Armato di un coltello litiga in un bar: lo bloccano i Carabinieri

E' accusato di minaccia grave e porto di strumenti atti ad offendere un uomo di 52 anni che i Carabinieri hanno denunciato in seguito a quanto accaduto nella serata di ieri all'interno di un bar di Gioiosa Ionica, in provincia di Reggio Calabria. Una segnalazione telefonica al 112 ha informato i militari dell'Arma che dentro l'esercizio commerciale era presente un soggetto che, armato di coltello, rivolgeva pesanti minacce agli avventori nel contesto di un litigio scoppiato per ragioni banali. Giunti sul posto, i rappresentanti delle forze dell'ordine hanno identificato e bloccato  l'individuo il quale, nel frattempo, aveva gettato il coltello in un corso d'acqua. 

 

 

I Carabinieri hanno trovato armi e munizioni in un ovile

I Carabinieri hanno scoperto armi e proiettili all'interno di tubi rivestiti in plastica dentro un ovile in località Camerapuso a Gioiosa Ionica, in provincia di Reggio Calabria. Scoperti 360 cartucce di vario calibro, tre fucili calibro 12, un fucile mitragliatore belga marca "Herlast Belgique" al quale era stata tolta la matricola e mozzata la canna. L'intero arsenale sarà ora sottoposto a minuziosi controlli da parte degli specialisti del Raggruppamento Investigazioni Scientifiche per accertarne l'eventuale impiego in azioni criminali. 

 

Denunciati i responsabili di un circolo privato trasformato in night club

Il presidente ed il vicepresidente di un noto circolo privato sono stati denunciati all'esito di una serie di accertamenti compiuti eseguiti dai carabinieri della Stazione di Gioiosa Ionica, del Nucleo antisofisticazioni e sanità, del Nucleo Ispettorato del lavoro di Reggio Calabria e del Nucleo Cinofili di Vibo Valentia. Sulla base di quanto appurato dai militari dell'Arma, all'interno dell'esercizio commerciale di Gioiosa Ionica, trasformato in locale notturno, erano somministrati cibo e drink in assenza di qualsivoglia licenza. Erano state, peraltro, installate telecamere di sorveglianza, anche in questo caso senza autorizzazione. La presenza di lavoratori in nero, infine, ha indotto gli investigatori ad elevare multe ai responsabili.  

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Controlli dei Carabinieri: un arresto per truffa, una denuncia per guida senza patente

Un uomo di 30 anni è stato arrestato dai Carabinieri che hanno eseguito un provvedimento firmato dalla Procura della Repubblica di Palmi. Giudicato responsabile di truffa aggravata in concorso, A.M., di Gioiosa Ionica, è stato accompagnato nel carcere di Locri. Deve espiare una pena residua di un anno e sei mesi di reclusione. Nell'ambito del medesimo servizio, allestito nel contesto del cosiddetto "Focus 'ndrangheta", è scattata la denuncia nei confronti di un sidernese di 42 anni che stava guidando u'automobile pur non avendo mai conseguito la patente. 

Controlli dei Carabinieri: denunciate due persone, trovate 60 munizioni

Nell'ambito dei servizi predisposti per dare attuazione al "Focus 'ndrangheta", due individui sono stati denunciati dai Carabinieri della Compagnia di Roccella Ionica. Nel primo caso, un uomo di 44 anni, di Gioiosa Ionica, deteneva un coltello lungo quasi diciotto centimetri. L'arma era custodita nel cruscotto dell'automobile di sua proprietà. Nella seconda circostanza, un ragazzo di 19 anni, di Grotteria, è stato beccato mentre, pur non avendo conseguito la patente, stava guidando uno scooter. Nel contesto della medesima attività di controllo del territorio, i militari dell'Arma, supportati da unità cinofile del Gruppo Finanza di Locri, hanno scoperto in un casolare diroccato quasi sessanta proiettili da caccia calibro 60. 

 

 

Aveva in casa armi, ordigni esplosivi e droga: in manette un 39enne

Perquisendo la sua abitazione, i Carabinieri hanno trovato armi comuni, armi da guerra, materiale esplosivo e droga. E' con queste accuse che i militari della Compagnia di Roccella Ionica, coadiuvati dai colleghi dello Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria, hanno notificato il provvedimento di fermo di indiziato di delitto al 39enne Giuseppe Coluccio. Controllando il suo domicilio a Gioiosa Ionica nel contesto del cosiddetto "Focus 'ndrangheta" condotto nell'intera vallata del Torbido, gli uomini in divisa hanno individuato 1000 munizioni di differente calibro, cinque fucili da caccia, tre pistole di diverso calibro, di cui due risultate rubate ed una detenuta clandestinamente, una pistola semiautomatica calibro 9, mitragliette "VZ 61 Scorpion" e "Imi Uzi" calibro 7,65, 50 cartucce, tre bombe realizzate artigianalmente e pesanti complessivamente 1,330 chilogrammi e, custodite all'interno di piccole buste di cellophane, 400 grammi di marijuana, 100 grammi di cocaina e 15 grammi  di hashish, oltre a diversi bilancini di precisione. 

"Intollerabile che la 'ndrangheta continui ad imperversare con questa intensità"

Il vice presidente del Consiglio regionale Francesco D’Agostino ha inviato, questa mattina, una lettera al sindaco di Gioiosa Jonica Salvatore Fuda in vista del Consiglio comunale che si terrà oggi pomeriggio in merito agli ultimi atti intimidatori subiti dal primo cittadino gioiosano.  "Quanto accaduto  - scrive D’Agostino nella missiva - è un segnale preoccupante che non deve lasciare indifferente nessuno. Perché, lo ribadisco ancora una volta, non è più tollerabile che la 'ndrangheta continui ad imperversare con tale intensità nella vita quotidiana della nostra terra. In tal senso, porgo senza esitazione la mia vicinanza e il mio sostegno al sindaco, al Consiglio comunale gioiosano, alla comunità cittadina ed a tutti gli amministratori calabresi intimiditi che lottano, giorno dopo giorno, per affermare la logica positiva della crescita economica, morale, sociale e culturale nel solco della legalità". "A Gioiosa Jonica, e ovunque la giustizia e la democrazia vengano messe in discussione da forze oscure – prosegue D’Agostino - le Istituzioni devono essere presenti concretamente, accanto a chi si batte per il cambiamento. Una presenza che va al di là dei momenti simbolici, ma si traduce in atti capaci di sostenere con vigore le politiche urgenti per la crescita della Regione e dei suoi territori. Le intimidazioni agli amministratori locali sono una piaga che la Calabria vive con costanza allarmante. È arrivato il momento di dire basta! Episodi come quelli accaduti a Gioiosa Jonica, per ultimo l’incendio di due automezzi comunali, vanno condannati senza se e senza ma. La condanna però, da sola, non basta". Per il vice presidente: "l’auspicio è che la giustizia getti luce al più presto su questi fatti. E, in questo senso, la fiducia nel lavoro prezioso delle forze dell’ordine è massima. Ma ritengo anche che la politica debba fare la sua parte, dimostrandosi coesa e pronta a sostenere, con uno sforzo comune, tutti quei percorsi di crescita, sviluppo e legalità che provengono dal basso. A Gioiosa Jonica il sindaco Salvatore Fuda ha tracciato un percorso che punta al cambiamento e alla crescita della comunità, ponendosi oltre l’immagine di una Locride senza speranza. Il mio personale invito che gli rivolgo è quello di andare avanti con coraggio. Le logiche perverse non dovranno prevalere. Sono certo che le Istituzioni, a partire dal Consiglio regionale della Calabria, sapranno supportare concretamente questo percorso accanto agli organi democratici e alle forze positive del territorio che operano incessanti per un futuro diverso e migliore".

 

Intimidazioni, convocato un Consiglio comunale straordinario a Gioiosa Ionica

La presidente del Consiglio comunale di Gioiosa Ionica Laura Crimeni ha convocato per giovedì 7 gennaio, alle ore 18.30, una seduta straordinaria del civico consesso, alla quale sono stati invitati anche i consiglieri regionali, per discutere e deliberare su un unico punto all’ordine del giorno: “Incendio doloso autocompattatori Rsu – Discussione e determinazioni”. Quello delle intimidazioni è infatti uno dei temi urgenti che devono essere affrontati nei Comuni calabresi: l’obiettivo è quello di adottare efficaci misure per contrastare la criminalità.

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