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"La fallimentare Giunta Falcomatà è direttamente coinvolta nello scandalo Parco Caserta"

"Come volevasi dimostrare, il Parco Caserta, unico polmone verde esistente nel centro urbano della città, è, da qualche giorno, un movimentato cantiere privato caratterizzato dalla presenza di un’enorme mole di mezzi e maestranze impegnate in frenetiche attività lavorative". Parole di Ivan Tripodi, Segretrio cittadino del PdCI di Reggio Calabria. "Con amarezza e delusione, dobbiamo registrare che i lavori in questione non sono finalizzati ad interventi pubblici di manutenzione o abbellimento decisi dall’Amministrazione comunale, bensì sono relativi alla realizzazione di opere che - accusa il rappresentante del PdCI - hanno come unico committente un privato cittadino divenuto, nelle scorse settimane, proprietario di una porzione del Parco Caserta. Infatti, come noto, l’Amministrazione Falcomatà, nel corso dell’anno 2015, ha ignominiosamente deliberato, sia in giunta che in Consiglio comunale, la dismissione di un numero infinito di beni di proprietà comunale fra i quali vi erano interi pezzi di un inestimabile Bene Comune qual è, appunto, il Parco Caserta: una decisione assurda, inconcepibile e difficilmente giustificabile. Ma, come se non bastasse, il danno permanente nei confronti della città e dei reggini si è concretizzato esattamente il 26 gennaio scorso; infatti, in quella data, il Comune di Reggio si presentò da un notaio per formalizzare la vendita di una porzione del Parco, vale a dire, udite udite, solo dopo quattro giorni lavorativi successivi alla nostra denuncia pubblica che fece esplodere la vicenda nella sua dirompente virulenza". "Nelle more, bisogna rammentare - rimarca l'esponente comunista - che nel mentre l’assessore comunale Zimbalatti detto Zimba, dopo averci offeso e dileggiato per esserci permessi di aver 'disturbato i manovratori', accusava la Giunta Scopelliti e i Commissari quali responsabili del disegno di alienazione del Parco Caserta, letteralmente dopo poche ore l’Amministrazione comunale ha proceduto alla formale vendita del bene. Nonostante l’evidenza incontrovertibile e inoppugnabile dei fatti e dei documenti specifici, il sindaco Falcomatà ha tentato una sterile e arrogante difesa negando platealmente le palesi e dirette responsabilità della sua Giunta. Lo stesso sindaco si impegnò a cassare dai beni alienabili le ulteriori particelle relative al Parco Caserta, nonché, come se si trattasse di fatti remoti, ad effettuare verifiche su quanto accaduto appena qualche settimana precedente. Ovviamente, con buona pace dei reggini, non è successo nulla, niente di niente: l’unico fatto concreto è rappresentato dall’apertura del cantiere e dai lavori che il privato sta svolgendo in una parte di Parco Caserta. Pertanto, nonostante i furbeschi, quanto inutili, tentativi di derubricare o di far cadere nel dimenticatoio l’affaire-Parco Caserta, l’apertura del cantiere nel Parco riapre prepotentemente una questione che ferisce e tocca la sensibilità di tutti i reggini, al di là di qualsiasi sensibilità politica o ideologica.  Infatti, si tratta di una vicenda che rappresenta un pesantissimo nervo scoperto che coinvolge direttamente e senza alibi la fallimentare Giunta Falcomatà. Prima di riprendere pubblicamente la scottante questione legata all’esecuzione dei lavori nel Parco Caserta da parte di un privato, abbiamo volutamente atteso qualche giorno al fine di dimostrare e certificare formalmente l’altissimo livello di omertà  e complicità rappresentato dal vergognoso silenzio tombale di tutte le forze politiche cittadine e di tutti i consiglieri comunali che, guarda caso, si sono ben guardati dall’assumere iniziative su questo delicatissimo caso". "Da parte nostra - garantisce Tripodi - non ci fermeremo e proseguiremo, a tutti i livelli, nessuno escluso, la nostra battaglia di civiltà per difendere il Bene Comune e, quindi, il Parco Caserta distrutto, venduto e violentato da inaudite scelte amministrative assunte contro il semplice buon senso".   

 

Lavoratori Idrorhegion licenziati. "Le carte inchiodano pesantemente la Giunta Falcomatà"

"Il sindaco Falcomatà e la sua Giunta dimostrano, ogni giorno che passa, la loro assoluta inadeguatezza e incapacità amministrativa con la pesante aggravante costituita dal becero, quanto inutile e puerile, tentativo di prendere letteralmente in giro i cittadini reggini". E' un infinito, e francamente stucchevole quanto inoppugnabile, stillicidio di accuse, contestazioni fondate e critiche giustificate, quello che segna il percorso segnato da una buccia di banana dietro l'altra su cui scivola ad ogni passo l'Amministrazione guidata da Giuseppe Falcomatà. Su di essa piovono quotidianamente strali da destra e da sinistra: un fuoco di fila che farà fatica ad arrestarsi senza un significativo cambio di marcia, nei metodi e nei "protagonisti". "L’ultimo tentativo in questione -rilevano Ivan Tripodi e Lorenzo Fascì, rispettivamente Segretario cittadino e Segretario provinciale del PCdI - è stato portato avanti dall’assessore comunale al Bilancio Armando Neri, fedelissimo sodale di Falcomatà, il quale, evidentemente, pensando di parlare agli stupidi e agli stolti ha provato ad allontanare dall’Amministrazione comunale qualsiasi responsabilità nella vicenda del drammatico licenziamento in tronco, dopo appena qualche giorno di lavoro, subito da ben 43 lavoratori assunti  dall’Idrorhegion per un misero contratto di soli 15 giorni lavorativi finalizzato a svolgere la lettura straordinaria dei contatori idrici delle utenze cittadine. Purtroppo, come è ovvio, le bugie hanno le gambe corte, anzi cortissime. Al di là della naturale indignazione e della profonda solidarietà che esprimiamo ai 43 lavoratori e alle loro famiglie, anche in questa circostanza - rivelano i due esponenti comunisti, forti della documentazione acquisita - siamo in possesso delle carte e dei documenti che, in maniera chiara e incontrovertibile, smentiscono clamorosamente l’assessore Neri e inchiodano pesantemente l’Amministrazione Falcomatà alla cinica, precisa e inspiegabile responsabilità di avere, nei fatti, deciso il brusco licenziamento dei suddetti incolpevoli lavoratori dell’Idrorhegion. Infatti, il contratto di assunzione firmato dai lavoratori, datato 4 marzo 2016, nella parte relativa alla durata del rapporto di lavoro recita, udite udite, testualmente: 'Tempo determinato, finalizzato alla lettura straordinaria dei contatori idrici come da richiesta del Comune di Reggio Calabria cristallizzato nell’accordo sindacale del 02.03.2016…'.  Anche se queste frasi, scritte in un atto formale, sono abbondantemente sufficienti per sbugiardare l’assessore Neri e smentire la fallimentare Giunta Falcomatà, non ci fermiamo solo a questo. Dobbiamo, ancora, aggiungere e riportare quanto la società Idrorhegion ha formalmente comunicato ai lavoratori nella giornata odierna. Infatti, quest’oggi i singoli 43 lavoratori hanno ricevuto una  raccomandata a mano, avente per oggetto 'Licenziamento per motivo oggettivo', nella quale la società Idrorhegion testualmente scrive: 'Con la presente, Le comunichiamo la decisione dell’Azienda di procedere alla risoluzione del rapporto di lavoro per ragioni di carattere oggettivo. Il Comune di Reggio Calabria, dopo avere inizialmente richiesto alla società Idrorhegion di procedere alla lettura straordinaria dei contatori dei consumi idrici installati presso le singole utenze, ha imprevedibilmente interrotto tale affidamento rendendo impossibile la prosecuzione di ogni attività. Di conseguenza, siamo costretti, nostro malgrado, a risolvere il rapporto di lavoro con Lei in atto, per giustificato motivo oggettivo'. Insomma, vi è ben poco da aggiungere! Certamente, un pesante interrogativo è sorto nella testa dei lavoratori: è possibile che qualcuno pretendeva di indicare in maniera clientelare l’elenco dei lavoratori da assumere e, non ottenendo questa vergognosa facoltà, si è vendicato revocando l’incarico alla Idrorhegion?  Si tratta di un interrogativo serio e concreto poiché, oggettivamente, non abbiamo visto la stessa attenzione dell’Amministrazione Falcomatà riguardo, per esempio, le misteriose assunzioni che, alla faccia del bando scaduto e dimenticato da quasi un anno, vengono effettuate dall’AVR, sulle quali, da mesi, chiediamo inutilmente notizie a nome di migliaia e miglia di reggini illusi e presi in giro. Ma, ormai, i fatti parlano chiaro e i reggini lo affermano unanimemente: altro che Svolta e discontinuità; il sindaco Falcomatà e la sua Giunta sono - è il giudizio che sta diventando tristemente unanime - assolutamente inadeguati e hanno tragicamente fallito per manifesta incapacità amministrativa!"  

"La fusione di Recasi e Reges è l'ennesimo tradimento da parte dell'inadeguata Giunta Falcomatà"

"La formale decisione assunta dall’Amministrazione comunale di Reggio Calabria di costituire, attraverso la fusione di REGES e RECASI, l’ennesimo nuovo carrozzone societario che gestirà i tributi e i servizi informatici cittadini rappresenta inequivocabilmente - secondo Ivan Tripodi, Segretqrio cittadino del PCdI - l’ennesimo pesante tradimento dei formali impegni che il sindaco Giuseppe Falcomatà aveva pubblicamente assunto durante la campagna elettorale. Infatti, come noto, il sindaco aveva reiteratamente dichiarato di voler chiudere le società miste in maniera tale da mandare definitivamente in soffitta la triste e vergognosa stagione del 'modello Reggio' che tanti danni ha prodotto a Reggio e ai reggini. Invece, incredibilmente, in modo assurdo e ingiustificabile, la Giunta Falcomatà ha addirittura pagato fior di quattrini della collettività per acquistare le quote del socio privato della REGES che, così, oggi è interamente diventata di proprietà comunale. Una scelta assurda che non ha alcuna logica economico-finanziaria. Ma, in questa triste vicenda, nulla è accaduto per caso". "In tal senso, ricordiamo che la Giunta Falcomatà, già nei mesi scorsi, aveva vergognosamente prorogato - argomenta l'esponente comunista - il decennale contratto di servizio-capestro della REGES, scaduto ad ottobre, provocando un’altra enorme ferita all’incolpevole collettività massacrata dal sistema utilizzato dalla REGES. Quel contratto di servizio, avallato e fatto proprio, quindi, anche dal sindaco Falcomatà e dalla sua deludente amministrazione, prevede aggi e commissioni stratosferici, a favore della REGES e a scapito dei tartassati contribuenti, pari a oltre il 22%, quindi decisamente fuori da ogni logica di mercato: sarebbe opportuno un autorevole 'approfondimento' anche da parte della Corte dei Conti che, ovviamente, sarà dettagliatamente informata della questione. Inoltre, proprio sulla REGES la Giunta Falcomatà ha raggiunto la sua apoteosi di incoerenza amministrativa evidenziando un’assoluta mancanza di qualsivoglia concreto elemento di svolta o di discontinuità. Infatti, qualche mese fa è stato confermato nel CdA della REGES, con l’incarico di consigliere delegato, il dott. Serafino Nucera, presidente uscente della stessa, nonché ex presidente della RECASI ed ex consigliere della Leonia sempre nominato dalle giunte di centrodestra di Scopelliti prima e di Arena poi; il soggetto in questione, fra l’altro, costerà alla collettività ben 25.000 euro l’anno quale lauta indennità per la carica assegnatagli dal sindaco Falcomatà che in questo caso si è rivelato anche riciclatore degli uomini della destra reggina. Tutta questa vicenda segnala, con sempre maggiore e palese chiarezza, l’inconsistenza amministrativa della giunta Falcomatà che si dimostra lontana dalle reali esigenze della città. Invece, di mantenere in vita la REGES si doveva ritornare alla gestione diretta, da parte del comune di Reggio, di tutti i servizi tributari, informatici e non solo, in maniera da tagliare l’aggio di oltre il 22%, regalato alla REGES, che in questi anni è costato lacrime e sangue agli incolpevoli cittadini reggini. Tutto ciò poteva portare ad una forte e tangibile riduzione delle tasse e dei tributi che stanno letteralmente strozzando i cittadini. Tasse e tributi salatissimi a fronte di servizi carenti o, nel caso dell’acqua, assolutamente e vergognosamente inesistenti"." Ecco perché la Giunta Falcomatà - spiega infine Ivan Tripodi - è assolutamente inadatta e inadeguata per gestire e guidare una città al collasso, condizione nella quale oggi, purtroppo, drammaticamente si trova Reggio Calabria".

 

"Indecente il silenzio di Oliverio e Falcomatà sulle nefandezze di Renzi"

"L’ineccepibile e circostanziata denuncia del presidente dell’ANCE Calabria, Francesco Berna, relativa al nuovo scippo perpetrato dal governo Renzi nei confronti dei calabresi attraverso il taglio secco dell’enorme importo di 6 miliardi di euro, precedentemente destinati ad indispensabili lavori da effettuarsi sulla sempre incompiuta A3 Sa-Rc e sulla SS 106, la famigerata strada della morte che miete nuove vittime giorno dopo giorno, rappresenta - secondo Ivan Tripodi, Segretario cittadino del PCdI a Reggio Calabria - l’ennesima incontrovertibile certificazione di un vero e proprio vergognoso odio anti-meridionalista che caratterizza l’azione del governo nazionale espressione del PD. I fatti lasciano poco spazio alle interpretazioni o alle chiacchiere inutili poiché la realtà degli atti parlamentari e delle decisioni ministeriali consegna alla Calabria e ai calabresi questo 'regalo' confezionato con il silenzio e la complicità dei tantissimi ascari che, pur essendo calabresi, avallano servilmente tutte le nefandezze del Governo Renzi. Infatti, è letteralmente offensivo e insultante, nei confronti del popolo calabrese, l’assordante e indecente silenzio che su questa gravissima vicenda hanno assunto la fallimentare Giunta Oliverio, la deludente amministrazione comunale reggina guidata da Falcomatà, nonché tutta la deputazione nazionale e regionale del PD fino ad arrivare all’ultimo circolo di quel partito: tutti muti e servilmente supini nell’accettare senza il benché minimo spirito critico le nefandezze politiche assunte dal governo Renzi a danno della Calabria e dei calabresi". "Si evidenzia - insiste l'esponente comunista - una totale e assoluta inconsistenza politica di soggetti che dimostrano di non avere a cuore le sorti del futuro sociale, economico e infrastrutturale del nostro territorio poiché sono impegnati ad ubbidire al padroncino di turno. In tal senso, vi è una ulteriore barbarie poiché, a nostro avviso, è inammissibile tacere, per esempio, sullo scippo dei fondi destinati alla SS 106, una strada che proprio in queste ore è stata teatro dell’ennesimo incidente nel quale hanno perso la vita due giovanissimi.  Riguardo a quanto tragicamente accade giornalmente sulla SS 106 vi sono evidenti responsabilità politiche e morali che investono direttamente, con nomi e cognomi ben precisi, i vertici del Paese sui quali sarebbe ora che qualcuno vada a chiedere il conto". "La sciatteria - è il duro giudizio di Ivan Tripodi - non può essere accettata, pertanto, è necessario evidenziare, a tutti i livelli, i gravissimi ed incalcolabili danni che siamo costretti a subire a causa delle scelte del Governo Renzi, sostenute ed avallate asetticamente dal PD, che, ancora una volta, si dimostra nemico dei calabresi e massacratore della Calabria".

 

"Sportello Sociale dei Tributi vergognoso strumento succhiasangue della Giunta Falcomatà"

"Con enorme stupore e incredulità, abbiamo appreso - dichiara Ivan Tripodi, Segretario cittadino del PCdI - che, qualche giorno fa, la Giunta Falcomatà, in collaborazione con la REGES, ha inaugurato, a Mosorrofa, lo 'Sportello Sociale dei Tributi'. Tenuto conto della palese impopolarità, nonché inopportunità, della scelta in questione, pensavamo, in perfetta buonafede, si trattasse di uno scherzo di pessimo gusto. Invece, con profonda e giustificata indignazione, dobbiamo tristemente prendere atto che la Giunta Falcomatà, - al posto di pensare alla costruzione e all’inaugurazione di parchi giochi per bambini, di centri di aggregazione sociale per gli anziani, di strutture volte ad ospitare le ragazze e i ragazzi che desiderano associarsi o di luoghi finalizzati alla solidarietà tra e per i cittadini – preferisce, incredibilmente, investire risorse per realizzare strutture che hanno solo il compito di incassare tasse e tributi attraverso la vessazione dei cittadini.  Si scrive 'Sportello Sociale dei Tributi', ma si tratta, nei fatti, di un vergognoso strumento 'succhiasangue' che servirà a massacrare e tartassare ulteriormente i reggini che, come noto, sono i cittadini con la pressione tributaria più alta di tutta Italia; addirittura, secondo le statistiche ufficiali pubblicate qualche settimana fa, la Giunta Falcomatà avrebbe pesantemente aumentato gli odiosi balzelli comunali". "Una pressione tributaria - ricorda l'esponente comunista - che a Reggio è ancor più aggravata a causa delle commissioni e degli aggi stratosferici, pari a oltre il 20%, incassati dalla REGES per effetto di un contratto di servizio-capestro scaduto a ottobre, ma vergognosamente prorogato dal sindaco Falcomatà. La REGES è la società mista che il sindaco Falcomatà, commettendo un gravissimo voltafaccia politico, nel prorogarne il contratto di servizio, ha deciso di mantenere in vita nonostante, durante la campagna elettorale del 2014, avesse assunto il pubblico e solenne impegno  della definitiva chiusura. Evidentemente le parole non hanno alcun senso e nessun peso… Da parte nostra restiamo convinti del fatto che la REGES rappresenti uno dei mali della città. Anzi, a nostro avviso, è la nemica giurata degli incolpevoli reggini". "Proprio per questo, continuiamo a dare sostegno concreto ai cittadini attraverso il nostro 'Pronto Soccorso Legale' (tutti i venerdì dalle ore 17 presso i locali della Federazione del PCdI siti in Via Sbarre Centrali Trav. V^,33) e ribadiamo con forza - insiste Ivan Tripodi - che la chiusura della REGES rappresenta un dovere morale da compiere nei confronti dei pluri-tartassati cittadini di Reggio". 

 

Parco Botteghelle degradato, Tripodi: "Giunta Falcomatà infrange anche le speranze dei bambini"

"I reggini ricordano nitidamente che la Giunta Falcomatà aveva assunto precisi e incontrovertibili impegni riguardo una indispensabile attenzione nei confronti dei bimbi della nostra città; si era, addirittura, propagandata la creazione di un modello amministrativo caratterizzato da una visione a misura e a favore dei bambini". Ivan Tripodi, Segretario cittadino del PCdI di Reggio Calabria, parte da questa considerazione di carattere generale per concentrarsi sull'inqualificabile degrado che regna al Parco Botteghelle. "Il sindaco - rammenta l'esponente comunista - aveva pubblicamente strombazzato e promesso il recupero, il risanamento e la creazione di appositi parchi gioco e aree ludiche per dimostrare concreta attenzione nei confronti dei bimbi della nostra città (e quindi delle famiglie reggine) che, come noto, non hanno spazi o villette degne di tale nome. Purtroppo, anche le promesse che riguardano i bambini si sono miseramente infrante nel vuoto assoluto rivelandosi classiche promesse da marinaio poiché nulla di quanto promesso e propagandato è stato realizzato. In tal senso, un gruppo di genitori ci ha segnalato il livello di profondo degrado e sporcizia, nonché di vera e propria pericolosità nel quale versa il Parco giochi per bambini Botteghelle: un piccolo polmone verde che si trova tra l’omonimo Piazzale e il Viale Calabria. La Giunta Falcomatà, nonostante le reiterate proteste di genitori indignati per l’abbandono del Parco Botteghelle, fa finta di nulla e scarica su altri le sue palesi ed inequivocabili responsabilità. Viene utilizzato l’alibi, fortemente spuntato, costituito dalla decisione di aver dato, pochissimo tempo fa, il Parco in 'adozione' ad una onlus seriamente impegnata nel sociale. E’ del tutto evidente che l’encomiabile scelta di 'adottare' il Parco Botteghelle assunta dalla onlus in questione non può assolutamente rappresentare motivo di deresponsabilizzazione e menefreghismo da parte dell’Amministrazione comunale".  Infatti, si parla - evidenza il rappresentante del PCdI - di un Parco di grandi dimensioni e non di un piccolo giardinetto o una minuscola aiuola che, di conseguenza, necessita di una presenza attiva e costante dell’amministrazione comunale. Pertanto, è francamente inaccettabile l’atteggiamento lassista e pilatesco portato avanti dalla giunta Falcomatà che, abbandonando il Parco Botteghelle, dimostra con i fatti di non avere assolutamente a cuore il Bene Comune. Nei giorni scorsi abbiamo voluto verificare di persona la drammatica situazione del Parco Botteghelle, nella quale centinaia di bimbi sono costretti a convivere. Le erbacce raggiungono altezze stratosferiche ed in alcuni punti sommergono, addirittura, le panchine;  alcune strutture in legno sono pericolosamente danneggiate e vi sono frammenti di legno sporgenti che rischiano di provocare seri danni ai piccoli. Ma non è finita: vi è un sedicente laghetto costituito da putrida acqua stagnante nel quale al posto di pesci rossi e fauna acquatica galleggiano copertoni, rifiuti e sporcizie di varia natura e vi è una sorta di zampillo agghiacciante dal quale fuoriesce sedicente acqua contornata da insetti di vario tipo; inoltre, come se non bastasse, quest’area è recintata molto approssimativamente con un’inferriata divelta i cui ferri, ad altezza bimbo, sono sporgenti e pronti ad inchiodare e accecare chiunque. Ovviamente, non possono mancare i topi che, seppure non graditi, fanno la loro bella indisturbata presenza in numero massiccio".  "Insomma, alla faccia degli impegni e delle promesse a favore dei bimbi, la Giunta Falcomatà ha - è il verdetto finale di Ivan Tripodi - dolosamente abbandonato anche il Parco Botteghelle e non sente il dovere morale di predisporre banalissime attività di semplice manutenzione per rendere l’area fruibile, in sicurezza e pulizia, dai piccini e dalle famiglie. Si tratta di un ulteriore inconfutabile elemento che evidenzia, ad oltre un anno dall’insediamento della nuova Amministrazione, l’inconsistenza politico-amministrativa della Giunta comunale".

 

Attivato Pronto Soccorso Legale "per aiutare i reggini a difendersi dalle angherie del Comune"

Si è svolta, qualche giorno fa, l’Assemblea Pubblica indetta dal PCdI reggino durante la quale è stato presentato il 'Pronto Soccorso Legale'. Si tratta di una struttura formata da un nutrito pool di qualificati e stimati avvocati che "aiuteranno i reggini - è scritto in una nota - a difendersi dalle enormi angherie che sono costretti a subire dal Comune di Reggio, dalla REGES e dalle varie istituzioni che, con cadenza quasi quotidiana, inviano veri e propri diluvi di bollette, atti di precetto e avvisi di pagamento ingiusti e ingiustificabili, nonché, molto spesso, discutibili sul piano giuridico e formale. Pagamenti e tributi di importi salatissimi per servizi nulli e inesistenti. Gli avvocati del 'Pronto Soccorso Legale' offriranno, in maniera assolutamente gratuita, una prima consulenza completa e saranno a disposizione dei cittadini interessati tutti i Venerdì a partire dalle ore 17.00 presso i locali della Federazione provinciale del PCdI siti in Via Sbarre Centrali, Trav. V^, 33 (salita Palmisano arredamenti)". "Nel prendere atto della recentissima pubblicazione della graduatoria nazionale sulle città con la maggiore tassazione che ha consegnato a Reggio Calabria il tristissimo primato di realtà con la più alta pressione di tasse e tributi dell’intero Paese, siamo persuasi - afferma il segretario cittadino Ivan Tripodi - del fatto che la battaglia che, da molti mesi, stiamo conducendo per chiedere la chiusura della REGES - (con i suoi aggi e le sua stratosferiche commissioni di oltre il 20%), nonché per chiedere un allentamento della tassazione record che grava pesantemente sulle spalle e sulle tasche dei reggini, - sia una sacrosanta e opportuna battaglia di civiltà e di democrazia. Il Partito Comunista d’Italia ha avuto ragione nel denunciare con forza il lassismo amministrativo e l’ennesimo trasversalismo che ha, incredibilmente, portato la Giunta Falcomatà a evitare la dichiarazione del dissesto finanziario e, contestualmente, a mantenere in vita la REGES:  decisioni che hanno profondamente deluso i reggini che avevano creduto in un’azione di forte rottura e discontinuità amministrativa dal nefasto “modello Reggio” di Scopelliti.  L’Assemblea, che ha visto la partecipazione di prestigiosi dirigenti di altre forze politiche, di personalità impegnate nelle attività a difesa dei consumatori e di singoli cittadini, ha evidenziato la cocente insoddisfazione che i reggini stanno unanimemente esprimendo in merito a questo anno di attività amministrativa della giunta Falcomatà che, così, si può sintetizzare: la Svolta…tradita. In tal senso, accanto alle attività tecnico-legali che saranno curate dal 'Pronto Soccorso Legale', si è decisa la costituzione di un Comitato di Difesa dei reggini composto da semplici cittadini che si occuperà di denunciare e rilanciare pubblicamente tutte le tematiche sui temi scottanti dei tributi e delle tasse comunali".  

 

Il PdCI attiva il Pronto Soccorso Legale contro "le angherie della Giunta Falcomatà"

"Ormai da troppo tempo i cittadini reggini stanno subendo vere e proprie angherie da parte del Comune di Reggio e della rediviva REGES, società mista - afferma Ivan Tripodi, segretario cittadino del PdCI - incredibilmente resuscitata dalla Giunta Falcomatà, a causa della miriade di bollette salatissime e di tasse e tributi di importo stratosferico.  Bollette che arrivano puntualissime a fronte di servizi scarsi o, in alcuni casi, assolutamente inesistenti come, per esempio, il servizio idrico che si caratterizza per la totale mancanza di acqua dai rubinetti, addirittura anche nel corrente mese di novembre, o, in ogni caso, per la sua non potabilità. L’ultima tragica notizia che ha coinvolto decine di migliaia di famiglie reggine riguarda l’invio, da parte del comune di Reggio, di un diluvio di atti di precetto con i quali si intimano i destinatari a pagare, tassativamente entro dieci giorni, cifre decisamente considerevoli relative a multe e sanzioni vecchie di oltre 12-13 anni.  Le multe si devono pagare, ma non è possibile pensare di fare cassa provocando macelleria sociale e massacrando le famiglie che vivono un periodo di pesantissima difficoltà finanziaria. E’ evidente che gli incolpevoli reggini stanno patendo un quotidiano assedio di natura economica caratterizzato da infinite richieste di pagamenti di tasse e tributi ingiusti e ingiustificati. Pertanto, reputiamo doveroso sostenere la cittadinanza, specie quella più debole, per difendersi da questo bombardamento di bollette che l’amministrazione Falcomatà, attraverso il braccio armato della REGES, società mista che incassa vergognosi aggi e commissioni di oltre 20%, sta portando avanti nei confronti dei reggini". Partendo da queste tematiche, ma anche per evidenziare la profonda ed unanime delusione che, ad un anno dal suo insediamento, la città sta esprimendo sui risultati della giunta Falcomatà, venerdì 20 novembre alle ore 17.00 - annuncia l'esponente comunista- si terrà un’Assemblea Pubblica, presso i locali della sede provinciale del Partito Comunista d’Italia siti in Via Sbarre Centrali, Trav. V, 33 (salita Palmisano arredamenti). Accanto al dibattito politico, l’occasione sarà utile per presentare il Pronto Soccorso Legale promosso dal PCdI: si tratta di una struttura costituita da un pool di qualificati e stimati avvocati che, in maniera assolutamente gratuita, saranno al servizio dei reggini ed offriranno consulenze per difendersi dal Comune di Reggio, dalla REGES e dalle altre istituzioni".  "Invitiamo i cittadini - è la sollecitazione finale di Ivan Tripodi - a partecipare poiché è venuto il momento di rispondere con i fatti alle angherie e alle tante promesse programmatiche non mantenute dalla Giunta Falcomatà. 

 

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