Maxi tamponamento tra Pizzo e Lamezia Terme, coinvolte 10 auto: 2 feriti

Ha provocato due feriti, un incidente stradale avvenuto questa mattina sulla A2 ‘Autostrada del Mediterraneo’.

Il sinistro, verificatosi in direzione nord, tra gli svincoli di Pizzo Calabro (Vv) e Lamezia Terme (Cz), ha coinvolto dieci autovetture.

Sul posto sono intervenuti personale Anas, 118 e forze dell’ordine.

Camion carico di salumi va a fuoco sul tratto vibonese dell'A2

Un camion carico di salumi è andato a fuoco questa mattina, nel tratto vibonese dell'autostrada A2 del Mediterraneo. 

Il mezzo si trovava tra gli svincoli di Pizzo e Sant'Onofrio quando, per cause in corso d'accertamento, è stato interessato dall'incendio. 

L'uomo alla guida è riuscito ad abbandonare il veicolo prima che le fiamme raggiungessero la cabina.

Il rogo è stato domato dai vigili del fuoco. 

Il tratto autostradale, sul quale a causa di lavori il transito avviene su una sola corsa, è stato temporaneamente chiuso al traffico. 

 

Sant’Onofrio, “Costruiamo Il Futuro” critica la gestione dei finanziamenti pubblici

Il gruppo consiliare di opposizione “Costruiamo il futuro” contesta l’azione amministrativa della maggioranza al Comune di Sant’Onofrio e manifesta reale preoccupazione sulla possibile perdita di contributi assegnati.

“Costruiamo il futuro”, in particolare, chiede lumi rispetto «alla gestione di una serie di contributi ottenuti dal Comune – si legge in  una nota stampa - e destinati, per una parte, alla manutenzione straordinaria delle strade comunali e all’arredo urbano, e per un’altra, ad investimenti in infrastrutture sociali».

“Costruiamo il Futuro” entra nello specifico e rileva che «al Comune di Sant’Onofrio  - è scritto ancora nel comunicato -  sono stati assegnati 10 mila euro per la manutenzione straordinaria delle strade comunali e 30.637,50 per ogni annualità 2020-2023 da destinare ad investimenti in infrastrutture sociali.

Per quest’ultimi solamente l’annualità 2022 è stata impegnata: non vi è nessuna traccia, invece,  delle annualità precedenti.

È stato inoltre assegnato al Comune di Sant’Onofrio un contributo di 3.086,06 euro da destinare ad iniziative socio - educative che avrebbero consentito ai bambini di usufruire di attività extrascolastiche utili all’apprendimento e alla socializzazione».

A proposito di bambini, il gruppo consiliare di opposizione contesta l’immobilismo dell’amministrazione comunale in merito alla realizzazione di un parco giochi che avrebbe dovuto essere installato già da tempo.

«Tutti i decreti di finanziamento - spiega Giuseppe Alibrandi, capogruppo di “Costruiamo il Futuro” - prevedono tempi stabiliti per l’impegno delle somme, la realizzazione e la rendicontazione degli interventi, e considerato che non vi è traccia di alcuno di questi atti tra le attività della giunta comunale, risulta concreto il rischio di perdere i contributi ottenuti, con un grave danno per l’intera comunità.

Restiamo esterrefatti per come si possano perdere dei finanziamenti importanti in un contesto territoriale in cui le strade risultano praticamente tutte dissestate ed impraticabili e la socialità viene sempre di più a mancare.

Vogliamo sapere che fine hanno fatto i finanziamenti, vogliamo sapere quali sono stati gli atti messi in campo dall’amministrazione comunale e, soprattutto, vogliamo sapere se i fondi sono stati persi e di chi sono le responsabilità».

E poi c’è la questione commesse. «Il nostro gruppo consiliare – insiste Alibrandi -   rileva che negli ultimi mesi del 2022, in maniera del tutto disinvolta, il Comune ha affidato lavori e servizi per quasi 600 mila euro, alcuni dei quali senza nessuna gara di appalto o altra procedura ad evidenza pubblica, altri con la selezione discrezionale degli operatori economici».

Ecco perché “Costruiamo il Futuro” si rivolge alla giunta comunale per sapere «con quale criterio sono state selezionate le imprese affidatarie, dato che non si tratta di imprese del territorio di Sant’Onofrio o che hanno un rapporto fiduciario con l’ente».

Nel concludere, “Costruiamo il Futuro” chiede anche «all’Amministrazione di dare risposte alla cittadinanza» ed alla Giunta «di agire in maniera trasparente e nell’interesse pubblico».

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Sant’Onofrio, Alibrandi al sindaco: “Un pilota senza brevetto”

«Si sente libero di volare il sindaco di Sant’Onofrio Antonino Pezzo, e probabilmente lo è, solo che evidentemente non si è reso conto che sta affrontando un volo lungo quattro anni con poco carburante, rivelando ulteriormente la sua incompetenza di pilota dell’amministrazione comunale».

Non tarda ad arrivare la replica al primo cittadino del centro Vibonese a firma di Giuseppe Alibrandi, capogruppo in consiglio comunale di “Costruiamo il Futuro”.

Alibrandi aggiunge: «Professandosi un pilota in grado di volare liberamente, il sindaco, ignora che dopo appena un anno, smarrendo completamente la rotta, è riuscito a far scontrare il velivolo facendo perdere quegli stessi pezzi che gli hanno permesso di prendere il volo.

Del resto, la popolarità e la simpatia del sindaco erano note a tutti e senza i giovani al suo fianco, il suo più grande sogno di diventare primo cittadino, sarebbe rimasto solo un sogno.

Il fatto che il sindaco si è ritrovato a rinnegare coloro i quali hanno sostenuto il suo stesso percorso politico, non è certamente una novità, le pagine dei libri di storia sono piene di casi come questo, d’altronde, anche “duemila anni fa, un signore con i sandali e la barba” fu rinnegato tre volte da Pietro».

Il capogruppo insiste e si pone un interrogativo: «Siamo compiaciuti del fatto che il sindaco, talmente immedesimato nel ruolo del pilota di aereo, sorvoli le questioni che gli abbiamo posto senza darne nessuna risposta. Proviamo compassione per lui e ne comprendiamo la situazione di forte difficoltà, ma la domanda rimane: dicci perché?

Considerando che spiegazioni non ce ne sono, comprendiamo le sue difficoltà a dare motivazioni per il gesto violento che ha commesso nei confronti dell’assessore Annamaria Donato facendogli gli auguri di buon lavoro mercoledì 16, e revocandola improvvisamente dall’incarico venerdì 18. Se non è ipocrisia questa.

Considerando che il sindaco ha più volte affermato pubblicamente, anche in sedi istituzionali, che sarebbe favorevole ad un inceneritore, ne comprendiamo le difficoltà a smentire tali affermazioni ai cittadini che l’hanno votato per non vedere sversare rifiuti sul territorio di Sant’Onofrio.

Nella sua nota il sindaco scrive degli interventi volendo dire che sarebbe un male minore la realizzazione di termovalorizzatore rispetto ad una discarica (su questo saremmo curiosi di conoscere dati scientifici probatori), dopodiché da garanzia ai cittadini che nessuna discarica né un termovalorizzatore sarà realizzato sul nostro territorio.

Sindaco non si arrampichi sugli specchi, ci ascolti, dica a tutti i cittadini che è vero. Aveva pensato (e accordato) che realizzare un inceneritore a Sant’Onofrio potesse essere una cosa buona, e dopo che la notizia è uscita all’esterno, ed ha cominciato a ricevere disprezzo dai cittadini, ha deciso di ritirare il tutto facendola passare come una bufala».

Alibrandi si dice convinto che «di quello che è stato fatto in un anno di amministrazione comunale, ne rivendichiamo in parte i meriti, ma consideriamo anche le cose sbagliate che sono state fatte e quelle che non ci sono state permesse di fare.

L’inadeguatezza del sindaco è confermata dall’incapacità di trovare alternative valide nell’interesse del paese e dei cittadini agli atti, nati per dispetto politico, che hanno visto violentare le associazioni del territorio, senza, ripeto, trovare valide alternative per far funzionare i servizi. Alla protesta deve essere sempre accompagnata una proposta. Quando si critica legittimamente un modo di agire, poi bisogna essere in grado di agire meglio.

Da novembre 2021 abbiamo posto all’attenzione dell’amministrazione il decreto che stanziava i buoni spesa, affitti e utenze per le famiglie bisognose, buoni che sono stati erogati da tutti i Comuni d’Italia. Abbiamo sollecitato più volte di mettere in pratica tutti gli atti che avrebbero consentito ai cittadini di ricevere un aiuto concreto.

Ci siamo sostituiti agli assessori per preparare la bozza di delibera di giunta, la bozza dell’avviso e il modello di domanda senza che nessuno mai si sia interessato della questione. Dopo aver preparato tutti gli atti, che ripeto non ci competevano, cosa potevamo fare di più? Evidentemente il sindaco, non ha interesse per i bisogni dei cittadini in difficoltà ma piuttosto, pensa che fare il sindaco sia soltanto stilare un progetto o compilare un quadro economico. Fare il sindaco è una cosa, fare l’architetto è un’altra.

Da oggi, su ogni atto e fatto perpetrato dall’amministrazione, in particolare modo su quei fatti delicati che potrebbero subire ingerenze esterne e avere secondi fini e interessi personali, saremo attenti a vigilare e all’occorrenza segnalare per il principio di legalità che ci appartiene».

Poi la smentita: «Il tentativo del sindaco di accreditare una strampalata teoria secondo la quale avremmo creato un asse politico con l’opposizione, trova la stessa credibilità di quella teoria che sostiene che gli asini possano volare.

Abbiamo contestato un modo di amministrare della passata amministrazione che non condividevamo e non rinneghiamo, a differenza di altri, quello che abbiamo detto.

Noi rimaniamo coerenti. L’alludere che noi ci siamo alleati con gli avversari, considerando che non ci sono altre buone motivazioni, è un tentativo maldestro per cercare di screditarci.

Il sindaco mente sapendo di mentire e, chiariamo, che non c’è e non ci sarà nessuna alleanza con chi abbiamo criticato fino ad oggi».

Quindi la conclusione: «Gli avversari politici rimarranno avversari e il sindaco e la sua amministrazione sono diventati i nostri nuovi avversari politici per loro scelta e per scelta dei suoi due “consigliori”, uno interno e uno esterno, che hanno esclusivamente altri tipi di interessi e non di certo il bene del paese».

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Un albero per l’ambiente a Vibo Valentia in memoria di Giovanni Falcone

Nella giornata di martedì 8 novembre, a partire dalle ore 10, ci sarà la piantumazione nell’ambito del progetto “L’Albero di Falcone – Un albero per il futuro” presso la fattoria didattica e sociale “Junceum”, sede dell’associazione “La Goccia”. Saranno presenti gli scolari del Vibonese, le autorità civili e militari.

Giovanni Falcone fu un magistrato che fece della lotta alla mafia una missione: il suo obiettivo, insieme al collega Paolo Borsellino, anch’egli ucciso in un attentato, era quello di sconfiggere la criminalità organizzata in Sicilia e, di conseguenza, nel resto d’Italia. Ciò gli costò la vita, ed il 23 maggio del 1992 fu ucciso da cosa nostra insieme alla moglie Francesca Morvillo e ai tre uomini della propria scorta: Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani.

Non è stato dimenticato, tant’è che grazie ad un progetto nazionale denominato “L’Albero di Falcone - Un albero per il futuro”, la sua memoria è stata omaggiata in centinaia di istituti scolastici e luoghi di aggregazione sociale. L’iniziativa, in collaborazione con il Reparto biodiversità dei carabinieri, ha come obiettivo quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema ambientale nel segno di chi ha fatto della legalità e della giustizia il suo modus vivendi.

Per tali motivi nella giornata di martedì 8 novembre 2022, a partire dalle ore 10, verrà messo a dimora “L’Albero di Falcone” presso la fattoria didattica e sociale “Junceum”, la “casa” dell’associazione di volontariato “La Goccia” sita in via Bellini, località Cancello Rosso, a Vibo Valentia. Saranno presenti le autorità civili e militari, che assisteranno alla piantumazione che avverrà in collaborazione con l’Istituto comprensivo di Sant’Onofrio e con le Scuole primaria e secondaria di I° grado di Filogaso. Saranno presenti i carabinieri del Reparto di biodiversità di Mongiana.

 

Incidente stradale sul tratto vibonese dell'A2, interviene l'elisoccorso

Incidente stradale sul tratto vibonese dell'autostrada A2 del Mediterraneo, dove intorno alle 11.30 di oggi si sono scontrate due autovetture.  
 
Nell'impatto sono rimaste ferite quattro persone, una delle quali è stata trasferita in ospedale in elisoccorso.
 
Sul posto sono inervenuti vigili del fuoco, forze dell'ordine e personale Anas.
 
 
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Scontro tra due auto nel Vibonese

I vigili del fuoco del Comando provinciale di Vibo Valentia sono intervenuti poco dopo mezzogiorno di oggi, in prossimità dello svincolo Sant’Onofrio dell'autostrada A2 del Mediterraneo per un incidente stradale cha ha coinvolto una Seat ed una Citroen C3.

Neell'impatto la Seat si è ribaltata sulla sede stradale.

I vigili del fuoco hanno messo in sicurezza la zona interessata dal sinistro.

Gli occupanti della Citroen C3 sono stati soccorsi dal personale del Suem118.

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Cooperative di comunità, la proposta di legge di Lo Schiavo esposta a Sant’Onofrio insieme a Legacoop: "Nuovo modello di sviluppo per la Calabria"

Si è svolta ieri, alla presenza di una folta cornice di pubblico, nella sala del Centro di aggregazione sociale “Falcone-Borsellino” di Sant’Onofrio, l’iniziativa di presentazione della proposta di Legge regionale sulle Cooperative di comunità formulata dal consigliere regionale Antonio Lo Schiavo.

L’iniziativa, promossa dallo stesso consigliere regionale, è stata realizzata con la fattiva collaborazione della Cooperativa di comunità Sant’Onofrio 3.0 e di Legacoop e ha, inoltre, giovato del gratuito patrocinio del Comune di Sant’Onofrio.

Alla stessa hanno preso parte, oltre al proponente della Legge regionale, il sindaco di Sant’Onofrio Antonino Pezzo, il consigliere regionale Raffaele Mammoliti, il presidente di Legacoop Calabria Lorenzo Sibio, il vicepresidente di Legacoop Calabria con delega alle Cooperative di comunità Maurizio De Luca. Gli interventi sono stati introdotti e moderati dal giornalista professionista Stefano Mandarano. Nel corso dei lavori sono state esposte le esperienze di cooperative di comunità già attive ed operanti nei rispettivi territori, grazie al contributo del presidente della coop “Terre del Magra” di La Spezia, Gianni Torri, della presidente della coop “I live in Vaccarizzo” di Montalto Uffugo (Cs), Roberta Caruso, entrambi collegati da remoto, nonché della presidente della coop “Le 5 icone” di Pentone (Cz), Anna Capicotto, e del presidente della coop Sant’Onofrio 3.0 Francesco Carchedi. In conclusione ha preso la parola, anch’egli in collegamento streaming, il responsabile nazionale di Legacoop per le Cooperative di comunità Paolo Scaramuccia. In sala molti amministratori locali ed esponenti del mondo della cooperazione.

«In Calabria, dove maggiori sono diseguaglianze e sofferenze - ha detto Lo Schiavo esponendo la sua proposta -, le Cooperative di comunità possono assumere una funzione ancora più incisiva rispetto a regioni dove pure sono più diffuse. Possono, in altre parole, rappresentare un baluardo contro lo spopolamento e la grave emorragia demografica delle aree interne e dei piccoli comuni. Centri spesso isolati, senza infrastrutture e servizi, nei quali uno strumento estremamente duttile come quello previsto dalla legge si presta a molteplici approcci: dalla produzione energetica alla produzione di beni e servizi, dalla gestione di beni pubblici alla valorizzazione del paesaggio o dei prodotti locali. Un sistema in cui i cittadini sono al tempo stesso produttori e consumatori, imprenditori e fruitori».

Sul piano politico, ha spiegato Lo Schiavo, la legge si propone l’obiettivo di «portare la Calabria al passo di altre regioni che hanno già normato il settore pur in assenza di un quadro nazionale di riferimento. Quindi si vuol dare un riconoscimento giuridico a qualcosa che già esiste e si offre uno strumento tecnico utile per il rafforzamento di sistemi economici locali scaturiti dal basso. La volontà è quella di precorrere dinamiche economiche inevitabili nel prossimo futuro. Farsi trovare pronti per un diverso modello di sviluppo che non potrà più prescindere dal protagonismo dei cittadini, dalla solidarietà e dall’inclusione sociale, dalla valorizzazione delle economie locali e dal rilancio dei piccoli centri urbani. Una nuova via per lo sviluppo della Calabria che dobbiamo sostenere e incoraggiare anche con questa legge. Mi auguro - ha concluso il consigliere regionale - che essa incontri il favore delle altre forze politiche e venga sostenuta in maniera bipartisan».

Il presidente di Legacoop Calabria, Lorenzo Sibio, ha voluto sottolineare l’importanza della collaborazione con il consigliere regionale Lo Schiavo che ha subito coinvolto il mondo cooperativo, assicurando che la proposta di legge sulle Cooperative di comunità sarà sostenuta in tutte le sedi. «Teniamo molto alle cooperative di comunità - ha detto Sibio ringraziando il presidente della coop Sant’Onofrio 3.0, Francesco Carchedi, che rappresenta una delle prime esperienze del genere nel Vibonese - perché rappresentano il modello di rigenerazione sociale ed economica in cui crediamo, che prevedendo la collaborazione tra cittadini, territorio ed enti può dare risposte concrete al rischio spopolamento di borghi e paesi, che resta il nostro obiettivo. Ma noi - ha concluso - ci battiamo anche da tempo affinché venga rivista l’intera normativa sulla cooperazione che risale al 1979».

«Dobbiamo essere consapevoli che la rigenerazione di un paese, di un borgo, di una comunità è nelle mani dei cittadini di quella comunità, sono loro che possono risollevarne le sorti - ha aggiunto il vicepresidente di Legacoop Calabria, Maurizio De Luca -. Non sono gli annunci, le promesse, la quantità infinita di soldi che i nuovi strumenti stanno catapultando sulle nostre teste a far rinascere una comunità. Una comunità rinasce soltanto se siamo in grado di piantare e far germogliare il seme dell’autodeterminazione, dell’economia collaborativa, di tutti quei processi che facciano ritornare i cittadini ad essere parte attiva di una comunità. Ma essere parte attiva - ha concluso De Luca - significa anche fare il proprio dovere di cittadino, rispettando la propria comunità, ma anche partecipando attivamente alla vita della comunità, incoraggiando gli amministratori di turno, sostenendoli, bacchettandoli quando serve ma sempre con spirito propositivo».

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