Consiglieri di maggioranza "celebrano" il funerale di Reggio Futura: "Scappano anche i comprimari"

"Il processo di rinnovamento autentico che si sta realizzando a Reggio Calabria, al netto della pesante eredità che ci siamo ritrovati fin dal primo giorno del nostro insediamento, ha palesato da un lato una maggioranza solida e coesa attorno alla linea politica portata avanti dall'Amministrazione e dal Sindaco Giuseppe Falcomatà, dall'altra una fragilità inconcludente nelle minoranze che perfino in Consiglio Comunale si sono manifestate tali nel l'imbarazzo generale". A dichiararlo in una nota congiunta sono Antonino Castorina, Giovanni Latella e Valerio Misefari,rispettivamente capigruppo di Partito Democatico, La Svolta e Reset al Consiglio Comunale. "La città - secondo i tre rappresentanti della maggioranza - ha bisogno di rappresentanti istituzionali che abbiano a cuore gli interessi della città e che non scambino l'aula di Palazzo San Giorgio quale luogo per celebrare il proprio congresso di partito o per mettere sul tavolo le proprie contese interne trasformando il Consiglio nel set televisivo di Scherzi a Parte. La situazione politica si descrive con le minoranze divise su praticamente tutto, mentre fuori da Palazzo San Giorgio c'è chi spera in una "damnatio memoriae" in cerca di una nuova verginità contro il gruppo degli eletti e chi si limita a trincerarsi dietro il paravento dei palloncini azzurri, messi in mano ad inconsapevoli bambini. In questo quadro desolante, tuttavia, su una questione si è trovata convergenza: la fuga da Reggio Futura, è la fuga da quel modello e da quella impostazione che ha portato Reggio Calabria nel baratro e la definitiva fine di un sistema che, con lo spostamento del senatore Caridi dentro Forza Italia, tradisce definitivamente il mandato elettorale affidato da chi votando quella lista ha votato un'impostazione da cui, evidentemente, prendono le distanze anche i coprotagonisti ed i comprimari". "Apprezziamo la valutazione fatta, anche se tardiva e non assolutiva e ci aspettiamo -auspicano Castorina, Latella e Misefari - di essere stimolati su idee e contenuti in favore della città, sperando che le pagine del fantamercato politico non ci regalino qualche nuova perla autunnale".

 

 

Dati Smart City, Burrone (Reset) gela Tripodi (PdCI): "Si occupi del vitalizio del fratello"

"È stato presentato nei giorni scorsi l’iCity Rate 2015, ossia il rapporto annuale elaborato dal Forum PA in collaborazione con Openpolis, con l’obiettivo - ricorda in una nota Filippo Burrone, consigliere comunale di Reset - di stilare la classifica dei Comuni più 'smart' d’Italia.  Tra i primi a Reggio Calabria a darne notizia e a commentare i risultati, troviamo il sempre attento osservatore Ivan Tripodi, segretario cittadino del PDCI. Lo stesso Tripodi, che scopriamo grandissimo esperto di 'smart city', ci informa del 'palese insuccesso amministrativo', dell’Amministrazione Falcomatà, 'poiché non vi è stata nessuna attività o azione che abbia concretamente reso, almeno leggermente, smart la nostra città'. L’attentissimo esperto multidisciplinare Tripodi, si rivela però estremamente disattento nel leggere i dati dell’indagine. Sfugge, all’acuto Tripodi, la lettura della Scheda di riepilogo relativa alla città di Reggio di Calabria nella quale la maggior parte delle rilevazioni fa ancora riferimento al periodo 2011-2013. I dati più recenti sono molto pochi, ma tra essi spiccano quelli relativi a: 'comportamenti innovativi' (periodo di riferimento 2015) in cui Reggio figura al 78° posto, in netta controtendenza rispetto al 102° posto generale a cui si riferiscono i dati obsoleti dell’indagine. Un altro dato del 2015 è quello sulle 'infrastrutture di connessione', in cui Reggio è al 58° posto, ben lontano dalla coda della classifica. Idem per i 'servizi di connessione residenziale' (75° posto), 'sharing economy' (69°), 'liberazione dataset' (64°), 'partecipazione attiva su Twitter' (50°). "Sono tutti dati - ironizza il consigliere comunale di maggioranza - che il Tripodi, certamente esperto di economy, living, environment, people, mobility e governance, per stilare la propria attenta e profonda analisi, avrà semplicemente dimenticato di leggere e approfondire. D’altronde, lo stesso Tripodi da mesi “predica” al sindaco Falcomatà la riduzione dello stipendio del 20%, dimenticandosi – o facendo finta di dimenticarselo – che lo stesso Falcomatà ha ridotto già il proprio stipendio del 30% ad inizio mandato, pur avendo la facoltà di non farlo. Tale riduzione fa risparmiare l’Ente, a ciò si aggiunge anche la riduzione del 30% dello stipendio degli assessori e i gettoni per i consiglieri (si consideri che il massimo che può percepire un consigliere comunale è di 706,55 euro). Sarà un vizio del Tripodi quello di leggere parzialmente i dati. Gli sarà infatti sfuggito che il proprio fratello percepisce un assegno vitalizio, per i pochi anni da consigliere regionale, di ben  7.309,19 euro (come pubblicato sul sito della Regione Calabria): non ci risultano analoghe esortazioni pubbliche al fratello. La vecchia politica dei 'roboanti slogan' e degli “inutili annunci” sta tramontando, purtroppo con essa rimarranno ancora i vitalizi dei vecchi politici e politicanti".

 

Reggio, consiglieri Reset: "Approvato un Bilancio completamente diverso rispetto a quelli artificiali del passato"

«Il primo Bilancio dell’Amministrazione Falcomatà è un bilancio vero sotto il profilo giuridico ed etico". Sono queste le parole dei consiglieri di maggioranza della “Lista Reset” Valerio Misefari, Filippo Burrone e Filippo Quartuccio, subito dopo l’approvazione del bilancio previsionale 2015 nella seduta del Consiglio comunale di giovedì. Grande soddisfazione anche - come si legge in una nota - per l’eccellente lavoro svolto dall’assessore Neri, eletto proprio nella “Lista Reset”: "Il lavoro dell’assessore al bilancio Armando Neri, della Giunta, dei tecnici e di tutti i consiglieri, non è stato facile e si è rivelato eccezionale. Consapevoli dell’arduo compito, da consiglieri abbiamo lavorato costantemente e responsabilmente in Commissione Bilancio: certamente tutto un altro modus operandi rispetto alle precedenti amministrazioni, in cui – come certificato dalla Commissione di accesso antimafia – venivano “adottati artifici contabili al fine di occultare la reale situazione dell`ente” e si verificano “pesanti irregolarità, consistenti nella mancata imputazione di oneri agli esercizi di competenza e nella conservazione tra i residui attivi di crediti non supportati da titolo giuridico”.

 

Reset scuote i reggini: "I primi a cambiare dobbiamo essere noi cittadini"

"Non possiamo fare a meno di notare che tutto è rimasto uguale". E' l'incipit di una nota trasmessa dall'associazione Reset-reggini al servizio del territorio. "Da quando si è insediato il nuovo Sindaco - si legge nel comunicato - il lungomare Falcomatà ha sempre lo stesso meraviglioso panorama, con la differenza di poterlo vivere senza traffico la domenica pomeriggio, magari con il Wi-Fi collegato allo smartphone. Il Corso Garibaldi, il centro commerciale della città, invece non cambia mai, se non con la differenza di vederlo cambiare sotto i nostri piedi, sempre più simile ad un salotto, il biglietto da visita di tutta la città. Del resto, i più grandi cambiamenti sono come piccoli puzzle in cui tutti i pezzi hanno bisogno del loro insieme per diventare qualcosa, la politica dei piccoli passi che la maggior parte delle persone non percepisce. E delle tracce dei commissari, che ci hanno osservati da dentro un ufficio ed archiviati più come numeri che come cittadini, vorremmo tanto liberarci. Sia ben chiaro, partendo sempre dalle cose piccole. Eppure, questa volta, i nostri distratti concittadini avranno notato dei bidoncini fuori dalle abitazioni per la raccolta differenziata". "I più attenti, invece, avranno notato che non bisogna più fare lo slalom con l'auto attorno ai bidoni dell'immondizia, perché è evidente - secondo l'associazione Reset - che qualcosa ha ripreso a funzionare. Ciò nonostante, con l'isola ecologica a disposizione di tutti i cittadini, l'Assessore Zimbalatti riesce a postare su Facebook un esemplare concittadino intento a disfarsi di un materasso in un bidone dell'indifferenziata. Ma nell'esatto momento in cui realizzeremo di avere i requisiti necessari per accedere alle agevolazioni previste dal piano messo a punto dal Sindaco Giuseppe Falcomatà e dall’Assessore Armando Neri, che vanno dalle esenzioni sulla TARI alle riduzioni delle aliquote sull'IMU, passando per i costi fissi sul canone idrico, allora sarà impossibile non accorgersi che qualcosa sta cambiando. Le poltrone sono occupate, ma sopra c'è qualcuno che lavora davvero. A volte, però, appare impossibile accontentare tutti: per un progetto portato a termine ci sarà sempre qualcuno che lo reputerà insignificante rispetto a qualcos'altro che lo interessa in prima persona". Non potremo mai parlare di un vero cambiamento, se non ci rendiamo conto - osserva Reset - che i primi a cambiare dobbiamo essere noi cittadini".

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