Abusivismo nelle Preserre: sequestrata una costruzione, denunciate due persone

I carabinieri forestale della Stazione di Polia, durante un controllo effettuato in collaborazione con il personale del servizio tecnico comunale, in località “Controponia”, nel comune di Monterosso Calabro (VV), hanno denunciato in concorso, due persone, rispettivamente committente e direttore dei lavori, per aver realizzato un manufatto senza il necessario titolo abilitativo.

Inoltre, al termine del controllo, i militarti hanno sequestrato la struttura.

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Controlli nel Vibonese, chiuse le cucine in due locali

Proseguono i controlli dei carabinieri agli esercizi commerciali.

A Pizzo sono due le attività passate al setaccio e per le quali sono state riscontrate diverse irregolarità: carenza di autorizzazioni, attuazione cucina senza notifica dell'autorità sanitaria e mancanza dell'attuazione delle procedure di autocontrollo; ravvisati inoltre anche reati relativi alla carenza dei requisiti igienico strutturali, mancanza dei requisiti e delle procedure di autocontrollo e mancanza della tracciabilità degli alimenti.

I militari della locale Stazione coadiuvati dal personale del Nas di Catanzaro e del Nil di Vibo Valentia hanno così disposto la chiusura dei laboratori cucina e comminato sanzioni amministrative per circa 10mila euro nonchè sottoposto a sequestro prodotti ittici e carne congelati.

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Piantagione di cannabis rinvenuta nel Vibonese

Una piantagione composta da 98 arbusti di cannabis indica è stata rinvenuta dai carabinieri della locale Stazione, in località Guisella, a Maierato (Vv).

La scoperta è stata possibile, grazie al coordinamento e alle indicazioni dei militari dell'8° Nucleo elicotteri di Vibo Valentia che hanno segnalato la coltivazione.

All'attività hanno preso parte anche gli uomini dello Squadrone Eliportato "Cacciatori Calabria".

 

Scontro auto-moto nel Vibonese, grave un centauro

Incidente stradale a Nicotera, dove, per cause in corso d’accertamento, una moto si è scontrata con un’auto.

Nell’impatto, il centauro, un 34enne del luogo, ha riportato ferite gravi che hanno richiesto l’intervento dell’elisoccorso.

L’uomo è stato quindi trasferito all’ospedale “Pugliese” di Catanzaro per essere sottoposto alle cure del caso.

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Piantagione di marijuana scoperta nel Vibonese, manette per un 34enne

Un 34enne, B.P., è stato arrestato dai carabinieri della Stazione di Limbadi, perché sorpreso in una piantagione composta da oltre 1100 arbusti di canapa indica.

Le piante, tutte in un avanzato stato di fioritura, venivano innaffiate con un complesso sistema di irrigazione che prelevava l’acqua da un vicino corso d’acqua.

Dopo aver individuato la coltivazione, i militari hanno predisposto un servizio d’appostamento nel corso del quale hanno sorpreso il 34enne.

L’uomo, in seguito all’udienza di convalida, è stato posto ai domiciliari.

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In fase d'appalto diversi interventi di messa in sicurezza della rete stradale vibonese

Nonostante le difficoltà gestionali, dovute soprattutto allo stato di default economico-finanziario in cui versa l’ente, la Provincia di Vibo Valentia, guidata dal presidente Salvatore Solano è al lavoro per mettere in sicurezza e rendere fruibile gran parte della rete stradale di competenza.

Come si legge in una nota dell'ente di contrada Bitonto, sono "diversi i progetti in fase d'appalto la cui aggiudicazione è in dirittura d’arrivo".

Gli interventi interesseranno le seguenti arterie stradali: S.P. n. 45 “Angitola-Polia”; S.P. n. 73, tratto “Valle Mesima-Autostrada-Soriano Calabro”; S.P. n. 65, tratti non statali “Uscita A2 Serre-Filogaso-Strada provinciale n. 90”; S.P. n. 25 e n. 26, lungo il percorso alternativo della strada provinciale “Nicotera-Ioppolo” chiusa al traffico; S.P. n. 11, nel tratto “Vibo Valentia-Portosalvo”; S.P. n. 23 nel tratto “Ioppolo-Nicotera”; S.P. n. 31 “Nicotera-Limbadi”; S.P. n. 82, nel tratto “Vibo-Cessaniti-S.S.522”.

"Per tali lavori sono stati stanziati 1 milione e 431 mila euro, attraverso il Decreto ministeriale n. 49 del 2018, emanato dal dicastero delle Infrastrutture e dei trasporti. Attraverso un’economia finanziaria di circa 250 mila euro, a breve, si riuscirà anche ad effettuare un intervento lungo la strada provinciale n. 10, la “Mileto-San Giovanni”.

«Siamo riusciti a ridare vitalità a un ente che puntiamo a far uscire, in tempi brevi, dallo stato di default approvando il bilancio - ha affermato il presidente della Provincia di Vibo. Strade, scuole e ambiente sono le nostre priorità. Così come fondamentale riteniamo che sia la riorganizzazione degli uffici e del personale, attraverso una rivisitazione innovativa e moderna della Pianta organica e del Piano di fabbisogno. Tornando infine alla Viabilità, tanti sforzi sono stati fatti e tanti altri ne stiamo facendo per migliorare la situazione. Nonostante le penalizzanti ristrettezze economiche in cui versa l’ente ritengo che si stia iniziando a dare le prime risposte concrete».

In sintonia con il presidente Solano le dichiarazioni dei consiglieri Domenico Anello (che ha in carico la delega alla Viabilità), Antonella Grillo, Matteo Umbro, Daniele Vasinton e Antonio Zinnà. «Ancora tante sono le cose da fare e gravosi sono gli impegni che abbiamo davanti - hanno asserito, concordi, i rappresentanti istituzionali dell’Ente intermedio - ma la strada intrapresa insieme al presidente Solano, per ridare servizi efficienti ai cittadini vibonesi e ai tanti turisti che periodicamente soggiornano nel nostro territorio, riteniamo sia quella giusta. Pertanto, andremo avanti imperterriti lungo il solco di crescita e di sviluppo tracciato». 

Ferro (FdI): "Il ministro Toninelli percorra la viabilità vibonese, dalla costa alle Serre"

“Che il ministro Toninelli abbia deciso di venire in Calabria per inaugurare la riapertura al traffico della Joppolo-Coccorino è un segnale positivo, seppure tardivo, di attenzione istituzionale, considerata l’importanza di quell’arteria per contrastare l’isolamento delle comunità e per favorire lo sviluppo turistico del Vibonese, come ho più volte evidenziato nelle mie interrogazioni e nei miei interventi. Peccato che a distanza di due anni dai crolli che hanno costretto alla chiusura del tratto stradale, e con le risorse per l’ammodernamento disponibili da anni, questo intervento sia solo parziale, e consenta una circolazione limitata a 30 chilometri orari”.

E' quanto afferma il deputato di Fratelli d’Italia Wanda Ferro, che prosegue: “Spero che la presenza del ministro e dei rappresentanti della giunta regionale non si riduca ad un taglio del nastro, ma coincida con un impegno concreto a proseguire i lavori per ultimare l’opera. Senza alcun intento provocatorio, ma perché si renda realmente conto della situazione, vorrei invitare il ministro Toninelli a percorrere le strade provinciali vibonesi, dalla costa fino alle Serre, prima di ripartire alla volta di Roma. Con il senso di responsabilità che richiede il suo ruolo di ministro, faccia questo ‘blitz’ per vedere con i propri occhi qual è lo stato disastroso della viabilità di questa provincia, aggravato dal massacro funzionale e finanziario degli enti intermedi causato dalla riforma Delrio. Percorrendo quella che sembra più che altro una rete di mulattiere, il ministro Toninelli si renderà conto di quanto questa viabilità da dopoguerra, oltre a limitare il diritto alla mobilità dei cittadini e la loro sicurezza, possa ostacolare la crescita di un territorio che dai suggestivi boschi delle Serre si affaccia sulle meravigliose spiagge bianche della costa degli dei, e che per la ricchezza ed unicità delle sue risorse naturali, paesaggistiche, culturali ed eno-gastronomiche, dovrebbe fare da traino allo sviluppo turistico dell’intera regione”.

Estorsione e usura, due arresti nel Vibonese

Un'odissea di otto anni fatta di notti insonni, paure, minacce, umiliazioni. Ostaggio della logica ‘ndranghetista e “liberato” dai carabinieri.

È finito all'alba di ieri con l'arresto dei suoi presunti aguzzini l'incubo di un imprenditore, finito in un vorticoso giro di usura ed estorsione.

In manette sono finiti Antonio Mancuso, 81 anni, esponente dell’omonima famiglia ‘ndranghetista di Limbadi ed il nipote Alfonso Cicerone, 45 anni, anch'egli residente a Nicotera.

Altre cinque persone, tutte di Nicotera, risultano indagate a piede libero.

La Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro diretta dal procuratore Nicola Gratteri ha emesso il fermo nei confronti dei due indagati per i gravi indizi di colpevolezza emersi nel corso dell’indagine e per il pericolo di fuga ritenuto “fondatissimo”.

I 7 indagati devono rispondere a vario titolo di usura ed estorsione in concorso aggravata dal metodo mafioso.

L’inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore antimafia Antonio De Bernardo e condotta sul campo dai carabinieri della Compagnia di Tropea, trae origine da un'attività investigativa iniziata nel maggio scorso con intercettazioni telefoniche e ambientali e pedinamenti.

L'incubo dell'imprenditore nasce esattamente otto anni fa, nel maggio 2011 quando l’uomo acquista un immobile, composto da due piani fuori terra a Nicotera, per la cifra di 400mila euro.

Metà dell’importo viene immediatamente consegnato mentre per la quota restante si stabilisce l’erogazione secondo dazioni periodiche senza termini temporali e quantitativi. Avvenuto il perfezionamento della compravendita e il pagamento della prima parte dell’importo, gli ex proprietari avrebbero iniziato ad avanzare in maniera sempre più minatoria e perentoria le richieste della consegna del denaro fino a rivolgersi ad esponenti vicini ad Antonio Mancuso per avere quanto pattuito e recuperare il credito. Le richieste si fanno sempre più pressanti fino a quando all’imprenditore non viene comunicato che Antonio Mancuso aveva rilevato il credito e che le erogazioni di denaro sarebbero avvenute in suo favore.

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