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Il Priore della Certosa visita il pastificio Stingi: l’incontro delle forze positive della società

È un’immagine che unisce due tipi di energie assai diverse che, però, hanno in comune la caratteristica di essere sane: una realtà produttiva che, in un momento storico di grave crisi economica e sociale, dà lavoro e offre un prodotto genuino e un interprete della spiritualità bruniana che in un mondo frenetico consegna alla mente e al cuore pace e serenità. La visita del priore della Certosa Dom Basilio Trivellato allo stabilimento Stingi rappresenta un segnale necessario per una comunità che ha bisogno di ricordarsi del positività del territorio. Quando stamattina i dipendenti del pastificio hanno visto varcare la porta a Dom Basilio hanno avvertito un senso di tranquillità che ha mitigato l’effetto sorpresa. Le sue parole, incentrate sui concetti di libertà e di lavoro come strumento in grado di valorizzare l’uomo, hanno rinfrancato l’animo dei presenti. La benedizione certosina ha poi costituito un nuovo motivo di orgoglio per il 22enne Michele Stingi che ha deciso di fare impresa nella sua terra, sfidando le difficoltà e lanciando un messaggio chiaro: in Calabria un futuro diverso è possibile.

 

 

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Il coraggio di fare impresa in Calabria: parte l’avventura del pastificio Stingi

Una produzione di 100.000 chilogrammi al mese, 88 formati già disponibili e altri 32 che saranno pronti entro la fine dell’anno, 7 dipendenti in un angolo di meridionale attanagliato dalla fame di lavoro. Sono i numeri del pastificio Stingi, splendida realtà produttiva ideata e concretizzata dal giovanissimo Michele Stingi. L’inaugurazione dello stabilimento e del punto vendita è avvenuta stasera alla presenza di concittadini carichi di entusiasmo, del sindaco di Serra San Bruno Bruno Rosi e del presidente del consiglio Giuseppe De Raffele. Ma Michele Stingi ha già una piccola storia alle spalle: negli ultimi mesi è stato presente ad Expo; è stato premiato come Imprenditore Giovane 2015 della Calabria; ha lanciato un brand legandosi al Comune di Soverato con la pasta a forma di Ippocampo. E altri formati sembrano richiamare la cittadina della Certosa: l’abete bianco ed il fungo sono, in effetti, simboli dell’entroterra vibonese. Quello che si riscontra subito dialogando con Michele è la passione per le attività produttive che  si trasforma nella determinazione di superare gli ostacoli che un territorio in ritardo di sviluppo presenta. Le carenze infrastrutturali, un mercato locale asfittico, logiche retrograde e altre mille difficoltà scoraggiano (per la verità, a ragione) chi cerca di fare impresa: la Stingi Group, invece, non si arrende al cospetto di queste barriere e si prepara ad esportare, ad esempio, in Francia. Ecco, dunque, un esempio positivo di mentalità positiva che punta alla crescita e che guarda al futuro.

 

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Il serrese Michele Stingi entra nella storia gastronomica di Soverato

Con la manifestazione svoltasi al lido “San Domenico”, Michele Stingi si ritaglia uno spazio nella storia gastronomica di Soverato in attesa di fare altrettanto con Serra San Bruno. “L’ippocampo” della cittadina jonica è una realtà con cui esportare un marchio territoriale ed imprenditoriale e aprire una breccia nel rigido velo che impedisce lo sviluppo. Il concorso che ha consentito il confronto fra diverse prelibatezze preparate con lo speciale formato di pasta Stingi si è trasformato in un modo per “brandizzare” Soverato ed entrare nei mercati che contano. Il simbolo del “cavalluccio marino”, infatti, richiama alla mente una delle baie più ammirate d’Italia e contemporaneamente fa apprezzare un sapore unico. Tornando al concorso, la vittoria è andata agli chef Rodolfo Gagliardi e Lorenzo Barbuto del lido “Sottovento” che hanno superato la concorrenza ponendosi un gradino avanti a Gregorio Abbruzzo de “Il Frantoio” e Rocco Gallè de “La Perla”. “Creare la pasta di Soverato – ha affermato entusiasta il giovane imprenditore serrese – è uno dei progetti più belli e ancora più bello è essere diventato il protagonista di questo successo, l’inventore dell’ippocampo che ha voglia di crescere e diventare uno dei prodotti più famosi al mondo”. A margine della premiazione, il sindaco Ernesto Alecci si è detto intenzionato a lavorare per “istituzionalizzare il piatto e per permettere il suo inserimento in tutti i menù dei ristoranti locali fissando per tutti lo stesso prezzo di vendita al pubblico”. “L’iniziativa, organizzata in pochissimo tempo e a costo zero per le casse comunali – ha poi dichiarato il consigliere comunale con delega al Turismo, Sport e Spettacolo Emanuele Amoruso - è una base di partenza importante, vista comunque la discreta presenza di pubblico e considerando anche l’ora tarda. Ora puntiamo a far diventare questa manifestazione un appuntamento fisso dell’estate soveratese”. Questi i partecipanti al concorso: Alberto Girlando (Hotel San Domenico); Andrea Pasquale Aversa (Sale e Pepe); Vito Marcella (Ristorante Russomanno); Gregorio Abbruzzo (Il Frantoio); Franco Procopio (Hotel Gli Ulivi); Francesco Salerno (Trattoria Dal Maestro); Domenico Rullo (Cafè del Mar); Vittorio Vitale (Lido San Domenico); Claudio Riga (Macarena); Angelo Tassone (Lido Don Pedro); Francesco Marinaro (Lido Verdemare); Rocco Gallè (Ristorante La Perla); Rodolfo Gagliardi e Lorenzo Barbuto (Lido Sottovento).

 

 

 

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L’idea di Michele Stingi: un brand per Soverato e Serra

L’impresa come mezzo di identificazione e promozione territoriale. Un’idea “necessaria” quella di legare una determinata realtà con uno specifico prodotto di successo per ritagliarsi uno spazio in un mercato globale che premia la qualità e consente la permanenza solo a chi riesce ad essere originale. Il serrese Michele Stingi prova così a bruciare la concorrenza creando un connubio fra gli innovativi formati della pasta che vede la luce negli stabilimenti della Stingi Group e la Calabria, da sempre terra di sapori amata per le sue bellezze. Un progetto abbracciato con convinzione dall’amministrazione comunale di Soverato, guidata dal sindaco Ernesto Alecci, che ha promosso un concorso per “eleggere” il miglior piatto cucinato utilizzando il formato di pasta secca ad “ippocampo”, simbolo della nota baia jonica. L’iniziativa, che si svolgerà il 29 giugno a partire dalle 22.30 presso il lido San Domenico, ha come finalità la valorizzazione turistica di Soverato mediante la creazione di un marchio che porta a spasso per il pianeta il nome della località nota per le sue spiagge. Il concetto è semplice: occorre attirare il visitatore facendogli toccare con mano quello che gli viene proposto e invitandolo a privilegiare ciò che contraddistingue il territorio cominciando dalla cucina.  La pasta che richiama il “cavalluccio marino” si inserisce così in una sorta di sistema in cui tutto, dagli odori alle forme, fa venire in mente Soverato. Il giovane imprenditore vuole ripetere l’esperimento con Serra San Bruno, regalando così a tavola la rappresentazione di quello che è la nostra regione: un naturale incontro fra mare e montagna che aspetta solo di esprimere a fondo le sue potenzialità.

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È il serrese Michele Stingi l'Imprenditore Giovane dell'anno 2015

È un Premio, ideato poco meno di tre lustri fa dal promoter vibonese Franco Buccinà, per dare un giusto riconoscimento a coloro che riescono a “sfondare” nel loro settore portando in alto il nome della nostra regione. La 14^ edizione di “Calabria che lavora”, svoltasi ieri sera nello splendido scenario del Report Caposperone di Palmi, ha riservato una nuova soddisfazione al 22enne Michele Stingi, trionfatore come “Imprenditore giovane dell’anno 2015”. Il serrese è infatti un brillante imprenditore nel campo dell’industria alimentare avendo creato la “Stingi Group”, produttrice di pasta secca dai formati originali. Dopo la partecipazione ad Expo 2015, Stingi taglia dunque un altro traguardo: a consegnargli il Premio riconosciuto dalla Regione Calabria e da Giovani Confindustria è stata la bellissima showgirl Valeria Marini. Per lui, c’è già la fila di telecamere e microfoni, da Rai 3 a Sky, passando per le emittenti regionali. Dei 107 tipi di pasta secca, che a breve si troveranno negli scaffali dei supermercati di tutta Italia, Stingi preferisce soffermarsi sui 3 dedicati alle città di Soverato e Serra San Bruno. E dopo aver ringraziato la madrina della serata, l’inventore del Premio e Anna Patania dell’associazione “Europa Futura”, il ragazzo originario della cittadina della Certosa invita i suoi coetanei a “non abbandonare la propria terra”, perché con impegno e determinazione possono essere realizzati “sogni e progetti”. È lui, oggi, il lampante esempio della forza e del coraggio dei giovani calabresi che smettono di lamentarsi e aprono una strada che conduce ad un futuro più luminoso.

 

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