Nascondeva un arsenale nella cuccia del cane e sotto una passerella: arrestato un pensionato

Prosegue senza soluzione di continuità il capillare e serrato controllo del territorio svolto dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Reggio Calabria, guidato dal tenente Alessandro Bui. A finire in manette questa volta è un pensionato 77enne, con precedenti per reati di detenzione di armi.

Nello specifico, i carabinieri dell’Aliquota Radiomobile, nel corso di una perquisizione per la ricerca di armi effettuata presso un abitazione, hanno rinvenuto un fucile da caccia calibro 12, una pistola a tamburo 38 special, un fucile di precisione semiautomatico con ottica di precisione, 53 cartucce calibro 38 special,  182 cartucce 7,5x55, 499 bossoli utilizzabili per eventuali ricariche, 115 cartucce calibro 7,65 full metal jacket, 65 cartucce da caccia calibro 12. 

All’interno di mattoni, fissata con il fil di ferro sotto una passerella di legno, nella cuccia del cane: questi alcuni dei luoghi in cui sono state ritrovate le armi ed il munizionamento. A nulla sono serviti gli sforzi dell’anziano di trovare dei nascondigli perfetti, la minuziosa perquisizione operata dai carabinieri ha permesso di ritrovare un vero e proprio arsenale. Tutte le armi rinvenute e poste sotto sequestro, sono state avviate presso i laboratori tecnico/balistici dell’Arma, per gli accertamenti conseguenti.

Al termine della perquisizione, espletate le formalità di rito, l’uomo è stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, per incompatibilità con il regime carcerario, a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

Una mitraglietta Uzi, tra le armi e la droga trovate dai carabinieri a Lamezia Terme

Due uomini di 29 e 30 anni sono stati arrestati a Lamezia Terme dai carabinieri. L'accusa a carico dei due è di detenzione abusiva di armi e munizionamento, nonchè di ricettazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

L'arresto è scattato in seguito ad un controllo nel corso del quale, in un immobile, adibito a studio tecnico da uno degli arrestati, i militari dell'Arma hanno rinvenuto una mitraglietta "Uzi" di fabbricazione israelieana, diverse pistole e più di due chilogrammi di  droga.

Le armi e gli stupefacenti erano stati nascosti in un borsone custodito nel controsoffitto.

La "Uzi" è le pistole saranno sottoposte ad accertamenti balistici per verificare se sono state impiegate per compiere atti delittuosi. La droga, marijuana, cocaina ed eroina, è stata sequestrata.

Una volta assolti tutti gli atti di rito, su disposizione dell'Autorità giudiziaria, i due arrestati sono stati associati alla casa circondariale di Catanzaro.

  • Published in Cronaca

Armi e munizioni in un fondo agricolo: arrestato 58enne

Un uomo di 58 anni è stato tratto in arresto in flagranza dei reati di detenzione abusiva di armi e detenzione di armi clandestine. Nel corso di una accurata perquisizione eseguita presso un fondo agricolo a Scido, in provincia di Reggio Calabria, di proprietà del 58enne T.G., i Carabinieri della Stazione di Santa Cristina d’Aspromonte, unitamente a quelli dello Squadrone Eliportato Cacciatori "Calabria", sono state rinvenute, occultate nel terreno, armi – in buono stato di conservazione - e munizioni illecitamente detenute.

Questo l'elenco del materiale scoperto: un fucile monocanna calibro 12 marca "Breda" con matricola abrasa; un fucile monocanna calibro 24 marca "Beretta" modello Victoria  con matricola abrasa; un fucile modello doppietta calibro 20 marca "Imperial; 235 cartucce calibro 24; 122 cartucce calibro 20; 25 cartucce calibro 28; 108 cartucce calibro 36; 144 cartucce calibro 12.

Quanto rinvenuto e sottoposto a sequestro verrà prontamente inviato presso i laboratori dell’Arma, per i relativi accertamenti di natura tecnico/balistica.  L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato associato presso la Casa Circondariale di Palmi  a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

 

  • Published in Cronaca

Armi e munizioni sequestrate nel vibonese, arrestate tre persone

Nella giornata di ieri, nel corso della quotidiana attività di controllo del territorio, i carabinieri della Stazione di Briatico, con l’ausilio del Nucleo cinofili del Gruppo operativo Calabria hanno arrestato lo zio e i suoi due nipoti poiché trovati in possesso di numerose armi e munizioni. I tre sono: Fiorenzo Lo Iacono di 28 anni, Felice Lo Iacono di 33 anni e Francesco Lo Iacono di 56 anni, tutti residenti a Briatico.

In particolare, la pattuglia dei Carabinieri alla guida del Maresciallo Marco Abano, ha rinvenuto all’interno di un’intercapedine ricavata nel sottotetto di uno degli appartamenti di proprietà dei tre: 1 fucile a pompa, 1 pistola semiautomatica e 2 revolver tutti con matricola abrasa oltre a 82 cartucce calibro 45, 82 cartucce calibro 9x21, 95 cartucce calibro 357 magnum e 75 cartucce calibro 12.

Nel prosieguo della perquisizione i militari, con l’ausilio dei cani dell’unità cinofila, hanno rinvenuto occultate sotto un cumulo di tegole posto all’interno di un magazzino: 25 cartucce calibro 12, 85 cartucce calibro 22, 7 cartucce calibro 357 magnum, 12 cartucce calibro 38 special e 10 cartucce calibro 6.35.

Terminate le formalità di rito, gli arrestati sono stati tradotti presso la casa circondariale di Vibo Valentia.

Armi e attrezzi per lo scasso: arresti e denunce dei carabinieri nel Vibonese

È di 2 arresti, 8 denunce e 4 segnalazioni il bilancio dei controlli effettuati dai militari della Compagnia Carabinieri di Vibo Valentia nel fine settimana in città e provincia. In particolare:

•         i militari della Stazione di Cessaniti, alla guida del Maresciallo ordinario Andrea Lo Bianco, hanno arrestato padre e figlio poiché trovati in possesso di una pistola calibro 6,35 con entrambe le matricole abrase oltre a 58 munizioni dello stesso calibro;

•         i militari della Stazione di Mileto, alla guida del Maresciallo capo Alessandro Demuru, hanno denunciato un ragazzo poiché trovato in possesso di una piantina di canapa indiana e segnalato un altro per uso personale di sostanza stupefacente poiché trovato in possesso di 2,5 grammi di marijuana;

•         i militari della Stazione di Pizzo, alla guida del Maresciallo ordinario Paolo Fiorello, hanno  segnalato ex art. 75 un giovane poiché trovato in possesso di 1,75 grammi di marijuana;

•         i militari dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia, alla guida del Maresciallo capo Francesco Panei, hanno denunciato 4 persone e segnalate altre 2 per guida in stato di ebbrezza con relative patenti ritirate.

In ultimo, nella mattinata odierna, sempre i militari dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia hanno denunciato per possesso di arnesi atti allo scasso e per porto abusivo di armi 3 soggetti di nazionalità bulgara poiché a seguito di perquisizione personale e veicolare sono stati trovati in possesso di 1 piede di porco, 3 cacciaviti, 2 pinze, 2 chiavi inglesi, 2 set di chiavi ottagonali, 1 chiave a brugola ed 1 rotolo di nastro adesivo oltre a 2 pugnali. 

  • Published in Cronaca

Carabinieri trovano fucili, carabina e munizioni in una zona di campagna

I Carabinieri hanno trovato e posto sotto sequestro due fucili, una carabina ed più di 250 cartucce di differenti generi e calibri. Nel contesto di un'attività programmata volta a ricercare armi, esplosivi e droga, i militari dell'Arma del Gruppo di Locri hanno effettuato la scoperta in un'area di campagna, difficilmente raggiungibile, a Ciminà, in provincia di Reggio Calabria. Il personale specializzato dei Carabinieri analizzerà il materiale per accertare se sia stato utilizzato in occasione di episodi delittuosi.

   

Armi e munizioni: denunciato 79enne

Un uomo di 79 anni è stato denunciato in stato di libertà dai Carabinieri per i reati in materia di detenzione e custodia di armi e munizioni. All'esito di un mirato controllo, A.F.D., di Reggio Calabria, è risultato detenere 4 fucili e 2 pistole in luoghi diversi da quelli denunciati all’autorità di Pubblica Sicurezza. Nella medesima circostanza i militari dell'Arma della Stazione di Motta San Giovanni hanno accertato, altresì, la mancanza di una pistolaBberetta calibro 7,65 e la detenzione illegale di 20 cartucce calibro 30-30. Le armi e le munizioni venivano sottoposte a sequestro.

Operazione "Panda": 4 persone arrestate per armi e droga

All'alba di oggi, a conclusione di articolate indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica, quattro persone sono state arrestate dalla Polizia. A dare esecuzione all'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice delle indagini preliminari presso il Tribunale di Reggio Calabria, su richiesta della DDA, sono stati gli investigatori del Commissariato  di Gioia Tauro e della Squadra Mobile. I quattro sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, di diversi episodi di cessione di sostanze stupefacenti e reati in materia di armi. in manette sono finiti il 25enne C.V., il 29enne I.S., il 36enne I.F. ed il 33enne S.V., tutti di Gioia Tauro. Nello specifico, a tutti gli indagati viene contestato il delitto di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, per essersi associati, secondo gli inquirenti, al fine di commettere una serie indeterminata di delitti di cessione di sostanze stupefacenti. A I.S. è attribuito il ruolo di capo e direttore della presunta associazione per delinquere; con l’aggravante dell’essere l’associazione armata, atteso che alcuni componenti (I.S. e C.V) avrebbero avuto la disponibilità di armi  (dal dicembre 2014, con condotta in atto). I.F, I.S e S.V. sono  accusati di aver ceduto 250 grammi di cocaina ad un acquirente, confezionata in due sacchetti (il 10 aprile 2015). A I.S e C.V.  è contestata la cessione ad un acquirente di 308 grammi di cocaina, contenuta in un panetto confezionato con pellicola trasparente (l'11 aprile 2015). Altri quantitativi imprecisati di sostanza stupefacente sarebbero stati ceduti, in diverse circostanze a terzi acquirenti da I.S. (in data 9, 14, 19, 21, 22, 25 marzo, 8 e 9 aprile 2015), da I.S. e S.V. (il 13 marzo 2015), da I.S. e I.F (il 21 marzo 2015). A I.S e C.V. è contestato anche il delitto di detenzione e porto abusivo  in luogo pubblico di una pistola (il 12 dicembre 2014 ed il 15 gennaio 2015), nonché l’esplosione di numerosi colpi di arma da fuoco (il 12 dicembre 2014). Le indagini - condotte dal Commissariato di Polizia di Gioia Tauro e dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria nel periodo che va da novembre 2014 a maggio 2015 -  hanno consentito di ricostruire, a parere degli investigatori, la struttura di un sodalizio criminale dedito al traffico di sostanze stupefacenti, con base operativa nel Comune di Gioia Tauro; di individuare i componenti dell’associazione, con l’attribuzione specifica di ruoli e compiti; nonché di contestare alcuni reati in materia di armi. L’attività investigativa - avviata per far luce sulla scomparsa di un giovane di Gioia Tauro (Maurizio Mammoliti), di cui si erano perse le tracce il 31 ottobre 2014 - si è incentrata ben presto sulla figura di C.V, cognato del soggetto scomparso, e su altri soggetti frequentati dallo stesso, ovvero, I.S., I.F. e S.V., accusati di essere attivi nel settore del narcotraffico. Le attività di intercettazione disposte dalla DDA di Reggio Calabria nel corso delle indagini avrebbero portato alla luce l’esistenza di un’organizzazione criminale dedita in maniera stabile e professionale alle attività di cessione di sostanze stupefacenti di vario genere, dall’hashish alla cocaina, che utilizzava come base operativa per gli incontri con gli acquirenti più fidati, un garage ubicato nel comune di Gioia Tauro. All’interno di tale immobile, i membri della presunta consorteria criminale nascondevano armi e munizioni, nonché quantitativi di droga destinati alla cessione agli acquirenti, per come risulta dalle riprese effettuate dalle telecamere autorizzate nel corso delle indagini. I sequestri di droga (250 grammi di cocaina in una circostanza e 308 grammi di cocaina nell’altra), operati dagli investigatori della Polizia di Stato in due circostanze, ovvero il 10 e l’11 aprile 2015, a carico di due acquirenti, immediatamente dopo la cessione presso l'edificio, in combinazione con il rinvenimento, effettuato a seguito di una perquisizione nel  garage, di bilancini di precisione e diluenti per la cocaina, ha corroborato l’assunto che il sito monitorato, nella piena ed esclusiva disponibilità degli indagati, fosse un vero e proprio laboratorio, munito di tutta la strumentazione necessaria per la preparazione delle dosi e per il loro confezionamento, nonché un "esercizio commerciale", avente quale oggetto sociale lo spaccio all’ingrosso dello stupefacente. All’interno della presunta organizzazione, i ruoli tra sodali erano interscambiabili, atteso che ciascuno aveva possibilità di accedere al sito e di incontrare i clienti ritenuti di particolare affidabilità. Per raggiungere la base operativa della presunta organizzazione, i sodali utilizzavano delle Fiat Panda. Da qui il nome dell’operazione. Un quinto soggetto è attivamente ricercato. 

  • Published in Cronaca
Subscribe to this RSS feed