Esce dal cinema e viene travolto ed ucciso da un'auto

Travolto ed ucciso da un'auto all'uscita dal cinema. 

Questa la tragica fine del 43enne di Siderno, Pasquale Sgotto, che ieri sera è stato investito a Locri subito dopo aver assistito ad una proiezione cinematografica, insieme alla compagna.

L'uomo è morto sul colpo, mentre la compagna, rimasta gravemente ferita, è stata soccorsa e trasportata nell’ospedale della cittadina jonica dove è tuttora ricoverata.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Locri che hanno effettuato i rilevi del caso.

Sgotto era molto noto a Siderno, dove partecipava attivamente ad iniziative di carattere sia sociale che sportivo.

Soriano 2010 - Locri 1909 sarà trasmessa in TV

All’esito del provvedimento prefettizio resosi necessario in vista dell’incontro “Soriano 2010 VS Locri 1909”, (qui la notizia) la lega nazionale dilettanti ha inteso favorire - in via del tutto eccezionale e su conforme indicazione di questa questura -, le aspettative delle tifoserie coinvolte autorizzando la trasmissione della competizione in diretta sulle emittenti televisive Calabria TV e Rete Mia.

Contrasto all'assenteismo sul posto di lavoro, emesse 11 ordinanze di misura cautelare (VIDEO)

Durante la mattinata i militari della Compagnia Carabinieri di Locri hanno eseguito 11 ordinanze di applicazione di misura cautelare personale, emesse dal G.I.P. presso il Tribunale di Locri su richiesta della Procura della Repubblica di Locri, nei confronti di 11 impiegati pubblici del Comune di Sant’Ilario dello Ionio. Le ordinanze, applicative della misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per diversi dipendenti comunali, sono state emesse al termine di un’attività investigativa svolta dai militari della Stazione Carabinieri di Sant’Ilario dello Ionio e coordinata dalla Procura della Repubblica di Locri, in tema di contrasto al fenomeno del cosiddetto “assenteismo”.

I reati contestati vanno dalla truffa aggravata e continuata in danno dell’Ente Pubblico, all’attestazione fraudolenta della presenza in servizio, all’abuso d’ufficio e al peculato. Tra i tanti dipendenti comunali coinvolti nell’attività investigativa, spiccano anche alcuni impiegati con funzioni di responsabilità amministrativo-contabile che hanno agevolato il personale assenteista non perseguendo determinati comportamenti volti a certificare falsamente la presenza in servizio strisciando il badge ma di fatto assenti dal luogo di lavoro procurando, quindi, verso questi ultimi, ingiusti vantaggi patrimoniali con danni per l’ente che erogava gli stipendi.

Il comune di Sant’Ilario dello Ionio, con una popolazione di circa 1400 residenti, ha 19 impiegati in servizio presso l’ente comunale i cui “comportamenti lavorativi” sono stati monitorati nel corso delle indagini svolte tra il settembre 2016 e il gennaio 2017 dai militari della Stazione Carabinieri del luogo.

La complessa e articolata attività d’indagine, eseguita con servizi di osservazione e pedinamento, ma anche mediante sistemi di videoripresa, ha evidenziato continue condotte illecite poste in essere da buona parte del personale dipendente, che era solito allontanarsi dal luogo di lavoro per svolgere attività di esclusivo interesse personale. È stato possibile accertare, infatti, come un nutrito numero di dipendenti, tra i quali responsabili di area e di settore, pur risultando regolarmente in ufficio a prestare ore di lavoro in favore dell’Ente pubblico di appartenenza, si trovasse, invece, in tutt’altri luoghi privati, attestando falsamente la propria presenza in ufficio.

Gli indagati, eludendo il sistema di rilevazione elettronica delle presenze, si dedicavano alle più svariate attività personali: vi era infatti chi andava al mercato a fare la spesa, chi stava in auto a leggere il giornale, chi effettuava sortite in circoli ricreativi, in supermercati o nei bar o addirittura chi si recava dal barbiere. Emblematico il caso di un dipendente pubblico che in più occasioni, quasi quotidiane, faceva un uso momentaneo di un autoveicolo dell’Ente posto nella sua disponibilità, sottraendolo alla sua destinazione originaria recandosi nei comuni limitrofi per fare shopping o commissioni di natura privata, creando così un apprezzabile danno economico. Da non sottovalutare infine, il comportamento di due dipendenti che, in concorso tra loro, nella qualità di responsabili di area amministrativa e finanziaria, non avviavano il procedimento disciplinare e non facevano recuperare ore di assenza non giustificata ai dipendenti delle proprie aree.

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Evasione fiscale: sequestrati 3,5 milioni di euro a due noti avvocati

I finanzieri del Gruppo di Locri hanno eseguito il sequestro preventivo per equivalente di beni immobili e disponibilità finanziarie per oltre 3,5 milioni di euro nei confronti di due noti avvocati della locride, indagati per reati tributari.

L’attività trae origine da una verifica fiscale eseguita nei confronti di uno studio legale associato riconducibile ai due professionisti a conclusione della quale, mediante investigazioni effettuate sulla documentazione acquisita e mirate indagini finanziarie, le fiamme gialle sono riuscite a ricostruire il reale volume d’affari conseguito dagli stessi negli anni d’imposta ispezionati, recuperando a tassazione circa 9 milioni di euro in materia di imposte sui redditi e 2 milioni di euro di Iva.

Inoltre, i militari hanno accertato l’utilizzo di fatture relative ad operazioni inesistenti per circa 300 mila euro, riconducibili a lavori edili mai realizzati, nonché a sponsorizzazioni rese nei confronti di una società calcistica all’epoca militante nel campionato di Eccellenza, opportunamente “gonfiate” dal presidente pro-tempore di quest’ultima al fine di permettere allo studio legale l’evasione delle dovute imposte.

I due avvocati sono stati, quindi, segnalati all’Agenzia delle entrate per la rilevante evasione fiscale constatata, nonché all’Autorità giudiziaria per i reati di dichiarazione fraudolenta mediante l’utilizzo delle false fatture individuate e di infedele dichiarazione, in quanto gli importi delle imposte evase superavano le “soglie” previste per la punibilità dei fatti anche sotto il profilo penale.

Il gip del Tribunale di Locri, pertanto, su conforme richiesta della Procura della Repubblica, ha disposto il sequestro di beni degli indagati a tutela delle ragioni dell’erario. I beni sequestrati dai finanzieri a garanzia del credito erariale consistono: in beni immobili, costituiti da appartamenti e terreni, nonché disponibilità liquide esistenti su conti correnti bancari per oltre 3,5 milioni di euro.

 

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Controlli straordinari dei carabinieri, tre arresti e due denunce

Continuano i servizi di controllo straordinario del territorio disposti dal Comando Gruppo Carabinieri di Locri,  finalizzati alla repressione dei reati in genere, con particolare attenzione a quelli di natura predatoria, nonché al contrasto di attività illecite legate allo spaccio di sostanze stupefacenti e alle violazioni della normativa sul controllo delle armi.

A tal proposito, negli ultimi giorni, sono state passate al setaccio le aree più “degradate” dei maggiori centri della locride dove più alta è la percentuale di persone dedite ad attività criminali.

In tale ambito, i Carabinieri hanno eseguito numerose perquisizione personali, veicolari e domiciliari.

Nel corso dei controlli:

-        i Carabinieri della Stazione di Sant’Ilario dello Jonio hanno arrestato S.J., 44 enne di origine indiana, in quanto destinatario di un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Locri. L’uomo, riconosciuto definitivamente colpevole di furto aggravato, è stato associato presso la Casa Circondariale di Locri dove dovrà scontare 8 mesi di reclusione;

-        i Carabinieri della Stazione di Stilo hanno arrestato F.E., 55enne di Bivongi, destinatario di un ordine di esecuzione pena in regime di detenzione domiciliare emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Locri. L’arrestato dovrà scontrare la pena residua di 6 mesi e 10 giorni di reclusione poiché riconosciuto colpevole di tentato omicidio, danneggiamento, evasione e minaccia.

-        i Carabinieri della Stazione di Marina di Gioiosa Jonica hanno arrestato N.S., 66enne del posto, in quanto destinatario di un ordine di esecuzione pena in regime di detenzione domiciliare emesso dal Tribunale di Sorveglianza di Roma. L’uomo dovrà scontare la pena residua di 2 anni di reclusione poiché riconosciuto colpevole di false dichiarazioni su beni di proprietà in qualità di imprenditore in regime fallimentare;

Infine, i militari della Stazione di Gerace hanno denunciato due persone del posto, rispettivamente padre e figlio, per omessa custodia di armi e accensione ed esplosioni pericolose. I militari dell’Arma hanno sorpreso il ragazzo mentre stava esplodendo alcuni colpi di fucile con l’arma di proprietà del padre, ceduta incautamente al minore.

 

 

 

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Focus 'ndrangheta: trovata piantagione di canapa indiana, arrestate tre persone

Prificua attività di contrasto alla criminalità organizzata da parte dei carabinieri del Gruppo di Locri che, nell'ambito del piano "Focus 'ndrangheta", tramite le Compagnie dipendenti di Roccella Jonica, Locri e Bianco hanno rinvenuto una piantagione di cannabis, operato l'arresto di tre persone e la denuncia di un'altra.

In particolare, i carabinieri della Stazione di Careri hanno tratto in arresto S.G., 81enne del posto. L'uomo è accusato d'evasione, poichè pur essendo sottoposto a detenzione domiciliare è stato sorpreso in un fondo agricolo, del comune di Careri, senza essere in possesso di alcuna autorizzazione da parte dell’Autorità giudiziaria.

I militari del Norm – Aliquota radiomobile della Compagnia carabinieri di Locri hanno, invece, rintracciato e tratto in arresto Fraga Ana Rostas, 29enne di origini romene, ricercata da oltre due mesi in quanto destinataria di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cosenza. La donna deve scontare, infatti, una pena a 3 anni e 1 mese di reclusione poiché riconosciuta colpevole di evasione e reati contro il patrimonio. Al momento del controllo Rostas ha fornito false generalità motivo per il quale è stata anche denunciata per false dichiarazioni sulla propria identità personale.

A Palizzi Marina, invece, i carabinieri della locale Stazione hanno tratto in arresto Giovanni Toscano, 60enne del posto, destinatario di un ordine di esecuzione pena in regime di detenzione domiciliare. L'uomo deve scontare una pena residua di 6 mesi di reclusione poiché riconosciuto colpevole di furto aggravato.

A Marina di Gioiosa Jonica, un 42enne del posto è stato denunciato per porto ingiustificato di strumenti atti a offendere. Nel corso di un controllo, il 42enne è stato trovato in possesso di una motosega e una tenaglia di cui, tenuto conto delle circostanze di tempo e di luogo, non ha giustificato la detenzione.

Infine, a Placanica, in contrada  “Survia”, i carabinieri della Stazione di Caulonia Marina, unitamente ai colleghi dello  Squadrone eliportato Cacciatori “Calabria”, hanno rinvenuto, ben occultata tra la fitta vegetazione, su un terreno demaniale privo di recinzione e accessibile a chiunque, una piantagione costituita da 250 piante di canapa indiana, di altezza compresa tra i 2,5 e 3 metri, la cui irrigazione era effettuata tramite un sistema a “goccia”.

Dopo la campionatura, su disposizione dell' Autorità giudiziaria, lo stupefacente è stato distrutto sul posto.

 

 

 

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Locri: "Licenziamento in arrivo per i 129 dipendenti della Call&Call"

Riceviamo e pubblichiamo

"Il segretario della Cgil Reggio Calabria - Locri Gregorio Pititto annuncia mestamente che domani i 129 dipendenti della Call&Call di Locri si vedranno recapitate le lettere di licenziamento.

Il dramma occupazionale che stanno vivendo i 129 operatori del call center di Locri deve rappresentare per le parti sociali e la politica una sorta di "ultima chiamata".

Non c'è più tempo per pensare come salvare questa terra dalla desolazione economica e dall'egemonia mafiosa (l'assenza di lavoro è linfa vitale per la 'ndrangheta). Si deve agire. La politica regionale, chiamando in causa la Città Metropolitana, gli enti locali, le associazioni dei lavoratori e datoriali, deve immediatamente mettere in campo un Piano Straordinario per l'Occupazione nella Locride.

Pititto è convinto che in questi territori sia necessaria una terapia shock, un mix di investimenti pubblici e creazione diretta di lavoro, pur essendo apprezzabili le misure del governo regionale che negli ultimi anni ha pubblicato vari bandi per fare svolgere tirocini a disoccupati e ad ex percettori di ammortizzatori sociali in deroga. Ma non basta, non può bastare. Per una vera crescita, le politiche del lavoro in questa regione devono cambiare passo. Accelerare!

Per sostenere una vera crescita il sistema pubblico deve creare direttamente lavoro e stimolare così le condizioni che facciano ripartire consumi e investimenti. I bisogni di questo territorio sono ben noti: bisogno sociale; bisogno di innovazioni produttive; bisogno di legalità. 

Solo gli investimenti pubblici (attraverso risorse regionali, del Por Calabria e del Patto per la Calabria) possono generare nuova domanda e nuova offerta. Ciò necessita anche di coraggio di scelte, come il disimpegno di risorse economiche che non stanno dando i risultati attesi. Ad esempio, il Piano Garanzia Giovani. Quanti giovani, una volta effettuato il tirocinio semestrale, sono stati assunti? La Regione Calabria ha puntato tantissimo su una misura che non sta dando nulla ai giovani calabresi.  

Ora la CGIL si attende uno slancio forte da parte della politica: la caparbietà di sedersi al tavolo con le forze sociali di questa terra e decidere insieme gli interventi che possono cambiarne il destino.

Il Piano straordinario per l'occupazione deve incentivare la nuova occupazione, stabilizzare il precariato, contrastare il lavoro nero, ricollocare i lavoratori che hanno terminato gli ammortizzatori sociali e quelli come i 129 dipendenti della Call&Call che non hanno diritto nemmeno alle prestazioni previdenziali, come la cassa integrazione.                    

Il segretario regionale della CGIL Angelo Sposato qualche mese fa ha lanciato l'idea di un 'Manifesto per la Calabria'; il Piano straordinario per l'Occupazione ne rappresenta, a parere di Pititto, il suo primo e più importante capitolo".

 

Il segretario Cgil Reggio Calabria – Locri Gregorio Pititto

Pascolo Abusivo in Terreni confiscati alla Mafia. Una denuncia.

Nella giornata di ieri, un’operazione congiunta tra i Carabinieri della Compagnia di Locri, Carabinieri Forestali del Comando Parco Stazione di Locri e Medici Veterinari dipendenti dell’Azienda Sanitaria – Servizio Veterinario – Area A di Locri, è stata condotta in contrada “Notaro” di Ardore su terreni confiscati alle mafie.

Nel corso di una serie di controlli finalizzati alla prevenzione e alla tutela delle proprietà pubbliche, i Carabinieri della Stazione di Ardore hanno sorpreso in flagranza di reato una 38enne del posto, mentre teneva al pascolo un gregge di decine di ovini sprovvisti del marchio auricolare su terreni confiscati.

I terreni confiscati risultano essere in carico al Comune di Ardore con la finalità di curare l’assegnazione ad Associazioni ONLUS e di promuovere quindi l’applicazione della Legge nr. 109/96 sul riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie, che prevede l’assegnazione dei patrimoni e delle ricchezze di provenienza illecita a quei soggetti – Associazioni, Cooperative, Comuni, Provincie e Regioni - in grado di restituirli alla cittadinanza, tramite servizi, attività di promozione sociale e lavoro.

I pascoli vengono affidati in seguito al rilascio di regolare concessione ed al pagamento di un canone. Ebbene, nel caso specifico, l’allevatrice oltre ad essere priva delle prescritte autorizzazioni deteneva animali sprovvisti del bolo endoruminale. I militari operanti hanno perciò contestato l’illecita introduzione di animali nel fondo altrui e di Enti Pubblici ed il contestuale invito ad allontanare gli ovini dal fondo.

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