'Ndrangheta: arrestate 10 persone

I Carabinieri, eseguendo un'ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal giudice delle indagini preliminari, hanno arrestato dieci individui accusati di appartenere alla cosca Iamonte, con base originaria a Melito Porto Salvo, in provincia di Reggio Calabria. Il reato di cui sono stati riconosciuti responsabili dal giudice dell'udienza preliminare è associazione a delinquere di stampo mafioso. I provvedimenti restrittivi, attuati con il supporto dei militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori, sono stati richiesti dalla Procura della Repubblica. Si tratta di persone che nove mesi addietro hanno ricevuto condanne comprese fra i sei ed i dieci anni di carcere. Tratti in arresto in passato nell'ambito di diverse inchieste, furono rimessi in libertà dal Tribunale del Riesame. Condannati, il pubblico ministero ha richiesto che fossero nuovamente spediti dietro le sbarre. 

 

Trovati in possesso di 1,5 kg di eroina: arrestati

I Carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno individuato e tratto in arresto due persone accusate di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Li hanno fermati mentre viaggiavano a bordo di Ducato Fiat che avevano noleggiato. Si tratta di un ventisettenne di Castrovillari, in provincia di Cosenza, ed un trentaseienne di Crotone. I militari di Cirò Marina, allarmati dalle segnalazioni provenienti dalla cittadinanza che segnalava una preoccupante espansione della quantità di droga in circolazione, hanno trovato a bordo del veicolo un chilo e mezzo di eroina custodita all'interno di un involucro plastificato e collocato sotto il sedile del passeggero. 

Spacciavano droga vicino la scuola: arrestati

Due giovani sono stati arrestati in esecuzione di altrettante ordinanze di custodia cautelare che ha emesso il giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Castrovillari. L'accusa nei loro confronti è di aver spacciato sostanze sostanze stupefacenti tre mesi fa a ridosso di un edificio scolastico. Indagando sul conto del 26enne, ristretto ai domiciliari, e del 23enne, quest'ultimo raggiunto dal provvedimento restrittivo mentre si trovava già dietro le sbarre, i militari dell'Arma di Cassano all'Ionio hanno posto sotto sequestro 120 grammi di cocaina ed 80 di eroina. 

   

Davoli, in auto con la pistola: arrestati dai Carabinieri

Nella serata di giovedì scorso, nell’ambito di attività di controllo e perquisizioni per la ricerca di armi, espletata dai militari della Compagnia Carabinieri di Soverato, il personale della Stazione Carabinieri di Davoli e del Nucleo Operativo e Radiomobile, ha eseguito diverse operazioni nei Comuni di Davoli e San Sostene. Durante una perquisizione veicolare, espletata durante controlli stradali sulla Strada Statale 106, i militari hanno rinvenuto, ben nascosta sul retro del parafanghi di una Fiat Punto, una pistola, calibro 7.65, marca Walther, modello PPK, conservata in una busta in plastica contenente il caricatore, nonché 22 proiettili dello stesso calibro, marca Fiocchi; inoltre, l’attività di ricerca, ha permesso di rinvenire un coltello del genere vietato. Le armi ed i proiettili, in ottimo stato, sono stati sequestrati e trattenuti presso gli uffici del Nucleo Operativo, in attesa dei rilievi balistici per escludere od accertarne l’utilizzo in delitti consumati. Il proprietario dell’auto, V.R., 52 anni, e l’autista del mezzo, R. I., censurato, 31 anni, entrambi di Montepaone, ritenuti responsabili di porto e detenzione abusiva di arma da fuoco e munizionamento, sono stati così tratti in arresto in flagranza di reato e posti agli arresti domiciliari in attesa della convalida. Entrambi gli arresti sono, poi, stati convalidati, nella giornata di sabato scorso, e, mentre per il secondo non è stata applicata alcuna misura, il primo è stato sottoposto all’obbligo di firma presso la Stazione Carabinieri di Soverato.

   

 

Fucile, pistola e munizioni in un casolare: arrestate tre persone

I Carabinieri hanno tratto in arresto tre persone dopo aver scoperto armi e munizioni all'interno di un casolare che si trova ad Ortì, una frazione collinare di Reggio Calabria. Sette fucili, una pistola e numerose cartucce il materiale rinvenuto dai militari dell'Arma. Sulla base di quanto disposto dall'ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice delle indagini preliminari, a finire in manette sono stati il 50enne R.D.C., ristretto ai domiciliari con l'accusa di cessione di armi comuni da sparo; il 50enne R.P. ed il 34enne G.T., per detenzione di arma clandestina, detenzione illegale di armi comuni e munizioni, ricettazione. 

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