Puntano un taglierino alla gola di un corriere e gli rubano l’incasso, arrestati

I poliziotti della Questura di Crotone ed i carabinieri della Stazione di Strongoli hanno tratto in arresto per il reato di rapina aggravata in concorso, Cataldo Valente, 39 anni, di Cirò Marina e Francesco Giungato, 47 anni, di Crotone.

L’arresto è scattato in seguito ad una chiamata al 113 con la quale un corriere ha segnalato di essere stato rapinato nell’androne di un condomino della città pitagorica.

Il malcapitato ha denunciato che i due malviventi l’hanno bloccato e minacciandolo con un taglierino puntato alla gola, gli hanno sottratto un marsupio con 250 euro.

I poliziotti, dopo aver immediatamente avviato l’attività di ricerca dei malviventi, hanno iniziato a visionare le immagini del sistema di videosorveglianza installato nell’androne del condominio in cui è stata consumata la rapina.

I due presunti rapinatori sono stati quindi rintracciati e bloccati dai carabinieri della Stazione di Strongoli.

Dopo l’arresto con l’accusa di rapina aggravata in concorso, Valente e Giungato sono stati tradotti nel carcere di Crotone.

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Rapina all'ufficio postale di Gerocarne, tre misure cautelari

I carabinieri della Sezione operativa della compagnia di Serra San Bruno hanno eseguito un provvedimento cautelare emesso dal gip del Tribunale di Vibo Valentia, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di tre persone accusate di aver compiuto una rapina all’ufficio postale di Gerocarne.

I fatti risalgono al 3 giugno 2019 quando due soggetti, con volto travisato da passamontagna, muniti di mazze ferrate, hanno fatto irruzione nell’ufficio postale.

Al momento del loro ingresso, tutte le persone presenti sono frettolosamente uscite mentre i due malviventi, con le mazze ferrate in loro possesso, hanno rotto uno dei vetri blindati minacciando il cassiere, al fine di farsi consegnare un plico contenente 25 mila euro.

I rapinatori, però, non potendo prendere il plico con il denaro, poiché già messo al sicuro nella cassaforte temporizzata, hanno deciso d'impossessarsi di un altro plico, pensando che al suo interno ci fosse comunque del denaro.

Solo in seguito, i malfattori hanno capito che in quel plico, invece, era presente solo un toner per stampante. Usciti dall’ufficio postale e saliti su una Fiat Panda, con a bordo un complice, si sono quindi dati alla fuga.

Immediatamente è partito l’allarme ai carabinieri della Compagnia di Serra San Bruno che hanno accerchiato la zona d’interesse nel tentativo di chiudere le vie di fuga.

L’autovettura con a bordo i rapinatori è stata intercettata nelle campagne del comune di Gerocarne, dove è iniziato un rocambolesco inseguimento lungo strade sterrate e di difficile percorribilità, tanto da far richiedere l’intervento dell’elicottero dell’8°Elinucleo dei carabinieri di Vibo Valentia e dei militari dello Squadrone eliportato Cacciatori “Calabria”.

L’inseguimento, dapprima in macchina ed in seguito a piedi, ha consentito di bloccare uno dei fuggitivi, S.G., 29 anni, di Sinopoli (Rc), che aveva provato a nascondersi nella fitta boscaglia in località San Rocco di Gerocarne.

I due complici, invece, sono riusciti a far perdere le loro tracce.

Le successive indagini, condotte anche attraverso accertamenti tecnici scientifici del Ris di Messina, hanno consentito di localizzare la Fiat Panda, risultata rubata e la mazza ferrata utilizzata dai rapinatori.

Il quadro probatorio raccolto, inoltre, ha poi permesso di accertare le varie responsabilità in ordine al reato di rapina e ricettazione.

Così gli inquirenti hanno chiuso il cerchio e raccolto un “qualificato quadro indiziario” a carico di: S.G., di 29 anni, T.G. (34) e S.C. (57), tutti originari di Sinopoli.

Per S.C. sono scattati quindi gli arresti domiciliari, mentre S.G. e T.G., sono stati sottoposti all’obbligo di dimora nel comune di residenza.

 

Due rapine in pochi giorni, manette per un 41enne

I poliziotti della Squadra mobile di Reggio Calabria hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione di misura cautelare in carcere emessa dal gip presso il Tribunale di Reggio Calabria, su richiesta della locale Procura Repubblica, a carico di Francesco Criseo, 41 anni, ritenuto responsabile delle rapine aggravate perpetrate il 17 ed il 25 settembre scorsi, nei pressi dell’Istituto scolastico “De Amicis” di Reggio Calabria, ai danni di una donna di 58 anni e di un uomo di 72 anni.

Le indagini avviate in seguito ad i due episodi, grazie anche alle immagini di alcuni impianti di videosorveglianza, hanno permesso d’identificare il presunto responsabile, nell’indagato.

Al termine delle formalità di rito, Criseo è stato tradotto nella casa circondariale di Reggio Calabria.

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Rapina al dipendente di una tabaccheria, arrestati i complici

Gli investigatori della Squadra mobile di Reggio Calabria hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere, emessa dal gip presso il Tribunale di Reggio Calabria, su richiesta della locale Procura della Repubblica, a carico di Oberto Alessandro Mirandoli e Marcello Passalacqua, rispettivamente di 34 anni e 30 anni, ritenuti responsabili di una rapina aggravata, consumata in concorso con Consolato Vitetta e Antonio Scaramozzino, di 33 e 27 anni, arrestati in flagranza di reato e attualmente ristretti in carcere.

Gli indagati sono accusati di aver compiuto una rapina, avvenuta il 14 ottobre 2019, ai danni di un dipendente di un bar tabacchi di Reggio Calabria al quale, nella circostanza venne sottratto un borsello con all’interno documenti e l’incasso dell’esercizio commerciale – circa 17 mila euro - che avrebbe dovuto versare in banca.

Per gli investigatori, Mirandoli e Scaramozzino avrebbero effettuato un sopralluogo dentro e fuori il locale, prima che i soldi venissero presi in consegna dal malcapitato il quale, salito in auto, venne bloccato da una macchina e da uno scooter guidati da persone con il volto coperto con caschi da motociclista, che sotto la minaccia di un’arma s’impossessarono del borsello con il denaro.

Una volta avviate le prime indagini, gli investigatori della Squadra mobile hanno identificato i presunti autori in Vitetta e Scaramozzino, ai quali durante una perquisizione sono stati rinvenuti parte dei soldi e dei documenti contenuti nel borsello.

Con gli ulteriori arresti di Mirandoli e Passalacqua, i poliziotti hanno quindi definitivamente chiuso il cerchio sulla vicenda.

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Autista rapinato nel Vibonese, bottino di 3 mila euro

Malviventi in azione a Calimera, frazione di San Calogero, nel Vibonese, dove l’autista di un furgone è stato derubato di circa tremila euro.

In particolare, il mezzo che trasportava merce destinata ad un negozio della zona, è stato bloccato da tre persone a volto coperto che si sono fatte consegnare l’incasso della giornata.

Una volta messo a segno il colpo, i rapinatori si sono dileguati a bordo di un’auto sulla strada statale 18, in direzione di Rosarno (Rc).

Sull’accaduto indagano i carabinieri.

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Rapinatori in azione in un ufficio Aci, bottino di oltre 10 mila euro

Avrebbe fruttato circa diecimila euro la rapina messa a segno nell’ufficio Aci di via Aldo Moro, a Cosenza.

A compiere il colpo sarebbero state tre persone che, poco prima della chiusura di metà giornata, avrebbero agito con il volto coperto da mascherine e con indosso delle tute blu.

I malviventi, dopo aver minacciato di estrarre dalla tasca una pistola, si sono fatti consegnare dai due dipendenti allo sportello tutti i soldi in cassa, per poi darsi alla fuga

Sull’accaduto indagano gli uomini della Squadra mobile che starebbero visionando le immagini delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona.
 

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Rapina in un negozio, 47enne incastrato dalle telecamere

La polizia di Stato di Reggio Calabria ha tratto in arresto Candeloro Ambroggio, di 47 anni, ritenuto l’autore della rapina consumata il 3 agosto scorso in un negozio d’abbigliamento di Pellaro.

Al presunto autore del crimine, gli investigatori sono arrivati tramite la visione dei filmati ripresi dall’impianto di videosorveglianza presente nell’esercizio commerciale.

Sulla base degli elementi raccolti nel corso delle indagini, il presunto autore della rapina è stato arrestato e tradotto nella casa circondariale della città dello Stretto.

Latitante calabrese catturato in Germania, era ricercato per rapina e sequestro di persona

Gli uomini della Direzione delle investigazioni criminali della polizia Tedesca hanno localizzato e arrestato Santo Polistena, di 44 anni.

L’uomo, rintracciato nella cittadina di Heilbronn-Bockingen, era ricercato dal 2016 con l’accusa di rapina a mano armata e sequestro di persona.

La cattura è stata possibile grazie alla collaborazione della polizia tedesca, con il Servizio per la cooperazione internazionale – S.I.Re.N.E., i carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria ed il coordinamento della Procura della Repubblica di Messina.

L’identificazione, la localizzazione e la successiva cattura del 44enne giungono al termine di un’intensa attività info - investigativa avviata ad ottobre 2018 e condotta dai carabinieri della Compagnia di Palmi con la direzione del Comando gruppo di Gioia Tauro, grazie alla quale è stato possibile dare indicazioni precise e dettagliate alla polizia tedesca

Polistena, che dovrà espiare 4 anni, 6 mesi e 10 giorni di reclusione, al termine delle formalità di rito, è stato messo a disposizione dell’autorità giudiziaria tedesca, la quale ha convalidato l’arresto in attesa dell’avvio delle procedure di estradizione.

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