Rifiuti abbandonati nell’ex mattatoio comunale, scatta il sequestro

I carabinieri forestale della Stazione di Oriolo (Cs) hanno posto sotto sequestro l’area dell’ex mattatoio comunale di Roseto Capo Spulico situata in località “Civita”.

In particolare, durante un controllo nell’edificio sono stati rinvenuti diversi ed eterogenei rifiuti racchiusi in sacchi di plastica e accumulati in alcuni ambienti. Inoltre, sparsi nell’area sono stati trovati circa 250 metri cubi di materiale vario, quale: plastica, vetro, carta, pneumatici usati, alluminio, resti di sfalci di potatura e un cumulo di tappeti sintetici usati per i campi da gioco. 

Per gli uomini dell’Arma forestale, lo stato dei luoghi riscontrato configura l’ipotesi di reato di gestione illecita di rifiuti. Infine, sia all’interno che all’esterno dell’edificio è stata rilevata la presenza di attrezzature, mezzi e materiale di vario genere usati dal Comune. Pertanto, al termine dell’attività, i carabinieri forestale hanno sequestrato l’area e denunciato il dipendente comunale responsabile del procedimento.

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Gestione illecita di rifiuti: Corpo Forestale dello Stato sequestra area e denuncia una persona

Gestione illecita di rifiuti e apertura di discarica abusiva. Sono i reati di cui dovrà rispondere un uomo che aveva messo su una vera e propria attività non autorizzata legata allo smaltimento di rifiuti. In particolare,in questi mesi gli uomini del Comando Stazione del Corpo Forestale dello Stato di Cosenza, a seguito di appositi servizi di monitoraggio di una zona sottoposta a vincolo paesaggistico ambientale, avrebbero accertato tale illecita attività che costituiva nel trasporto in questa area attraverso dei mezzi di sua proprietà di ingenti quantitativi di rifiuti che venivano smaltiti illecitamente in un vallone sito in un terreno anch’esso di proprietà dell’indagato, residente a Cosenza. Attraverso l’attività investigativa si è appurato, secondo gli inquirenti, che l’uomo effettuava gestione prevalente di rifiuti provenienti da attività edile di demolizione, terre, rocce da scavo, rifiuti vegetali e rifiuti domestici. Tale attività è stata effettuata senza le necessarie e propedeutiche autorizzazioni in campo ambientale, necessarie, sia per la realizzazione della discarica, sia per l’attività di gestione dei rifiuti (raccolta, trasporto e smaltimento). Durante le fasi  di indagine, per le quali si è usufruito di sistemi di videosorveglianza, si è anche accertato, sostengono gli investigatori, che, parte dei rifiuti, venivano smaltiti mediante combustione. La discarica era invece stata realizzata sul nudo suolo senza le minime misure di tutela atte ad impedire la contaminazione del suolo e le connesse ripercussioni sull'ambiente. All’interno della discarica sono stati rinvenuti  rifiuti di varia natura quali calcinacci, materiali isolanti, scarti di lavorazioni idrauliche ed elettriche, rifiuti ingombranti (frigoriferi, lavatrici, ecc...), terre e rocce da scavo, carcasse di caprini morti, rifiuti vegetali. A conclusione dell’ attività investigativa posta in essere, su richiesta del titolare dell’indagine, il sostituto procuratore della Repubblica Francesco Giuseppe Cozzolino, con il coordinamento del Procuratore della Repubblica di Cosenza, Mario Spagnuolo e del Procuratore Aggiunto Marisa Manzini,  il Giudice per le Indagini Preliminari Carpino ha emesso nei giorni scorsi il decreto di sequestro preventivo dell’area adibita a discarica e di un autocarro utilizzato per il trasporto dei rifiuti, sequestri effettuati dal personale del Corpo Forestale dello Stato di Cosenza.  

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Maltrattamenti animali, incendi boschivi, gestione illecita di rifiuti: tutte le attività del Corpo Forestale

L’anno 2015 ha visto il Corpo Forestale dello Stato impegnato, in prima linea, nel contrasto ad illeciti, amministrativi  e penali, che recano una sistematica e perniciosa aggressione al territorio ed al paesaggio agroalimentare, con ricadute non secondarie sulla qualità della vita ed, in ultima analisi, sulla salute dei cittadini. Significativi i numeri espressi dall’attività operativa espletata durante l’anno appena scorso, durante il quale il personale C.F.S., in servizio nella Regione Calabria, ha effettuato ben 1.607 controlli afferenti la corretta gestione delle  utilizzazioni boschive, con 90 comunicazioni di notizia di reato, 79 persone denunciate, 5 arrestate e 315 sanzioni amministrative rilevate, per un importo complessivo di oltre  405.000 euro. Intensa è risultata, altresì, l’attività di contrasto alla gestione illecita di rifiuti, con 1373 controlli eseguiti, che hanno portato alla redazione di 80 comunicazioni di notizia di reato, alla denuncia a piede libero di 66 persone ed all’accertamento di 87 illeciti amministrativi, cui sono conseguite sanzioni per oltre 100.000 euro. Di fondamentale importanza, per assicurare la tutela dell’ambiente nel suo complesso, è la salvaguardia delle risorse idriche. 198 sono stati i controlli eseguiti, 6 le C.N.R. redatte, con 5 soggetti denunciati e  sono state irrogate sanzioni amministrative per oltre 72.000 euro; 610 sono stati, invece, i controlli eseguiti  nell’ambito dell’attività di contrasto al consumo illegale del suolo, 59 le CNR, per un totale di 82 persone denunciate con sanzioni amministrative comminate per un totale di circa 77.000 euro. Non sono mancati i consueti controlli in tema di maltrattamento di animali, oltre 600, che hanno comportato la trasmissione all’Autorità giudiziaria di 33 CNR, 2 arresti e 69 sanzioni amministrative notificate per circa 7.000 euro. Sono stati, ancora, effettuati 444 controlli, presso allevamenti di bovini ed ovi-caprini, che hanno comportato il deferimento all’Autorità giudiziaria di 13 soggetti ed all’accertamento di 63 illeciti amministrativi; 140 sono stati i controlli sulla filiera del legno a livello intracomunitario, volti ad accertare il rispetto delle norme sulla tracciabilità e rintracciabilità del legname e, pertanto, la sua lecita provenienza.Sono stati, altresì, effettuati 152 controlli sugli effluenti di allevamento e sulle acque di vegetazione dei frantoi, che hanno portato alla denuncia a piede libero di 7 soggetti. Intensa, anche, l’attività di contrasto agli illeciti in campo agroalimentare, per un totale di 1265 controlli, di cui 60 effettuati nel settore zootecnico, 294 sulle tipicità DOP-IGP, 52 sul’agricoltura biologica e numerosi altri sul vitivinicolo, lattiero-caseario e oleario. Particolare attenzione è stata posta, inoltre, sulla corretta etichettatura e tracciabilità degli alimenti, con 224 controlli. Nel solo settore agroalimentare, sono stati accertati, in totale, circa 400 illeciti amministrativi, per oltre 230.000 euro di sanzioni. Alta è stata, anche nel corso del 2015,  l’attenzione alla tutela delle specie di flora e fauna protette, con circa 120.000 euro di sanzioni irrogate ed oltre 300 controlli effettuati, molti dei quali in aree doganali. La Convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora minacciate di estinzione, denominata in sigla C.I.T.E.S., è nata, infatti, dall'esigenza di controllare il commercio degli animali e delle piante (vivi, morti o parti e prodotti derivati), in quanto lo sfruttamento commerciale è, assieme alla distruzione degli ambienti naturali nei quali vivono, una delle principali cause dell'estinzione e rarefazione in natura di numerose specie. Nell’ambito del contrasto agli incendi boschivi, è stata effettuata la consueta attività preventiva e repressiva che ha portato all’arresto, in flagranza di reato, per incendio boschivo doloso, di tre soggetti. 17 sono state le notizie di reato contro noti e 675 contro ignoti, con 20 persone denunciate. Gli illeciti amministrativi accertati sono stati 105, con 31 persone sanzionate, per un totale di oltre 16.000 euro. All’interno del più vasto ambito dell’attività operativa espressa, in relazione ai molteplici compiti  d’istituto del Corpo Forestale dello Stato, in Calabria, nel corso dell’anno 2015, si inserisce l’attività svolta nell’ambito del c.d “Focus ndrangheta”: piano d’azione nazionale e transazionale contro al criminalità organizzata. Tale iniziativa, voluta dal Ministero dell’Interno, sotto lo stretto coordinamento delle Prefetture, vede coinvolte, in stretta sinergia, tutte le forze di polizia presenti sul territorio e mira ad affermare la presenza dello Stato ed a contrastare fenomeni criminali in settori permeati da interessi della criminalità organizzata e non. Numerosi sono stati i controlli in tema di contrasto al diffuso fenomeno del “caporalato”, in tema di illecita attività di smaltimento dei rifiuti e, più generale, in materia ambientale, con un’attività particolarmente intensa nel contrasto ai tagli boschivi illeciti ed all’abusivismo edilizio.Sono stati effettuati, nell’ambito del solo “Focus ndrangheta”, 1315 servizi per un totale di 7630 persone controllate, di cui 172 deferite all’Autorità giudiziaria e 4 arrestate. 126 sono stati i sequestri penali e 56 quelli amministrativi. Sono stati accertati 519 illeciti amministrativi ed ulteriori 162 relativi ad illeciti del Codice della Strada; 1773 i veicoli controllati, 8 controlli domiciliari effettuati e 45 perquisizioni e 1156 pattuglie impiegate. Degni di rilievo sono, altresì, gli oltre 1100 controlli effettuati nell’ambito della Campagna Goletta Verde, a tutela dell’ecosistema marino, in tema di abusivismo edilizio costiero e su aree demaniali, inquinamento e scarichi fognari illegali, pesca di frodo e normativa da diporto, con 34 soggetti denunciati a piede libero e 37 sequestri penali.

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