Sequestrati 2 quintali di botti, denunciate 2 persone

I finanzieri della Compagnia di Rossano e della Tenenza di Corigliano Calabro hanno sequestrato, nei comuni di Acri e Corigliano – Rossano (CS), circa 200 chili di materiale pirotecnico detenuto abusivamente. Contestualmente sono state denunciate due persone.

Il materiale sequestrato è stato individuato in due magazzini ubicati nella zona industriale di Rossano e nel centro abitato di Acri.

Complessivamente, nel corso delle perquisizioni, le fiamme gialle hanno sequestrato poco meno di 11 mila pezzi, tra batterie e grossi petardi.

In assenza della certificazione autorizzativa per il deposito e la commercializzazione del materiale, i due proprietari degli immobbili sono stati denunciati all'autorità giudiziaria.

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Botti di Capodanno, le raccomandazioni della polizia di Stato

È risaputo che con l’approssimarsi dell’arrivo del nuovo anno s'intensifica l’accensione di prodotti pirotecnici.

Come ampiamente comprovato dalle statistiche, ogni anno si verifica un numero altissimo di incidenti, spesso causati dalle modalità improprie dell’utilizzo dei prodotti pirotecnici e dalla mancata osservanza delle necessarie cautele e precauzioni indicate sulle confezioni dei prodotti stessi.

L’accensione di fuochi, peraltro, oltre ad essere possibile causa di gravi danni fisici, determina disturbo, se non turbamento, alla quiete e alla tranquillità dei cittadini.

Tali prodotti producono, altresì, alterazioni sul comportamento degli animali, con possibili riflessi sul loro stato di salute.

La polizia di Stato vuole, pertanto, sensibilizzare i cittadini a non utilizzare o a limitare al massimo l’utilizzo dei “botti” ed a privilegiare, invece, l’utilizzo di artifici che valorizzano i giochi di luce e che producono effetti scenici gradevoli e meno dirompenti.

In ogni caso, ai “consumatori” di tali articoli viene rivolto un forte appello ad un uso responsabile, che presuppone l’adozione di tutte le cautele e gli accorgimenti necessari a prevenire rischi per la propria e l’altrui incolumità.

La polizia invita, pertanto, i cittadini ad evitare di utilizzare i “botti” nei luoghi di aggregazione o, comunque, in quelli affollati, nelle aree a rischio di propagazione degli incendi, nei pressi di ospedali, scuole, luoghi di culto e nelle vicinanze di monumenti, edifici o aree a valenza storica, archeologica, architettonica, naturalistica o ambientale.

Massima attenzione dovrà essere rivolta alla presenza di bambini o altri soggetti deboli, che dovranno essere sempre tenuti a debita distanza ed in condizioni di sicurezza.

Il tutto all’insegna di gioiosi festeggiamenti scevri da incidenti che talvolta assumono i caratteri della tragedia.

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"Botti" illegali nel vibonese, un arresto

I carabinieri della Compagnia di Tropea, hanno arrestato una persona di Parghelia, proprietaria di un deposito abusivo di artifizi pirotecnici.

Nel corso della perquisizione effettuata all’interno del magazzino, i militari hanno rinvenuto più di 350 chilogrammi di artifizi pirotecnici artigianali ed importati, 2 valigette di centraline per l’esplosione a distanza, unitamente ad un passamontagna ed a due pistole a salve.

 Il materiale era in pessimo stato di conservazione.

Nel locale erano presenti, inoltre, alcune bombole di gas che avrebbero potuto provocare ingenti danni all’intero palazzo ed agli esercizi commerciali limitrofi.

Sul posto sono intervenuti, anche, i carabinieri artificieri di Cosenza e Reggio Calabria che hanno catalogato la merce e  messo in sicurezza il materiale.

Nel corso delle operazioni, gli uomini dell’Arma hanno trovato, anche, una stampante laser professionale del valore di 5 mila euro che era stata sottratta, lo scorso anno, al Comune di Parghelia.

I carabinieri hanno deciso, quindi, di estendere gli accertamenti ad una campagna in uso all’arrestato. Durante il controllo sono stati rinvenuti diversi animali, tra cui molti volatili di una specie in via d’estinzione, tenuti in pessime condizioni igienico sanitarie, per i quali sono in corso accertamenti da parte di personale specializzato dei carabinieri forestali.

Il tutto è stato sottoposto a sequestro per le indagini successive, finalizzte all’identificazioni di eventuali corresponsabili.

Sequestrati 4 quintali di "botti" illegali

I finanzieri del Comando provinciale di Crotone, nell’ambito dei servizi di controllo del territorio, tesi, tra l’altro, a contrastare il fenomeno della commercializzazione di artifici pirotecnici, hanno effettuato diverse perquisizioni finalizzate ad individuare la detenzione di materiale esplodente destinato alla vendita abusiva.

Le fiamme gialle pitagoriche hanno, quindi, proceduto al sequestro di oltre 4 quintali di fuochi d’artificio detenuti in parte in vari magazzini della città od occultati sotto le bancherelle spuntate ovunque.

La sinergia tra i vari reparti del Corpo ed il numeroso dispiegamento di forze ha portato al sequestro di numerosissimi prodotti pericolosi, tra i quali erano presenti anche quelli artigianali, i cosiddetti missili di “Kim ‘o coreano” e, quindi, particolarmente pericolosi, non riportando, in quanto del tutto “clandestini”, alcuna etichetta circa la loro pericolosità e le precauzioni da utilizzare nel maneggio. 

Sequestrati 140 Kg di "botti" illegali, denunciata una 50enne

Una 50enne di Crotone è stata denunciata dai carabinieri, con l'accusa di commercio abusivo di materiale pirotecnico ed omessa denuncia di materie esplodente.

Durante un sopralluogo effettuato nell’abitazione della donna, i militari hanno rinvenuto 140 chilogrammi di prodotti pirotecnici, la cui vendita è vietata.

Tutto il materiale è stato sottoposti a sequestro.

 

In casa con oltre 6 quintali di "botti" illegali, denunciato

Nel corso di una perquisizione eseguita nell'abitazione di un 30enne del luogo, gli agenti della Questura di Crotone hanno rinvenuto oltre sei quintali di materiale esplodente.

All'interno del vasto assortimento erano presenti, anche, 726 pezzi di un tipo di artifici pirotecnici non reperibili sul mercato e considerati particolarmente pericolosi.

L’ingente quantitativo era custodito sia al piano terra dell’abitazione, che nel locale adibito a garage.

Il materiale, dopo essere stato catalogato, è stato sottoposto a sequestro.

Per il 30enne è scattata, invece, la denuncia. 

Trovato con botti vietati nel bagagliaio, in manette un ricercato a Cosenza

Un 45enne, Vladimiro Lucia, è stato arrestato dalla Polizia di Stato di Cosenza perché destinatario di un Ordine di esecuzione emesso, il 31 dicembre 2015, dalla Procura della Repubblica di Castrovillari per i reati di  introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi e ricettazione.

L'uomo è stato fermato, nella giornata di ieri (sabato 31 dicembre)  da personale dell’Upgsp e del Reparto prevenzione crimine “Calabria Settentrionale" impegnato in un servizio antirapina.

In particolare, intervenuti in seguito allo scoppio di alcuni petardi gli agenti hanno individuato una persona che alla richiesta di esibire i documenti d'identità, dopo aver cercato di fornire false generalità, ha provato a darsi alla figa per sfuggire al controllo.

Al termine di un breve inseguimento i poliziotti hanno fermato l'uomo rinvenendo a bordo dell'auto materiale pirotecnico di IV e V categoria.

Nel bagagliaio della vettura di Lucia sono stati trovati:

 

  • 48 candelotti “Max Bomber”;

 

  • 34 razzi “Saturno”;

 

  • 6 colpi “Candela romana”;

 

  • 4 batterie di tubi monocolpo di vario tipo.

 

Il materiale pirotecnico è stato sottoposto a sequestro, mentre il 45enne, dopo la notifica del provvedimento restrittivo è stato denunciato per i reati di false attestazioni sulla propria identità personale e detenzione illegale, ai fini di vendita, di materiale esplodente e esplosivo di IV e V categoria.

 

 

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Sequestrato un quintale di artifizi pirotecnici

Nell’ambito dei controlli economico-finanziari operati dalle Fiamme Gialle presso diversi esercizi commerciali  è stato scoperto un deposito di “botti” in un grande magazzino gestito da cittadini di nazionalità cinese. 

Più in dettaglio, all'interno dell’attività commerciale ispezionata è stato rinvenuto circa un quintale di artifizi pirotecnici vari, detenuti in maniera non conforme alle prescrizioni previste dalla legge a tutela della sicurezza e dell’incolumità pubblica. 

Gli stessi, infatti, erano stati immagazzinati a stretto contatto di altri generi molto infiammabili (tra cui, notevoli quantitativi di accendini a gas e materiale cartaceo di cancelleria), invece di essere isolati con le dovute precauzioni, per evitare pericoli e consentire, in caso di incendio, il controllo agevole e sicuro delle fiamme. 

Peraltro, il magazzino in questione ubicato sotto alcune abitazioni, lascia facilmente comprendere quali possibili conseguenze gravi sarebbero potute accadere, nell’ipotesi malaugurata di incendio. 

Per questo motivo, tutti i fuochi d’artificio rinvenuti, pur acquistati legalmente dal titolare dell’esercizio, sono stati comunque immediatamente sottoposti a sequestro dai finanzieri e portati in un luogo sicuro. 

Il responsabile è stato conseguentemente segnalato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lamezia Terme. 

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