Scoperti dalla Guardia di Finanza 21 lavoratori in nero impiegati in strutture turistiche

La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Cosenza, nel corso delle ordinarie attività di controllo economico–finanziario del territorio, ha scoperto presso una struttura ricettiva ed un lido balneare, la presenza di lavoratori non risultanti da alcuna documentazione obbligatoria prevista ai fini del loro impiego. I controlli delle Fiamme Gialle sono stati effettuati in due località turistiche dell’Alto Tirreno cosentino, popolate da numerosi turisti durante i mesi estivi. Nel corso dei controlli è stato riscontrato che spesso vengono impiegati lavoratori senza le previste garanzie contrattuali ed assicurative, “utilizzati” per poche settimane e solo per le esigenze dettate dall’afflusso dei villeggianti senza regolarne la posizione lavorativa.

Proprio presso un albergo ed uno stabilimento balneare, i militari della Guardia di Finanza cosentina, hanno scoperto, rispettivamente, 17 e 4 lavoratori impiegati completamente “in nero” da 2 società che svolgono attività ricettive e di gestione di lidi. Dopo i controlli dei luoghi di lavoro delle due società, che hanno fatto emergere, complessivamente, 21 lavoratori irregolari, le violazioni riscontrate sono state oggetto di verbalizzazione. In particolare le attuali disposizioni stabiliscono che in caso di impiego di lavoratori senza preventiva comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro da parte del datore di lavoro, si applica una sanzione amministrativa che va da 1.500 euro a 9.000 euro per ciascun lavoratore irregolare che non abbia superato, però, i 30 giorni di effettivo lavoro. Le sanzioni, invece, possono arrivare fino a 36.000 euro per ciascun lavoratore, se impiegato per oltre 60 giorni di effettivo lavoro.

Le società controllate, inoltre, sono state “diffidate”, così come previsto dall’art. 13 del D.Lgs. 124 del 2004, alla regolarizzazione delle inosservanze riscontrate, entro i previsti termini e i lavoratori riconducibili a tali imprese dovranno essere assunti per almeno 3 mesi. Il rispetto delle norme in materia di regolarità del rapporto di lavoro è oggetto di un costante controllo da parte delle Fiamme Gialle al fine di contrastare la diffusione dell’illegalità fiscale e garantire, agli imprenditori e ai datori di lavoro onesti, forme di equità sociale.

Scoperta evasione fiscale per circa 1.100.000 euro di una società del settore immobiliare

Le Fiamme gialle, a seguito di un’articolata verifica fiscale eseguita nei confronti di una società operante nel campo delle compravendite immobiliari, hanno accertato che quest’ultima aveva presentato infedelmente le dichiarazioni dei redditi per gli anni d’imposta 2012 e 2013, indicando ricavi irrisori rispetto al reale volume di operazioni commerciali ed immobiliari imponibili poste in essere, consentendo di accertare profitti occultati al fisco per circa 1.100.000 di euro. In particolare, i finanzieri, pur in presenza di una contabilità carente e frammentaria, sono riusciti comunque a ricostruire pazientemente l’intero ciclo delle operazioni di gestione e delle compravendite immobiliari eseguite dalla società verificata, ricostruendo l’effettivo giro d’affari realizzato dall’impresa, nei confronti della quale sono stati constatati, oltre ai predetti ricavi non dichiarati, anche un’imposta evasa ai fini Ires per circa 250.000 euro, un’Iva dovuta per circa 90.000 euro, omessi versamenti di varie imposte e ritenute fiscali per circa 35.000 euro, nonchè violazioni in materia societaria per omesso deposito di bilanci di esercizio presso la competente Camera di commercio. Inoltre, durante l’espletamento delle operazioni di verifica veniva accertato e contestato l’impiego di 4 lavoratori in “nero”, rinvenuti intenti a svolgere le proprie prestazioni lavorative presso il luogo di esercizio dell’attività, senza la preventiva comunicazione al competente Centro per l’Impiego. Prosegue incessantemente l’azione di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Lamezia Terme, finalizzata alla repressione degli illeciti in materia fiscale. Quest’ultima attività rappresenta uno dei principali obiettivi strategici delle Fiamme gialle, volta a tutelare i contribuenti onesti e, nel contempo, a contrastare le distorsioni del mercato prodotte da una concorrenza del tutto sleale posta in essere proprio dalle imprese che evadono, le quali sopportando un minor carico fiscale, si pongono in una evidente e ingiusta situazione di vantaggio competitivo.

 

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