Evasione fiscale: sequestrati beni di un imprenditore edile

I finanzieri del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro-Gruppo di Lamezia - hanno eseguito un sequestro disposto dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Lamezia Terme, nei confronti di un imprenditore, già indagato per reati tributari, per aver evaso le imposte sui redditi e sull'IVA avvalendosi di fatture false. Il sequestro ha riguardato i beni di un'azienda operante nel settore della costruzione di edifici, notificato al suo rappresentante legale, comprende beni mobili, immobili e valori finanziari corrispondenti all'esposizione in dichiarazione di costi fittizi. Il sequestro è scaturito a seguito di controlli fiscali svolti da militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Lamezia Terme, completati con l'esecuzione degli accertamenti patrimoniali nei confronti dei soggetti coinvolti, finalizzati ad individuare beni da sottoporre a sequestro a garanzia dei crediti tributari non onorati dall'imprenditore. Il responsabile delle violazioni finanziarie, nei cui confronti è stato eseguito il provvedimento cautelare, è stato anche destinatario di un'informazione di garanzia, notificata nell'occasione dagli stessi finanzieri del Gruppo di Lamezia Terme.

Ridimensionamento sanità lametina: De Biase (FI) costretto ad interrompere digiuno

"Ieri venerdì 21 agosto alle ore 11,45 ho dovuto interrompere la manifestazione iniziata alle ore 6,30 davanti l'ingresso principale dell'ospedale di Lamezia Terme che avrebbe dovuto andar avanti 'finché ce la facevo'. Gli amici medici, che fin dall'inizio della mattinata mi avevano allarmato, e la mia famiglia hanno avuto la meglio. Ho trascorso la giornata sotto controllo ed oggi, per fortuna, riprendo dopo un solo giorno di digiuno e con tanti farmaci a sostegno". A darne notizia è Salvatore De Biase, protagonista di una plateale protesta inscenata contro il ridimensionamento della sanità lametina. "Debbo dire - spiega l'esponente azzurro - che la manifestazione ha avuto gli affetti che speravo, pur nel breve periodo di poco meno di cinque  ore. Tanta gente comune si è fermata, tanti operatori sanitari. Ho ricevuto tantissima solidarietà e condivisione. I cittadini di Lamezia sono convinti che per la sanità siamo quasi arrivati ad un punto di non ritorno  e che "qualcosa si deve fare". Io ci ho tentato ed assicuro che non smetterò. Ho detto ai tanti rappresentanti della politica lametina e regionale di ogni colore che mi hanno contattato che l'obiettivo di tutti  a Lamezia dovrà essere di non accettare lo smantellamento del nostro ospedale e della nostra sanità. A parole siamo tutti d'accordo. Rimangono ora da tradurre gli impegni per i quali mi è stato assicurato di incontrare a Lamezia il commissario Scura a cui dobbiamo tutti insieme dire che vogliamo certezze. Prima di tutto sulla destinazione della struttura ospedaliera perché non è più sostenibile che dobbiamo per forza essere bacino d'utenza di Catanzaro da cui distiamo troppo poco per continuare ad essere forzosamente separati. Dobbiamo sapere ora se saremo considerati ancora ospedale ridotto  e di quali riduzioni si tratta. Dobbiamo far vedere al commissario il nostro ospedale e chiedergli se una struttura di questo genere, a norma, al centro della Calabria, si possa ancor di più limitare. E se, invece, non è interesse dell'intera regione che questa struttura venga utilizzata al meglio. La città deve essere unita e compatta in questo obiettivo per cui non intendo ribattere a quanti vorrebbero farne una questione politica ed a quanti vorrebbero confondere le mie diverse posizioni di anni trascorsi con la necessità attuale di una comune strategia. Non è dicendo che De Biase ha sbagliato in quella o in questa occasione che risolviamo qualche questione, ma cercando insieme una via comune contro chi volesse continuare l'opera di smantellamento,di qualunque colore politico sia. Ringrazio la stampa che mi ha seguito ed ha dato notizia della manifestazione riportando fedelmente le richieste e le motivazioni della manifestazione. Chiederò all'unica testata on line, 'illametino.it' perché non hanno ritenuto utile mettersi in contatto con me o la mia famiglia  prima di dilungarsi in inutili tentativi di 'far ridere', come se si trattasse di un qualunque giornaletto umoristico alla caccia della battuta facile. A chi è attribuibile il tentativo di far della manifestazione una ridicolaggine tentando di smontare la stessa portata delle richieste? All'estensore non firmato o all'intera testata? In pratica, "illametino.it' da che parte sta? Da parte mia non cerco facili esposizioni. Non ne ho bisogno. Ho alle spalle storia ed attività e tutti a Lamezia possono giudicare Salvatore De Biase e lo hanno giudicato se mi hanno attribuito grande consenso". "A questo -conclude il capogruppo FI - ritengo di dover dar risposte e per questo continuerò ad assumere tutte le posizioni che riterrò opportune".

 

De Biase protesta contro il ridimensionamento della sanità lametina

"La grave situazione in cui si trova il presidio Ospedaliero “Giovanni Paolo II” di Lamezia Terme e le forti carenze di adeguati servizi territoriali, mi spingono a prendere una dura e forte decisione di protesta, che annuncerò domani, venerdì 21 agosto, alle ore 9:30, davanti al cancello d'ingresso del presidio ospedaliero di Lamezia Terme in via Sen. Arturo Perugini". La presa di posizione è di Salvatore De Biase, capogruppo di Forza Italia in seno al Consiglio Comunale. "Non possiamo più continuare a subire passivamente - è l'accorato appello dell'esponente azzurro - il depotenziamento della sanità lametina a danno dell’intera popolazione calabrese. La nostra città si trova al centro della Calabria e ha tutte le infrastrutture per essere il volano di sviluppo del Mediterraneo. Questo continuo depauperamento è inaccettabile ed è per questo che ho deciso di cominciare da domani, una forte e significativa protesta, fino a quando il commissario ad acta ingegner Scura non incontrerà la nuova Amministrazione Comunale di Lamezia Terme per ripristinare i servizi che sono stati chiusi e ridimensionati".

 

Prodotti elettronici pericolosi sequestrati dalla Polizia

Quasi mille prodotti di elettronica sono stati sequestrati da personale di Polizia che stava effettuando accertamenti in un esercizio commerciale di Sant'Eufemia, popoloso quartiere di Lamezia Terme. Al proprietario, di origini cinesi, è stata comminata una sanzione pari a 25.000 euro. I poliziotti di Lamezia hanno rinvenuto e posto sotto sequestro articoli che presentavano l'etichetta "CE" contraffatta, sprovvisti delle istruzioni in italiano e, non essendo stati controllati come prescritto dalle norme comunitarie, potenzialmente nocivi e tali da mettere a rischio l'incolumità degli acquirenti, in particolare dei bambini. 

Tutela dei consumatori: sequestrati migliaia di giocattoli e prodotti insicuri

Le Fiamme Gialle hanno sequestrato quasi seimila articoli privi dei requisiti di sicurezza che erano stipati all'interno di un locale adibito al commercio all'ingrosso di giocattoli e prodotti per la casa. Di origini cinesi il titolare dell'esercizio commerciale,a carico del quale gli investigatori hanno notificato una segnalazione all'autorità amministrativa. La perquisizione effettuata dai militari della Guardia di Finanza di Lamezia Terme ha permesso di rinvenire, ad esempio, cuffie per il mare e salvagenti sprovvisti delle informazioni prescritte dalle norme adottate a tutela dei consumatori. Mancavano, inoltre, le etichette che indicano il luogo in cui gli oggetti sono stati fabbricati, nonché le indicazioni relative alla loro composizione. I finanzieri hanno poi sequestrato oltre quattromila prodotti, molti dei quali usati come cancelleria per gli uffici.

Spaccio di cocaina e marijuana: in manette 10 giovani

Sono dieci le persone finite in manette stamane nell'ambito dell'inchiesta "Boomerang" condotta dal personale della Squadra Mobile di Catanzaro insieme ai Reparti Prevenzione Crimine di Vibo Valentia e di Potenza. Tutti di Lamezia Terme i soggetti arrestati, fra i quali figurano anche diversi minori.  Sono accusati di aver spacciato cocaina e marijuana nelle zone del centro città, soprattutto in Piazza Mercato Vecchio. Due ragazzi, inoltre, sono sospettati di danneggiamento ed estorsione: atti di cui sarebbe rimasto vittima il titolare di un'autorimessa e di una ditta che opera nel settore della vendita del legno. L'attività investigativa portata avanti dagli agenti del Commissariato lametino è stata diretta dalla locale Procura della Repubblica che ha inoltrato la richiesta di emissione delle ordinanze di custodia cautelare eseguite all'alba di oggi al Giudice delle indagini preliminari del Tribunale. E' stato così smantellato, secondo gli inquirenti, un giro di droga che era stato messo in piedi dagli individui catturati poche ore fa, i quali rispondevano  ai vertici dell'associazione criminale dediti, invece, a gestire il gruppo ed a bonificare le autovetture utilizzate dalla eventuale presenza di "cimici". 

Personale ospedaliero stressato da turni massacranti: necessarie nuove assunzioni

“Personale stressato e costretto a sopportare carichi di lavoro insostenibili: la situazione all’ospedale Giovanni Paolo II di Lamezia Terme è giunta al collasso”.  E’ quanto afferma Salvatore De Biase, capogruppo di Forza Italia al Consiglio comunale di Lamezia Terme. “L’assunzione di nuovo personale al nosocomio cittadino - aggiunge - è divenuta esigenza impellente, sia per garantire il diritto alla salute dei cittadini, sia per permettere agli operatori sanitari e alle ottime professionalità esistenti di espletare al meglio i loro compiti nel rispetto dei loro sacrosanti diritti”. “Non è tollerabile - osserva De Biase - che il personale sia costretto a svolgere le sue funzioni in condizioni psicofisiche alquanto precarie. Turni massacranti, a causa della carenza di personale sanitario, determinano estrema preoccupazione e la necessità di dover intervenire prontamente per rimediare ad una situazione divenuta inaccettabile”. “In merito all’assunzione delle circa mille unità lavorative previste nella sanità in Calabria - sottolinea De Biase - si devono necessariamente tenere nella dovuta considerazione le esigenze dell’ospedale di Lamezia Terme, che serve un’utenza di circa 150 mila persone ed è baricentrico nel contesto regionale. E’ inconcepibile non tenere conto di queste prerogative nell’assegnazione delle risorse. L’ospedale di Lamezia Terme, in virtù della sua posizione, è il più facilmente raggiungibile nel contesto regionale. Non tenere conto di questo aspetto, specie in un settore estremamente delicato come quello della sanità, significa non avere a cuore gli interessi della regione e la tutela della collettività. Al riguardo accolgo favorevolmente l’intervento dell’On. Barbato che ha sensibilizzato le istituzioni e la città in quanto la struttura ospedaliera lametina si offre come area centrale della Calabria con spazi di accoglienza che non hanno eguali”. “Mi auguro che il Commissario Scura ed il Governatore Oliverio – conclude De Biase – si facciano portatori attenti di queste esigenze e diano all’ospedale della terza città della Calabria la possibilità di operare nelle condizioni adeguate. La sanità è un diritto dei cittadini, la politica dia risposte esaustive ed intervenga tempestivamente”.

 

Favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione: arrestato un 28enne

Ad incastrarlo sono state le immagini riprese dalle telecamere sistemate nelle vicinanze ed i racconti forniti da diversi clienti. E' così che i Carabinieri di Lamezia Terme hanno arrestato un 28enne su cui adesso grava l'accusa di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.  Sulla scorta di quanto emerso nel corso dell'attività investigativa, avrebbe subaffittato ad alcune donne svariati appartamenti che aveva precedentemente preso in affitto. Abitazioni nelle quali le prostitute, che per allargare la clientela sfruttavano anche la pubblicità on line, si intrattenevano con gli uomini. Il giovane è stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari. 

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