Nasconde la posta nel congelatore, denunciato portalettere

Oltre 1.700 lettere mai recapitate, nascoste nel congelatore.

È quanto hanno scoperto i carabinieri della Stazione di Cessaniti, nel vibonese, durante una perquisizione domiciliare.

L'attività dei militari ha preso l'abbrivio in seguito alla segnalazione di un cittadino del piccolo centro del vibonese, che ha denunciato il mancato recapito della posta da oltre due mesi. A finire nei guai è stato un portalettere di una società privata di Vibo Valentia.

L'uomo, infatti, è accusato di aver occultato le lettere nell'elettrodomestico, attestando falsamente l'vvenuta consegna. Il portalettere è stato denunciato alla Procura di Vibo per "violazione, sottrazione e soppressione di corrispondenza", mentre il materiale rinvenuto è stato sequestrate. 

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Buttava lettere e bollette nella spazzatura: postino denunciato dai carabinieri

I carabinieri hanno denunciato un 59enne, in servizio presso un Centro secondario di Distribuzione Postale della Locride, in quanto ritenuto responsabile del reato di “sottrazione e soppressione di corrispondenza”. Lo stesso è stato sorpreso dai militari dell’Arma mentre buttava della corrispondenza in un cassonetto della spazzatura.

Le indagini dei carabinieri erano state avviate diversi mesi addietro a seguito di un esposto - denuncia presentato da un cittadino, il quale lamentava il mancato o irregolare recapito della sua posta. In particolare la vittima aveva raccontato ai militari della Stazione a cui si era rivolto che, dopo essersi abbonato a una nota rivista informatica, aveva sollevato un contenzioso con la casa editrice poiché non gli erano stati recapitati diversi numeri del periodico. In tale contesto, aveva appreso dall’editore che il giornale veniva regolarmente spedito al suo indirizzo a mezzo poste. Tale circostanza lo aveva insospettito anche perché, da un po’ di tempo, anche tra vicini di casa, circolava la voce che lamentava il mancato recapito di corrispondenza varia tra cui anche bollette per la fornitura di servizi.

Gli inquirenti, all’esito di mirati servizi, sono riusciti a “pizzicare” sul fatto il dipendente, denunciandolo all’Autorità giudiziaria.

Fra la corrispondenza rinvenuta anche una bolletta Enel.

Tutto il materiale è stato sottoposto a sequestro.

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