Pizzo, 110 mila euro per impianto fotovoltaico sulla scuola media

Circa 110mila euro per realizzare un impianto fotovoltaico di ultima generazione che possa garantire la completa autonomia energetica alla scuola media di Pizzo. È quanto ha ottenuto l’Amministrazione comunale guidata da Gianluca Callipo, aderendo con successo all’avviso pubblico emanato nel maggio scorso dal Ministero dello sviluppo economico, nell’ambito del Programma operativo interregionale (Poi) per le energie rinnovabili e il risparmio energetico. A darne notizia è l’assessore ai Lavori pubblici Maria Pascale, che comunica anche la contestuale aggiudicazione dei lavori.  «Una procedura velocissima - spiega Pascale -, grazie al ricorso, esplicitamente previsto dal bando, al MePa, il Mercato elettronico della Pubblica amministrazione. L’avviso ministeriale per la concessione dei fondi, infatti, prevedeva che tutto l’iter avvenisse per via telematica, compresa la gara per l’individuazione della ditta a cui affidare i lavori, tra quelle presenti nell’elenco del MePa. Questo ha consentito di esperire tutte le procedure a tempo record. Il prossimo passo, dunque, è l’affidamento formale dei lavori all’impresa aggiudicataria e l’inizio dell’intervento». Il progetto finanziato prevede l’istallazione di un impianto fotovoltaico sul tetto dell’istituto Anile di via Marcello Salomone, che possa assicurare energia elettrica per tutte le attività scolastiche. Qualora l’energia prodotta sia in quantità superiore al fabbisogno della scuola, verrà in parte dirottata verso altri edifici pubblici. «Inoltre - continua Pascale - ci siamo già attivati, nell’ambito dello stesso avviso ministeriale, per ottenere un nuovo finanziamento per la realizzazione di altro impianto fotovoltaico sulla sede del Comune. L’obiettivo è di raggiungere il limite massimo di importo finanziabile previsto dal Poi, pari a circa 207mila euro. Quindi, siccome l’impianto destinato al fabbisogno energetico del Comune avrà un costo inferiore a quello della scuola media, ci sarà con tutta probabilità la possibilità di chiedere ulteriori fondi, fino al raggiungimento del tetto massimo, per istallare i pannelli fotovoltaici anche sulla scuola elementare San Sebastiano». Soddisfazione è stata espressa dal sindaco Callipo, che ha rimarcato l’impegno dell’Amministrazione nello sfruttare tutte le possibili fonti di finanziamento. «Essere attenti alle opportunità disponibili e tempestivi nell’utilizzarle è fondamentale - ha detto Callipo -. Oggi le risorse pubbliche sono risicate, ma lavorando con impegno e continuità è possibile utilizzare con successo gli strumenti ancora accessibili».

 

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Pizzo, ex sindaco Nicotra nel mirino di PD e SEL

"Il neonato Comitato di salute pubblica - riporta una nota trasmessa dai circoli PD e SEL di Pizzo - crede che i cittadini di Pizzo siano così ingenui da dare credito alle parole di chi è tra i primi responsabili del passato disastroso di questa città. Si definisce “apartitico” nel puerile tentativo di allontanare da sé il sospetto di strumentalizzazioni politiche, ma il Comitato è guidato dall'ex sindaco Fernando Nicotra, la cui famiglia ha recentemente incassato dal Comune 900mila euro per l'annosa vicenda della Chiesetta di Piedigrotta. Un esborso che poteva essere molto più alto, se l'Amministrazione Callipo non avesse rimediato all'immobilismo della precedente Amministrazione, guidata proprio da Nicotra in palese conflitto d'interesse.  Adesso l'ex sindaco e il suo Comitato si ergono a difensori di quella stessa città che hanno ridotto in ginocchio, ma è chiara l'intenzione strumentale, celando i propri fini politici con diciture che richiamano al bene pubblico. In realtà, qui la salute dei cittadini non c'entra proprio nulla, è solo un traballante paravento dietro il quale si nasconde la frustrazione di non riuscire più ad emergere nel panorama politico locale". "Nel merito delle questioni sollevate, poi, se davvero volessero capire e informasi su come stanno le cose, parteciperebbero alle sedute del Consiglio comunale, durante le quali - è scritto nel comunicato - sono state offerte, numeri alla mano, tutte le delucidazioni in merito alla questione acqua. Quale assise è più pubblica e democratica del Consiglio comunale? Invece, si nascondono dietro fantomatiche associazioni per illudere ancora una volta i cittadini, affermando che questo o quel servizio non va pagato. Eppure non è ancora lontano il ricordo di quando le stesse persone invitavano la gente a non pagare l'acqua perché non potabile e entravano nelle case regalando bottigliette di minerale per avvalorare questa tesi. Il risultato di quella irresponsabile campagna è stato che centinaia di famiglie, a distanza di anni, si sono viste recapitare bollette per più annualità arretrate e addirittura alcuni hanno subito il blocco del conto corrente.  Allo stesso modo, nel 2006, Nicotra, che allora era segretario dell'Udc, invitava i cittadini nella propria sede per redigere un'infondata richiesta di rimborso delle bollette Enel, coinvolgendoli loro malgrado in procedimenti giudiziari che si sono rivelati assolutamente controproducenti per chi ha avuto la malaugurata idea di ascoltarlo. Oggi, finalmente, l'Amministrazione sta riuscendo a mettere le cose a posto ed entro il prossimo anno la riscossione delle bollette andrà a regime. Ma non è stato facile rimediare ai danni del passato e tutti, Comune e cittadini, sono stati chiamati alle proprie responsabilità, dopo che per lungo tempo il settore dei tributi e del pagamento delle  utenze era stato strumentalizzato per fini elettorali proprio da chi oggi vorrebbe riproporre gli stessi metodi e gli stessi inganni. Forse credono che i pizzitani abbiano dimenticato le vicende di un passato che ancora pesa sul presente, come quando nel 2002 la società di riscossione crediti Napitia, di cui sempre Nicotra era dirigente, affossò l'Amministrazione Falcone e la costrinse all'immobilismo". "Insomma, Nicotra e il suo comitato - termina il documento diffuso dai circoli PD e SEL - non hanno alcuna credibilità quando sostengono di voler difendere gli interessi dei cittadini di Pizzo, perché sono la prima causa dei sacrifici che la Città ha dovuto fare per risollevarsi e riscattarsi dal loro agire disastroso".

Paesi di Calabria: Pizzo Calabro

Da “In Calabria lungo il Tirreno” di Franceschino Ritondale leggiamo: “Dalla stazione ferroviaria la città si presenta come un grande anfiteatro che si affaccia sul Tirreno, con le sue case sovrapposte e degradanti a terrazzi ampi, sommersa dall’intensa vegetazione prettamente mediterranea che la circonda: boschi di ulivi annosi e folti aranceti tingono di intenso verde i suoi dintorni, dando alla zona un aspetto eternamente primaverile”. Questa è Pizzo Calabro, antica città marinara, là dove il mare e l’arte s’incontrano. Le sue origini risalirebbero alla magnogreca Napetia che poi  si sviluppò lungo il fiume Napeo, oggi Angitola. Scriveva il poeta e giornalista Rosario Bevilacqua, che qui vi è nato e vecchia conoscenza della gente di Serra San Bruno, che “il suo nome dapprima attribuito ad un condottiero greco, successivamente viene attribuito ad un condottiero Napeo ed infine alla sua posizione nei pressi del fiume Napeo. Da Napizia a Pizzo, sincopato di Napeo, Pizzitine, Pizzo”. E giacchè si posa su un promontorio che per la sua forma veniva chiamato “lu pizzu”, fino a qualche anno fa il nostro centro aveva il toponimo di “Il Pizzo”. Dopo il periodo di colonizzazione greca e romana, fu rifondata dagli Angioini verso il 1200, sotto il regno di Giovanna I, che la cinsero di fortificate mura e bastioni. Su uno di questi, poi, nel 1480 vi si costruì da Ferdinando d’Aragona il castello reso celebre dalla fucilazione di Gioacchino Murat. È stato qui, infatti, che nell’ottobre del 1815, l’ex re di Napoli è stato condannato a morte col sogno di un’Italia unita e chiedendo ai boia: “tirate giusto, mirate al petto, salvate il viso”. “ Non fu così – scrive ancora Bevilacqua – ma ciò non toglie significato alla sua forza d’animo e alle aspirazioni di libertà per l’Italia che la storia gli riconosce”. Da allora si chiamerà “il castello di Murat”. Oggi all’interno dell’antico maniero, di quella sfortunata  e pur gloriosa giornata, resta soltanto un busto marmoreo donato dalla nipote Luisa. Davanti al castello si affaccia la grande e affascinante piazza della Repubblica, già dedicata ad Umberto I del quale vi si ammira una bella statua. Questa è, senza voler essere enfatici, una delle più belle piazze  del mondo. Perché? Intanto è un bel terrazzo sul mare da dove si ammira l’infinito del buon Dio e poi questa è la piazza del “miglior gelato del mondo”. E già, qui si viene da ogni parte ed in ogni stagione per sedersi ai simpatici tavolini e godersi il suggestivo panorama ed “il cono pizzicano” e il famosissimo gelato detto “tartufo di Pizzo”. Nella stessa piazza, nella parte terminale verso il mare, s’innalza al cielo, come a proteggere tutto il golfo di Lamezia oltre che i Pizzitani, la snella e bella statua della Madonna. Di fronte a questa, andiamo a visitare un importante Bene culturale. Si tratta della chiesa matrice di San Giorgio, un tempo Collegiata, la più antica della diocesi di Mileto, edificata nel 1587. Nei secoli successivi è stata più volte sconvolta dai terremoti e nella cripta, dove un tempo venivano seppelliti i morti, ancora giacciono i resti mortali del Murat. È imponente la facciata in pietra tufacea col portale barocco in marmo bianco dello scultore Fontana. L’interno  è davvero un ricco museo. Nella navata di sinistra vi troviamo una lastra marmorea raffigurante “la Pietà” ed opera dei carraresi Antonino e Bartolomeo Berrettaro del 1530. Lo stesso marmo sovrasta il monumento funebre di Antonino Anile, ministro e scienziato di Pizzo, detto anche “il Poeta di Dio”; ed ancora la cinquecentesca statua marmorea della Madonna del Popolo attribuita al Gagini, come anche una scultura di Sant’Antonio di Padova; una scultura in marmo di Santa Caterina d’Alessandria opera di M. Carlo Casale ed un San Giovanni Battista, entrambe del XVI secolo, ed entrambe dichiarate “Monumento nazionale”. Ancora nella Matrice ammiriamo la Cappella Reale fatta edificare da Ferdinando II di Borbone nel 1832 con la pala d’altare raffigurante la Madonna della Salvezza di stile neoclassico di un tal Michele Foggia, due Crocifissi lignei del ‘400 e del ‘700; infine tanti dipinti e ceramiche di vari artisti quali: i pizzitani Zimatore, Grillo e Sambiase. Scendendo a mare, attraversiamo le belle e bianche spiagge di Prangi, la Seggiola, Centofontane e Piedigrotta. Su quest’ultima una bella meraviglia: la chiesetta rupestre detta “chiesa dei miracoli” che indubbiamente costituisce forte richiamo per turisti, residenti e fedeli. Per Bevilacqua: “ti devi fermare, non puoi andare oltre, Qui c’è un voto da fare, una promessa da sciogliere. È una chiesa scavata nella roccia tufacea. La leggenda narra che nel 1600 l’equipaggio di un veliero travolto dalla tempesta trovò rifugio su questa spiaggia. I marinai erano esausti e scoraggiati, quando d’improvviso videro sul bagnasciuga il quadro della Madonna sistemato nella cappella di bordo. Lo raccolsero, lo collocarono nella grotta, vi lasciarono anche la campana della nave…”. Oggi nella grotta vi sono tante statue sacre  oranti davanti alla Vergine, sono sculture modellate col tufo dallo scultore Angelo Barone e dal figlio Alfonso. La chiesetta di Piedigrotta ha davvero un non so che di paradisiaco e starvi a sostare in preghiera, in meditazione è come esaltarsi, entrare in una dimensione surreale per non uscirne più; qui le frenesie del mondo si arrestano ed il silenzio di Dio ti attrae per svelarti come è meraviglioso il Creato. E Pizzo non è solo Castello di Murat e Piedigrotta, è anche mare con le sue tonnare ed i suoi lidi balneari che accolgono i turisti da ogni angolo del mondo. Da qui, poi, si aprono le strade per le escursioni verso le vicine Tropea e la Certosa di Serra San Bruno. Pizzo è sicuramente un accattivante centro peschereccio e balneare comprensivo di variegate sfumature ambientali alla maniera delle Cinque Terre della Riviera ligure. È un attraente centro di turismo culturale e balneare. Insomma è un bell’angolo del Mediterraneo da scoprire.

 

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Musica lirica al Castello Murat di Pizzo

Continuano le iniziative artistiche al Castello Murat, che è ormai diventato un vero e proprio polo di produzione culturale sul nostro territorio. Dopo la partecipata presentazione di Domenico Dara, la Cooperativa Kairos, ente gestore del Castello, con il patrocinio del Comune di Pizzo e dell’Assessorato alla Cultura, ci presenta una nuova performance di elevato profilo culturale. Lunedì 20 luglio alle ore 19:30, infatti, le terrazze del Castello si trasformeranno nel palcoscenico di un Teatro dell’Opera sul quale si esibiranno artisti di caratura mondiale. Brigitta Karwautz (Soprano), Yasmina Luccisano (Mezzo Soprano), Peter Karwautz (Tenore), Franco Silvestri (Pianoforte), questi gli artisti di fama internazionale che si esibiranno lunedì 20 nell’ antico maniero e che incanteranno i presenti con le più belle arie e duetti da Opera a Operetta, dal barocco al verismo. Lo scenario sarà senza dubbio incantevole: le soavi note della musica lirica, l’imbrunire sulle terrazze del Castello Murat che si affacciano sul Golfo di Sant’ Eufemia, da un lato, e sulla bella Piazza della Repubblica dall’ altro, il tutto gustando i prodotti di Frantoio Badia, azienda agricola locale che si sta affermando sempre di più nel settore dell’ enogastronomia biologica calabrese. “È nostra volontà contribuire alla crescita culturale di questo territorio, partendo proprio dal nostro paese – commenta Francesco Pascale, Presidente della Cooperativa Kairos – crediamo che proprio partendo dalla cultura si possano raggiungere traguardi che, ancora oggi sembrano lontanissimi ma che in realtà sono a portata di mano, basta solo percorre i giusti sentieri” “Ancora una volta un’iniziativa di grande spessore – aggiunge Cristina Mazzei, Assessore alla Cultura e alle Politiche Sociali del Comune di Pizzo – ancora una volta all’insegna dell’arte e del buon gusto intellettuale, ancora una volta a Pizzo”.

Sabato a Pizzo l'evento sportivo "Kickboxing Tatami Pro Fighting"

Domani alle ore 10.30, nella sala Giunta del Comune di Pizzo, sarà illustrata alla stampa la prima edizione nazionale del torneo Kickboxing Tatami Pro Fighting, che si svolgerà in Piazza della Repubblica sabato 18 luglio. Alla manifestazione, promossa dalla società sportiva Thunder Pizzo, in collaborazione con l'Amministrazione comunale, parteciperanno 12 atleti, di cui 6 appartenenti alla nazionale italiana di Kickboxing, che si affronteranno sul tatami che verrà allestito nel cuore del centro storico napitino. Un evento sportivo di grande spettacolarità, destinato ad attirare l'attenzione degli appassionati di questo sport e dei numerosi turisti che in queste settimane estive affollano Pizzo. La manifestazione sarà rilanciata anche da alcune testate giornalistiche nazionali, a cominciare da Rai Sport. All'incontro con i giornalisti prenderanno parte il sindaco Gianluca Callipo, l'assessore al Turismo Giacinto Maglia, il dirigente e allenatore della Thunder Pizzo, Giorgio Lico, e gli atleti napitini, già campioni del mondo, Vincenzo Gagliardi, Giulia Cavallaro e Roberta Cavallaro.  

Pizzo. Affidati lavori del rione Carmine, Callipo: "Finalmente si riparte"

La Stazione unica appaltante (Sua) ha affidato a una nuova ditta la ripresa dei lavori nel quartiere Carmine di Pizzo. A darne notizia è l'assessore ai Lavori pubblici Maria Pascale, che sottolinea l'importanza della decisione, che consentirà di procedere entro 20 giorni alla ripresa dell'intervento. «Grazie alla procedura negoziata - ha spiegato Pascale - la Sua ha affidato i lavori sulla base della white list della Prefettura, che garantisce il possesso da parte delle aziende presenti nell'elenco di tutti i requisiti di trasparenza e legalità richiesti dalle normative in vigore. Ho già contattato la ditta incaricata, che mi ha assicurato l'avvio dei lavori entro 20 giorni, forse anche di meno, giusto il tempo che venga consegnato il materiale necessario, che sta provvedendo ad ordinare in queste ore». I lavori di riqualificazione urbanistica del rione Carmine nell'ambito del Contratto di quartiere, furono avviati dall'Amministrazione Callipo e interrotti nell'ottobre del 2013, a causa dell'intervenuta interdizione nei confronti del presidente del consorzio di imprese, con sede a Roma che si era aggiudicato la gara. Al Comune di Pizzo non restò che prendere atto della comunicazione giunta dalla Prefettura della Capitale e, dunque, interrompere i lavori. Da quel momento la Sua ha iniziato un lungo percorso burocratico per scorrere a ritroso la graduatoria degli altri soggetti che a suo tempo parteciparono alla gara non aggiudicandosela, incassando però il rifiuto delle ditte interpellate. Alla fine, per evitare di bandire una nuova gara e allungare così ulteriormente i tempi di realizzazione, si è proceduto a scorporare dall'appalto principale i lavori di completamento delle vie del rione Carmine, attraverso la cosiddetta procedura negoziata, che ha comunque dovuto ottenere il via libera della commissione di collaudo ministeriale che vigila sulla realizzazione dell'opera. Insomma, una vicenda estremamente intrigata e complessa, che ha spesso esposto il Comune a critiche ingenerose, vista la totale mancanza di responsabilità da parte dell'Amministrazione nei ritardi accumulati. «Ora finalmente possiamo ripartire, per completare un'opera nella quale crediamo molto e che era rimasta ferma nei cassetti per tanto tempo - ha commentato il sindaco Gianluca Callipo -. Inoltre, gli interventi che stanno per ripartire, oltre al rione Carmine, riguarderanno anche la pavimentazione della discesa che da Piazza della Repubblica conduce alla Seggiola, dove verranno realizzate, nei tratti previsti, anche le infrastrutture primarie sotto il manto stradale, come i cavodotti. Il mio pensiero va soprattutto ai residenti del quartiere che hanno subito notevoli disagi a causa di vicende assolutamente indipendenti dalla nostra volontà. Non abbiamo mai smesso di lavorare per sollecitare il superamento di questa impasse siamo soddisfatti di aver raggiunto anche questo obiettivo». Soddisfazione è stata espressa anche dal consigliere delegato al Centro storico, Raffaele Pulitano, che ha definito la ripresa dei lavori «come un ulteriore importante passo verso la riqualificazione complessiva del nucleo più antico della città». 

 

 

Sfonda vetrate di due istituti di credito: scoperto dai Carabinieri

La notte scorsa ignoti hanno pesantemente danneggiato due filiali bancarie che si trovano nelle vicinanze della piazza più importante di Pizzo Calabro. I grossi sassi scagliati hanno spaccato i vetri del Banco di Napoli e di Ubi banca. Sul luogo teatro del primo episodio sono intervenuti i Carabinieri della Stazione della città napitina che, coordinati dal maresciallo Paolo Fiorello, hanno effettuato i riscontri utili all'avvio dell'indagine. Già dopo il primo atto vandalico, i militari dell'Arma, infatti, hanno individuato il responsabile della prima azione teppistica. Appostatisi per verificarne i movimenti, lo hanno sorpreso mentre tirava le pietre verso il secondo istituto di credito.  Gli inquirenti sono ora impegnati a scoprire le ragioni alla base dei gesti messi in atto dal soggetto identificato. 

Attivato servizio bus navetta dall'aeroporto di Lamezia a Pizzo

"Un servizio basilare per il settore turistico, che rappresenta il motore economico della costa". Così il sindaco di Pizzo Gianluca Callipo ha commentato l'attivazione da parte della Regione e Ferrovie della Calabria del collegamento in pullman, dal 1° luglio al 18 settembre, tra l'aeroporto di Lamezia e le principali località della Costa degli Dei, tra cui la città napitina. "L'endemica mancanza di un adeguato trasporto pubblico rappresenta una delle problematiche maggiori del territorio vibonese - ha sottolineato il sindaco Callipo -. Il fatto che la Regione sia riuscita quest'anno a organizzare il servizio è dunque estremamente importante, direi quasi vitale per l'intero comparto turistico e il suo indotto. L'auspicio è che si possa dare a questo servizio una continuità che consenta in futuro di coprire tutto l'anno solare, per andare incontro non soltanto alle esigenze dei turisti, ma anche a quelle dei residenti nella provincia vibonese, che avvertono con estrema urgenza la necessità di collegamenti pubblici efficienti e puntuali". Intanto, la soddisfazione per l'iniziativa della Regione è unanime, come conferma anche l'assessore comunale al Turismo, Giacinto Maglia. "Ci siamo attivati per darne massima diffusione - ha affermato - e stiamo inviando gli orari del servizio a tutte le strutture ricettive napitine, compresi i bed & breakfast. Inoltre, locandine informative saranno affisse nei principali siti museali, come il Castello e la Chiesetta di Piedigrotta, dove maggiore è la concentrazione di turisti". Due le fermate del bus previste nel territorio di Pizzo: in piazza della Repubblica (andata ore 7.11, 10.11, 14.11, 17.11, 20.11 - ritorno ore 8.39, 12.39, 15.39, 18.39, 22.39) e nei pressi dello svincolo autostradale (andata 7.27, 10.27, 14.27, 17.27, 20.27 - ritorno 8.23, 12.23, 15.23, 18.23, 22.23). 

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