Scarcerazione De Gaetano, le puntualizzazioni dei suoi legali

La 6^ sezione della Corte di Cassazione ieri ha annullato il provvedimento con il quale il Tribunale del riesame di Reggio aveva confermato gli arresti domiciliari nei confronti dell'ex assessore regionale Nino De Gaetano. "Siamo soddisfatti - spiegano gli avvocati Danilo Leva ed Antonello Madeo - per ironia della sorte, proprio oggi era stato notificato, ma la stampa aveva stranamente già dato la notizia, il decreto di fissazione del giudizio immediato nei confronti del nostro assistito, circostanza che ha di fatto impedito l'imminente scarcerazione di De Gaetano per scadenza termini. Ci auguriamo - aggiungono i legali - che l'accoglimento delle nostre tesi difensive da parte della Suprema Corte, sotto il profilo della sussistenza delle esigenze cautelari, possa favorire una diversa valutazione da parte dei giudici reggini sulla necessità che il nostro assistito permanga a soffrire una ingiustificata carcerazione preventiva".

"Rimborsopoli": la Cassazione annulla le misure per Bilardi, De Gaetano e Fedele

I giudici della VI Sezione della Corte di Cassazione, accogliendo i ricorsi avanzati dai rispettivi avvocati, hanno disposto l'annullamento con rinvio del provvedimento cautelare della detenzione domiciliare che il Tribunale del Riesame aveva ordinato in merito alle posizioni degli ex assessori regionali Nino De Gaetano (PD), Luigi Fedele (FI) e del senatore Giovanni Bilardi (NCD). Si tratta di tre degli esponenti politici finiti nelle maglie dell'operazione "Erga omnes" che ha acceso i fari sulla gestione dei fondi riservati ai Gruppi consiliari di Palazzo Campanella. La decisione della Suprema Corte, tuttavia, non ha scalfito l'impianto dell'accusa, che continua ad essere sufficientemente solido. Il giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Reggio Calabria ha richiesto il rito immediato nei confronti di De Gaetano e Fedele e l'udienza potrebbe essere fissata rapidamente. Quanto al senatore Bilardi, come noto, si è ancora in attesa che si pronunci l'aula di Palazzo Madama in relazione alla richiesta di arresto, già accolta dalla Giunta per le immunità. 

  • Published in Politica

Rimborsopoli, ex assessore Nino De Gaetano rimane agli arresti domiciliari

Il Tribunale della Libertà di Reggio Calabria ha respinto l'istanza avanzata da Nino De Gaetano che, tramite la difesa che lo assiste legalmente nell'indagine "Erga Omnes", chiedeva fosse revocata la misura restrittiva degli arresti domiciliari. L'ex assessore regionale ai Lavori Pubblici, Infrastrutture e Trasporti della Giunta Oliverio, è finito in manette il 26 giugno nel contesto di un'inchiesta in cui sono implicati complessivamente 26 consiglieri regionali della passata legislatura, alcuni dei quali in carica anche in quella attuale. 

Rimborsopoli, De Gaetano si avvale della facoltà di non rispondere

Nino De Gaetano, assessore regionale dimissionario ai Lavori Pubblici, Infrastrutture e Trasporti, arrestato nell'ambito dell'inchiesta "Erga omnes" sulla presunta gestione illecita dei fondi pubblici destinati ai Gruppi consiliari di Palazzo Campanella, ha scelto la strada di avvalersi della facoltà di non rispondere in occasione dell'interrogatorio cui è stato sottoposto in giornata.  De Gaetano attualmente si trova ristretto ai domiciliari. 

Operazione "Erga omnes": si è dimesso l'assessore regionale De Gaetano

L'uragano giudiziario che ha spazzato stamattina i Palazzi della Regione Calabria ha prodotto la prima conseguenza politica. Nino De Gaetano, nei cui confronti  stato disposto il regime degli arresti domiciliari, si è dimesso. "Con effetto immediato - ha scritto in una nota diffusa pochi minuti addietro - comunico le mie dimissioni dalla carica di assessore regionale e mi auto sospendo dal Partito Democratico. Pur dichiarando la propria estraneità ai fatti contestatigli ed avendo piena fiducia nell'operato della magistratura", De Gaetano considera  "un atto politico dovuto per non intralciare l'attività della Giunta regionale e del presidente Oliverio".

Operazione "Erga omnes": indagati i vertici della Regione

Fra i ventisette destinatari degli avvisi di garanzia notificati nel contesto dell'operazione "Erga omnes", concentrata sulle presunte irregolarità commesse tra il 2010 ed il 2012 nella gestione del denaro pubblico destinato ai Gruppi consiliari della Regione Calabria, compaiono i nomi degli attuali vertici dell'ente. Sono, infatti, indagati, Antonio Scalzo, presidente del Consiglio Regionale; Vincenzo Ciconte, vicepresidente della Giunta al quale sono state assegnate le deleghe a Bilancio, Patrimonio e Personale; Carlo Guccione, assessore al Lavoro, Formazione, Attività produttive e Politiche sociali. Nino De Gaetano, assessore a Lavori pubblici, Infrastrutture e Trasporti, è stato, invece, sottoposto al regime degli arresti domciliari. Tutti esponenti del Partito Democratico, sono coinvolti nella bufera giudiziaria che da stamane sta scuotendo la Calabria per l'indagine sulla cosiddetta "Rimborsopoli". Falso e peculato sono i reati contestati dall'autorità giudiziaria che ha ordinato di sequestrare alle persone implicate nell'inchiesta un patrimonio complessivo pari a 2,5 milioni di euro. 

  • Published in Cronaca

Operazione "Erga omnes": arrestato l'assessore regionale Nino De Gaetano

Fra i tre ex consiglieri regionali destinatari di un'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari nell'ambito dell'operazione "Erga omnes", condotta dalla Guardia di Finanza di Reggio Calabria, figura anche Nino De Gaetano, attuale assessore regionale ai Lavori pubblici, Infrastrutture e Trasporti. Le accuse a carico dei soggetti coinvolti nell'inchietsta sono falso e peculato, reati che De Gaetano avrebbe commesso, secondo la ricostruzione degli inquirenti, sia all'epoca in cui era membro di Federazione della Sinistra sia quando successivamente si trasferì nel PD.  

  • Published in Cronaca
Subscribe to this RSS feed