Scioglimento Asp di Reggio Calabria per infiltrazioni mafiose, Ferrara (M5s):"Ora si lavori per restituire il diritto alla salute dei calabresi”

«Lo scioglimento per infiltrazioni mafiose e il relativo commissariamento dell'Asp di Reggio Calabria è un provvedimento che si aspettava già da giorni».

L'eurodeputata Laura Ferrara commenta a caldo la decisione dello scioglimento dell'Asp di Reggio Calabria da parte del Consiglio dei Ministri.

«Il Ministro Giulia Grillo, nella sua visita di qualche giorno fa, aveva lasciato intendere che da tempo si stava lavorando in sinergia anche con altri Ministeri e fra questi proprio quello dell'Interno, sulle tantissime problematiche relativa ad una cattiva gestione della sanità calabrese. Quella di Reggio Calabria – continua la Ferrara - è un'azienda sanitaria provinciale che registra perdite per centinaia di milioni di euro a fronte dei tantissimi debiti, il servizio sanitario risulta essere decisamente carente e alcuni presidi ospedalieri, come abbiamo avuto modo di conoscere ancora meglio nelle settimane scorse, sono fatiscenti e non rispondono in maniera adeguata alle esigenze dell'utenza. Da calabrese – conclude - mi auguro che questa attenzione così alta da parte del Governo sulla nostra sanità possa restituire, una volta per tutte, ai calabresi il diritto a curarsi e farlo in sicurezza, ed agli operatori sanitari la garanzia di lavorare in un  ambiente in cui si possa respirare finalmente aria di legalità».

Calabria, due consigli comunali sciolti per infiltrazioni mafiose

"Il Consiglio dei Ministri, in esito ad approfonditi accertamenti dai quali sono emerse forme di ingerenza da parte della criminalità organizzata che espongono l’amministrazione a pressanti condizionamenti e ne compromettono il buon andamento, su proposta del Ministro dell’interno Matteo Salvini, ha deliberato lo scioglimento dei Consigli comunali di Crucoli e Casabona, entrambi in provincia di Crotone".

È quanto si legge in un comunicato stampa del Consiglio dei ministri.

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Sciolto per mafia il comune di Tropea

Su proposta del ministro dell'Interno Angelino Alfano, il Consiglio dei ministri ha sciolto per infiltrazioni mafiose il comune di Tropea. L'accesso agli atti, da cui è scaturito lo scioglimento degli organismi di gestione dell'ente, era stato disposto il 22 ottobre del 2015, su proposta dell'allora prefetto di Vibo Valentia, Giovanni Bruno. Conclusa il 22 aprile scorso, l'attività ispettiva era stata avviata a causa del sospetto che ci potessero essere possibili infiltrazioni della criminalità organizzata nella gestione dell'ente guidato dal sindaco Giuseppe Rodolico, eletto con una lista civica.

 

Presunte infiltrazioni mafiose, a Nicotera arriva la commissione d’accesso

Anche il Comune di Nicotera, guidato dal sindaco Francesco Pagano, dovrà passare sotto la lente d’ingrandimento della commissione d’accesso. Quest’ultima (costituita dal capo di Gabinetto della Prefettura Roberto Micucci, dal comandante della Compagnia di Tropea Francesco Manzone e dal dirigente della Questura Ettore Cecere) si insedierà nei prossimi giorni. L’attuale maggioranza, composta da esponenti di diverse aree politiche, era uscita vincitrice dal confronto elettorale del 29 ottobre 2012. Ancora una volta la cittadina tirrenica finisce nella bufera: nel 2005 e nel 2010 aveva vissuto lo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose.

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