Scoperto un bunker della 'ndrangheta

All’alba, con il supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria di Vibo Valentia i Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria hanno effettuato delle accurate perquisizioni domiciliari ai danni di alcuni esponenti della famiglia Bellocco di Rosarno. In particolare, in contrada Zimbario, all’interno dell’abitazione di campagna e relative pertinenze, di proprietà di Rocco Bellocco, di 63 anni, pluripregiudicato, in atto detenuto, elemento apicale della omonima famiglia di 'ndrangheta, egemone nel comprensorio della Piana di Gioia Tauro e con salde ramificazioni nel Nord e Centro Italia ed all’estero, hanno individuato e posto sotto sequestro un bunker. All’intercapedine del manufatto, rinvenuta nel vano cucina, si accedeva tramite un pannello in mattoni a scorrimento,  delle dimensioni di 60X60 centimetri, con congegno di apertura elettrico. Le dimensioni del rifugio, una volta avuto l’accesso, erano di un metro di larghezza, 0,5 di lunghezza e  2,5 di altezza. All’interno erano, inoltre, presenti tre prese d’aria ed il vano risultava fornito di energia elettrica.  Data la conformazione del nascondiglio, gli investigatori sono certi si trattasse di un rifugio momentaneo da utilizzare nel caso di perquisizioni da parte delle forze dell'ordine. o ancor peggio per assicurarsi l’irreperibilità nella sempre critica fase dell’esecuzione di misure cautelari. In considerazione del proprietario della masseria, è ipotizzabile che il bunker sia stato utilizzato proprio da Rocco Bellocco che in passato è anche riuscito a sottrarsi a provvedimenti restrittivi dandosi alla latitanza. Ultimate le operazioni, i Carabinieri hanno posto sotto sequestro l’intero immobile per poter esperire degli accertamenti più specifici.

 

Trovati ad Arena fucile, proiettili e il bottino di un furto alla Protezione Civile

Sono in corso indagini dei Carabinieri dopo il rinvenimento, in località "Berrina", ad Arena, di un arsenale e del bottino di un furto. Nello specifico, i militari dell'Arma, supportati dai colleghi dello Squadrone Eliportato "Cacciatori Calabria" con base a Vibo Valentia, hanno scoperto 57 proiettili per pistola, 5 cartucce calibro 12 caricate a pallettoni, un fucile del medesimo calibro con matricola abrasa. Oltre ad armi e munizioni, sono stati trovati decespugliatori, fari e gruppi elettrogeni sottratti alla sede di Arena della Protezione Civile. I volontari, sprovvisti del materiale loro rubato, avevano dovuto cancellare le attività di addestramento in programma qualche giorno fa. Il materiale scovato dagli investigatori vale complessivamente una cifra pari a 6 mila euro.   

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Arsenale di armi scoperto dai Carabinieri: sequestrati bazooka, bombe e fucili

Con il supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori "Calabria", nel corso di un servizio di controllo del territorio finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati in territorio di influenza di importanti articolazioni della 'ndrangheta, i Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria, hanno effettuato numerose perquisizioni locali e domiciliari, nonché rastrellamenti in aree rurali aspromontane, ad esito delle quali sono stati rinvenuti  a Sinopoli: un bazooka mod. M80 cal. 64 mm. di fabbricazione ex jugoslava, completo di razzo ed armato; un ordigno artigianale del peso di circa 750 grammi, contenente esplosivo ad alto potenziale completo di detonatori elettrici e miccia; due carabine; quattro fucili a pompa; un fucile automatico; un fucile sovrapposto; circa 200 cartucce di vario calibro; alcuni serbatoi per armi. Tutte le armi risultano efficienti ed in ottimo stato di conservazione. Sul posto, per consentire ai militari il repertamento e sequestro di quanto rinvenuto in condizioni di sicurezza, si è reso necessario l’intervento di personale specializzato artificiere antisabotaggio e della Sezione Investigazioni Scientifiche del Nucleo Investigativo. Le armi ed il munizionamento saranno trasmesse al R.I.S. Carabinieri per tutti i necessari accertamenti.

 

Arrestato un presunto trafficante di droga

In esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere che ha emesso il Giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Venezia, un ventinovenne, F.M., è stato catturato dai Carabinieri della Stazione di Platì, coadiuvati dai militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria. E' accusato hanno arrestato di detenzione illecita, produzione e traffico di droga. Nel corso di una perquisizione, i militari dell'Arma hanno rinvenuto denaro contante per 4 mila euro che è stato posto sotto sequestro. 

Operazione "Calcara": nove persone arrestate per armi e droga

Nelle prime ore di oggi, con l’ausilio di personale dello Squadrone Eliportato Cacciatori "Calabria", i Carabinieri del Comando Provinciale Carabinieri di Reggio Calabria,  in esecuzione dell’ordinanza emessa dal Tribunale di Reggio Calabria – sezione G.I.P., hanno tratto in arresto a Bagnara Calabra e Scilla: Vincenzo Cardillo, 28 anni; Annunziato Spanto, 28 anni; Maurizio Pratesi, 37 anni; Antonio Ragusa, 25 anni, tutti destinatari della misura cautelare della custodia in carcere. Agli arresti domiciliari sono stati, invece, sottoposti: Carmela Arena, 22 anni; Concettina Pietropaolo, 44 anni; Giuseppe Pietropaolo, 42 anni; Maria Cardillo, 25 anni; Michele Novella, 53 anni. Inoltre, è stata notificata la misura cautelare personale del divieto di dimora emessa nei confronti di Vittoria Ciccone, di 29 anni. L’Autorità Giudiziaria ha emesso i provvedimenti restrittivi concordando con le risultanze investigative assunte dai militari della Compagnia Carabinieri di Villa San Giovanni, in ordine all’attività d’indagine poi denominata convenzionalmente "Calcara", con la quale i soggetti coinvolti nell'inchiesta sono stati individuati come presunti responsabili, a vario titolo, dei reati di produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope, favoreggiamento personale, concorso in ricettazione, concorso in detenzione e porto di arma da fuoco e tentato danneggiamento. L’indagine ha tratto origine dal tentato omicidio commesso ai danni di Vincenzo Cardillo nel novembre del 2013, quando ignoti hanno esploso tre colpi di arma da fuoco in direzione dell’automobile dallo stesso utilizzata. L’attività ha permesso di attestare come Vincenzo Cardillo risultasse immerso nel contesto criminale del quartiere degradato della località Calcara del Comune di Bagnara Calabra, dedito al commercio di sostanze stupefacenti e di ogni altro bene provento di attività illecita nonché illegittimo possessore di armi e coautore di tentati danneggiamenti. L’indagine ha consentito di ricostruire provate responsabilità secondo le quali i soggetti, seppur non tutti e non stabilmente collegati fra loro, in un’area geografica ben definita, comprendente i Comuni di Bagnara Calabra e Scilla, erano dediti, secondo la versione fornita dagli investigatori, in particolare alla compravendita di sostanze stupefacenti ed alla ricettazione di rame. Si è accertato, inoltre, come, a parere degli inquirenti, alcuni di loro si fossero resi responsabili di specifici eventi delittuosi perpetrati nella medesima area geografica tra il 2013 ed il 2014. I destinatari di misura cautelare in carcere sono stati tradotti presso la Casa Circondariale di Reggio Calabria – Arghillà, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. 

 

I Carabinieri hanno trovato armi ed esplosivo

I Carabinieri hanno trovato e posto sotto sequestro, rastrellando il territorio, hanno trovato e posto sotto sequestro un arsenali di armi e materiale esplodente. La scoperta è stata effettuata dai militari dell'Arma della Stazione di Riace, in provincia di Reggio Calabria, con l'ausilio dei colleghi dello Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria. Custoditi in tre contenitori plastificati occultati dalla fitta presenza di arbusti, c'erano più di novecento proiettili, quattro fucili con matricola abrasa; diversi pezzi di armi, compreso un silenziatore; esplosivo realizzato artigianalmente, oltre un chilo e mezzo di polvere da sparo, e tutto il necessario per ricaricare le munizioni. Sono in corso le indagini per appurare la titolarità del fondo in cui l'armamentario era stato nascosto. 

I Carabinieri hanno trovato una piantagione di marijuana

Cento piante di marijuana, alte fra i 100 ed i 160 centimetri sono state scoperte dai Carabinieri, coadiuvati dai militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria. La piantagione, realizzata su un fondo appartenente al Demanio, è stata individuata in località Molinaro, a Placanica, in provincia di Reggio Calabria. Gli investigatori sono ora impegnati nella caccia ai soggetti che si occupavano di coltivare la sostanza stupefacente. 

'Ndrangheta: arrestate 10 persone

I Carabinieri, eseguendo un'ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal giudice delle indagini preliminari, hanno arrestato dieci individui accusati di appartenere alla cosca Iamonte, con base originaria a Melito Porto Salvo, in provincia di Reggio Calabria. Il reato di cui sono stati riconosciuti responsabili dal giudice dell'udienza preliminare è associazione a delinquere di stampo mafioso. I provvedimenti restrittivi, attuati con il supporto dei militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori, sono stati richiesti dalla Procura della Repubblica. Si tratta di persone che nove mesi addietro hanno ricevuto condanne comprese fra i sei ed i dieci anni di carcere. Tratti in arresto in passato nell'ambito di diverse inchieste, furono rimessi in libertà dal Tribunale del Riesame. Condannati, il pubblico ministero ha richiesto che fossero nuovamente spediti dietro le sbarre. 

 

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