Molestie e maltrattamenti a moglie e genitori, arrestato un 35enne

Nel pomeriggio di ieri 7 aprile 2017, a Rosarno, a conclusione di specifica attività investigativa, i Carabinieri della locale Tenenza agli ordini del S.Tenente Alfio RAPISARDA, hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misura cautelare in carcere, emessa dal Tribunale di Palmi – Ufficio Gip, nei confronti di M. G., rosarnese di 35 anni, già noto alle forze dell’ordine, poiché ritenuto responsabile dei reati di maltrattamenti in famiglia per aver ripetutamente percosso e minacciato il proprio padre M.A. di anni 57 e la madre C.N., di 55 anni, nonché la compagna convivente D.G. di anni 27.

La misura cautelare è stata adottata, in tempi assolutamente ristretti, dal GIP presso il Tribunale di Palmi a seguito della richiesta della locale Procura della Repubblica in relazione all’attività d’indagine svolta nel corso delle ultime settimane dai Carabinieri della Tenenza di Rosarno, in stretta sinergia info–investigativa con i militari della Compagnia CC di Gioia Tauro, diretta dal Tenente Gabriele LOMBARDO.

Il 22 marzo 2017 i genitori dell'uomo hanno presentato una denuncia-querela nei confronti del figlio rappresentando sin da subito ai Carabinieri un quadro di maltrattamenti familiari, consistiti in minacce e percosse continuate nei loro confronti e nei confronti della donna convivente.I Carabinieri hanno scoperto che parte dei gravissimi episodi di maltrattamenti familiari erano commessi persino davanti alla figlia minorenne, elemento questo che aggravava ancor di più la natura del reato.

Così, presentata la querela e compresa la delicatezza della situazione, i Carabinieri si sono adoperati a raccogliere in pochissimo tempo le dichiarazioni di alcune persone informate sui fatti, e tendenzialmente appartenenti alla cerchia familiare, dichiarazioni che hanno consentito in poco tempo di delineare in maniera più chiara, e quindi di rafforzare, i gravi indizi di colpevolezza per il reato di maltrattamenti in famiglia a carico dell'arrestato.

Nel corso delle indagini, inoltre, sono stati effettuati numerosi interventi da parte dei militari della Tenenza, su richiesta dei familiari, presso l’abitazione dell'uomo che, in più occasioni peraltro vicine nel tempo tra loro, sotto l’effetto di sostanze alcoliche aveva perseverato nel tenere condotte aggressive (sia fisiche che verbali) nei confronti della donna convivente e dei propri genitori.

Quindi, in virtù del forte quadro indiziario ricostruito magistralmente dai Carabinieri di Rosarno, la Procura di Palmi, che ha coordinato l’attività, non ha esitato a richiedere in poco tempo al GIP presso il Tribunale ordinario un’idonea misura cautelare al fine di prevenire e reprimere le condotte criminose dell'accusato. Il Giudice, ha accolto in toto le richieste della Procura ed ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dell'uomo ponendo così fine alle continuate e gravissime condotte aggressive nei confronti dei familiari.

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Arrestate due persone per detenzione di armi e droga

Proseguono i servizi di controllo del territorio disposti dal Comando Provinciale Carabinieri di Reggio Calabria nelle aree più sensibili della Provincia ed in modo particolare nella Piana di Gioia Tauro. Numerosi i controlli e le perquisizioni che hanno interessato il territorio della Compagnia di Gioia Tauro diretta dal Tenente Gabriele LOMBARDO che, nel weekend trascorso, al termine di un mirato servizio di polizia giudiziaria finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati in materia di sostanze stupefacenti, hanno tratto in arresto due persone di Rosarno per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

In particolare nella giornata del 25 febbraio 2017, i Carabinieri della Stazione di San Ferdinando, diretta dal Maresciallo Capo Francesco R. VADALÀ, in collaborazione con gli uomini della Tenenza di Rosarno, guidati sul posto dal Maresciallo Ordinario Marco SCHIANO, in un servizio congiunto, hanno arrestato, in flagranza di reato,I. D., di anni 59 noto alle forze di polizia ed il nipote I. I., di anni 26, poiché ritenuti responsabili del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in quanto, a seguito di una prolungata perquisizione domiciliare nella loro abitazione in C.da Bosco di Rosarno, rinvenivano nella loro disponibilità complessivamente circa 400 grammi di canapa indiana, suddivisa in diverse buste in cellophane ed abilmente occultate tra armadi e taniche custodite in un casolare ubicato nelle adiacenze dell’abitazione.

Le operazioni di perquisizione hanno consentito quindi ai militari di rinvenire non solo materiale vario per il confezionamento della sostanza stupefacente, certamente destinata ad essere immessa nel mercato della droga della Piana, ma anche ben 50 munizioni cal. 9 marca “FIOCCHI nonché un fucile cal. 12 marca “FRANCHI, il tutto illegalmente detenuto e quindi sottoposto a sequestro penale. Per la detenzione abusiva dell’arma e della munizioni è stato pertanto denunciato a piede libero all’A.G. competente I. D. del ’58.

Entrambi gli arrestati, al termine delle formalità di rito, sono stati tradotti presso le proprie abitazioni, in regime di arresti domiciliari in attesa del giudizio direttissimo disposto dall’Autorità Giudiziaria di Palmi.

 

Dall’inizio dell’anno ad oggi i Carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro hanno arrestato complessivamente 51 persone, sequestrate 10 armi da fuoco (fucili e pistole), circa 1000 munizioni di vario calibro nonché circa chilogrammo di droga.

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Controlli e perquisizioni, 3 arresti nel reggino

Continuano i servizi di controllo straordinario del territorio disposti dal Comando Compagnia Carabinieri di Gioia Tauro (Rc) diretta da Tenente Gabriele LOMBARDO, finalizzati alla repressione dei reati in genere con particolare attenzione a quelli di natura predatoria.

Nella giornata di giovedi 23 febbraio 2017, infatti, sono stati effettuati controlli e perquisizioni personali e domiciliari a tappeto in diverse aree della giurisdizione che si sono conclusi complessivamente con 1 arresto su ordine di esecuzione e 2 arresti per furto di acqua.

In particolare a San Ferdinando, i Carabinieri della locale Stazione, agli ordini del Mar. Ca. Francesco VADALÀ, in ottemperanza all’ordine di esecuzione di pena detentiva in regime di detenzione domiciliare, hanno tratto in arresto P. A., sessantatreenne del luogo, poiché riconosciuto responsabile del reato di abbandono di rifiuti commesso in San Ferdinando nell’anno 2013. L’arrestato dovrà scontare la pena residua di mesi 4 di reclusione.

Nel Comune di Candidoni (RC), invece, i Carabinieri della Stazione di Laureana di Borrello, unitamente a quelli della Stazione di Serrata, agli ordini dei rispettivi Comandanti, Mar. Ord. Savio PERROTTA e Mar. Ord. Giovanni L. SARDINA, nel corso di un’operazione congiunta, hanno tratto in arresto due soggetti del posto, B. B. F. e P. F., tutti di 43 anni, poiché resisi responsabili del reato di cui all’art. 624 e 625 c.p. (furto aggravato). In particolare i militari hanno accertato che entrambi, mediante allaccio abusivo alla rete pubblica realizzato con violenza sulle cose, rifornivano acqua alla proprie abitazioni e  relative pertinenze.

 

Quest’ultimi, al termine delle formalità di rito, sono stati tutti tradotti presso le proprie abitazioni, in regime di arresti domiciliari in attesa della celebrazione del rito direttissimo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Palmi.

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