'Ndrangheta e armi: dai domiciliari finisce in carcere

Un uomo di 45 anni, già sottoposto a regime di detenzione domiciliare, è stato tratto in arresto dai Carabinieri in ottemperanza al provvedimento di esecuzione di pene concorrenti, emesso dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria - Ufficio Esecuzioni Penali, dovendo espiare un residuo di pena di 7 anni, 7 mesi e 5 giorni di reclusione, per associazione di tipo mafioso e violazione della normativa sulle armi, commessi a Seminara nel periodo 2007 - 2008. Domenico Laganà, di Seminara, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Palmi.

Ai domiciliari un condannato per associazione di tipo mafioso e favoreggiamento

Un 35enne è stato arrestato dai Carabinieri in esecuzione dell’ordine di espiazione di pena detentiva in regime di detenzione domiciliare, emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello-Ufficio Esecuzioni Penali- di Reggio Calabria. Carmelo Vadalà, di Bova Marina, libero vigilato, è stato sottoposto al regime di detenzione domiciliare presso la propria abitazione, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, e dovrà scontare la pena residua di 6 mesi di reclusione, per i reati di favoreggiamento personale e associazione di tipo mafioso.

Associazione mafiosa e favoreggiamento: un arresto dei Carabinieri

Un uomo di 35 anni è finito in manette per opera dei Carabinieri. In un processo è stato giudicato colpevole di associazione di tipo mafioso e favoreggiamento personale. Deve scontare sei mesi di carcere per condotte criminali di cui si è reso responsabile sette anni fa a Piacenza e Reggio Calabria. L'arresto è stato effettuato a Bova Marina, in provincia di Reggio Calabria.

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