Fermati con gioielli di provenienza furtiva, deferiti due cittadini romeni

Agenti della Polizia Stradale, impegnati nello svolgimento di un posto di controllo lungo la Strada Statale 106 nel comune di Melito di Porto Salvo, hanno rivenuto alcuni gioielli che erano stati rubati tempo fa in un comune del reggino. I poliziotti sono entrati in azione allorquando hanno notato un’autovettura con targa rumena che, alla loro vista, ha cercato di eludere il possibile controllo.

La manovra, compiuta con chiaro intento di far perdere le tracce, ha insospettito i poliziotti che, immediatamente, si sono posti all’inseguimento dell’autovettura.

Dopo pochi minuti, gli operatori sono riusciti a bloccare l’auto con a bordo due cittadini romeni di 31 e 23 anni.

Nel corso della conseguente perquisizione, all’interno dell’auto, è stata rinvenuta una cospicua quantità di gioielli ed altri oggetti di incerta provenienza. Ulteriori e più accurati accertamenti hanno permesso di risalire all’identida della persona cui i monili era stati furtivamente sottratti, ovvero un uomo residente nel comune di Ardore (RC).

I due cittadini rumeni sono stati deferiti all’Autorità giudiziaria per il reato di ricettazione. Sono tutt’ora in corso le attività di indagine volte alla ricerca di eventuali complici.

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Sorpresi a rubare pedane in legno, arrestati

I carabinieri della Stazione di Taurianova hanno tratto in arresto, in flagranza, due persone accusate di furto aggravato. Si tratta di due pregiudicati del luogo, Antonio Platarioti di 53 anni e Andrea Ursida di 39 anni.

Secondo l’accusa, entrambi si sarebbero resi responsabili di furto aggravato in concorso di pedane in legno utilizzate per il trasporto di derrate alimentari che si trovavano custodite all’interno del piazzale adibito ad area carico-carico merci di un supermercato di Taurianova.

Al termine delle formalità di rito, gli arrestati sono stati associati presso i rispettivi domicili in attesa dell’udienza di convalida, su disposizione della competente autorità giudiziaria.

 

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Furto di energia elettrica, 56enne finsice in manette

I carabinieri della Stazione di Polistena hanno tratto in arresto in flagranza del reato di furto aggravato P.C., 56 anni, del luogo.

Nel corso di una perquisizione domiciliare in casa dell’uomo, già noto alle forze dell’ordine, i militari dell’Arma hanno riscontrato la presenza di un collegamento abusivo alla rete elettrica.  

Al termine delle formalità di rito, P.C. è stato associato presso il proprio domicilio in attesa del rito per direttissima, così come disposto dall’Autorità giudiziaria.

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Arrestato 23enne accusato di furto aggravato

I carabinieri della Stazione di Vibo Marina, coadiuvati dai colleghi  di Lamezia Terme, hanno tratto in arresto il 23enne Cosimo Bevilacqua.

Il giovane, già noto alle forze dell’ordine, è stato fermato a Lamezia Terme in esecuzione di un’ordinanza di misura cautelare ai domicialiari emessa dal gip presso il tribunale di Vibo Valentia.

Il ragazzo è ritenuto responsabile del reato di furto aggravato in concorso con Damiano Berlingieri, già destinatario, il 16 febbraio scorso, di un analogo provvedimento.

Una volta arrestato, Bevilacqua è stato tradotto presso il proprio domicilio dove dovrà rimanere a disposizione dell’Autorità giudiziaria.  

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Furto di energia elettrica, arrestato 40enne

Coadiuvati dai militari della Stazione di Curinga, i carabinieri del Comando stazione di Filadelfia, hanno tratto in arresto il 40enne P.M..

L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, è accusato di furto aggravato e continuato.

Nel corso di una perquisizione effettuata nell’abitazione del 40enne, grazie al supporto dei tecnici Enel, gli uomini dell’Arma, hanno riscontrato un allaccio abusivo alla rete elettrica. Dopo l'arresto, P.M. è stato sottoposto ai domiciliari.

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Ruba un decoder in un'abitazione, arrestato

I carabinieri della Stazione di Cardeto, agli ordini del maresciallo Claudio Gallerani, hanno tratto in arresto D. M di anni 23.

Il giovane, originario di Reggio Calabria, è ritenuto responsabile del reato di furto in abitazione.

Il 23enne è stato fermato dai militari nel corso di un controllo finalizzato a contrastare il fenomeno dei furti. In particolare, gli uomini dell’Arma hanno notato il ragazzo intento a liberarsi di un sacchetto. Una volta bloccato il giovane, i carabinieri hanno recuperato il sacchetto, trovandovi all’interno un decoder e due telecomandi precedentemente asportati da un’abitazione.

Espletate le formalità di rito, D.M. è stato dichiarato in arresto, mentre la refurtiva è stata restituita al legittimo proprietario.

Su disposizione della competente Autorità Giudiziaria, il 23enne è stato sottoposto agli arresti domiciliari in attesa rito direttissimo.

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Furto aggravato, giovane arrestato nel reggino

I carabinieri della Stazione di San Procopio, in provincia di Reggio Calabria, hanno tratto in arresto per il reato di furto aggravato, in esecuzione di un'ordinanza su richiesta di applicazione di misura cautelare personale emessa dal Tribunale di Palmi, il 28enne Vincenzo Scutellà, del luogo,  già noto alle forze dell’ordine.

Il provvedimento restrittivo scaturisce dalle risultanze delle attività investigative avviate dai militari dell’Arma in seguito ad un furto di attrezzi agricoli, perpetrato nel 2015, ai danni di un imprenditore agricolo di San Procopio.

L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto presso la propria abitazione dove rimarrà, in regime di arresti domiciliari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Taglia abusivamente alberi di cerro per rubarne la legna, arrestato

Dovrà rispondere di furto aggravato di legname in proprietà comunale.

Il 34enne N.C. originario di Rossano, è stato sorpreso dai militari della Stazione carabinieri forestale di Rossano in flagranza di reato mentre in località “Zagaria Cerasaro” tagliava e asportava piante di Cerro. L’area oggetto del furto ricade nel territorio comunale ed è una zona sottoposta a vincolo paesaggistico ambientale. L’uomo, tratto in arresto è stato  posto in libertà.

I militari hanno, inoltre, proceduto al sequestro di dieci quintali di legna, dati in custodia giudiziaria al Comune di Rossano proprietario dei beni,  22 piante abbattute e ritrovate sul letto di caduta e la motosega usata per il taglio. Conseguentemente l’uomo e' stato deferito per distruzione o deturpamento di bellezze naturali, opere eseguite in assenza di autorizzazione su beni paesaggistici.

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