono rappresentativi di una gestione Regionale dei fondi comunitari del tutto inefficiente e superficiale. Non ha più senso lo scaricabarile a cui si appella Oliverio tutte le volte che qualcuno gli fa notare che la Calabria non ha ancora fatto l'atteso salto di qualità, nonostante i proclami e le conferenze stampa. Il Governatore in sede di pre-presentazione del Por, circa sei mesi fa, dichiarava di volersi collocare entro un anno tra le regioni più virtuose, ebbene, siamo arrivati ad aprile 2016 e solo tre bandi, in fase di prepubblicazione, fanno tappa sul nuovo portale dedicato alla programmazione 2014-2020. Quanto illustrato nel pomeriggio di ieri alla presenza del Direttore Generale Ue, Charlina Vitcheva, e dei dirigenti dell’Agenzia per la Coesione Territoriale è sicuramente interessante e potrebbe essere, anche se in ritardo, un buon punto di partenza affinché l'approccio ai bandi comunitari non sia più ostativo per i partecipanti, mi auguro si continui a lavorare in questa direzione.  Nello stesso modo mi auguro che la trasparenza con la quale, dicono, verranno gestiti i i bandi venga attuata anche per la gestione della sede di Rappresentanza della Regione Calabria a Bruxelles. Anche su questo tema è da registrare un grave ritardo nell'organizzazione dell'organigramma per rafforzare la capacità operativa dell’ufficio, così come ci assicurò a settembre scorso la segreteria del settore programmazione. I calabresi – conclude la Ferrara – non si impressionano con eventi di lancio ad alto impatto emotivo. Ciò di cui hanno veramente bisogno sono i risultati in termini di sviluppo e se questa è l'andatura temo che siamo ancora molto lontani da un lieto fine".

 

Fondi comunitari, Nicolò (FI): "La Calabria rischia di perdere centinaia di milioni di euro"

"L’anno istituzionale e politico è stato purtroppo chiuso in Consiglio regionale, nel corso della seduta di lunedì scorso, nel peggiore dei modi". E’ tranciante il giudizio del presidente del Gruppo di Forza Italia Alessandro Nicolò, che chiede: "Ma com’è possibile che dopo un anno di legislatura, dopo tanti proclami in direzione del rinnovamento e della discontinuità col passato e dinanzi ad una regione stremata dalla crisi più acuta dal dopoguerra, la Giunta regionale presenti un bilancio senz’anima, cieco e sordo rispetto ai bisogni della Calabria?  Nel mio intervento in Aula - aggiunge Nicolò - ho indicato, con cognizione di causa,  limiti e carenze di una manovra economica asfittica e priva di prospettiva, ma ciò che assume una gravità inaudita è il 'modus operandi', non più saltuario, ma diventato ormai consuetudine, di questa Giunta regionale che, anche quando si discute di temi centrali come il bilancio di previsione,  anziché aprirsi al confronto con le istanze politiche, le forze sociali, l’associazionismo, si chiude a riccio, salta ogni interlocuzione ed ogni audizione,  e considera il Consiglio regionale come la buca delle lettere dove infilare provvedimenti sigillati e inamovibili. Qui - sottolinea il capogruppo di Forza Italia - c’è un grave problema di democrazia, ancorché di merito dei singoli provvedimenti, su cui invito lo stesso presidente del Consiglio regionale, che dovrebbe essere garante delle prerogative dei singoli consiglieri di maggioranza e di opposizione, a fare una riflessione seria e da condividere nelle prima riunione della Conferenza dei Capigruppo. Questo modo di procedere del Governo della Regione acuisce le criticità del regionalismo calabrese, perché strozzando il dibattito e annullando confronto e partecipazione si vanifica la stessa utilità dell’Istituzione e della politica". Ancora Nicolò: "Manca tuttora, e direi quasi drammaticamente se si considera la condizione di fragilità sociale della Calabria, una visione d’insieme delle questioni economiche in campo che è il riflesso dell’assenza nel Governo della Regione di una strategia dello sviluppo calabrese. Le risorse disponibili, quelle regionali, nazionali e comunitarie, non possono più essere impiegate 'a pioggia'. Se si intende per davvero affrontare le emergenze, occorre finalizzarle allo sviluppo produttivo ed in tal senso un ruolo decisivo ha la condivisione delle scelte con tutte le istanze rappresentative della Calabria. Piuttosto che giustificare i percorsi assistenziali su cui la Giunta ancora insiste, definendo il bilancio ingessato e non discutibile, bisognerebbe che ci si dicesse qual è l’idea di sviluppo che si ha in mente per far fare alla nostra regione il salto di qualità che il mondo produttivo e le forze sociali richiedono con più che legittima insistenza. Il punto è che, così procedendo, non si va da nessuna parte. Perciò si è preoccupati anche e soprattutto per la partita dei fondi comunitari, perché sarebbe l’ennesima beffa, se ora, dopo tanti proclami ottimistici, la Calabria perdesse centinaia di milioni di euro. Le notizie che circolano sull’ipotesi che una consistente parte dei fondi comunitari 2007-2013 non giunga in Calabria per incapacità programmatoria della Regione, in particolare per ciò che concerne le risorse del Fesr (Fondo europeo per lo sviluppo regionale), sono preoccupanti e destano allarme. La Calabria, come sostengono imprenditori, sindacati ed associazioni e come documentato prestigiosi centri studi inclusi Istat e Bankitalia, è la cenerentola del Paese, una regione attraversata da emergenze sociali che la rendono la più povere d’Italia. Dinanzi a questo quadro economico e sociale, perdere risorse ingenti che andrebbero utilizzate con immediatezza per abbattere il divario Nord-Sud e colmare il deficit infrastrutturale, sarebbe imperdonabile. Così come è fondamentale, che le risorse da utilizzarsi e quelle della programmazione 2014-2020 non siano, ancora una volta, impiegate secondo logiche clientelari e di parte. Auspico quindi che la prima seduta del Consiglio regionale del 2016 sia dedicata alla gestione dei fondi comunitari e della spesa in generale. La Calabria, segnatamente i consiglieri regionali di maggioranza e di opposizione,  si attende dal presidente Oliverio due chiare rassicurazioni: a) che non si perdano  importanti risorse e ci si dica  come si sta   procedendo; b) che l’utilizzazione dei fondi comunitari non sia indirizzata ad accontentare questo e quello o ad incrementare pacchetti elettorali in vista anche dei prossimi appuntamenti per il rinnovo di varie amministrazioni comunali, ma finalmente finalizzata al rilancio dello sviluppo e dell’occupazione”. Conclude il capogruppo di Forza Italia: “Il Governo Renzi con il Masterplan per il Sud ha letteralmente preso in giro il Mezzogiorno, se ora la Calabria e le sue forze politiche non si assumono la responsabilità di cambiare approccio nei confronti della spesa pubblica, rischiamo veramente di diventare la regione più marginale, non solo del Paese ma dell’Europa". 

Recupero fondi 2007-2013, Ferrara (M5S) chiarisce: "Non è una vittoria per la Calabria"

"Sono già partiti i proclami e le bandiere della vittoria presso la cittadella regionale di Catanzaro alla notizia lanciata nei giorni scorsi e secondo la quale la Calabria avrebbe raggiunto la media nazionale (l'80%) della spesa dei fondi europei 2007-2013. Una clamorosa impennata – commenta l'eurodeputata del Movimento 5 Stelle, Laura Ferrara – in pratica, in pochi mesi, la Calabria è riuscita a spendere più di quanto fatto negli anni precedenti, eppure basta guardare al settore ambiente o trasporti per vedere che tutto è rimasto uguale a prima, ovvero all'anno zero". È ironica la Portavoce calabrese, perché "i dubbi sulle criticità che si porterà dietro questa accelerazione nella spesa, non sono pochi". "Le perplessità rimangono – spiega - perché se non fosse stato per il Movimento 5 Stelle, la Calabria questi fondi li avrebbe persi quasi certamente – rivendica la pentastellata – solo in seguito ad una nostra denuncia, venne a galla l'anomalia circa il cambio dell'autorità di gestione, cambio non comunicato alla Commissione e che avrebbe compromesso seriamente l'erogazione dei finanziamenti legati al Por 2007/2013". Ritornando alla spesa ed alla rendicondazione del Programma operativo regionale, che si dovrà concludere entro il 31 dicembre 2015, fra pochissimi giorni dunque, la Regione ha certificato una spesa che copre la quasi totalità dei due miliardi di euro a disposizione della Calabria. "A mio avviso –, riferisce la Ferrara – si è preferito inseguire un treno diretto in una direzione diversa da quella prefissata. Il Dipartimento è riuscito ad ottenere un buon risultato nella spesa solo ricorrendo ed abusando di tutte quelle operazioni di ingegneria finanziaria dirette proprio a mostrare che i fondi sono stati spesi. Operazioni consentite anche dalla Commissione, ma che nei fatti non rispettano la programmazione iniziale e non incidono sul reale sviluppo del territorio". In pratica alle Regioni in ritardo sulla spesa viene consentito di utilizzare in maniera ordinaria, strumenti invece "straordinari". Come ad esempio il Pac (Piano d'azione per la coesione), istituito nel 2011 appositamente per colmare i ritardi ancora rilevanti nell’attuazione dei Programmi Operativi e, quindi, per accelerarne l'attuazione. In breve, la quota di cofinanziamento nazionale destinata al Por viene ad essere trasferita a favore degli interventi considerati prioritari dal Pac (bypassando così il "problema" delle rigide scadenze comunitarie), invece, la quota di finanziamento comunitario, pur restando invariata in valore assoluti, assumerà un peso percentuale maggiore. Si evita così il disimpegno sia delle risorse comunitarie non utilizzate, sia di quelle di cofinanziamento nazionale e, contestualmente, si ottiene l’aumento della percentuale di pagamenti effettuati. Il tutto avviene a scadenza di termine. I conti risulteranno a posto e si dimostra di aver raggiunto i target di spesa. "L'abuso dell'utilizzo degli strumenti di ingegneria finanziaria andrà ad incidere sulla qualità e sulla tempistica degli obiettivi da raggiungere nei vari programmi - conclude Laura Ferrara –. Si canti vittoria quando il Pil calabrese si sarà avvicinato a quello di altre regioni e non perché si è riusciti a far quadrare i conti con artifici contabili".

 

Gestione regionale dei fondi comunitari sotto la lente d'ingrandimento del M5S

Continua l’operazione #fiatosulcollo del Movimento 5 Stelle in Calabria. Questa volta ad entrare nella cittadella regionale sono le eurodeputate Laura Ferrara e Rosa D’Amato che hanno inteso incontrare venerdì mattina il dirigente generale del dipartimento Programmazione ed autorità di gestione Por Fesr 2007-2013, Paolo Praticò, affiancato da altri funzionari della sua struttura. Scopo dell’incontro è mantenere alta l’attenzione sulla gestione della programmazione comunitaria, monitorare l’iter dell’acceleramento di spesa del Por 2007-2013 e capire se le criticità legate proprio alla passata programmazione saranno superate per la nuova che, da poco, ha superato l’esame della Commissione europea. "Tante le domande che abbiamo posto – dicono Ferrara e D’Amato subito dopo il colloquio – i calabresi non possono contare sulla presenza di un portavoce in Consiglio regionale, ma questo non impedisce a quelli nazionali ed europei di far visita nei dipartimenti con la lente d’ingrandimento". La riunione durata a lungo è apparsa proficua dal punto di vista del confronto . Partendo dalle numerose problematiche legate alla vecchia programmazione si è cercato di indagare se realmente si fossero messi in atto tutti quegli strumenti in grado di sanare le diverse problematiche. Dai sistemi di controllo, che sono valsi alla Calabria un blocco dei fondi di oltre tre anni, alla partecipazione del pubblico nella fase di redazione del Por. Passando per il Piano di rafforzamento amministrativo che "ci è stato garantito – affermano le parlamentari a Bruxelles – verrà ufficialmente presentato dal presidente Oliverio nei prossimi giorni. Obiettivo principale della visita era proprio la richiesta di trasparenza, chiarezza e semplificazione nell’accesso a tutte le informazioni relative al Programma operativo. Abbiamo inoltre espresso i nostri dubbi sugli strumenti di ingegneria finanziaria e concretizzato con l’incontro di ieri a Catanzaro – concludono Laura Ferrara e Rosa D’Amato – un percorso di costante controllo sulla gestione delle risorse europee. Fondi destinati allo sviluppo dei territori ma che in Calabria, così come in altre regioni d’Italia, nonostante gli interventi a pioggia, non hanno mai centrato l’obiettivo originario. Centinaia di milioni di euro letteralmente sprecati, con il beneplacito di una classe politica e dirigente complice silenziosa se non addirittura compiacente in alcuni casi".

Fondi comunitari: Oliverio fa il punto della situazione

“Quando, a metà dicembre, ci siamo insediati alla guida della Regione, abbiamo trovato una situazione disastrosa”. Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, nel corso di un dibattito sui fondi europei svoltosi nella vecchia villa comunale di Cosenza, all’interno della Festa dell’Unità. “Rispetto all’Agenda comunitaria 2014/2020 – ha spiegato il governatore - non erano stati nemmeno presentati i documenti per l’acquisizione del protocollo alla Commissione europea. A questo dato ne va aggiunto un altro, che pesa come un macigno sulle condizioni della nostra regione. Dal volume di risorse assegnato alla Calabria che, inizialmente, ammontava a circa 2 miliardi 980 milioni di euro, il governo Monti, Barca ministro, prelevò in corso d’opera circa un miliardo di euro da destinare ad un fondo di coesione nazionale, in virtù del fatto che alcune regioni erano incapaci di spendere le risorse. Dei 2 miliardi 980 milioni di euro, quindi, rimase solo un miliardo 980 milioni di euro di cui al 30 settembre era stato impegnato solo il 46-47%. Abbiamo lavorato alacremente per recuperare altre risorse e al 31 dicembre abbiamo portato quella quota al 63,7%, pari ad un miliardo e 200 milioni di euro. Anche questa quota, però, non corrisponde alla spesa effettiva delle risorse in termini di realizzazione degli obiettivi, di ricadute occupazionali e a favore delle imprese. In quei fondi impegnati, per esempio, ci sono le due metropolitane di Cosenza e Catanzaro, che incidono per circa 320 milioni di euro. Il bilancio 2007-2013 si presentava, dunque, come un vero e proprio disastro! Ci siamo rimboccati le maniche e, in questi mesi, abbiamo lavorato molto, in silenzio, per limitare al massimo il danno. Abbiamo capito – ha aggiunto Oliverio - che si potevano recuperare altre risorse e abbiamo programmato investimenti per circa 300 milioni di euro in direzione della difesa del suolo e della sistemazione idrogeologica. Abbiamo utilizzato quote delle risorse 2007/2013 per predisporre un Piano straordinario che ci ha consentito di acquistare, attraverso un investimento di trenta milioni di euro, mezzi meccanici e strumentazioni da mettere a disposizione di ‘Calabria Verde’ perché in ogni bacino potesse operare un nucleo permanente per la cura e la manutenzione delle aste fluviali. Abbiamo investito per rafforzare la Protezione Civile regionale mettendo a sua disposizione tutte le risorse umane e strumentali a nostra disposizione. Questa impostazione ci ha consentito, in occasione della recente alluvione di Rossano, di intervenire tempestivamente rispetto all’eccezionalità dell’emergenza. In tre giorni abbiamo spalato centomila metri cubi di fango e abbiamo evitato disastri che potevano insorgere all’indomani di un evento che, per fortuna, non ha mietuto vittime. Abbiamo riprogrammato, infine, risorse per affrontare una serie di problemi aperti nella vita della regione, a partire dal problema della mobilità e del sostegno alle università. Abbiamo investito con l’università della Calabria 20 milioni di euro per rinnovare tutto il sistema della pubblica illuminazione in direzione dell’energia rinnovabile e del risparmio energetico. Abbiamo lavorato e continuiamo a lavorare per recuperare e non perdere neanche un euro della programmazione 2007-2013. Contestualmente abbiamo definito la Programmazione 2014-2020. Abbiamo utilizzato le 280 osservazioni che la Commissione Europea aveva fatto alla precedente impostazione per riscrivere i documenti e per ridefinire gli obiettivi sulla base del programma che noi abbiamo presentato agli elettori per governare la Calabria. Abbiamo concentrato le risorse. Siamo passati da 280 a 100 obiettivi e abbiamo fatto scelte che corrispondono pienamente alle esigenze e ai bisogni della nostra terra. Per esempio, per quanto riguarda l’ambiente, abbiamo concentrato risorse che ci consentiranno, il giorno dopo che sarà operativo il Piano dei rifiuti, di fare i bandi per i nuovi impianti e per fare partire la raccolta differenziata spinta dei rifiuti in tutti i comuni della Calabria che saranno aiutati e monitorati con una struttura di supporto. In tal senso abbiamo definito un accordo con il Conai, abbiamo costituito una struttura di giovani tecnici presso l’assessorato all’ambiente e tutto questo lavoro sarà continuamente coordinato e verificato. Saranno premiati coloro i quali realizzeranno gli obiettivi e prima gli obiettivi si realizzeranno e più premio avranno. Tutto ciò non ci ha impedito di fronteggiare l’emergenza per tutta la durata della bella stagione. Solo nella città di Vibo e per una decina di giorni a Soverato si sono visti rifiuti per le strade a causa di alcuni contenziosi localistici. Per il resto abbiamo mantenuto e mantenuto bene. Altrettanto abbiamo fatto sulla depurazione. Sulla mobilità abbiamo riproposto i grandi progetti in una visione integrata. Abbiamo previsto investimenti consistenti sulla mobilità su ferro per quanto riguarda il rinnovamento del materiale rotabile. Siamo nella città di Cosenza. Pensate cosa potrebbe significare un efficiente servizio di trasporto su ferro per la rinascita della stazione di Vaglio Lise e quale opportunità può rappresentare per la costruzione del nuovo ospedale in questa area che è già servita da una rete infrastrutturale, che è un crocevia collegato alla Sa-Rc, a Sibari, al Tirreno, alla Sila, ecc”. “Questa programmazione – ha precisato Oliverio - è stata già oggetto di prevalutazioni positive da parte della Commissione europea. Il 31 luglio scorso, il Comitato di Sorveglianza, riunitosi a Catanzaro alla presenza dei Commissari europei, ha registrato la seguente dichiarazione da parte del rappresentante della stessa commissione europea, dottor Murgia: ‘La Calabria in questi mesi ha fatto passi da gigante’. Il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Claudio De Vincenti, nel corso di un convegno svoltosi l’altro ieri a Cosenza, ha detto: ‘Ho incontrato tre giorni fa a Bruxelles i rappresentanti della Commissione europea ed hanno espresso giudizi encomiabili per il lavoro che avete fatto’. Dopo tanto lavoro sentire queste cose fa bene all’anima. Avverto che la Calabria ha cambiato passo”.  “Martedì – ha concluso il presidente della giunta regionale - sarò a Bruxelles per inaugurare la nuova sede della Regione. Anche per questa abbiamo notevolmente abbattuto i costi, portando i fitti da 250 a 50 mila euro. Lì coglierò l’occasione per invitare la signora Cretu in Calabria a presentare il nuovo programma 2014/2020”.

Fondi comunitari: Oliverio scarica le colpe sull'ex Giunta Scopelliti

"È quasi impossibile riuscire a spendere tutti i fondi". L'ammissione è stata fatta da Mario Oliverio incontrando i sindaci presso il Palazzo della Provincia di Cosenza. Un appuntamento a cui è presente Claudio De Vincenti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Oggetto della considerazione sibillina del presidente della Regione sono le risorse comunitarie comprese nei progetti previsti dal Piano 2007-2013. Una "situazione disastrosa" che, a suo parere, rappresenta "il massimo del fallimento". Sebbene accusato di immobilismo fin dal momento in cui è sbarcato a Palazzo Alemanni, il capo dell'Esecutivo regionale nega di essere in una condizione di stallo ed anzi ha assicurato che l'impegno profuso in questa fase è tutto teso a dare una brusca accelerazione al fine di riuscire a completare l'opera di spesa prevista. Inevitabile la giustificazione di rito secondo la quale le amministrazioni precedenti sono sempre responsabili di ogni nefandezza, Oliverio si è difeso dicendo che: "I documenti erano sul tavolo, ma non erano stati nemmeno inoltrati alla Comunità europea". Difficoltà drammatiche che, tuttavia, ha garantito che non si ripeteranno in futuro perché, sono le sue parole a proposito della programmazione 2014-2020, "stiamo mettendo il treno sul binario giusto e con tempi ragionevoli porterà risultati importanti".

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