Sequestrati 14 autoveicoli ad una persona già condannata per ricettazione d’oro

I finanzieri hanno posto sotto sequestro preventivo, finalizzato alla confisca, 14 autoveicoli tutti intestati ad una stessa persona, già condannata per ricettazione di oggetti in oro e preziosi. 

Le Fiamme Gialle cosentine, valorizzando i qualificati input operativi forniti dal Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata della Guardia di Finanza, hanno eseguito indagini economico-patrimoniali delegate dalla Procura della Repubblica di Vibo Valentia. 

Gli accertamenti si sono sviluppati a seguito di una precedente condanna irrevocabile emessa dalla Corte d’Appello di Catanzaro nei confronti del soggetto ricettatore che riceveva oggetti in oro pur conoscendone la provenienza furtiva. 

La dettagliata ricostruzione reddituale e patrimoniale svolta dai finanzieri cosentini ha fatto emergere la sproporzione tra il patrimonio accumulato e la capacità reddituale del soggetto sottoposto alle indagini, con conseguente sequestro dei beni acquistati con proventi illeciti e successiva confisca a favore dello Stato. 

Ai fini dell’applicazione della normativa, oltre al valore sproporzionato di tale complesso patrimoniale rispetto al reddito “minimo” dichiarato, è stata dimostrata la mancata giustificazione della legittima provenienza dei beni in argomento. 

La ratio della norma è quella di aggredire posizioni economiche e patrimoniali illecitamente costituite anche in assenza di elementi che dimostrino la diretta derivazione causale tra il possesso dei beni e la condotta criminosa per cui è stata pronunciata la sentenza di condanna.

  • Published in Cronaca

Oro sospetto in macchina: arrestati coniugi per ricettazione e resistenza a Pubblico ufficiale

Personale della Polizia di Stato ha tratto in arresto E.N.G. di 55 anni, e G.R. di 61 anni, resisi responsabili, in concorso dei reati di ricettazione e resistenza a Pubblico ufficiale 

In particolare, a seguito di attività investigativa, avviata nel decorso mese di marzo, il personale del Commissariato di P.S. di Paola, diretto dal vicequestore aggiunto De Marco, mentre stava  transitando sulla strada statale SS 18, all’altezza di  Amantea, ha notato i due coniugi - ai quali nel 2014 il personale del Commissariato di P.S. di Paola, aveva provveduto a revocare  la licenza di gioielleria e compro oro, in quanto la titolare  si era resa responsabile del reato di ricettazione -  transitare a bordo della loro autovettura mantenendo un’andatura alquanto sostenuta, tale da attirare l’attenzione del personale operante, che ha effettuato un controllo con perquisizione personale, nel corso della quale è stato rinvenuto, addosso a G.R. un sacchettino contenente ulteriori tre sacchetti più piccoli con all’interno diversi preziosi in oro  per un peso complessivo di grammi 103,17, mentre E.N.G. è stata trovata in possesso di un borsello contenente la somma contanti di euro 2280,00.

I due coniugi all’atto del rinvenimento dei preziosi, hanno reagito con violenza tentando di sottrarre i sacchetti di plastica dalle mani degli operatori di polizia.

Attesa la palese e comprovata reiterazione del reato di ricettazione in concorso, a carico dei coniugi, gli agenti hanno proceduto all’arresto degli stessi per i reati p. e p. dall’art 648 c.p e resistenza a Pubblico ufficiale. Tutto il materiale rinvenuto è stato sottoposto a sequestro penale.    

L’attività investigativa è stata avviata nel decorso mese di marzo quando avendo il fondato sospetto che all’interno dell’esercizio commerciale “Gioielli Diffusion” sito in Paola,  si svolgesse un’attività non autorizzata di vendita di preziosi e oro in genere, nonché di ricettazione di preziosi proventi di furto e si è procedeti ad un  accurato controllo presso il  suddetto  esercizio commerciale 

Nel corso di tale controllo, all’interno  di una cassaforte  della quale sono stati trovati oltre 600 oggetti in oro e preziosi, per un valore di circa 150.000 euro. Di tali preziosi, E.N.G. non aveva alcun documento fiscale  o elementi univoci tali da dimostrarne il legittimo possesso. Al contrario si aveva modo di ritenere che gli stessi fossero provento di numerosi furti registrati negli ultimi tempi, infatti parte dei preziosi rinvenuti risultarono provento di furto.

Nella stessa circostanza E.N.G., sottoposta a perquisizione personale unitamente al coniuge G.R., era riuscita a consegnare un sacchettino contenente preziosi alla figlia. Quest’ultima aveva tentato  di liberarsene allontanandosi dal proprio esercizio commerciale e riponendolo nel bancone dell’esercizio commerciale attiguo, il cui proprietario risulterà successivamente coinvolto.

Nella  suddetta circostanza E.N.G. e la figlia erano state denunciate a piede libero per il reato di ricettazione. Inoltre, E.N.G., era stata anche  denunciata per il reato di resistenza a Pubblico ufficiale.

Di quanto occorso è stato informato il sostituto procuratore della Repubblica di Paola Anna Chiara Fasano che ha disposto il regime degli arresti domiciliari a carico degli  stessi.

  • Published in Cronaca

Furti negli appartamenti, restituiti ai proprietari oro e gioielli per 15mila euro

I militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Catanzaro hanno proceduto alla restituzione agli aventi diritto di un congruo quantitativo di oro e gioielli, per un valore complessivo superiore a 15mila euro, provento di due distinti furti in appartamento verificatisi nel periodo estivo nella zona nord di Catanzaro. La refurtiva in questione era stata rinvenuta ad agosto scorso da una pattuglia dei baschi verdi della Guardia di Finanza i quali, pattugliando la strada statale 106, si erano particolarmente insospettiti per la presenza di alcune persone, appartatesi nei pressi del torrente Alli, che alla vista dei militari si sono dati a una precipitosa fuga a bordo di un’autovettura di grossa cilindrata. Le immediate ricerche ispettive, avviate sul luogo ove i fuggitivi erano stati visti, hanno consentito di rinvenire e porre in sequestro una sacca di stoffa contenente numerosi monili e gioielli in oro e pietre preziose, nonchè alcune borse di una nota griffe di abbigliamento, abbandonati a terra dagli ignoti malfattori nel corso della concitata fuga in auto. L’attività investigativa delle Fiamme gialle catanzaresi, pertanto, si è concentrata, da un lato nella ricerca degli autori dei furti e dall’altro, nell’individuazione dei possibili legittimi proprietari a cui i predetti valori erano stati ingiustamente sottratti. Lo sviluppo dell’indagine ha permesso di ricondurre con certezza l’evento a due distinti furti con scasso, entrambi verificatisi poco prima del predetto rinvenimento in un Comune del catanzarese, dove gli ignoti malfattori, approfittando dell’assenza dei proprietari si erano introdotti agendo con violenza sulle cose, nonchè di individuare e segnalare all’Autorità giudiziaria un cittadino serbo, resosi responsabile unitamente ad altri tre soggetti, allo stato ignoti, dei furti in argomento. La restituzione dei monili e gioielli in oro e pietre preziose sottratti ingiustamente ai legittimi proprietari, ha suscitato in questi ultimi, nel giorno della riconsegna, parole di vivo compiacimento e soddisfazione per il servizio reso dalla Guardia di Finanza.

  • Published in Cronaca
Subscribe to this RSS feed