Un ragazzo di 20 anni è stato arrestato stamane dai Carabinieri. Rapina aggravata in concorso e ricettazione sono i reati contestati a M.D., di Cassano allo Ionio, in provincia di Cosenza. Secondo quanto ipotizzato dai militari dell'Arma, l'8 agosto dello scorso anno avrebbe rapinato, insieme ad altre persone ed a mano armata, due rivendite di tabacchi: una in via Monte San Michele, a Cosenza, l'altra in Via Pasquali, a Mendicino. Due "colpi" che fruttarono complessivamente una somma vicina ai 400 euro. Nella seconda circostanza, il proprietario dell'esercizio commerciale fu violentemente picchiato. I banditi, per scappare dai luoghi delle rapine, utilizzarono due scooter rubati che gli investigatori ritengono di aver individuato nel Gilera e nello Yamaha trovati perquisendo il domicilio del giovane che, inoltre, è stato trovato in possesso di una pistola semiautomatica marca Bruni modello 92 calibro 8 a salve, sprovvista di tappo rosso. Gli altri banditi devono ancora essere rintracciati.  

E' accusato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti un ragazzo di 18 anni che è stato tratto in arresto e ristretto dai domiciliari a Mendicino, in provincia di Cosenza. Nei confronti di un amico è, invece, scattata la denuncia per il reato di porto abusivo di oggetti atti ad offendere. I militari dell'Arma della locale Stazione, intorno alle 13:30, hanno notato che i due giovani, appena scesi da un autobus, avrebbero tentato di allontanarsi rapidamente. Insospettiti dal comportamento dei ragazzi, i Carabinieri li hanno sottoposti a perquisizione rinvenendo addosso al diciottenne trenta grammi di di hashish e marijuana e scoprendo che l'altro era in possesso di un coltello. controllando le loro abitazioni, hanno poi trovato duecento grammi di hashish suddivisi in due panetti, diversi strumenti che gli investigatori ritengono fossero utilizzati per tagliare e confezionare la droga, un bilancino di precisione e trenta euro in denaro contante. 

Un pezzo di intonaco staccatosi dal muro ha procurato una leggera ferita ad una docente dell'Istituto Comprensivo di Mendicino, in provincia di Cosenza. La docente stava facendo lezione nell'aula in cui si trovavano gli alunni della prima media. Trasportata al Pronto Soccorso, le è stata diagnosticata una contusione. L'edificio che ospita la scuola è stato raggiunto dai Carabinieri, dai Vigili del Fuoco e dagli addetti dell'ufficio tecnico del Comune. Gli accertamenti effettuati nell'immediatezza hanno portato alla decisione di non sgomberare lo stabile. Nella giornata di domani gli operai comunali daranno avvio alle opere necessarie mentre i ragazzi saranno trasferiti in un'aula diversa.  Una scelta che non è stata accolta di buon grado dalle mamme di diversi studenti che, non sentendosi tranquille, sono propense ad impedire che i loro figli si rechino a scuola prima di ulteriori controlli

I Carabinieri hanno denunciato un sessantunenne ed un quarantaseienne sospettati  di smaltimento illecito di rifiuti. Si tratta i due dirigenti comunali di Mendicino, l'uno a capo del Servizio Ambiente, l'altro dell'Area Tecnica. Le indagini sono affidate ai militari dell'Arma della locale Stazione ed ai colleghi del Nucleo operativo ecologico di Catanzaro.  I controlli eseguiti hanno consentito di riscontrare, secondo la versione fornita dagli investigatori, che erano presenti, in assenza di autorizzazione, rifiuti solidi urbani; che acque reflue venivano riversate a ridosso di un torrente; che diversi depuratori erano conservati non rispettando le prescrizioni imposte. Contestualmente è stata sequestrata l'intera zona interessata.  

Sono accusati di aver rubato battiscopa e mattonelle all'interno di un piccola villa confiscata nell'abito dell'operazione denominata "anaconda" e per questo sono stati tratti in arresto dai Carabinieri. Si tratta di un 51enne, di un 46enne, di un 35enne e di un 25enne, residenti a Cosenza. I militari dell'Arma della Stazione di Mendicino li hanno colti sul fatto mentre stavano effettuando un controllo di routine del territorio. L'uomo alla guida della Fiat Panda, alla vista degli uomini in divisa, ha impresso una brusca accelerazione per evitare di essere fermato. La vettura è stata, però, inseguita e bloccata dai Carabinieri, supportati dai colleghi delle Stazioni di Castrolibero e Cerisano. Il valore del materiale che era stato sottratto dai ladri è pari a tremila euro. Il custode giudiziale è già tornato in possesso degli oggetti che erano stati rubati. 

E' stato ritrovato, a Marzi (CS), dagli agenti del Corpo forestale, il ventunenne originario di Mendicino di cui si erano perse le tracce ieri. Il ragazzo, che si era allontanato da una casa di cura di Grimaldi, nonostante abbia trascorso la notte fuori casa è stato trovato in buone condizioni di salute. Alle operazioni di ricerca, oltre agli uomini del Corpo forestale hanno preso parte le squadre del Soccorso alpino Calabria e del Soccorso alpino della Guardia di finanza e dei carabinieri.

La cattura del 34enne Antonio Segreti, coinvolto in passato in altre inchieste giudiziarie, ha rappresentato il culmine dell'attività investigativa condotta dal personale della Squadra Mobile di Cosenza capace di smantellare un giro di sostanze stupefacenti su scala transnazionale. La cocaina, partita dalla Colombia, raggiungeva Mendicino, nel Cosentino, dopo aver toccato Londra e l'aeroporto "Leonardo Da Vinci" di Fiumicino. Nel corso delle indagini, i poliziotti hanno anche indossato i panni dei dipendenti DHL: è così che, dopo essere entrati in possesso della merce da spedire, l'hanno trasportata fino all'abitazione di Antonio Segreti dove è stato trovato anche il necessario per confezionare la droga. Nella scatola, che i magistrati hanno autorizzato ad aprire, hanno trovato posto oggetti tipici della Colombia e di altri Paesi del Sudamerica, oltre ad una piccola poltrona rivestita di stoffa  in cui erano stati nascosti 600 grammi di cocaina purissima. La sostanza stupefacente, messa in commercio, sarebbe stata in grado di garantire un guadagno pari a 300 mila euro. 

Brutta avventura per una giovane di 25 anni che era intenta a recarsi sul luogo di lavoro. Una persona sconosciuta, infatti, l'ha assalita e malmenata procurandole diverse lesioni. L'episodio è avvenuto a Mendicino, in provincia di Cosenza. La vittima è tuttora scioccata per l'accaduto. I Carabinieri, impegnati nelle ricerche dell'uomo responsabile dell'aggressione, hanno cominciato a visionare le immagini catturate dagli impianti di sicurezza allestiti dai vari commercianti della zona.