"E' una vergogna che manchino i ricettari, la Regione metta fine a questo scandalo"

"Ancora una volta, come già denunciato dall’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Reggio Calabria - afferma il presidente del gruppo consiliare regionale 'La Sinistra' Giovanni Nucera - si registra una scandalosa carenza di ricettari nel territorio cittadino e provinciale. Da ultimo, la carenza interessa in particolar modo il territorio di Villa S. Giovanni. I medici si trovano costretti a centellinare le poche ricette reperite con difficoltà o addirittura si ritrovano nell’incresciosa condizione di visitare i pazienti senza poter prescrivere farmaci o visite diagnostiche. Ad essere colpiti - denuncia Giovanni Nucera - sono soprattutto i pazienti meno abbienti, i quali non possono permettersi l’acquisto di farmaci a prezzo pieno o il pagamento di costose visite mediche specialistiche in strutture private.  Perché avviene tutto questo? Un problema di inefficienza burocratica?  Un tentativo di risparmiare sulla pelle dei cittadini? Inettitudine? Incoscienza? Un disegno delittuoso?" - si domanda l’esponente de 'La Sinistra'. "Ancora non riusciamo a darci una risposta di fronte ad una situazione che ha dell’incredibile. Qualsiasi sia l’ostacolo che impedisce l’arrivo dei ricettari rossi, stampati dalla Zecca dello Stato, nelle mani dei nostri medici di base, dobbiamo intervenire con urgenza e tempestività. Chiediamo alla Regione - afferma Nucera - un piano straordinario per gestire l’emergenza, anche consentendo l’utilizzo dei ricettari bianchi da parte dei medici. Ogni ritardo - prosegue il capogruppo - causerà l’aggravamento o addirittura la morte di decine di nostri concittadini. Io penso ai malati cronici o agli anziani che hanno bisogno dei farmaci salva vita: come dice lo stesso nome di questo tipo di farmaci - stigmatizza Nucera - non possiamo certo aspettare che i tempi della burocrazia rendano disponibili i ricettari a fine gennaio, mentre la gente muore". "Serve una scossa forte e repentina, lo richiede la nostra coscienza. Che questa vergogna - conclude Giovanni Nucera - non duri neanche 24 ore di più".

 

"La Regione supporterà le associazioni sportive"

"Ringraziamo il Presidente della Fiv Calabria-Basilicata Fabio Colella per il suo recente intervento in materia di sport che denuncia l’assenza di risorse da dedicare a questo settore per il 2015".  Ad affermarlo è il presidente del gruppo consiliare regionale "La Sinistra" Giovanni Nucera che aggiunge: “Vogliamo rassicurarlo sul fatto che lo sport è già sul tavolo di discussione in Consiglio regionale. Stiamo lavorando infatti a un disegno di legge che verrà presentato solo dopo un’ampia e aperta discussione con tutte le forze politiche elette, con i rappresentanti delle associazioni sportive e i nostri ragazzi,  affinché la proposta di legge possa soddisfare appieno le esigenze del mondo sportivo calabrese". "Noi non siamo per i cosiddetti grandi eventi, ma - evidenzia Nucera - ci interessa supportare le associazioni del luogo che con grande sacrificio hanno dato tanto e continuano ad arricchire di valore e di significato il nostro vivere civile e sociale.  Insieme al presidente Oliverio ci occuperemo della questione sportiva come una delle questioni primarie per la nostra regione, sia in quanto fattore aggregativo e sociale  che come motore economico di una società". "Nel definire l’importanza del fattore sportivo all’interno di una comunità -  prosegue Nucera - non possiamo non riferirci alla sapienza degli antichi greci e a quella terra in cui lo sport ha avuto una consacrazione nei giochi olimpici e che ha celebrato la competizione sportiva nell’arte, nella letteratura, nella riflessione filosofica, tanto da considerarla - nel contesto della spiritualità greca - come ciò che concorre all’espressione unitaria di sé, in uno spazio e in un tempo ideali, dominio dell’euritmia. Sotto questo profilo, l’esercizio dello sport diventa componente della formazione e rientra a buon diritto nel concetto di paideia, non solo ellenica naturalmente". Secondo il capogruppo de "La Sinistra": "Lo sport deve ritornare in primo piano nell’agenda politica regionale e deve essere riportato ai suoi antichi fasti. Presto ci auguriamo che, nel completamento delle nomine, venga individuato l’assessore allo sport. Abbiamo già constatato e denunciato poche settimane fa la scarsità dei contributi degli Enti locali dati allo sport. La Provincia di Reggio Calabria, forse è ancora l’unica a supportare anche economicamente le associazioni sportive". "Gli altri gravi problemi della Calabria - conclude Giovanni Nucera - non devono farci distogliere lo sguardo dal valore che questo settore ricopre quale strumento di trasmissione di valori universali e necessario fattore di sviluppo. Pertanto abbiamo il dovere di rimetterlo al centro della nostra agenda politica e di inserire una posta di bilancio autonoma da dedicare solo al settore sportivo".

 

Protesta a Fabrizia, Nucera (La Sinistra) a sostegno dei manifestanti

Il consigliere regionale de "La Sinistra" Gianni Nucera ha partecipato oggi alla manifestazione di protesta contro le drammatiche condizioni della viabilità nei pressi di Fabrizia. Sull’argomento, Nucera ha già presentato "un emendamento all'assestamento del bilancio regionale per lo stanziamento di un contributo straordinario da destinare al Comune di Fabrizia per la riparazione, quantomeno, delle buche e delle voragini presenti sulle carreggiate stradali". Spiega Nucera: "Il sindaco di Fabrizia, Antonio Minniti, durante il consiglio comunale aperto dello scorso 11 luglio, aveva annunciato che l'amministrazione comunale si sarebbe resa promotrice di un'azione di protesta eclatante per denunciare lo stato di totale degrado in cui versa la viabilità dell'entroterra vibonese e, in particolare, quella immediatamente contigua alla cittadina montana di Fabrizia. Una mobilitazione, che ha lo scopo di causare un disagio concreto, è stata posta in essere nel giorno settimanale in cui viene in genere allestito il mercato cittadino. Il blocco stradale ha impedito ai commercianti e venditori ambulanti di avere accesso al paese, così come di contro, neanche i cittadini potranno varcare in uscita i confini della cittadina. Oggi 13 ottobre, il sindaco e il presidente del consiglio comunale di Fabrizia Antonio Carè, hanno promosso l'azione dimostrativa di blocco della viabilità provinciale in entrata e in uscita dal territorio di Fabrizia, per protestare e denunciare, ancora una volta, la perdurante condizione in cui essa si trova, nell'indifferenza generalizzata delle istituzioni preposte. Le suddette strade sono chiuse al transito da molto tempo con ordinanze del presidente della Provincia e del sindaco di Fabrizia, perché la loro pericolosità è tale da mettere in serio rischio la sicurezza dell'incolumità pubblica e privata. Usa il pugno duro, quindi, il primo cittadino Minniti, pronto a battersi con ogni mezzo contro l’isolamento che sta per interessare quasi completamente il territorio comunale di Fabrizia, dove nelle scorse settimane il passaggio del traffico veicolare è stato interdetto sul tratto Ninfo-Gioiosa Ionica, ossia l’ex strada statale 501, chiusa proprio a seguito di un provvedimento varato dallo stesso Minniti, costretto a tutelare l’incolumità degli automobilisti che quotidianamente la attraversano. Già precedentemente - aggiunge Nucera - analogo provvedimento aveva interessato la provinciale 9, ma in tal caso su disposizione della Provincia di Vibo Valentia, ancora a tutela dell’incolumità pubblica per le gravi condizioni che interessano il manto stradale. Non sono migliori le condizioni delle altre arterie, ovvero la provinciale 51 (Valleonga-San Nicola da Crissa), la provinciale 52 (in direzione Capistrano), così come la provinciale 58 (Dasà-Arena-Serra San Bruno) e la provinciale 5 (Passo della Limina-Mammola). Sono tutti episodi di per sé gravi – conclude Nucera – che, oltre tutto, indicano quanta sia drammatica l’indifferenza delle istituzioni nazionali verso questa parte del Mezzogiorno costretta all’isolamento ed a sopportare disagi su cui occorre con immediatezza che le istituzioni di ogni livello intervengano. Non si può stare con le mani in mano!"

 

Nucera (La Sinistra) insiste: "Reddito minimo segno di riscatto sociale"

"Il segretario generale della Cisl calabrese Paolo Tramonti ed il segretario regionale Giuseppe Lavia hanno espresso con forza la necessità di adottare in Calabria il Reddito Minimo Garantito". E’ quanto afferma il consigliere regionale (La Sinistra) Giovanni Nucera per il quale si rende sempre più urgente l’approvazione del reddito minimo. "Pochi giorni fa, è uscito un report dell’ISTAT sulla povertà in Italia. Se i dati nazionali rilevano un calo della povertà assoluta - rileva Nucera-, per la Calabria si parla invece di un lieve aumento dei cittadini in stato di difficoltà economica  e che si trovano sotto la soglia di povertà. La Calabria passa infatti da una incidenza del 26,6% del 2013 al 26,9% del 2014, su una media nazionale del 10,3%. Il quadro è ancora più aggravato per via del calo della spesa corrente per il sociale che, per quanto riguarda la Calabria, nel quinquennio 2009-2013 ha toccato punte fino a -29%, contrariamente a quanto la situazione avrebbe richiesto. Vivere sotto la soglia di povertà significa non riuscire a comprare beni e servizi essenziali, cioè, in parole comprensibili a tutti, vuol dire non avere i mezzi di sussistenza minimi per acquistare pane, pasta e latte e per dare da mangiare ai propri figli e per pagare affitto e vestiario". "Per entrare dentro alla gravità della situazione – aggiunge Giovanni Nucera- dobbiamo forse ricordarci che dietro gli asettici grafici e dati dell’Istat, si declina un numero enorme di famiglie calabresi che stentano ogni mese a procurarsi di che vivere. Il Governo nazionale sembra avere dimenticato lo stato emergenziale in cui versano le regioni meridionali, e fra queste soprattutto la Calabria. Se guardiamo i dati relativi al reddito e alla povertà nella nostra regione, ci accorgiamo che corrispondono pressappoco a quelli della Grecia e Roma dovrebbe aprire gli occhi e rendersi conto della crisi che si trova in casa. È proprio in Grecia, come in Italia, che manca uno strumento d’inserimento sociale per i meno abbienti. Con la nostra battaglia per l’approvazione del Reddito minimo garantito in Calabria intendiamo aiutare le famiglie a rientrare nei binari di una condizione di vita normale. Essere poveri, soprattutto in Calabria, significa vivere in una condizione di fragilità e ricattabilità, accettando spesso di essere sottopagato o addirittura di lavorare gratis nella speranza che tale sacrificio venga prima o poi ripagato. Significa anche che i nostri giovani sono costretti ad abbandonare la loro terra, per sfuggire allo sfruttamento e al malaffare di chi approfitta di tale disperazione. Significa quindi infliggere ferite lungo i territori un tempo abitati e ora svuotati di quelle giovani menti ed energie che abbiamo contribuito, con grossi sacrifici economici delle  famiglie, a crescere e formare e che portano così ricchezza altrove. Significa anche che i nostri giovani non possono progettare il loro futuro e la costituzione di una famiglia". Giovanni Nucera conclude così: "La proposta di Reddito minimo garantito che ho presentato in Consiglio regionale, approvata in III Commissione e ora al vaglio della Commissione bilancio, non è la panacea di tutti i mali. Ma innanzitutto, in una società politica sorda e muta che consente rimborsi e stipendi eccezionali e ingiustificati in ambito dirigenziale, è un mutamento di segno nella direzione di un riscatto sociale atteso e ormai ‘insperato’ da molte famiglie calabresi. D’altra parte, i fondi per l’inclusione sociale ci sono, lo ha detto recentemente anche il dottor De Marco. Necessaria adesso è la volontà politica di questa Giunta, che su questo tema si gioca la propria credibilità programmatica e identitaria come coalizione di Centrosinistra. Abbiamo il sostegno di Libera, dei sindacati, di parte della Chiesa, delle associazioni, del Terzo Settore, dei sindaci, dei cittadini, perciò è arrivato il momento di costruire un nuovo patto sociale tra le istituzioni e chi versa in condizioni di difficoltà, prima che sia troppo tardi".

 

Bando concorso Sanità: Nucera si scaglia contro il Commissario Scura

"Esprimiamo la nostra totale ed incondizionata solidarietà ai lavoratori della sanità calabrese che da anni vivono in uno stato di precarietà e che oggi, grazie al Commissario Scura, vedono allontanarsi la possibilità di un contratto a tempo indeterminato". E' quanto afferma il consigliere regionale e capogruppo del "La Sinistra", Giovanni Nucera. "In questo senso - prosegue - dichiariamo il nostro totale dissenso per il bando di concorso ufficializzato dallo stesso Commissario, che prevede l’assunzione di 300 infermieri e 300 operatori sanitari, che azzera di fatto tutte le graduatorie già esistenti e se ne infischia dello stesso decreto commissariale n.2/2015 che prevede per le nuove assunzioni, lo scorrimento di graduatorie valide e vigenti. In relazione a queste figure professionali è inutile fare un concorso perché risultano vigenti graduatorie di idonei, alcuni dei quali assunti a tempo determinato presso le strutture sanitarie e che hanno contribuito con le loro prestazioni professionali a garantire la tenuta del sistema e ad assicurare i livelli minimi di assistenza negli anni del blocco del turn over". "Sarebbe pure inaccettabile se solo una parte delle assunzione fosse riservata ai nominativi presenti in graduatoria" - sottolinea Nucera. "Vorremmo ricordare al Commissario che il maxiemendamento alla legge di stabilità per il quadriennio 2012-2015 obbliga le amministrazioni pubbliche di cui all’articolo 1, comma 2, del dlgs 165/2001, a reclutare i dipendenti da assumere a tempo indeterminato in via principale e prevalente chiamando i vincitori inseriti all’interno delle graduatorie vigenti, che in questo caso devono ricoprire tutte le 600 posizioni in oggetto".  "L’obbligo di non effettuare nuovi concorsi e di attingere dalle graduatorie esistenti scatta in particolare qualora gli eventuali concorsi dovessero rivolgersi a quelle figure professionali già presenti nelle graduatorie; nel caso delle amministrazioni dello Stato, anche a ordinamento autonomo, degli enti pubblici non economici statali e delle Agenzie, la necessità di utilizzare le graduatorie - evidenzia il consigliere - si verifica anche per l’assunzione di figure professionali solo equipollenti a quelle indicate nei bandi di concorso". "L’utilizzo delle graduatorie esistenti non solo è giusto perché conferma lavoratori che hanno maturato un diritto,  ma anche, come stabilisce una sentenza del Consiglio di Stato, raggiunge l’obiettivo di ridurre la spesa pubblica, evitando l’indizione di nuovi concorsi per il reclutamento del personale e contestualmente attua i principi di economicità ed efficienza dell’azione amministrativa, tenuto conto del costo e dei tempi per l’esperimento di procedure concorsuali, compresa la procedura di mobilità". "Inoltre un nuovo concorso permetterebbe candidature esterne alla regione, a discapito di chi ha già acquisito un diritto e aspetta da tanto tempo (almeno sette, otto anni) la propria stabilizzazione. Ma non è solo la legge che ci chiede di dare lavoro ai nostri concittadini, ma anche un dovere etico per noi politici in questo grave momento storico di sofferenza economica della Calabria". "Ancora, indire un nuovo concorso richiederebbe tempi lunghi e incerti, quando invece assumere partendo dalla graduatoria esistente - sostiene Nucera - permetterebbe l’entrata in servizio immediata del nuovo personale, di cui la Sanità calabrese ha una necessità urgente. Sempre dalle stesse graduatorie si devono prendere i nominativi da assumere nei settori dell’otorinolaringoiatrie e dell’ortopedia". "Vorremmo infine ricordare al Commissario Scura che mancano le nomine di 22 primari, la cui designazione è ormai indifferibile e non ammette ulteriori ritardi, che a nostro parere sono dettati solo da logiche di potere e di colonizzazione politica, logiche esterne alle strutture sanitarie". "Auspichiamo che la sanità calabrese non viva in uno stato costante di emergenza e sotto i ricatti di un sistema clientelare, causa di lentezze e disservizi". "Dobbiamo valorizzare le eccellenze mediche e scientifiche, che, pur a fatica, conclude il capogruppo de 'La Sinistra' - continuano ad operare nel nostro territorio, e demonizzare i soliti 'amici e compari' che hanno ridotto la Sanità calabrese a un cumulo di macerie".

 

Referendum in Grecia: si mobilita anche la Calabria

“Il 5 luglio in tutta Italia sarà una giornata di mobilitazione per sostenere la Grecia, che voterà per il Referendum. In concomitanza con la visita in Grecia di una delegazione di Sel composta dal presidente Nichi Vendola, dai capigruppo Arturo Scotto e Loredana De Petris, insieme al coordinatore nazionale e deputato Nicola Fratoianni e i parlamentari Michele Piras e Massimo Cervellini, in molte piazze italiane – afferma il capogruppo de La Sinistra in Consiglio Regionale, Giovanni Nucera - sarà possibile incontrare banchetti e gazebo che daranno una informazione obiettiva sulla situazione che si sta vivendo in Grecia e, in segno di solidarietà, sarà possibile mettere nelle urne un pensiero per il popolo greco". "Reggio Calabria non mancherà a questo importante appuntamento, perché - spiega il consigliere regionale -  il referendum in Grecia riguarda tutti noi. Domenica 5 luglio dalle 10:00 alle 12:00 saremo in piazza San Giorgio con il nostro gazebo pronti ad accogliere il pensiero di ciascuno di voi. Questa manifestazione si svolgerà contemporaneamente a Siderno. Quello di Atene è un Referendum che chiede ai cittadini di scegliere e di cambiare direzione rispetto a quella fin oggi percorsa. Chiede un ribaltamento di prospettiva per un’Europa che metta al centro la dignità delle persone, con i loro diritti civili e umani e un nuovo modello europeo.Noi siamo con il governo Tsipras e il popolo greco”.

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