Matrimoni combinati per ottenere il permesso di soggiorno, misure cautelari per 11 persone

Rilasciavano permessi di soggiorno falsi, principalmente a cittadini cinesi, organizzando matrimoni o finte convivenze con italiani che guadagnavano dai mille ai 2 mila euro.

Questo è il motivo che ha portato i poliziotti della Squadra mobile di Catanzaro a eseguire, stamattina, 11 misure cautelari.

Si tratta di 7 persone ritenute responsabili di appartenere a un’associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina attraverso l’organizzazione di matrimoni di comodo e la produzione di documentazione falsa; le altre 4 sono invece destinatarie di una seconda ordinanza cautelare perchè accusate di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.

Le indagini sono partite dopo la segnalazione di alcune pratiche sospette da parte dell’Ufficio immigrazione della questura che riguardava l’utilizzo di certificazioni che riportavano il medesimo protocollo e quindi ritenute false.

Attraverso le intercettazioni ambientali e telefoniche i poliziotti hanno scoperto tutta l’organizzazione criminale al cui vertice c’erano due coniugi italiani e una cittadina cinese. Quest’ultima reclutava i suoi connazionali che erano interessati a rinnovare il titolo di soggiorno attraverso questo meccanismo fraudolento, in mancanza di altri requisiti leciti. I coniugi, suoi stretti collaboratori, si occupavano di individuare le persone disposte a formalizzare matrimonio o convivenza con persone in realtà sconosciute, in cambio di somme di denaro che si aggiravano tra i mille e i 2mila euro.

I promotori dell’organizzazione, oltre che dell’assistenza logistica, si occupavano anche di organizzare il matrimonio e garantire così ai cittadini stranieri tutti i vantaggi che ne derivavano, con enormi profitti.

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Organizzavano matrimoni fittizi tra cittadini extracomunitari e donne italiane, arrestati

I carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Cosenza hanno eseguito un provvedimento cautelare, emesso dalla Procura della città bruzia, nei confronti di tre persone indagate per favoreggiamento della permanenza illegale di cittadini stranieri in Italia.

Nel corso dell'operazione sono state, inoltre, pequisite le abitazioni di altre sei persone sulle quali pende la stessa ipotesi di reato.

L' indagine ha preso l'abbrivio in seguito ad un'attività condotta a carico di cittadini marocchini, sospettati di essere coinvolti in attività terroristiche.

Nel corso delle investigazioni, i militari avrebbero raccolto prove in merito all'esistenza di un gruppo criminale italo-marocchino che, si sarebbe fatto pagare tra i 4 ed i 7 mila euro, per organizzare matrimoni fittizi tra donne italiane e cittadini extracomunitari, per far ottenere a questi ultimi i necessari permessi di soggiorno per continuare a soggiornare in territorio italiano. 

I particolari dell'operazione saranno resi noti durante una conferenza stampa, in programma alle 10,30, presso la Procura della Repubblica di Cosenza. 

 

 

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