Ghiri nel congelatore di casa, denunciato un 65enne

Un sessantacinquenne è stato denunciato dai carabinieri forestali a Molochio (Rc), perché sorpreso, in flagranza di reato, a praticare l’uccellagione in un bosco. E’ seguita, quindi, una perquisizione domiciliare durante la quale sono stati rinvenuti numerosi esemplari di specie protette congelati, tra cui 78 ghiri, trappole e reti da uccellagione.

L’uomo è stato denunciato per furto aggravato, maltrattamento di animali e uccisione di specie protette.

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Calabria, scoperti altri 12 'furbetti' del Reddito i cittadinanza

Nei giorni scorsi, i carabinieri del Gruppo di Gioia Tauro (Rc) hanno denunciato 12 persone, residenti nei comuni di Giffone e Molochio, che, dal 2019 ad oggi, avrebbero percepito illecitamente circa 120 mila euro in qualità di beneficiari del Reddito di cittadinanza.

In particolare, dall’esame dei dati documentali acquisiti, i militari hanno riscontrato che gli indagati, tutti di età compresa tra i 20 e i 60 anni, avrebbero reso false dichiarazioni o omesso volontariamente di comunicare informazioni ostative alla concessione del beneficio.

Gli esiti dell’attività investigativa sono stati segnalati alla autorità giudiziaria e all’Inps, ai fini dell’interruzione dell’elargizione del sussidio e del recupero delle somme indebitamente percepite.

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Rintracciato il cercatore di funghi disperso in Aspromonte

È stato ritrovato - in buone condizioni di salute - il cercatore di funghi 59enne, di cui si erano perse le tracce ieri in località Zomaro, nel comune di Molochio (Rc). 

L'uomo è stato localizzato dai cinofili dei vigili del fuoco, in una zona piuttosto impervia. 

Il malcapitato, una volta recuperato con l'ausilio di un elicottero, è stato affidato ai sanitari del 118 per essere sottoposto agli accertamenti del caso. 

Cacciavano fringuelli e ghiri nel Parco nazionale d’Aspromonte, denunciati

Erano autorizzati a cacciare cinghiali, ma avrebbero esteso la loro attività anche a specie protette all’interno del Parco nazionale d’Aspromonte.

I carabinieri forestale della Stazione di Cittanova (Rc) stavano da tempo monitorando la squadra di cacciatori in quanto avevano il sospetto che dietro alcune manovre si celassero attività illegali.

A seguito di indagini svolte anche con l’ausilio di alcune fototrappole occultate nella vegetazione sono stati identificati 16 soggetti, di età compresa tra i 25 e i 68 anni, intenti ad esercitare attività di bracconaggio all’interno dell’area protetta.

La successiva perquisizione domiciliare ha confermato i sospetti degli investigatori che hanno sequestrato: 67 fucili da caccia, un ingente quantitativo di munizioni, 4 reti da uccellagione, 6 trappole per ghiri,  7 fringuelli e 90 esemplari di ghiro. Inevitabile quindi la denuncia ed il sequestro del materiale probatorio.

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Un convegno ricorda l'eroe calabrese Angelo Cosmano

Si terrà mercoledì 24 novembre 2021, alle ore 17:30, il convegno, in video-diretta sul canale youtube dello studioso e ricercatore di storia contemporanea Luciano Surace (youtube.com/c/LvcianoSvrace), dedicato alla memoria del maresciallo Angelo Cosmano. I relatori che interverranno sono: Teresa Cosmano, nipote del Maresciallo; Giuseppe Mezzatesta, presidente dell’Associazione culturale “Acume” di Molochio.

Nato a Molochio di Reggio Calabria il 10 marzo 1878, morì a Reggio Calabria il 24 novembre 1940. Arruolato nel marzo 1899 nel 44° reggimento fanteria, pochi mesi dopo, in ottobre, partì volontario per l’Eritrea dove venne incorporato nella 1^ compagnia cacciatori d’Africa. Nei lunghi anni della sua permanenza in Africa presso vari reparti, raggiunse, per i successivi gradi, quello di maresciallo ordinario. Durante la guerra in Libia venne scelto per l’inquadramento del V battaglione eritreo col quale partì per la Tripolitania nel gennaio 1912. Combatté a Gargaresh e a Bir el Turch e nel fatto d’arme di Zanzur dell’8 giugno 1912, ottenne una medaglia d’argento al v. m. per aver portato in salvo un suo ufficiale con grande rischio della propria vita. Terminata la campagna libica, col grado di maresciallo capo, rientrò al suo vecchio reggimento, il 44°, dove ottenne il comando della 3^ sezione mitragliatrici.

Alla dichiarazione di guerra all’Austria, il 24 maggio 1915 passò l’Isonzo e prese posizione davanti a Plava. Sul Monte Kuk nel settembre successivo, dove rimase ferito, per le prove di capacità di comando e di ardimento fu proposto per una seconda medaglia d’argento, tramutata nella promozione a maresciallo maggiore per merito di guerra, dopo che egli aveva rifiutata la promozione a sottotenente per non allontanarsi dai suoi soldati, coi quali aveva diviso i pericoli e la gloria della guerra.

Durante l’offensiva austriaca della primavera 1916 nel Trentino, il 10 giugno, il Cosmano, con la sezione mitragliatrici postata sulla destra della vetta del Monte Lemerle, accortosi che il nemico tentava di aggirare la posizione, affrontò le ondate d’assalto falciandole inesorabilmente, prima con due mitragliatrici e poi con la sola arma rimastagli. Premute sempre più da vicino, rimase saldo al suo posto manovrando egli stesso l’arma e mettendo in linea tutti gli uomini di cui disponeva, armati di moschetto e di pistola. Invitato ripetutamente ad arrendersi, rifiutò sdegnosamente la resa, e continuando a combattere col manipolo di valorosi, costrinse il nemico a ripiegare. Con moto proprio sovrano del 23 agosto 1916 gli venne conferita la medaglia d’oro al v.m. con la motivazione seguente:

Comandante di una mezza sezione di mitragliatrici, seppe, col solo suo fuoco, arrestare ingenti forze nemiche che l’accerchiavano. Per cinque ore, con un manipolo di valorosi, fronteggiò la situazione contro un nemico soverchiante, compiendo prodigi di eroismo e di destrezza, mostrando sprezzo della morte e tenacia insuperabile. – Monte Lemerle, 10 giugno 1916.

Nel mese di giugno del 1919 il Maresciallo fu trasferito al 20° Rgt. Fanteria di Reggio Calabria. Rimasto soldato fino all’ultimo, il 24 novembre 1940, morì mentre prestava ancora servizio attivo.

A questa figura splendida di soldato, che da semplice contadino, è riuscito a diventare un eroe, esempio per le generazioni successive, è stata intitolato una via e la Scuola Elementare all’interno della quale è stato eretto un busto in gesso, recante l’iscrizione “Diccà non si passa”, celebre frase, che il Maresciallo scolpì su una pietra dopo la battaglia di Monte Lemerle.

 

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Fucile e munizioni in un casolare, una denuncia

Un 54enne è stato denunciato dai Carabinieri, a Molochio (Rc), per ricettazione, detenzione abusiva di munizionamento e di arma clandestina.

In particolare, durante un servizio di controllo in località “Barvi”,  i militari della Compagnia di Taurianova e dello Squadrone eliportato “Cacciatori di Calabria” si sono imbattuti in un casolare di proprietà del 54enne, nel quale hanno rinvenuto una doppietta calibro 16 con matricola abrasa e oltre 180 cartucce di vario calibro.

Una volta sequestrate l’arma e le munizioni, gli uomini della Benemerita hanno denunciato il proprietario del casolare e avviato le indagini per cercare di fare luce sulla provenienza del fucile che sarà sottoposto a perizia balistica al fine di capire se sia mai stato usato in azioni delittuose.

Sorpresi ad annaffiare una piantagione di marijuana, zio e nipote in manette

I  Carabinieri della Compagnia di Taurianova (Rc) hanno arrestato in flagranza di reato per coltivazione illecita di sostanze stupefacenti, zio e nipote, di 41 e 28 anni.

I due, entrambi residenti a Platì, sono stati sorpresi ad annaffiare 106 piante di marijuana coltivate in località Trepitò di Molochio e Serro Lungo di Varapodio.

A fare la scoperta sono stati i Carabinieri delle locali Stazioni, con il supporto dei colleghi dello Squadrone eliportato Cacciatori di Calabria.

Le piante sono state sequestrate, mentre gli indagati sono stati rinchiusi nel carcere di Palmi.

Sorpresi a tagliare alberi in un'area protetta, denunciati

Durante un servizio di controllo del territorio, i carabinieri della Stazione Parco di San Giorgio Morgeto hanno denunciato in stato di libertà G.G. e G.M.,  di 34 e 75 anni, entrambi di Bovalino (Rc), perché sorpresi a tagliare alberi di faggio nella riserva integrale nel Parco nazionale d’Aspromonte in località “Passo di Cancelo”, nel comune di Molochio.

Una volta sequestrate la motosega e la legna già tagliata, i militari hanno sanzionato i due uomini per la violazione delle misure anti Covid.

Infine, a G.G. e G.M  è stato contestato il reato di danneggiamento di piante ed introduzione di mezzi non consentiti dalla legge quadro sulle aree naturali protette.

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