Reati ambientali, quattro denunce

Nei giorni scorsi, i carabinieri della Compagnia di Palmi e personale dei Nuclei forestali di Cittanova e Sant’Eufemia d’Aspromonte, hanno deferito in stato di libertà 4 persone per reati in materia ambientale.

In particolare, a Seminara i controlli effettuati dai militari dell’Arma hanno consentito di sequestrare una discarica abusiva di pneumatici ormai fuori uso accatastati in un terreno adiacente la strada provinciale 26.

A Scido, a causa dei forti odori di fumo provenienti da un garage, i carabinieri della locale stazione hanno effettuato un’ispezione, trovando e sequestrato una carrozzeria abusiva, con tanto di forno per la rinverniciatura e canna fumaria artigianale.

Infine, a Sant’Eufemia d’Aspromonte i controlli hanno consentito di sequestrare tre autolavaggi abusivi, le cui acque reflue, unitamente a detersivi industriali ed olio motore, sfociavano nei corsi d’acqua della zona circostante.

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Lite tra familiari per confini di terreni culmina in un tentato omicidio, due arresti

Nel pomeriggio di mercoledì scorso, i carabinieri di Sant’Eufemia d’Aspromonte (Rc) sono stati contattati dal 118, dopo che una persona, con ferite d’arma da fuoco ad una gamba, si era presentato al posto di primo soccorso. Avviate le indagini, i militari hanno scoperto che l’uomo - prima di essere ferito - sarebbe stato minacciato insieme alla moglie da due persone armate di pistola e bastoni. I presunti aggressori, che sarebbero parenti della donna, sarebbero entrati in azione nelle campagne di Melicuccà, su terreni contesi da tempo tra le famiglie coinvolte. I due sono stati individuati, identificati e infine fermati  con l’accusa di tentato omicidio.

Al termine delle attività di rito, gli indagati sono stati trasferiti nel carcere di Palmi.

La vittima, invece, è stata ricoverata - fuori pericolo di vita - presso l’ospedale di Reggio Calabria.

Pistola e munizioni rinvenute in un casolare abbandonato, indagano i carabinieri

Durante un servizio di controllo del territorio nel comune di Sant’Eufemia d’Aspromonte (Rc), i carabinieri della locale Stazione e dello Squadrone eliportato Cacciatori “Calabria”, hanno rinvenuto una pistola e alcune munizioni.

La scoperta è stata fatta nei pressi di un casolare abbandonato in contrada Sorvia, dove i militari hanno trovato, avvolta nel nylon, una pistola completa di caricatore, con 15 colpi all’interno. Inoltre, accanto all’arma sono state recuperate 23 munizioni.

Dopo aver sequestrato quanto rinvenuto, i carabinieri hanno avviato le indagini per cercare di risalire all’identità dei responsabili dell’occultamento.

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Auto in fiamme blocca due ragazzi in un caseggiato rurale, salvati dai carabinieri forestali

E’ finita senza conseguenze la disavventura capitata a due ragazzi di Sant’Eufemia d’Aspromonte (Rc), rimasti intrappolati in un caseggiato in località Sorvia, lungo la strada provinciale che dalla cittadina aspromontana conduce ai Piani d’Aspromonte.

Era già sera, quando una pattuglia di carabinieri forestali della locale Stazione in transito lungo la provinciale è stata fermata da un ragazzo che li ha informati di un incendio che, poco più avanti, stava divorando una mini-car in sosta davanti ad una casa rurale. Giunti sul posto, gli uomini dell’Arma forestale hanno scoperto che nell’abitazione erano rimasti intrappolati due ragazzi, impossibilitati ad uscire in quanto il mezzo incendiato bloccava la porta di ingresso.

Allertata la sala operativa e valutata la situazione, i due carabinieri hanno deciso di entrare in azione senza attendere l’arrivo dei Vigili del fuoco, in quanto il fumo stava saturando l’interno del fabbricato rendendo l’aria irrespirabile. Sfondata la porta sono quindi riusciti a trarre in salvo i ragazzi, trovati in buone condizioni di salute.

L’incendio, dai primi accertamenti, sembra abbia avuto origine da un’anomalia all'impianto elettrico dell’autovettura.

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L'Arma ha ricordato il 25° anniversario dell'omicidio del maresciallo Pasquale Azzolina

Questa mattina, a Sant’Eufemia d’Aspromonte (RC), è stato ricordato il 25° anniversario dell’omicidio del Maresciallo Capo Pasquale Azzolina, Medaglia di Bronzo al Valor Militare.

Il rispetto delle vigenti disposizioni in materia di contenimento dell’emergenza epidemiologica non ha consentito di svolgere la consueta cerimonia, ma l’Arma dei Carabinieri ha sentito forte il dovere di ricordare con un momento di raccoglimento la memoria del commilitone che ha perso la vita nell’adempimento del proprio dovere. Un ricordo indelebile, un esempio costante nella vita di ogni carabiniere, foriero di indicazioni proprio in questo momento della vita del paese in cui il servizio reso al prossimo è quanto mai sentito.

Il Comandante Provinciale, Col. Marco Guerrini e il Comandante del Gruppo di Gioia Tauro, Ten Col. Gianluca Migliozzi, insieme alla vedova, signora Marianna, e ai familiari hanno deposto alle 10:30, presso la lapide di località Ponte Crasta di Sant’Eufemia, una corona di alloro, in segno di ricordo dell’eccidio del militare avvenuto il 17 giugno 1996.

Rievocazione del fatto storico

Il 17 giugno 1996, alle ore 23 circa, il militare di servizio alla caserma di Sant’Eufemia comandato nel turno 15.00-22.00, trattenutosi per la compilazione di alcuni atti, riceveva una telefonata anonima che segnalava in località “Ponte Crasta” la presenza di individui sospetti nei pressi di una moto-ape. Il militare rappresentava subito i fatti al comandante della Stazione, Maresciallo Azzolina, il quale senza esitazione con l’auto di servizio ed in uniforme si recava, unitamente a quest’ultimo, nella località indicata. Giunti in località “Ponte Crasta”, i militari notavano due giovani fratelli del luogo, da loro conosciuti, intenti a smontare pezzi del motore della moto ape, abbandonata a seguito di sinistro stradale il giorno precedente. Alla vista dei carabinieri i due fratelli nascondevano alcuni attrezzi all’interno della propria autovettura parcheggiata poco distante. Nel procedere al controllo dei due giovani, il Maresciallo Azzolina, che ben li conosceva sin da ragazzi, constatava all’interno dell’autovettura la presenza di pezzi di motore, per cui invitava i due fratelli a seguirlo in caserma ed a salire a bordo dell’automezzo militare. L’invito del sottufficiale veniva accolto dal fratello minore, mentre scatenava la reazione di quello maggiore, che repentinamente estraeva una pistola beretta cal.7.65, esplodendo a distanza ravvicinata alcuni colpi all’indirizzo del maresciallo. Il Maresciallo Azzolina, benché colpito, estraeva prontamente la propria pistola d’ordinanza, ma, prima di poter far fuoco, veniva raggiunto da ennesimo colpo, che lo faceva cadere esanime. I due malfattori si dileguavano a bordo dell’autovettura di proprietà e nelle ore successive al delitto venivano tratti in arresto ed assicurati alla giustizia, con il fattivo apporto del vice brigadiere salvatore coltello che era insieme al maresciallo e nell’azione di fuoco era rimasto ferito.

Il maresciallo capo Azzolina venne insignito dell’onorificenza della medaglia di bronzo al valor militare “alla memoria”, con le seguenti motivazioni:

Mar. Ca. Azzolina pasquale:

“Comandante di stazione distaccata in territorio caratterizzato da alto indice di criminalità, veniva fatto segno, unitamente a militare dipendente, ad improvvisa e violenta azione di fuoco da parte di due malviventi sorpresi in flagranza di furto. Benché colpito in più parti del corpo, con elevato coraggio e grande determinazione, tentava di reagire con l’arma in dotazione, ma colpito ancora una volta in parti vitali, si accasciava esanime al suolo.Fulgido esempio di alto senso del dovere ed elevate virtù militari, spinte fino all’estremo sacrificio”.

 

Sorpreso per strada con due coltelli, denunciato

Sant’Eufemia d’Aspromonte - Un 25enne è stato denunciato dai carabinieri a Sant’Eufemia d’Aspromonte (Rc), per porto abusivo di armi.

In particolare, durante una perquisizione nel centro abitato del borgo aspromontano, il giovane è stato trovato in possesso di due coltelli.  

Inevitabile, quindi, la denuncia in stato di libertà.

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Violazione delle norme anti Covid, i carabinieri chiudono due locali

Due locali sono stati chiusi dai carabinieri a Sant’Eufemia d’Aspromonte e Sinopoli, nel Reggino, per violazione delle norme anti Covid.

In particolare, in entrambi gli esercizi, i militari hanno trovato clienti intenti a consumare bevande.

Pertanto, dopo aver elevato sanzioni amministrative ai titolari, gli uomini dell’Arma hanno disposto la chiusura dei locali per cinque giorni.

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Coronavirus, due nuove 'zone rosse' in Calabria

Due nuove 'zone rosse' sono state istituite con altrettante ordinanze emesse da Nino Spirlì, che da ieri è presidente facente funzioni della Regione dopo la morte della governatrice Jole Santelli.

I comuni interessati dai provvedimenti finalizzati a contenere la diffusione del coronavirus, sono Sant'Eufemia d'Aspromonte (Rc) e Torre di Ruggiero (Cz).

Per il centro reggino la decisione è scattata - si legge nell'ordinanza - in seguito al "rapido aumento del numero dei casi confermati ed il Dipartimento di Prevenzione dell'Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria ha confermato che il contagio ha interessato 20 soggetti".

Da qui la decisione della zona rossa in considerazione che "la situazione epidemiologica, legata al focolaio, può peggiorare rapidamente, dando luogo ad altri focolai, non diversamente contenibili e che l'incidenza dei casi confermati si attesta su livelli significativi, atteso che la popolazione residente nel Comune è di poco inferiore a 3900 abitanti".
Analoga situazione a Torre di Ruggiero, la cui ordinanza è stata emessa dopo che "il Dipartimento di Prevenzione dell'Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro ha comunicato che sono stati individuati 14 soggetti positivi a covid 19" e che "tutti avrebbero avuto contatti stretti con familiari e conoscenti del luogo e sono in corso le attività di testing ai contatti, al fine di evitare il dilagare dell'infezione nell'area" ed in considerazione che "l'incidenza si attesta su livelli significativi, atteso che la popolazione è di poco inferiore a 1000 abitanti".

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