A Tropea il concerto dell’orchestra sinfonica del conservatorio Torrefranca di Vibo Valentia

Un'occasione da non perdere quella in programma per le ore 19, di sabato prossimo (27 maggio), nella sala dell’ex chiesa di Santa Chiara di Tropea, dove si esibirà l’orchestra sinfonica del conservatorio Fausto Torrefranca di Vibo Valentia.

Nel corso della serata, saranno eseguiti temi di Bethoven –Coriolano ouverture op.62, di Strauss concerto per corno ed orchestra n.1 op.11 in Mi b maggiore allegro andante allegro e di Mendelsson-Bartholdy la sinfonia n.4 in la maggiore op.90 allegro vivace, andante con moto, con moto moderato saltarello (presto).

Al corno ci sarà il solista Maestro Vincenzo Carlo Schiavello che ha collaborato con le più importanti orchestre nazionali.

L’orchestra, composta da 55 elementi, sarà diretta dal Maestro Michele Santorsola che vanta un curriculum di fama internazionale.

L’orchestra sinfonica del conservatorio di musica F.Torrefranca di Vibo Valentia  è nata con lo scopo di fornire una formazione professionale agli studenti; il progetto “Un orchestra per il conservatorio” ha debuttato con la sua prima produzione nell’aprile 2014. L’orchestra è considerata dagli addetti ai lavori una vera e propria eccellenza.

La realizzazione di alcuni eventi di musica classica nella città di Tropea è resa possibile dalla collaborazione, avviata nel 2014, fra il Conservatorio vibonese e l’Associazione Tropeaeventi .

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Vibo: la Provincia aderisce al bando regionale per l'impiego dei disoccupati

“Migliorare i servizi ai cittadini del Vibonese in settori cardine quali la scuola e la viabilità, andare incontro all’esigenze del pubblico rendendo più efficiente l’apparato amministrativo dell’ente e reintrodurre attivamente nel mondo del lavoro quelle persone disoccupate che non possono usufruire di ammortizzatori sociali ordinari”.

Questi i capisaldi della proposta progettuale con la quale la Provincia di Vibo Valentia ha aderito al bando pubblico regionale, finalizzato all’avvio di politiche attive, nelle modalità dei tirocini formativi, a favore di quei soggetti precedentemente inseriti nel bacino dei percettori di mobilità in deroga.

"Qualora la Regione Calabria si impegnasse a finanziare il nostro progetto le ricadute positive per il territorio provinciale sarebbero evidenti - ha affermato il presidente della Provincia di Vibo Valentia, Andrea Niglia. Sia perché si darebbe sollievo economico a ben cinquanta famiglie della nostra martoriata realtà provinciale  - ha aggiunto Niglia - nonché in quanto si potenzierebbero servizi importanti come l’edilizia scolastica e la viabilità stradale. Funzioni, quest’ultime, che per via dello stato di default finanziario in cui versa l’ente e dei tagli rilevanti, attuati dal Governo nazionale, - ha sottolineato il presidente della Provincia di Vibo - non riusciamo a garantire adeguatamente".

Niglia, ha voluto, poi, mettere in luce "lo spirito di abnegazione e la professionalità con le quali i dipendenti provinciali, coordinati dal segretario generale Cesare Pelaia, portano avanti le attività dell’ente, nonostante da quasi cinque mesi non percepiscano lo stipendio. L’ultimo progetto elaborato  - ha, infine, evidenziato Niglia -  che ha visto quale referente la responsabile del settore Affari Finanziari, Caterina Gambino, ed è stato curato dalle dottoresse, Elisa Furlano e Magda Mazza è solo l’ultima testimonianza a riguardo".      

 

Alla Provincia, ma più in generale nell’intero territorio provinciale, si vive, com’è noto, una fase di estrema difficoltà, ma comunque «c’è voglia di riscatto», come asserito da Elisa Furlano e Magda Mazza, che hanno predisposto la proposta progettuale per l’adesione ai bandi regionali inerenti le politiche attive del lavoro. "In un contesto provinciale caratterizzato da una profonda crisi occupazionale abbiamo presentato la nostra manifestazione d’interesse ai bandi della Regione Calabria con l’intento di ridare, sia pur per soli sei mesi, un minimo di reddito a persone disoccupate residenti nel nostra realtà provinciale. Come dipendenti, poi - anche in considerazione del risultato referendario che ha sancito la permanenza in Costituzione delle Province, sottolineano Elisa Furlano e Magda Mazza - siamo convinti del fatto che l’Ente possa rilanciarsi e divenire centro di idee e proposte, in grado di dare risposte concrete ai reali bisogni di un territorio attualmente abbandonato a se stesso".

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