Brucia rifiuti vegetali ma provoca un'incendio, denunciato

I carabinieri forestale della Stazione di Longobardi hanno denunciato una persona di Fiumefreddo, per incendio boschivo colposo.

L’uomo avrebbe innescato un rogo, in località “Destro Gattarelle” di Fiumefreddo Bruzio, dopo aver dato fuoco ai residui vegetali presenti a ridosso di un bosco.

Giunti sul posto in seguito ad una segnalazione, i militari hanno verificato la presenza delle fiamme che stavano interessando un costone ricoperto da querce e specie tipiche della macchia mediterranea.

Il rogo è stato domato con un intervento, durato alcune ore, effettuato da una squadra di Calabria Verde.

Conclusa l'opera di spegnimento, i militari hanno individuato il presunto responsabile dell'incendio, grazie all'applicazione del Metodo delle evidenze fisiche (Mef), che consente di ricostruire l’evoluzione del fuoco.

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Con i fucili in un'area protetta, denunciati tre cacciatori

Tre cacciatori di Corigliano sono stati denunciati, perché sorpresi in un'area del Parco nazionale della Sila, in località "Petrarella" di Longobucco (Cs).

I tre, cui sono stati sequestrati anche i fucili e le munizioni, sono stati sorpresi dai carabinieri forestali in una zona in cui è vietata sia l'introduzione di armi che l'attività venatoria.

Al termine del controllo, per i tre cacciatori è scattata la denuncia per introduzione di armi in area protetta; per uno di loro anche per esercizio venatorio in area protetta.

I militari hanno, inoltre, sequestrato tre fucili calibro 12 con le relative munizioni ed un esemplare di beccaccia da poco abbattuto.

 

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Introducono armi in area protetta, denunciati due cacciatori

Due uomini, uno di Cosenza e l’altro di Zumpano sono stati denunciati dai carabinieri forestale del Reparto Parco nazionale della “Sila” per introduzioni di armi in area protetta.

Durante un servizio di controllo del territorio mirato alla prevenzione del bracconaggio, i militari delle Stazioni Parco di Mezzocampo-Savelli, Camigliatello, Zagarise e Cotronei hanno rinvenuto, in località Santa Barbara nel Comune di Longobucco, in area ricadente in zona “2” del Parco della Sila, un fuoristrada con al suo interno, posizionati sul sedile posteriore due fucili da caccia con relativo munizionamento, oltre a tre cani solitamente usati per la caccia alla beccaccia.

I due uomini sono stati individuati, invece, in un immobile nelle vicinanze dell’autovettura, parcheggiata in un’area recintata.

Dagli accertamenti effettuati, è emerso che uno dei proprietari dei due fucili rinvenuti nell’autovettura era anche sprovvisto di licenza di caccia.

Il trasporto delle armi, per il regolamento del Parco, è autorizzato solamente lungo le strade statali, provinciali e comunali dell’area protetta.

I carabinieri forestali hanno, quindi, proceduto al sequestro delle armi e delle cartucce a “piombo spezzato” rinvenute all’interno dell’abitacolo e alla denuncia alla Procura della Repubblica competente di Castrovillari dei due uomini per introduzione di armi all’interno del Parco nazionale della Sila. 

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Piante di marijuana in casa, in manette 28enne

I carabinieri della Stazione di Longobucco hanno tratto in arresto in flagranza F. D., di 28 anni per il reato di coltivazione di sostanza stupefacente.

L'arresto è avvenuto durante un controllo nell’abitazione dell’uomo, nella quale i militari hanno rinvenuto alcuni vasi con otto piante di marijuana, d'altezza media di circa settanta centimetri.

L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato rimesso in libertà su disposizione del Sostituto procuratore della Repubblica di Castrovillari, che non ha ritenuto sussistenti le esigenze di natura cautelare.

Finge di essere amico del figlio, entra in casa e deruba due anziani coniugi

I carabinieri della Stazione di Longobucco hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, nei confronti di un 45enne, C.C., di Rossano, già noto alle forze dell’ordine, per il reato di furto aggravato in appartamento.

Il provvedimento è stato emesso dal tribunale di Castrovillari, in seguito ai risultati delle indagini svolte dagli uomini dell’Arma.

Nei primi giorni dell'aprile scorso, con la scusa di essere un amico del loro figlio, il 45enne era riuscito a convincere due anziani residenti nel centro pre-silano a farsi aprire la porta di casa e ad entrare nell’abitazione. Sfruttando la buona fede dei malcapitati, con la scusa di farsi cambiare alcune banconote, era riuscito ad impossessarsi di due portafogli contenenti circa mille euro, per poi darsi alla fuga.

I due anziani, dopo essersi accorti dell’accaduto, avevano contattato i carabinieri della locale Stazione. Nel corso delle indagini, i due pensionati avevano riconosciuto il presunto ladro che, fino a qualche anno prima, frequentava un piccolo bar posto di fianco alla loro abitazione.

L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato posto ai domiciliari, a disposizione dell’autorità giudiziaria. 

Fermato con un ingente quantitativo di fuochi pirotecnici, arrestato

Durante un servizio finalizzato all'antibracconaggio e al controllo di furti di legname, militari del Coordinamento territoriale carabinieri per l’ambiente del Parco della Sila, hanno tratto in arresto L.P. di anni 37 di Crotone.

L'uomo è stato trovato in possesso di un ingente quantitativo di fuochi pirotecnici senza le dovute autorizzazioni previste per il trasporto e la detenzione.

Il 37enne è stato fermato, durante un controllo nel comune di Longobucco in località “Fossiata”, mentre viaggiava a bordo di un  autocarro.

Su disposizione della Procura di Castrovillari, i militari hanno proceduto al sequestro di 19 scatoloni contenenti fuochi pirotecnici, tra cui batterie e bombe sferiche di varie dimensioni, per un totale di 437 chilogrammi di cui 97 chilometri di polvere pirotecnica. L’operazione ha visto impegnate le Stazioni carabinieri Parco di Cava Di Melis, Lorica, Spezzano Sila, Camigliatello Silano, Mezzocampo e Cotronei.

Dopo l’arresto il pm di turno presso la Procura della Repubblica di Castrovillari, ha disposto la liberazione del 37enne.

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Il Corpo Forestale dello Stato ha denunciato 5 cacciatori

Cinque cacciatori denunciati e le armi in loro possesso poste sotto sequestro. E’ il risultato di una vasta attività di controllo effettuata nei giorni scorsi dagli uomini del Coordinamento Territoriale per l’Ambiente del Parco Nazionale della Sila. I cinque cacciatori,  precedentemente controllati mentre transitavano a bordo delle proprie autovetture, sono stati in seguito sorpresi in serata all’interno di un casolare in località “Cicchella” del Comune di Bocchigliero, area questa ricadente in “Zona 2” dell’area protetta.  I reparti di Lorica, Mezzocampo,  Spezzano Sila, CTA, Camigliatello e Cava di Melis hanno quindi provveduto al sequestro, di cinque fucili calibro 12 e al munizionamento in loro possesso, circa 150 cartucce. I cinque cacciatori, originari di Luzzi, nel Cosentino, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Castrovillari  per violazione della Legge quadro sulle aree protette. L’introduzione di armi è infatti vietata all’interno del Parco.  

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Lettere minatorie a sindaco calabrese

Ha presentato formale denuncia alle forze dell'ordine un sindaco calabrese destinatario di missive contenenti esplicite frasi minacciose. Protagonista, suo malgrado, della vicenda, Luigi Stasi, Primo Ciittadino di Longobucco, in provincia di Cosenza. Ernesto Magorno, segretario regionale del Partito Democratico, ha voluto manifestare la propria solidarietà all'amministratore pubblico. 

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